Cosa mai potrà andare storto così tanto da mettere in discussione la vittoria di una squadra che affronta un’avversaria allo sbando, che ha appena cambiato il suo uomo al comando? Certo, nel recente passato i Raiders hanno perso contro i Rams di un Baker Mayfield che stava dando la sua prima lettura al playbook sulla strada per lo stadio… ma questi sono i Panthers che nelle prime due partite hanno fatto 13 punti e ne hanno subiti 73… Certo, i Raiders si son fatti umiliare dai Colts alla prima da allenatore di Jeff Saturday, che non aveva nessuna esperienza da allenatore se non a livello di liceo… ma questi sono i Panthers. Cosa può andare storto contro una squadra che ha deciso di mettere in panchina la sua preziosissima scelta al primo round Bryce Young per mettere il proprio futuro nelle mani del vecchio Andy Dalton? Certo, “Red Rifle” ha sempre fatto delle ottime partite contro i Raiders nella sua carriera… ma questi sono i Panthers.
I Raiders nelle prime due partite della stagione hanno dimostrato di avere tanto lavoro da fare per poter competere con continuità. La difesa è solida, a momenti addirittura di alto livello, ma l’attacco per lunghi tratti di partita è inesistente. Gardner Minshew finora ha fatto storcere il naso nonostante certe statistiche lo mettano tra i primi QB della lega e dire che il running game non ha funzionato è un eufemismo (71 yard e un misero 3.2 di media a tentativo in week 1 e 27 yard per una media di 1.6 in week 2), ma giocare contro una delle peggiori difese della lega contro le corse potrebbe essere l’occasione giusta per far scattare l’interruttore e iniziare a produrre ad un livello accettabile dopo la strigliata pubblica che l’head coach ha dato alla linea offensiva in conferenza stampa. Antonio Pierce ha sollevato il RB Zamir White (22 corse per 68 yard e 3.1 di media nelle prime due uscite stagionali) da ogni responsabilità, dicendo chiaramente che la OL non ha fatto il suo lavoro e se le cose non fossero cambiate ci sarebbero state delle conseguenze e qualcuno avrebbe perso il posto da titolare.
I tifosi nero-argento nutrivano una certa preoccupazione alla vigilia della sfida per le tante recenti scottature, ma allo stesso tempo questa è una squadra diversa da quelle del passato. I Raiders sono costruiti a immagine e somiglianza del loro head coach: diretti, senza fronzoli, senza grilli per la testa; non c’è possibilità alcuna che prendano sotto gamba l’avversario… e poi questi sono i Panthers.
I Raiders hanno vinto il lancio della monetina e scelto di avere palla in attacco per iniziare il secondo tempo, quindi il primo drive offensivo è dei Panthers, che in 9 giochi percorrono 70 yard e guidati da un chirurgico Andy Dalton entrano in end zone per il touchdown del 7-0. OK, un drive storto della difesa, d’altronde Dalton praticamente non giocava da fine 2022 e non c’erano molti filmati recenti per studiarlo e Maxx Crosby è limitato da un problema alla caviglia. Il primo drive offensivo nero-argento è un veloce three-and-out. Nei primi due down si cerca di far funzionare il gioco di corse ma White guadagna prima 2 e poi 4 yard e il RT Thayer Munford si fa male, sostituito dal rookie DJ Glaze. Dopo l’incompleto lanciato da Minshew AJ Cole scende in campo per il punt che restituisce palla agli ospiti.
Dopo un punt dei Panthers l’attacco dei Raiders va a mettere punti sul tabellone anche grazie ad uno splendido lancio di Minshew per Tre Tucker che fa guadagnare in un colpo solo 54 yard. Il primo quarto si chiude 7-7. Il secondo quarto si apre con Andy Dalton capace di muovere ancora la catena e poi trovare in end zone Diontae Johnson e si chiude con una fucilata del Red Rifle da 31 yard per una splendida ricezione in tuffo di Adam Thielen, che si infortuna ed è costretto a uscire. Daniel Carlson sbaglia un field goal da 57 yard allo scadere e si va al riposo sul 21-7 per gli uomini della Carolina.
Nel secondo tempo i Raiders si dimenticano di tornare in campo, e dopo due field goal di Eddy Pineiro arriva il chiodo sulla bara nero-argento, messo da Miles Sanders con un TD run da 1 iarda. Con 13:33 al termine il risultato di 33-7 è già di per sé una umiliazione terribile per Pierce, ma il pubblico che rumoreggia seccato ad ogni patetico tentativo fallito di correre è sale sulla ferita per un coach che durante la settimana aveva chiamato a gran voce i tifosi a presentarsi allo stadio vestiti di nero e pronti a godersi un grande spettacolo.
Arriverà un TD pass di Minshew per Jakobi Meyers, con i Panthers che hanno chiaramente già iniziato a tirare i remi in barca, ma anche un suo intercetto per una incomprensione con Davante Adams. In pieno garbage time arriverà anche il TD di Tre Tucker, servito da un Aidan O’Connell in scramble, per il 36-22 finale. Il numero 12 ha sostituito Minshew dopo l’intercetto, a detta di Pierce per provare a dare una scintilla che svegliasse una squadra spenta, ma da quanto trapela da Las Vegas il coaching staff non è pronto per togliere le redini dalle mani del baffuto Minshew.
Scelte difficili dovranno essere fatte in ogni caso, visto che l’allenatore ha apertamente detto in conferenza stampa che qualche giocatore ha scelto di non dare il massimo; accuse pesanti che un allenatore maturo avrebbe quasi certamente mosso in privato alla squadra e non davanti ai microfoni. Alcune scelte saranno però obbligate, come la sostituzione del S Marcus Epps, che si è gravemente infortunato al ginocchio (rottura del legamento crociato anteriore) e salterà il resto della stagione.
Il vecchio Andy Dalton, sull’altra sponda, si gode una nuova giovinezza. E’ il primo QB che quest’anno lancia per più di 300 yard e 3 TD in una partita e la sua gara è stata praticamente perfetta. Sfruttando le carenze del reparto LB nero-argento, privo di un Divine Deable costretto a saltare la partita per infortunio, Dalton ha colpito i Raiders nella parte centrale del campo, completando 13 dei 18 passaggi all’interno dei numeri per 203 yard. Sono stati ben 10 i primi down conquistati in questo modo, secondo TruMedia.
Dalton, Chuba Hubbard e Diontae Johnson sono i primi giocatori dei Panthers a mettere a referto 300 yard su passaggio, 100 yard su corsa e 100 yard in ricezione in una partita dall’ormai lontanissimo 2022. Hubbard ha portato palla 21 volte, conquistando 114 yard sul terreno (5.4 di media e corsa più lunga da 14 yard), ed ha aggiunto 5 ricezioni per 55 yard e 1 TD. Johnson è esploso con 8 ricezioni per 122 yard e 1 TD, dopo che nelle due uscite precedenti aveva ottenuto in totale 34 yard in 5 ricezioni con Young dietro al centro.
I Raiders dovranno fare seriamente i conti con sé stessi, perché il cronometro scorre e il tempo residuo per invertire la rotta è poco. L’offensive coordinator Luke Getsy ha chiamato schemi prevedibili e si è intestardito nel cercare di far funzionare un running game che non trovava sbocchi, ma allo stesso tempo non è stato aiutato da un Minshew spesso impreciso, scontato nelle letture e incapace di sfuggire alla pressione di una difesa che ha messo in grossa difficoltà la linea offensiva rattoppata con l’esordiente rookie Jackson Powers-Johnson (33% degli snap offensivi) che ogni tanto sostituiva Dylan Parham (67%) e DJ Glaze a rimpiazzare l’infortunato Munford. Anche Davante Adams ha contribuito negativamente, commettendo dei drop sanguinosi.
Anche la difesa questa volta ha fatto acqua da tutte le parti. Non è riuscita a fermare le corse, non ha messo praticamente mai pressione su Dalton (Crosby a mezzo servizio e nessuno capace di fare il salto di qualità al suo posto), ha dimostrato carenze in copertura nella parte centrale del campo e anche la secondaria ha avuto qualche blackout durante la gara.