I Detroit Lions continuano a volare in testa alla NFC dopo la vittoria schiacciante contro i Tennessee Titans, la prima dal passaggio della franchigia a Nashville. L’ultima volta che i Lions avevano battuto in casa gli allora Oilers risale addirittura al 1986 (24-13), un’altra epoca.
Una partita durata poco più di un quarto e dominata dagli special team dei Lions capaci collezionare ben 262 return yard in una partita in cui l’offense si è fermato a 225 yard complessive, di cui 70 conquistate con la corsa di Gibbs per il TD del 14-7. La curiosità della partita è tutta nel tabellino dove i Titans primeggiano con 417 yards conquistate, 5.9 yards per play, 23 first downs (solo 14 per i Lions) e 71 snaps offensivi giocati mentre il punteggio è un imbarazzante 52-14 per Detroit.
La spiegazione di questa anomalia è piuttosto semplice e si riassume nei numeri degli special team dei Lions e nei quattro turnovers dell’offense dei Titans (due intercetti e due fumble), di cui ben tre nelle proprie 30 yard. Ancora una volta in casa Titans viene da dire “peccato” per aver sprecato un’altra eccellente prestazione della difesa, che ha concesso due soli giochi da oltre 20 yard e messo a segno 4 sacks, 7 TFL e 5 QB Hits.
I Lions, però, hanno dato fin da subito l’impressione di essere una squadra più compatta, di avere maggiori certezze e un gioco più fluido, impreziosito da un running game efficacie in cui Montgomery e Gibbs riescono a sfruttare al meglio gli spazi creati dalla OL. La partita, però, ha evidenziato un problema in casa Lions ed è l’efficacia della pass rush che sta pagando le gravi assenze di Hutchinson e Davenport e non è riuscita ad incidere contro l’OL dei Titans che finora aveva evidenziato qualche limite di troppo, soprattutto, negli OT. Chissà che nelle ultime ore prima della trade deadline non arrivi un rinforzo per questa squadra che inizia a sognare in grande.
I Lions hanno mostrato la capacità delle grandi squadre di sfruttare con cinismo gli errori degli avversari e già ad inizio gara si sono portati in vantaggio con due soli giochi dopo il primo grave intercetto di Rudolph nelle proprie 30 yard. Dopo aver subito il pareggio di Rudolph uscito dalla pressione avversaria in scambles, la squadra di Campbell si è ripetuta sfruttando l’unico errore difensivo dei Titans nella partita. Con una corsa di 70 yard all’esterno del tackle sinistro, Gibbs ha sfruttato l’errata lettura dei LB e quella in ritardo di Diggs riportando avanti i Lions già a fine primo quarto.
Il TD di Gibbs, tuttavia, non ha tramortito definitivamente i Titans che hanno trovato il pareggio dopo l’unico drive offensivo perfetto della gara, concluso con il passaggio di Rudolph per il solito Westbrook-Ikhine, praticamente letale in Red-zone, dopo un paio di ricezioni entusiasmanti di Calvin Ridley, dominante nella prima parte di gara.
Per la squadra di Callahan questo è stato l’ultimo sussulto della patita prima del disastroso.
Il secondo quarto di gara, infatti, è segnato dalle tre giocate che hanno rotto l’equilibrio e annientato la resistenza dei Titans. Un ritorno di kick-off da 72 yard di Dorsey, che ha portato i Lions in red-zone dove Goff, anonimo ma senza errori, ha trovato il TE Wright per il TD del vantaggio; poi un altro pessimo passaggio di Rudolph intercettato da Joseph ha riconsegnato il possesso ai Lions sulle 12 yard e per Goff è stato semplice servire Amon-Ra St. Brown per un altro TD; infine, dopo un anonimo drive offensivo dei Titans, un punt return da 64 yard dell’ex Titans Kalif Raymond ha offerto a Goff un altro possesso in Red-zone, chiuso con il TD di LaPorta per il 35-14 che di fatto ha messo fine alla contesa.
Il secondo tempo è stata una esibizione da pre-season per i Lions che hanno arrotondato il punteggio con il TD su punt return da 90 yard di Kalif Raymond, prima di chiudere definitivamente i conti ancora con Raymond su passaggio di Goff e con un FG da 51 yard di Bates.
Seconda frazione in cui i Titans sono stati praticamente inesistenti a livello offensivo e nei primi cinque drive hanno ottenuto tre 3&out e due turnovers (due fumbles Ridley e Okonkwo), uno dei quali ancora nelle 25 yard comodo omaggio per il secondo TD di Raymond.
Se i Lions volano sulle ali dell’entusiasmo consapevoli che la strada è ancora lunga e che c’è bisogno di rinforzi in pass rush, a Nashville la musica è ben diversa e lo slogan più adeguato per questo momento corrisponde al titolo di un famoso film “Non ci resta che piangere”.