Dimenticare DW per aggrapparsi a JW è un attivo qui nella Land. Trova terreno fertile Jamie Winston, QB2 da una vita che quasi tutte le franchigie hanno imparato ad amare ed odiare allo stesso tempo, perché nei suoi monologhi motivazionali pregame, le sue lacrime a fine gara ed i suoi video con i tifosi Browns festanti sullo sfondo, ricorda molto un altro QB sanguigno allontanato in malo modo da Cleveland e che ora tutta la Dawgpound vorrebbe a roster, tal Baker Mayfield che bene sta facendo da 2 anni a Tampa Bay.
Lasciando stare similitudini e varie nostalgie aranciomarroni, i fortissimi Baltimore Ravens venivano da prestazioni superlative (5 win di seguito) con LJ8 e “king” Henry e di fronte a loro c’era una franchigia senza ne capo né coda, senza O line, senza QB starter, senza il WR1 di inizio stagione ed un certo JW che se mentalmente è fuori fase ti regala certamente gioie in secondaria con intercetti catastrofici.
Nonostante il primo tempo finito a favore sul tabellone (6-10 grazie ad un TD pass di Agholor da 14 yds ed il solito FG di Tucker), Lamar Jackson e soci si rendono conto che qualcosa è cambiato nei Browns, che non sarà la passeggiata di salute che tutti si auspicavano e che soprattutto nella voglia e nell’atteggiamento Cleveland avrebbe dato il tutto per tutto per aggiudicarsi la gara divisionale. Il 24-29 per i Browns è figlio senz’altro di qualcosa di giusto e positivo a metà con il pessimo ed il negativo, perché se da una parte Cleveland battendo una vera e propria contender per il “gran ballo” di New Orleans, ponendosi come vera e propria mina vagante da qui ad inizio gennaio, dall’altra la vittoria insperata allontana la “first pick” di fine aprile 2025 a Green Bay.
Se da una parte la vittoria di division per la fanbase Browns vale davvero una boccata d’ossigeno, dall’altra si intuisce (e non ci vuole un genio del football) che l’intera squadra era contro il suo strapagato QB starter Deshaun Watson, il quale quando veniva travolto dall’ennesimo sack, si rialzava da solo senza la mano amica di nessuno, mentre per Jamie qualcuno a prendersi cura di lui accorreva sempre. Giocatori professionisti e cosi ben pagati possono aver un atteggiamento cosi distruttivo per una franchigia intera, senza che nessuno gli spieghi che Watson oppure Winston la solfa non cambia?
E’ tutto negativo quest’anno a Cleveland e tra i fischi per Deshaun e il brutto “you deserve it” dopo il season ending di week 6, e la vittoria da “vera squadra” contro Baltimore davvero non si capisce quando e come finirà la stagione coach Stefanski.
Per Baltimore una brutta battuta d’arresto proprio nella week più facile e da un comodo 6-2 che li avrebbe proiettati al secondo posto in conference assieme a Bills e Texans, si ritrovano con un 5-3 a braccetto con dei sorprendenti Broncos. Nel down finale e decisivo dove Lamar gioca meravigliosamente bene, con scramble imprendibili, accelerazioni da vero scattista e lanci precisi, si nota tutta la frustrazione di una squadra che nei momenti topici tende a flettere. Il casco lanciato da LJ8 è la prova lampante che se l’attacco potente creato a misura di QB da OC Todd Monken incontra una difesa intelligente piena di talento e con vigore ritrovato, qualcosa da rivedere ancora c’è. Limitato Henry (per lui solo 73 yard ma un touchdown immancabile) la secondaria di DC Jim Schwartz a parte qualche svarione comprensibile (con Lamar mai abbassare il livello d’attenzione) tiene bene il campo e limita i danni a 2 soli TD pass (Agholor e Andrews nel suo National TE day).
Nonostante siano usciti anzitempo per 2 gravi infortuni JOK, il quale si schianta contro Henry e termina cosi malamente la sua “super” stagione, e Ward, tanto bravo quanto di cristallo, la difesa Browns tiene e termina con 3 sack all’attivo e 7 kL for loss. Sponda opposta soltanto 2 i sack subiti dal QB Browns (udite udite, 37 in totale in 7 week, solo 2 per JW) segno evidente ancora una volta che la O-line formato colabrodo che non proteggeva Watson si è di colpo rinsavita ed è tornata fare il suo lavoro. Un vivissimo Tillman (2 TD pass) e Njoku (1 TD pass) concludono la giornata top dei Browns. Per QB (1 oppure 2 fate voi come più preferite) ben 334 yds pass, 3 TD pass e un PR di 115.3. Schierarlo magari prima di week 8 coach Stefanski?
Dopo questa gara al cardiopalma, se la regular season terminasse oggi ci sentiremmo di incoronare Lamar Jackson come MVP. Una gioia per gli occhi vederlo giocare, con altri 2 TD pass e 289 yds pass da aggiungere alle sue incredibili stat (ora lancia anche bene e ha mani a cui affidarsi in ricezione). Con 2099 yards pass, un PR di 115,4, 17 TD pass e 2 TD rush, è indubbia e incontrastata la sua leadership tra le offense di questa stagione.
Guardando all’immediato futuro per le 2 franchigie, scherzo del destino o solito magico incrocio creato dal Dio football, domenica prossima alle 19.00 in week 9 Baltimore ospiterà al M&T Bank Stadium dei Denver Broncos in salute ed in piena ascesa. Entrambe come già abbiamo segnalato sul 5-3 ci regaleranno sicuramente una gara di conference spettacolare. Per Cleveland ancora tra le mura amiche dell’Huntington Bank Stadium e sempre alle 19.00, gara interessante contro dei Chargers sul 4-3 ed un altro Harbaugh da ospitare nella Land e battere possibilmente… oppure no?