Prima vittoria (Cincinnati Bengals vs Carolina Panthers 34-24)

Prima vittoria per i Cincinnati Bengals che espugnano per 34 a 24 il Bank of America Stadium in quel di Charlotte, contro la squadra di casa, i Carolina Panthers.

La partita è stata combattuta dalle due franchigie per almeno i prime due quarti, finché, a cavallo dell’intervallo, Burrow e compagni mettono a segno due touchdown consecutivi che consentiranno agli ospiti di prendere un margine sufficiente per portare a casa il match.

Carolina cerca conferme dopo l’inaspettata vittoria conquistata a Las Vegas, quando il redivivo QB Andy Dalton riesce a dare una scossa ai compagni che fino a lì sembravano essere smarriti, riuscendo a condurre un attacco in grado di segnare ben 36 punti contro i Raiders. Sul fronte opposto, i Bengals sono alla disperata ricerca di una prima vittoria per scacciare via tutte le cassandre ripresentatesi dopo le prime tre sconfitte consecutive. Cincinnati sembra partire con un bel piglio, specialmente grazie alla difesa, che riesce a fermare l’attacco di casa su un quarto down a poche yard dalla end zone e a intercettare il lancio di Dalton deviato dal DE Hendrikson quel tanto che basta per favorire l’intervento della safety ospite Vonn Bell. Grazie al ritorno dopo l’intercetto, l’attacco ospite si ritrova sulla linea delle 16 yard e Burrow non spreca l’occasione per condurre il primo drive vincente della partita. Sembra una bella giornata per la difesa ospite, ed invece l’attacco di Carolina ritrova un gioco in grado di impensierire l’avversario. Oltre alle corse e alla poca pressione portata al quarterback dei Panthers, ora la difesa di Cincinnati soffre anche in secondaria. Dalton attacca sugli esterni con i WE Johnson e il rookie Legette, la prima scelta dei Panthers, 32esima assoluta, alternando i lanci con le corse del RB Hubbard, imprendibile per i linebacker ospiti. Sul 14 pari, ad un minuto dall’intervallo, tuttavia, Burrow decide che è arrivato il momento di indirizzare la partita ed in un minuto e 10 secondi riesce a percorrere 66 yard per segnare il touchdown del nuovo vantaggio ospite, per il 21 a 14 prendendosi un bel rischio visto che, quando mancano pochi secondi all’intervallo lungo, decide di giocare la palla invece di accontentarsi del calcio da 3 punti. L’azione ha buon esito solo grazie all’abilità del RB Zack Moss nell’evitare due tackle decisivi che avrebbero fatto finire il tempo senza segnatura e consente agli ospiti di portarsi in vantaggio.

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Al rientro dagli spogliatoi, Cincinnati colpisce ancora, e questa volta lo fa con l’altro RB Chase Brown che con una corsa da 1 yard porta il punteggio sul 28 a 14. Carolina sembra accusare il colpo, ma Dalton e compagni, dopo un field goal ospite del sempre preciso McPherson, cercano di rimanere aggrappati alla partita segnando un bel touchdown con Johnson ed intercettando Burrow nel drive successivo. Recuperata palla, Carolina non converte un 3&3 sulla linea delle 30 yard quando mancano 7 minuti e mezzo alla fine della partita, decidendo di calciare per portare il punteggio a una segnatura di distanza. L’ultimo drive chiuso con il field goal realizzato da McPherson pone fine alla partita.

Discreta la partita di Dalton con un 25 su 40 per 220 yard, 2 touchdown e un intercetto. Non subisce sack, nè QB hit. Buona anche la prova dei WR Johnson e Legette, che, con un touchdown ciascuno, mettono a referto ben 150 yard. Degna di nota anche la prova del running back Hubbard con 104 yard per 18 portate, 5,8 di media, un touchdown e altre 17 yard su pass. La difesa dei Panthers non ha mai dato l’impressione di riuscire a fermare l’attacco dei Bengals, concedendo troppo tempo a Burrow che, in quelle condizioni, diventa devastante. Buona la prestazione della safety Woods, mentre si è distinto in negativo il suo compagno di reparto Scott, ex Bengals.

I Carolina Panthers, dopo il panchinamento di Bryce Young, sembrano aver trovato con Andy Dalton quella tranquillità in grado di muovere la catena con una certa continuità. La difesa è invece molto lontana da livelli accettabili e gli infortuni ad entrambi i linebacker titolari non possono che complicare una situazione che non sembra di facile soluzione. L’impressione è che questa sia un’altra annata da dimenticare per i tifosi di Carolina e non si capisce quale possa essere il progetto nella testa di Canales e della società.

Sul fronte opposto, buona la prova di Burrow, con 22 su 31 per 232 yard, 2 touchdown ed un intercetto frutto di un’incomprensione con Chase su un gioco rotto. La offensive line è in grado di proteggerlo evitando sia sack che hit. Burrow riceve un colpo alla caviglia da un suo compagno di squadra, Volson, mentre cercava di contenere la spinta di un avversario, ma non è comunque sembrato risentirne più di tanto. Fantastica la prova sia di Chase, 85yard ricevute, autore di una pregevole giocata con la quale ha segnato il touchdown del momentaneo 14 a 7, in cui ha evitato l’intervento di ben tre avversari per poi involarsi verso la end zone, che di Higgins, 60 yard ricevute, punto di riferimento di Burrow soprattutto nella prima parte di gara in cui la difesa dei Panthers concentrava le sue attenzioni su Chase. Tight end non particolarmente coinvolti nel passing game, ad eccezione di Eric All che ha offerto una solida prova anche sulla linea di scrimmage. La difesa di Cincinnati continua a palesare i suoi problemi sia contro le corse che contro i passaggi.

La defensive line, complice gli infortuni dei titolari Hill e Rankins, del DE Murphy, primo giro del 2023 e del rookie Jackson ha gli uomini contati. La poca pressione anche dai defensive end consente ai quarterback avversari di gestire il gioco a piacimento, mettendo in difficoltà anche i linebacker e la secondaria. Disastroso infatti Cam Taylor Britt che è stato addirittura sostituito a gara in corso da D.J. Turner. Oltre al solito Hendrickson, uscito per infortunio, si salvano solo l’altro cornerback Hill, e il rookie di linea Jenkins Jr. da Michigan.  

La prossima partita i Bengals affronteranno, nel primo scontro divisionale, i Baltimore Ravens; allo stato attuale non si può immaginare come questa difesa, così in difficoltà sulle corse, possa fermare Lamar Jackson e  Henry, apparsi in gran spolvero contro i Bills. L’attacco dei Bengals ha invece continuato a macinare gioco e dimostrato una varietà di armi offensive capace di mettere a segno 30 punti contro qualsiasi difesa della lega, ma se Zack Taylor non riuscirà a registrare questa difesa è improbabile che i Bengals possano fare strada in postseason.

Per maggiori approfondimenti e riflessioni, vi invitiamo a seguire Roarcast, il podcast italiano dei Cincinnati Bengals.

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