Dopo aver toccato il fondo, sia da un punto di vista sportivo che da un punto di vista della gestione, sotto Dan Snyder, i Washington Commanders, finalmente con un nuovo padrone da maggio 2023, sembrano aver imboccato una nuova strada anche da un punto di vista dei risultati, e dopo quattro giornate sono al comando della NFC East con tre vittorie.
OFFENSE
Ron Rivera è stato per quattro anni head coach ed ha gestito il team nel periodo difficilissimo del cambio di nome, da Redskins a Washington Football Team a Commanders e, soprattutto, nel tumultuoso ultimo periodo della presidenza Snyder. Rivera ha avito il merito di portare il glorioso team della capitale all’ultima apparizione ai playoff nella stagione 2020, ma poi due campionati così così e la disastrosa stagione 2023 hanno portato la nuova dirigenza ad un cambio.
E’ così arrivato Dan Quinn, creatore a Seattle della Legion of Boom ed ex head coach dei Falcons, che ha ingaggiato per gestire l’offense, l’ex capo allenatore degli Arizona Cardinals Kliff Kingsbury ed ha scelto, come secondo giocatore nei draft 2024, Jayden Daniels regista da LSU. Il 19 di agosto Quinn ha nominato quarterback titolare l’ex Tiger che lo ha ripagato in maniera fantastica: dopo 4 gare Daniels è l’unico QB della storia NFL, con almeno 75 lanci tentati, ad aver completato oltre l’80% (82,1 per la precisione) dei passaggi, meglio anche di un certo Tom Brady che nel 2007 arrivò a 79,1. Ma quello che sorprende di Daniels è l’incredibile maturità con cui sta comandando l’attacco ad appena la sua quarta gara in NFL. Senza dimenticare che in questo primo mese di partite, Daniels ha anche fatto parecchi danni con le sue gambe, visto che ha già corso 46 volte per 218 yards e ben 4 mete.
Nella offseason, dai Chargers è arrivato il runner veterano Austin Ekeler, che in California era una macchina da touchdown fra corse e ricezioni (a parte un 2023 sottotono), ma che a Washington serve soprattutto per far rifiatare l’ottimo titolare Brian Robinson, già arrivato a quota 307 yards e tre mete. Ekeler ha dovuto saltare la gara di domenica contro i Cardinals per i postumi di una commozione cerebrale, ma è giocatore che grazie alla sua versatilità, può essere una pedina importante per Kingsbury ed il suo attacco. Del gruppo runner fa parte anche Jeremy McNichols il quale, scelto nel 2017 dai Buccaneers, in sette anni di carriera ha girovagato un po’ per tutti gli Stati Uniti, avendo giocato per San Francisco, Indianapolis, Jacksonville, Tennessee ed ora appunto Washington.
Il miglior ricevitore in maglia borgogna (suggestiva traduzione letterale del termine inglese burgundy) è Terry McLaurin, giocatore spesso sottovalutato ma che negli ultimi quattro anni di carriera e nonostante i mille avvicendamenti di QB, è sempre andato oltre le mille yard (e nel 2019, la sua stagione da rookie, le ha sfiorate arrivando a 919). I Commanders mancano in effetti in questo momento di un vero wr numero 2, visto che gli altri ricevitori più gettonati sono Olamide Zaccheaus, che in quattro anni ad Atlanta non è mai andato oltre i 40 catch e lo scorso anno a Philadelphia si è fermato a 10, e Noah Brown. Dopo una serie di stagioni a Dallas, culminate nel 2022 in cui il prodotto da Ohio State ha portato a casa 43 ricezioni per 555 yards e 3 mete, Brown si è spostato a Houston, dove però ha vissuto una stagione tutto sommato anonima, e da quest’anno è a Washington, e con la nuova maglia finora in tre partite giocate ha all’attivo 9 ricezioni per 111 yards.
La speranza della dirigenza Commanders è che il posto da wr2 possa essere preso in futuro dal rookie Luke McCaffrey, il fratellino più piccolo di Christian McCaffrey, le cui prestazioni fino a ora sono state un po’ a corrente alternata. Alla fine, la vera delusione del gruppo receiver è però Dyami Brown che anche quest’anno non è riuscito a ritagliarsi uno spazio importante opposto a McLaurin ed è ora addirittura quinto nella depth chart.
Per il ruolo di TE titolare la dirigenza di Washington ha ingaggiato l’espertissimo Zack Ertz arrivato dopo tre stagioni ad Arizona: le prime due sicuramente buone, la terza piagata dall’infortunio al quadricipite che gli ha fatto perdere metà campionato. Il trentaquattrene Ertz è secondo per ricezioni con 15 (su sedici passaggi lanciati nella sua direzione) per 150 yards.
Dopo essere stata uno dei punti di forza del team negli anni 80 e primi anni ’90 con i famosi Hogs, la linea offensiva è ormai da anni uno dei punti deboli della franchigia, ma in questo 2024 il quintetto di guardie del corpo davanti a Daniels si sta disimpegnando davvero bene. Centro è l’ex Cowboys Tyler Biadasz che sta probabilmente giocando il miglior football della sua carriera dopo che a Dallas non aveva mai convinto del tutto. Guardia a destra è Sam Cosmi, la seconda scelta del 2021 che è il giocatore di maggior talento del gruppo mentre a sinistra c’è l’ex Chiefs Nick Allegretti, che dopo aver fondamentalmente scaldato la panchina in quel di Kansas City è ora titolare fisso e si sta rivelando giocatore solido. I due tackle sono Cornelius Lucas a sinistra e Andrew Wylie a destra. A trentatrè anni Lucas sta faticando un po’ nel running game ma sta assicurando un’ottima protezione a Daniels sul lato cieco. Wylie, anche lui oltre le trenta primavere, è al secondo anno a Washington dopo un quinquennio pure lui con i Chiefs e dopo un avvio di stagione un attimo complesso ha fatto decisamente meglio nelle ultime due partite. Da notare che in tutte e quattro le gare disputate ha giocato anche il rookie scelto al terzo giro Brandon Coleman, il cui rendimento è stato incostante ma che, una volta che avrà acquisito esperienza potrà fornire un apporto importante per un team che ha entrambi i tackle non più giovanissimi.
DEFENSE
Se finora l’attacco dei Commanders è stato una piacevole sorpresa, altrettanto non si può dire per una difesa che è ventisettesima per yard concesse, ultima per td pass concessi e che è la peggiore a livello di chiusura di terzi down concessi agli avversari. Una linea difensiva composta quasi esclusivamente da prime scelte che una volta era lo spauracchio di tutti gli attacchi, è stata pesantemente smantellata nel 2023 ed ora fatica terribilmente soprattutto sulla corsa. I due tackle titolari sono Daron Payne e Jonathan Allen, due giocatori che sono più a loro agio nel passing game piuttosto che nel chiudere i varchi per i runner, mentre le loro riserve sono Phidarian Mathis ed il rookie Jer’Zhan Newton che però quando sono stati impiegati hanno fatto peggio dei due titolari. Newton ha però naturalmente la scusa di essere un rookie ed in più i Commanders lo stanno inserendo davvero con molta pazienza, visto che Newton ha subito recentemente operazioni ad entrambi i piedi.
I defensive end sono entrambi nuovi acquisti: Clelin Ferrell e Dorance Armstrong. Ferrell è stato scelto come quarto assoluto dai Raiders al draft 2019 ma in nero-argento ha sicuramente deluso. Poi è arrivata una stagione discreta in maglia 49ers ed ora è approdato all’ombra del Campidoglio. Armstrong aveva già servito sotto Quinn a Dallas dove però era chiuso dai titolarissimi Parsons e Lawrence. In questo primo scorcio di stagione, Armstrong è stato quasi un fantasma nelle prime tre gare, poi è esploso domenica contro Arizona con due sack e un fumble forzato. La prima riserva degli edge rusher è un altro veterano ex Cowboys, Dante Fowler, che nelle ultime due gare ha sostituito proprio Ferrell il quale però dovrebbe rientrare nel prossimo match contro Cleveland. Ancora nel gruppo di end ci sono il rookie Javontae Jean-Baptiste che ha già messo a segno un sack e Jamin Davis, la cui storia è curiosa, poiché dopo essere stato scelto al primo giro nel 2021 da Washington, è stato utilizzato come middle linebacker nel primo anno, poi da outside linebacker nel secondo e nel terzo. Quindi in questa offseason sono arrivati Bobby Wagner e Frankie Luvu, dunque per Davis ci sarebbe stato davvero poco spazio come linebacker puro, e così è stato spostato a defensive end, con risultati ancora tutti da verificare.
I linebacker “puri”, nuovi arrivi anche loro, sono Bobby Wagner e Frankie Luvu, due fra i migliori placcatori della NFL, ingaggiati per cercare di limitare i buchi nel running game. Fino ad ora entrambi hanno giocato un buon football, anzi Wagner, che è il leader per snap giocati con 236, sta davvero disputando un’ottima stagione a oltre trentaquattro anni, ma neppure loro possono fare i miracoli sulle corse. I due non escono praticamente mai dal campo, con Luvu che addirittura è stato schierato anche come edge rusher in assenza di Ferrell, e infatti l’unico altro linebacker di ruolo usato finora è Mykal Walker, che ha giocato appena 11 snap.
Le due safety titolari sono l’ex Panthers Jeremy Chinn e Quan Martin. Chinn ha esordito in NFL con due stagioni molti buone, poi gli infortuni e le prestazioni deficitarie di Carolina l’hanno un po’ fatto sparire dai radar ed anche questo inizio in maglia Commanders non è stato indimenticabile. Mentre Chinn lavora non raramente vicino alla line of scrimmage, per aiutare nel running game (e finora l’ex Carolina ha fatto meglio nel running game rispetto al passing game), Martin è il giocatore che staziona sul profondo, ma anche lui come il collega finora in copertura non è stato certo impeccabile. La terza safety è invece Percy Butler, giocatore al terzo anno, che nel 2023 era stato titolare.
Se lo schieramento delle safety è più o meno fisso, quello dei cornerback è invece un work in progress. Titolare da un lato è Benjamin St-Juste che però finora ha già concesso 298 yard e tre mete, mentre dalla parte opposta si sono succeduti Emmanuel Forbes, Michael Davis ed il rookie Mike Sainristil. Nessuno finora ha troppo convinto, ma la delusione principale è sicuramente Forbes che, complici anche frequenti infortuni, decisamente non sta rispondendo alle attese generate dall’essere stato una prima scelta. Alla fine la soluzione migliore sembra essere con Sairistil opposto a St-Juste e Igbinoghene come slot, ma è chiaro che al prossimo draft i Commanders dovranno assolutamente andare alla caccia di un cornerback
LA SORPRESA
Jayden Daniels ha vinto l’Heisman Trophy 2023, e sicuramente ci saranno momenti difficili, però onestamente che fosse già così pronto e maturo per la NFL era davvero difficile da prevedere
LA DELUSIONE
Vero, la lista di receiver affrontati è notevole: Evans, Godwin, Chase, Nabers, Harrison, però il secondario dei Commanders finora ha decisamente faticato e non sempre l’attacco potrà togliere le castagne dal fuoco a coach Quinn