A lezione dai Giants (Seattle Seahawks vs New York Giants 20-29)

Pesante sconfitta casalinga per i Seattle Seahawks, che perdono per 29-20 contro degli agguerriti e concreti New York Giants. Partita deludente sotto ogni aspetto per la squadra di Mike MacDonald, con dei passi indietro allarmanti in tutti i fondamentali del gioco.

Fantasmi difensivi

Se guardiamo alla sfida contro i Lions della scorsa settimana, c’erano molte possibili ragioni per giustificare alcuni aspetti della prestazione. I Seattle Seahawks erano priva di sei difensori titolari e la forza dell’attacco di Detroit rendeva in qualche modo comprensibile una serata non indimenticabile.

Ebbene, contro i Giants non possono essere accampate scuse di nessun tipo, in quanto gli ospiti arrivavano a Seattle con un gioco di corsa al 30° posto nella classifica della lega per yard guadagnate e al 32° per yard per carry; in aggiunta, mancava anche Devin Singletary per infortunio.

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Sui passaggi, seppur avvantaggiata dall’assenza del rookie Malik Nabers, che fino ad oggi era stato uno dei pochi punti di riferimento per Daniel Jones, la difesa di Mike MacDonald è riuscita a far sembrare un fenomeno Darius Slayton che ha approfittato della serata da dimenticare di Tre Brown, poi sostituito durante il match.

Con un numero impressionante di tackle mancati e di coperture “allegre”, i Seattle Seahawks hanno permesso a Jones di completare 14 dei primi 16 passaggi tentati, ai quali si sono aggiunte anche delle corse ben sfruttate dal numero 8 per chiudere dei primi down decisivi.

Run. The. Ball.

Il front seven dei Giants è il punto di forza della squadra e il piano di gioco di Seattle domenica è stato effettivamente quello di cercare di evitare il più possibile di sfidarlo direttamente.

I Seahawks hanno totalmente messo da parte il gioco di corsa, scegliendo di lanciare su ben 51 delle 58 giocate offensive effettuate durante la partita. Ken Walker III e Zach Charbonnet hanno effettuato solo sette corse, per un totale di 30 yard guadagnate.

https://twitter.com/Giants/status/1843105211499626975

Geno Smith è stato bersagliato per tutta la partita da Dexter Lawrence, Brian Burns e compagnia, ma è stato comunque protagonista di una prestazione convicente, con 40 tentativi di passaggio, quattro corse per 72 yard su scramble e ben sette sack subiti su 51 drop back, sui quali si fatica a trovare delle colpe da parte del numero 7.

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Resta incomprensibile la ragione per cui i Seattle Seahawks abbiano deciso di non utilizzare praticamente mai il gioco a terra, considerando anche il fatto che durante la offseason era stato detto più volte che il running game sarebbe stato uno dei punti cardine dell’attacco guidato da Ryan Grubb.

Al contrario, i New York Giants hanno offerto la loro miglior prestazione stagionale, con il Rookie Tyrone Tracy Jr autore di un match eccellente: 18 portate per ben 129 yard con una media impressionante di 7,2 yard per portata.

L’attacco dei Giants e il coaching staff

L’attacco dei Giants ha iniziato con un primo drive molto convincente, rovinato a una sola yard dal touchdown da un fumble che ha causato la successiva corsa di 102 yard per la segnatura di Rayshawn Jenkins. Questo tuttavia non ha scoraggiato la squadra, Daniel Jones è rimasto tranquillo e non si è fatto influenzare dallo svantaggio e ha guidato il suo attacco al TD del pareggio, sfruttando le lacune difensive degli avversari.

Come nella vittoria sui Browns, i Giants hanno dominato il tempo di possesso, 37:22 contro i 22:38 di Seattle.
La prestazione è stata ancora più impressionante se si considera che ai Giants mancavano, come detto, due delle minacce offensive più potenti: Devin Singletary (inguine) è stato escluso poco prima della partita, mentre Malik Nabers (concussion) non ha partecipato alla trasferta.

Ciò nonostante, i Giants hanno preparato il match alla perfezione, al contrario del coaching staff dei padroni di casa, colpendo i Seahawks con le corse centrali e i passaggi sul medio-corto, andando a sfruttare alla perfezione i punti deboli e i miss-matches. Jones ha sfruttato lo scramble nei momenti giusti ed ha completato entrambi i lanci tentati sul profondo.

Le trincee

La differenza più evidente tra le due squadre è emersa in maniera eclatante in tutte le fasi di gioco.

La Defensive Line dei New York Giants ha maltrattato per tutta la partita la derellita Offensive Line di casa, con Connor Williams protagonista di una prestazione ai limiti della decenza, così come Stone Forsythe che ha fatto rapidamente dimenticare i progressi visti contro i Lions. Dexter Lawrence è stato incontenibile, ma è difficile premiare un singolo quando il pacchetto difensivo è stato autore di ben 7 sack e 10 QB hits, rendendo la vita di Geno Smith quasi impossibile.

Dal lato opposto, le belle prestazioni viste nelle prime tre partite sono andate via via affievolendosi per i Seattle Seahawks, che hanno dimostrato di non avere le armi per sfondare una linea tutto sommato non eccezionale come quella dei Giants.

L’assenza di Boye Mafe e Byron Murphy, così come il nuovo infortunio di Uchenna Nwosu (appena rientrato) può essere un fattore, tuttavia non sarebbe corretto e positivo giustificare una prestazione così incolore solamente con le assenze.

Il reparto nel suo complesso non è riuscito ad impensierire Daniel Jones se non nelle fasi finali di partita, quando l’attacco degli ospiti ha probabilmente risentito di un po’ di stanchezza dovuta al tanto tempo trascorso in campo, unita forse a un po’ di “braccino”.

Infine, ultimo ma non ultimo, le trincee sono risultate decisive anche nell’ultima azione importante della partita, quando lo special team dei Giants è riuscito a bloccare il field goal del possibile, ma immeritato, pareggio da parte dei Seattle Seahawks, riportando la palla in TD per spegnere le residue speranze dei padroni di casa.

Uno sguardo al futuro

Per i New York Giants questa vittoria può significare l’inizio di una stagione diversa, in quanto ben tre dei prossimi quattro impegni saranno casalinghi: Bengals ed Eagles saranno seguiti dalla trasferta a Pittsburgh, per poi affrontare di nuovo Washington al Metlife Stadium. I Commanders guidati da un superlativo Jayden Daniels sono in testa alla division, ma le prossime sfide potrebbero dare l’opportunità ai Giants di provare ad avvicinarsi alla vetta.

Anche lato Seattle Seahawks il calendario prevederà tre impegni casalinghi nelle prossime quattro settimane, prima del bye in week 10: 49ers, trasferta ad Atlanta e ritorno al Lumen Field prima contro Buffalo e poi contro Los Angeles sponda Rams.

Sono tutte sfide certamente non agevoli, soprattutto se affrontate con l’atteggiamento visto contro i Giants; già da giovedì 10 ottobre servirà ritrovare la cattiveria agonistica e l’impegno che ha contraddistinto le scorse settimane, perché i passi falsi e gli errori sono ovviamente da mettere in conto in un percorso di crescita, ma altre prestazioni incolore come quella di week 5 potrebbero minare pesantemente la fiducia in alcuni giocatori.

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Seahawks Nest Italia

Tre amici e una grande passione per i Seattle Seahawks. Simone Faccini, Marco Bernardi e Marco Cherubini sono gli autori di Seahawks Nest Italia, il primo podcast in italiano sui Seahawks ma anche una comunità e un punto di ritrovo per tutti i 12s in Italia.

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