In una NFL estremamente incerta, le squadre con un record decisamente positivo sono davvero poche, anzi, nella AFC addirittura sono solo due: gli imbattuti Kansas City Chiefs e gli Houston Texans, saldamente in testa alla South Conference con quattro vittorie ed una sconfitta.
OFFENSE
Dopo un campionato di esordio stellare, culminato con il titolo di offensive rookie of the year, C.J. Stroud sta dimostrando che l’ottimo 2023 non è stato un caso e sta disputando una seconda stagione di valore analogo alla prima: è migliorata non poco la percentuale di completi (68,9 rispetto a 63,9) ma è peggiorata la percentuale di intercetti passata da 1 a 1,7. Molto simili sono invece QB rating (98,22 contro i 100,8 del 2023) e yards lanciate per partita (277 contro 274). Ancora due dati interessanti: Stroud ha abbassato la percentuale dei cosiddetti bad throws, che potremmo definire lanci completamente fuori misura, passata da 20% a 14% ma in questo 2024 i suoi passaggi hanno “viaggiato” un po’ meno visto che la distanza dalla line of scrimmage dei suoi bersagli è passata da 9 a 7,3 yards.
E se da un lato le qualità di Stroud non si discutono, è anche vero che ha a disposizione un parco ricevitori assolutamente di prim’ordine. Dopo due stagioni tutto sommato anonime, Nico Collins è letteralmente esploso nel 2023 con 80 ricezioni per oltre 1200 yards, e in questo 2024 l’ex Michigan sta facendo ancora meglio, con una media di yards ricevute a partita di 113,4. Purtroppo però un infortunio muscolare subito domenica ha costretto Houston a mettere Collins in IR, cosa che lo porterà a perdere almeno le prossime quattro gare.
Non devastanti come Collins, ma nel complesso a Stroud non mancano comunque le alternative: la prima è naturalmente Stefon Diggs, approdato ad aprile alla corte di coach Ryans dopo 6 stagioni consecutive oltre le 1000 yards fra Minnesota e Buffalo. Dopo cinque gare Diggs è già a quota 315 yards e dunque sulla strada per arrivare in quadrupla cifra anche in questo 2024. Nel reparto ricevitori c’è però un altro atleta molto interessante, vale a dire Tank Dell, che nell’annata passata, quella del suo esordio in NFL, era già arrivato a 47 ricezioni e 7 mete prima che un grave infortunio ne interrompesse la stagione. In questo 2024 Dell ha saltato una gara per un problema alle costole e nel complesso ha iniziato un po’ col freno a mano tirato, ma con l’assenza di Collins il suo apporto diventerà ancora più importante. I ricevitori puri in casa Texans non sono però finiti qui, perché a disposizione di Stroud ci sono anche Xavier Hutchinson, l’altro veterano Robert Woods, uno che in tredici anni di NFL ha ricevuto per oltre 8000 yards e 38 touchdown, e John Metchie, la cui presenza a roster, seppur di efficacia limitata (una sola ricezione in questo 2024) è una delle notizie più belle perché due anni fa, in quella che doveva essere la sua stagione da rookie, gli fu diagnosticata una leucemia curata la quale è tornato a giocare nello scorso campionato.
Chi alla fine ha sicuramente patito tutta questa clamorosa abbondanza di receiver, è il tight end Dalton Schultz, che dopo quattro stagioni con un minimo di 57 ricezioni e 577 yards, entrambi dati del suo ultimo anno a Dallas nel 2022, in cinque partite di questo campionato ha messo assieme appena 14 ricezioni per 116 yards, anche se è spessissimo in campo grazie alle sue qualità di ottimo bloccatore.
Nel passing game dei Texans comunque un ruolo importante l’hanno anche i runner, visto che Ogunbowale, Mixon e Akers hanno già sommato 25 palle catturate.
Se il gioco di passaggio dei Texans è il primo della NFL per yards guadagnate, il running game non è altrettanto efficace, visto che è al ventitreesimo posto sia per terreno guadagnato che nella media di yard a portata. Qui però gli infortuni hanno giocato un ruolo importante, perché dopo essere partito fortissimo nella gara inaugurale contro i Colts, il nuovo arrivo Joe Mixon è stato messo k.o. nella seconda giornata dal pessimo placcaggio del linebacker di Chicago T.J.Edwards e non sembra ancora vicino al rientro per un problema alla caviglia.
Oltre a Mixon, Houston è anche senza la sua riserva Dameon Pierce che ha portato palla appena volte nell’esordio contro Indianapolis prima di un infortunio muscolare che lo ha tenuto fuori da allora, anche se, domenica prossima, almeno Pierce, dovrebbe essere nuovamente a disposizione. Nel frattempo l’offensive coordinator Bobby Slowik ha fatto affidamento per il gioco su corsa su Cam Akers e Dare Ogunbowale, con però risultati onestamente rivedibili.
La linea offensiva ha nel tackle di sinistra Laremy Tunsil il giocatore di maggior talento. A destra gioca invece Tytus Howard atleta la cui carriera è contrassegnata da un rendimento incostante e dai tanti infortuni. In questo 2024 Howard si è finora disimpegnato bene ma ha già dovuto saltare la week 5 per un problema muscolare venendo sostituito dal rookie Blake Fisher che contro la temibile linea difensiva di Buffalo ha faticato.
Le due guardie sono a sinistra Kenyon Green e a destra Shaq Mason. Scelto al primo giro nel 2022, Green ha faticato tremendamente nella sua stagione di esordio poi ha saltato tutto il 2023 per un problema alla spalla sinistra mentre in questo 2024 ha alternato buone prestazioni a gare da dimenticare. Mason è invece arrivato a Houston due anni fa dopo una serie di ottime stagioni a New England e poi una buona annata a Tampa Bay e pur non avendo più raggiunto i livelli di rendimento mostrati con i Patriots si sta confermando giocatore solido. Il centro è un altro atleta draftato dai Texans, Juice Scruggs, seconda scelta nel 2023, che dopo aver giocato appena 7 gare sul finire della scorsa annata come guardia sinistra, è stato spostato, con risultati decisamente buoni, a centro in questo 2024.
DEFENSE
Anche in difesa sono stati fatti investimenti ingenti per cercare di proseguire la scalata verso l’elite della Lega. Il nome più importante è sicuramente quello del defensive end Danielle Hunter che dopo essere andato in doppia cifra in fatto di sack in cinque delle ultime sette stagioni giocate (e in una si è fermato a 6 sack ma con appena 7 gare disputate) ha deciso di lasciare il freddo del Minnesota per approdare alla corte di coach Ryans. L’avvio di campionato di Hunter è stato finora un po’ a rilento (appena un sack e mezzo in cinque gare) ma l’ex Viking ha anche fatto registrare sei hit sui QB avversari e 5 hurries. Opposto a lui gioca Will Anderson, terza scelta assoluta nel draft 2023 e fresco vincitore del titolo di defensive rookie of the year. Anche lui come Hunter non ha finora statiche roboanti in fatto di sack (2,5) ma sta giocando in maniera decisamente valida anche sulla corsa. Gli altri edge rusher sono l’esperto Jerry Hughes, giocatore che ha raggiunto le 36 primavere, Derek Barnett, che dopo alcune buone stagioni a Philadelphia è stato limitato dagli acciacchi fisici, e Dylan Horton che è tornato in campo nell’ultima gara vinta contro Buffalo dopo essere rimasto fermo quasi un anno per le cure resesi necessarie dopo, che a dicembre 2023, gli fu diagnosticato il linfoma di Hodgkin.
Gli inside linemen titolari sono invece Mario Edwards, che con Houston è alla settima squadra nelle ultime otto stagioni, ma che si sta disimpegnando sicuramente bene, e Folorunso Fatukasi, utilizzato un po’ di più nei down di corsa. Chiamato spesso in causa nella rotazione è anche Tim Settle già arrivato a quota due sack come Edwards, mentre completa il gruppo dei tackle Khalil Davis che dopo una partenza difficile ha disputato tre buone gare pur con un utilizzo limitato.
I due linebacker titolari, anzi praticamente gli unici due linebacker utilizzati, sono Henry To’o To’o ed il nuovo acquisto Azeez Al-Shaair, che è il leader del reparto e che Ryans aveva già avuto sotto di sé a San Francisco. Quest’ultimo sta giocando persino meglio rispetto alla già buona stagione 2023 in quel di Tennessee, mentre il samoano ha mostrato segnali di miglioramento importanti rispetto al campionato da rookie.
La difesa di coach Ryans non prevede grandi variazioni a livello strutturale durante le partite, con Houston che è in campo spessissimo con 5 defensive backs. I due cornerback titolari sono Derek Stingley, atleta davvero ottimo in copertura, ed il rookie seconda scelta Kamari Lassiter che sta disputando una stagione di esordio pregevolissima. Lassiter ha concesso appena il 38% di completi sui palloni lanciati nella sua direzione, ma sta pagando l’inesperienza, visto che la media a ricezione concessa è un enorme 21,4 yards. Ryans però crede ciecamente nel suo rookie visto che Lassiter è, con Stingley e Al-Shaair, il primatista in fatto di snap con 296. Il terzo cornerback è in realtà un “ibrido”, poiché si tratta di quel Jalen Pitre che nelle prime due stagioni ha giocato da safety, mentre in questo 2024 si è diviso finora fra strong safety e slot corner.
Eric Murray, Jimmie Ward ed un altro rookie da tenere d’occhio, Calen Bullock, sono le tre safety, con Bullock che di solito gioca free safety lontano dalla line of scrimmage mentre Murray o Ward stazionano quasi sulla linea dei linebacker. A differenza di altri team non capita spesso che le tre safety siano in campo in contemporanea, solo in situazioni di lungo yardaggio, in cui in linea vengono schierati tre edge rusher (di solito Hunter, Anderson e Barnett) più Edwards come unico tackle, Al-Shaair come linebacker, i tre cornerback più appunto Bullock, Murray e Ward.
LA SORPRESA
Onestamente nel 2023 come guardia aveva faticato non poco, invece, spostato per necessità nel ruolo, onestamente più complesso, di centro per il grave infortunio patito in pre-stagione da Scott Quessenberry, in questo 2024 Juice Scruggs si sta rivelando giocatore davvero completo e sta gestendo la transizione nel migliore dei modi
LA DELUSIONE
Contro Buffalo si è visto qualcosa in più, e magari da adesso in poi la sua stagione svolterà, però anche in questo 2024 non sono mancati i problemi per la prima scelta del 2022 Kenyon Green. Certo, c’è la scusante di aver saltato tutto il 2023 per infortunio, ma finora l’ex Texas A&M ha sicuramente deluso.