I 49ers si aggiudicano la partita tra le due grandi malate della lega, ma né loro, né i Cowboys hanno ancora risolto i loro problemi. I californiani hanno dovuto reinventarsi l’attacco privo sin dall’inizio di Christian McCaffrey e dalla scorsa settimana anche di Brandon Aiyuk, ma dopo Jordan Mason, che ieri non ha brillato, hanno trovato un altro valido RB nel rookie Isaac Guerendo che ha contribuito con 85 yard in 14 portate al bottino di 223 yard guadagnate con le corse per una media di 6,19 yard/corsa.
Come sta succedendo sempre più spesso, un game plan bilanciato, se il running game é molto efficiente, non può che portare vantaggi anche al gioco aereo, che diventa meno prevedibile: infatti Brock Purdy ha passato soltanto 26 volte con 18 completi pari al 69% all’ottima media di 9,46 yard/completo. Dallas invece ha privilegiato, come sempre, il gioco aereo, usato nel 67% dei giochi d’attacco, con una discreta percentuale di completi, 67%, ma con sole 6,21 yards/attempt, e due intercetti che sono stati determinanti per il risultato finale. Il running game dei texani é stato di sole 19 corse che hanno prodotto solo 59 yard.
Fin qui tutto bene per Purdy, che ha potuto contare sulle ottime performance di George Kittle, 6 ricezioni per 128 yard, e Deebo Samuels con 4 ricezioni per 71 yard. Quello che ancora non va bene e su cui Kyle Shanahan farebbe bene a riflettere, é che con 17 punti di vantaggio nella seconda metà del terzo quarto e, peggio, con 13 punti a tre minuti e mezzo dalla fine, non si può rischiare di perdere la partita. E’ successo che Dak Prescott, da fuoriclasse quale dovrebbe essere con più continuità, a partita praticamente persa, abbia confezionato due drive vincenti nel quarto periodo a suon di passaggi per di CeeDee Lamb avvicinandosi a soli sei punti. A tre minuti dal termine, tornato in possesso dopo un three & out dei 49ers, il rischio che Prescott conducesse un terzo drive come i due precedenti era tutt’altro che trascurabile. Buon per i San Francisco 49ers che Prescott abbia scelto la strada dei passaggi in profondità dove i suoi ricevitori si sono trovati regolarmente sotto rigida copertura, ma se avesse optato per passaggi nel medio raggio per prendere due o tre primi down, forse in tre minuti avrebbe potuto arrivare fino alla goal line.
Ora, manca ancora metà della regular season e niente é perduto. San Francisco é sempre in buona posizione e Dallas, se riesce a superare questo momento negativo, ha ancora le carte in regola per recuperare, ma deve giocare tutte le partite con lo spirito del quarto periodo di ieri e magari portare un po’ più spesso la palla con le corse.