Il riassunto di Week 5 della NCAA 2024

Grandi che cadono, arbitraggi controversi, una lezione di giurisprudenza e tanto colore nella Week 5 di College Football NCAA

La partita della settimana, che aveva addosso tutti gli occhi della nazione, è passata da una non-competitiva prima di rifare tutto il giro e finire come in molti avevano predetto: un instant classic.
Alabama domina il primo tempo chiudendo sul 30-7 con un Milroe meraviglioso ma l’attacco di Georgia resuscita nel secondo tempo e Carson Beck sembra un lontano parente rispetto al pulcino spaventato che nella prima parte di gara aveva guidato i drive inconcludenti dei Bulldogs. La squadra di Kirby Smart arriva fino al vantaggio sul 34-33 nell’ultimo quarto quando la linea giovane (giovanissima) di DeBoer ricaccia indietro gli sfidanti con una doppietta spezzagambe: il TD di Ryan Williams che, nel tragitto di 75 yard verso la endzone, danza tra i defensive back avversari e l’intercetto di un altro freshman, Zabien Brown chiudono i conti per la prima, rumorosa, vittoria di DeBoer nella SEC.

Dunque: tre squadre della top 10 sono state sconfitte in week 5. Di Georgia abbiamo già detto (da vedere quanto queste sconfitte saranno poi realmente determinanti a fine stagione con l’espansione dei playoff), le altre?
Utah perde 23-10 contro Arizona in casa e ancora non sappiamo dire se questa sia stata una prova di forza dei Wildcats oppure il ritorno sulla terra degli Utes che devono fare i conti con una situazione infortuni per niente tranquilla. La squadra di Brent Brennan, al primo anno a Tucson, la vince con la difesa (due intercetti, otto passaggi deviati e sette tackle for loss) e il solito HL della coppia Fifita-McMillan.
Kentucky espugna il catino di Oxford, Mississippi, e tira in faccia la prima sconfitta stagionale a Lane Kiffin. La difesa di UK ha messo il bavaglio all’attacco di Ole Miss che non è mai riuscito a entrare in ritmo e a scollarsi di dosso la pressione. Il marchio di fabbrica della squadra di Stoops quest’anno, non potendo contare su un attacco decente, sembra essere quello di costringere gli avversari alle lotte nel fango: è successo con Georgia con Kentucky che ne era uscita a mani vuote; bottino pieno, al contrario, contro la (ex) numero 6 della nazione.

Tutto questo è successo sabato, non è poco, ma che il fine settimana potesse essere di quelli scoppiettanti lo avevamo già annusato venerdì con la sfida tra Miami e Virginia Tech. Hokies in vantaggio subiscono la furiosa rimonta degli Hurricanes e il finale, un hail mary di Kyron Drones, cade incompleto nella endzone con tanto di luci che si spengono e festa iniziata per Miami. Anzi no, gli arbitri dicono che è touchdown, luci accese, si va al replay. Dopo 7/8 minuti di analisi della giocata il capo arbitro inverte la chiamata sul campo: è incompleto, vince Miami.

La scelta ha suscitato polemiche e le opinioni non sono mancate, la più gettonata (anche dal punto di vista di chi vi scrive): la chiamata finale è quella corretta, la strada utilizzata per arrivarci lascia molto a desiderare.

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Michigan sopravvive contro Minnesota (27-24) ma i dubbi su questi Wolverines in chiave futura sono legittimi: nel 2024 è impossibile dare fiducia ad una squadra che si rifiuta di alzare la palla in aria.

Abbiamo già fatto l’autopsia a Florida State ma quello che è andato in scena sabato notte a Dallas resta abbastanza curioso. SMU è la squadra la cui addizione alla ACC ha provocato la reazione di FSU che è poi proseguita con la causa, ancora in corso, tra conference e Seminoles.
Il campo ha parlato: 42-16 e crisi infinita per Norvell.

Cosa avrà pensato Matthew Sluka mentre i suoi ex compagni di UNLV passavano sopra le innocue resistenze di Fresno State? In settimana si è parlato solo dei Rebels e delle loro disavventure con il QB titolare che, dopo tre partite, ha pensato bene di “licenziarsi” accusando l’unviersità di non aver mantenute le promesse fatte, a voce si dice ($$$),  durante il suo recrutiment. Il suo sostituto, Hajj-Malik Williams, ha portato in scioltezza la squadra ad una larga vittoria (59-14) contro i Bulldogs tenendo in piedi le speranze playoff di una delle squadre più divertenti di questo avvio stagionale (lunga vita alla Go-Go Offense, lunga vita a Brennan Marion). A Sluka vorrei dire la stessa cosa che dicono alla lezione introduttiva di Giurisprudenza in ogni università del pianeta: quando vi fanno una promessa, fatevela mettere per scritto.

https://twitter.com/PFF_College/status/1840162434884968860

Se Ashton Jeanty è sulla bocca di tutti e viene spesso accostato alla parola HEISMAN un motivo ci sarà. Super prestazione (259 yard e 4 TD) del running back di Boise State che batte 45-24 i Cougars di Washington State.

REGGIEBUSHIANO

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E’ tempo di dare i fiori a Coach Prime e a Colorado che espugnano Orlando con una roboante vittoria contro UCF per 48-21. A Boulder del domani non vi è certezza e non si sa cosa accadrà quando i Sanders faranno le valigie ma intanto si godono i loro talenti e, nelle occasioni in cui mettono tutto insieme, lo spettacolo è garantito. Quello di Buffaloes resta un esperimento, per me, affascinante: Travis Hunter potrebbe essere il giocatore più forte che abbiate mai visto.

Il ruolo sceglietelo voi.

….OK, FORSE E’ LUI L’HEISMAN.

https://twitter.com/BleacherReport/status/1840159841329000476

Altri risultati: continua la striscia di BYU che batte Baylor e vola sul 5-0, lo stesso vale per Indiana e Curt Cignetti (I win, google me) che vincono contro Maryland 42 a 28. Nebraska patisce il primo tempo ma poi trova la via e batte Purdue per 28 a 10 e NC State torna alla vittoria contro Northern Illinois. Kansas State! Bentornati: Wildcats vittoriosi su Oklahoma State per 42-20. Tulane asfalta USF, Boston College la spunta su Western Kentucky e Texas A&M porta a casa la vittoria di misura contro Arkansas per 21-20 (malino, finora, il Bobby Petrino-bis). Ottima vittoria per Notre Dame contro Louisville, TCU strapazza quello che resta di Kansas (1-4 in stagione) e USC porta a casa la prima vittoria in Big Ten grazie al 38 a 21 con cui si sbarazzano di Wisconsin.
Oklahoma vince contro Auburn e scopre Michael Hawkins Jr in cabina di regia, continuano invece i problemi per i QB dei Tigers e grand vittoria per Manny Diaz e Duke, in rimonta, contro North Carolina. Senza problemi Texas (35-13 contro Mississippi State), Clemson (40-14 contro Stanford) e Penn State (21-7 contro Illinois). Ohio State asfalta Michigan State (38-7) ed LSU fa lo stesso contro South Alabama (42-10). Buona vittoria per Texas Tech (44-41) contro Cincinnati.

BONUS: follemente innamorati delle divise di Oregon, la svolta retro ci piace.

BONUS-BIS: da quale pianeta è venuto Jeremiah Smith?

https://twitter.com/SportsCenter/status/1840201643482075374

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Guido Semplici

College Football - Co-Host di Scusate il CFB, mi trovate anche su Podcast Verso il Draft e su Twitter.

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