Secondo quarto di gara, 1 minuto e 26 secondi al termine del primo tempo della “Battle of Ohio” tra Browns e Bengals. Stiamo per assistere molto probabilmente ad una delle ultime se non addirittura l’ultima azione di gioco del QB franchise dei Cleveland Browns, mister Deshaun Watson, mister scommessa persa. Dopo una breve corsa, l’ennesima di questa stagione da gettare via, DW4 si accascia dolorante a terra e tiene con le mani il casco stretto stretto. Il tallone d’Achille ha ceduto e con lui la terza oscena stagione in Ohio di quel QB che a Houston aveva incantato il mondo del football americano.
Gli highlight della gara li abbiamo visti tutti grazie all’ampia scelta di cui disponiamo al giorno d’oggi, pensare che fino a 20 anni fa per vedere una partita di football bisognava conoscere qualche amico di qualche base militare americana in Italia. Se il primo tempo finisce ad armi pari (7-6 per Cincinnati) grazie ad una difesa Browns a dir poco mostruosa, che concede solo 22 yards alla offense ospite, il secondo tempo parte male anzi malissimo per coach Stefanski, chi è causa del suo male dicevano… Infatti il parziale del terzo quarto è di 14-0 Bengals e la gara di fatto è chiusa, finita. Come nel migliore dei copioni di quei film di serie B tragicomici, nel pregame i Browns retrocedono Jamie Winston a QB3 e promuovono inaspettatamente DTR (Dorian Thompson-Robinson) backup di week 7. Come se se la sentisse colare dal naso, Stefanski prova a cambiare carte in tavola in sideline ed eccolo subito accontentato. Nota positiva per Cleveland il ritorno con touchdown di Nick Chubb il quale mette d’accorso tutti sul fatto che un talento del genere sia un bene per occhi e cuore rivederlo sul gridiron, che siate tifosi Browns oppure no.
Dall’altra parte la franchigia messa meno peggio, i Cincinnati Bengals reduci da una sofferta vittoria contro i Giants, gli stessi newyorkesi che fecero sfaceli proprio qui a Cleveland. Il primo tempo come detto da dimenticare per Burrow e compagni che alla fine delle ostilità termineranno con appena 223 yds conquistate (331 quelle dei padroni di casa), solo 59 su corsa, appena 13 primi down e 0-1 sui quarti down. Il dato più significativo riguarda la presenza dei Bengals in redzone Browns, 1 volta sola in tutta la gara ma con un touchdown tabellone. Concreti non c’è che dire! Cincinnati potrà anche giocare meno bene del previsto ma quando in campo hai talento da vendere, vedi i vari Chase, Higgins, Brown e lo stesso Burrow, il risultato positivo è sempre alla portata di mano.
La difesa del DC Schwartz sembra essere tornata quella della scorsa stagione, con una pass rush forte e decisa (3 sack, 7 QB hit, 35 tkl, 6 for loss), ed una secondaria finalmente quasi al completo, che poco spazio di manovra ha concesso ai fenomenali Higgins e Chase, comunque fondamentali e temibili, a referto entrambi con un touchdown testa.
Di per se la gara è stata brutta ed il punteggio basso ne è una prova, ma alla fine quello che conta per HC Tylor ancora in bilico nonostante due vittorie sofferte consecutive, era andare sul 3-4 come record e battere una rivale di division. In week 8 Joe Burrow dovrà vedersela tra le mura amiche del Paycor Stadium, con dei ritrovati Eagles che domenica hanno “asfaltato” in New Jersey i Giants per 28-3, grazie ad un Barkley a dir poco incontenibile.
Per i Browns 1-6, ultimi insieme ai Patriots in AFC e con ancora la seconda scelta assoluta del draft 2025 di Green Bay in caldo. Se la stagione era iniziata male con Watson al comando, nonostante il primo terzo di regular season abbordabile se andiamo a vedere le sfidanti (tutta la NFC East, i Bengals in difficoltà e dei Raiders da mani nei capelli), da adesso in poi con Winston oppure DTR chi mai può saperlo a guidare la offense aranciomarrone ed un proseguo di stagione da brividi (Ravens 2 volte, Steelers 2 volte, poi ancora Bengals, Chiefs, Chargers Dolphins e Saints) i tifosi di Cleveland già iniziano a pensare concretamente alla prima pick assoluta, iniziando congetture del tipo la diamo via e ci facciano tante pick, oppure la teniamo e prendiamo magari un QB oppure un WR? Come si suo dire “the same Browns” rimane la frase più azzeccata uscita dalla bocca di Juju Smith-Schuster e quando alludono al fatto che tifare Browns non sia per niente un piacere ma un castigo in terra, beh hanno proprio ragione.
Domenica alle 18.00 (cambio dell’ora solare) sulle sponde del lago Erie arrivano i Ravens e LJ8 e il “King” non sono mai sembrati cosi tanto imbattibili.