I leoni del deserto (Detroit Lions vs Arizona Cardinals 20-13)

L’arrivo a Detroit di Dan Campbell ha segnato un punto di svolta nella storia recente dei Lions. La franchigia, tradizionalmente considerata perdente, ha sfiorato il Super Bowl nella scorsa stagione, e dopo un’ottima offseason sembra avere una squadra molto competitiva. Domenica ha affrontato in trasferta i Cardinals. Un avversario difficile: non ha grandi obiettivi, ma in Week 1 ha messo in seria difficoltà i Buffalo Bills, per poi battere ampiamente i Rams la domenica successiva. Arizona ha rispettato le attese, dando vita a una partita molto combattuta. I Lions sono comunque riusciti a rispettare il pronostico portando a casa la vittoria, ma non si sono potuti permettere nemmeno una distrazione.

Nel primo drive della partita l’attacco di Detroit è riuscito subito a segnare un touchdown. L’autore della segnatura è stato il RB David Montgomery, protagonista di una grande serata. L’attacco dei Cardinals ha però risposto subito presente, con un passaggio di Kyler Murray diretto a Marvin Harrison Jr. Il secondo quarto iniziava allo stesso modo, con i Lions che mettevano sul tabellone sei punti targati Amon-Ra St. Brown. Il tentativo di extra point di Jake Bates però fallisce, portando il risultato sul 13-7. La difesa dei Lions riesce a fermare per due volte l’attacco avversario, e il primo tempo finisce con il TD di Jahmyr Gibbs da una parte, e il field goal di Prater dall’altra. Nel secondo tempo il punteggio rimane quasi invariato. Le difese salgono di livello, producendo un intercetto per parte. Entrambi gli attacchi invece falliscono a salire il campo, con i Cardinals che commettono due turnover on downs. Gli unici punti vengono segnati da Matt Prater, che all’ultimo drive dell’attacco di Arizona fissa il punteggio sul 20-13. 

Non è stato sicuramente il Jared Goff migliore della stagione, con un solo touchdown segnato in sette viaggi in redzone. Domenica ha comunque lanciato per 199 yds, con due touchdown e un intercetto. Il miglior ricevitore è stato Amon-Ra St. Brown (7 ricezioni per 75 yds e 1 TD), mentre la brutta notizia è l’infortunio alla caviglia del tight end Sam LaPorta. L’attacco dei Lions ha però dominato grazie al gioco di corsa della coppia formata da David Montgomery e Jahmyr Gibbs. Il primo ha corso per 105 yds segnando un TD, il secondo ha chiuso la serata con 83 yds su corsa e 20 su ricezione. 

Pubblicità

Per la prima volta dall’inizio della stagione, l’attacco di Arizona ha faticato ad avanzare, e non ha mostrato l’esplosività che lo contraddistingue solitamente. Kyler Murray, che nella sfida contro i Rams era stato semplicemente perfetto, contro i Lions non è riuscito a trovare spesso i compagni liberi. Ha lanciato un touchdown e un intercetto, ed è stato più pericoloso in scramble che nella tasca. Voto sufficiente per Marvin Harrison Jr., quasi sempre raddoppiato dalla secondaria.  Ha giocato bene anche Michael Wilson, mentre Trey McBride non è riuscito a farsi trovare libero come nelle scorse partite.

Per la vittoria di Detroit è stata decisiva la prestazione del reparto difensivo. La secondaria è in grande forma, e ne è prova anche l’intercetto registrato dalla safety Kerby Joseph. Ma in generale i Lions sono cresciuti in difesa, ed è su questa strada che devono proseguire per puntare al grande risultato finale. Il talento migliore è Aidan Hutchinson, che ha registrato un sack su Kyler Murray ed è arrivato a 6.5 sack nelle prime tre gare stagionali (il migliore in NFL). 

Dopo la brutta sconfitta con Tampa Bay, i Lions avevano bisogno di tornare a sorridere. Il coaching staff aveva soprattutto bisogno di dimostrare di saper guidare la squadra, cambiando quando è necessario. Questi passi sono fondamentali per crescere e arrivare al Super Bowl. I Cardinals la prossima settimana affronteranno i Washington Commanders, in una sfida alla portata e che sarebbe meglio vincere. I tanti infortuni che hanno colpito Niners e Rams hanno aperto una possibilità di Playoff che bisogna tenere vicina. 

T.Shirt e tazze di Huddle Magazine Merchandising

Carlo Giustozzi

Nato nelle Marche nel 2003, nel tempo libero cerco di unire la passione per lo sport e quella per la scrittura, con la speranza di farlo per vivere, un giorno. Parlo di parecchie cose, soprattutto pallacanestro, football americano e ciclismo.

Articoli collegati

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Questo sito utilizza Akismet per ridurre lo spam. Scopri come vengono elaborati i dati derivati dai commenti.

Pulsante per tornare all'inizio
Chiudi

Adblock rilevato

Huddle Magazine si sostiene con gli annunci pubblicitari visualizzati sul sito. Disabilita Ad Block (o suo equivalente) per aiutarci :-)

Ovviamente non sei obbligato a farlo, chiudi pure questo messaggio e continua la lettura.