Dove eravamo rimasti (Los Angeles Rams vs Detroit Lions 20-26)

I Los Angeles Rams riprendono da dove si erano fermati lo scorso gennaio, cioè una sconfitta di misura al Ford Field per opera dei Detroit Lions i quali, prima prendono in mano le redini della partita, la conducono fino ad un vantaggio che inizia a farsi importante per poi farsi rimontare e superare. Con una doppia zampata di Goff e compagnia, i Lions acciuffano il pari allo scadere e portano a casa la vittoria con un drive perfetto in overtime che non lascia scampo a Los Angeles, che non ha nemmeno la possibilità di dire la sua in attacco.

C’era molta curiosità intorno a questa partita, da una parte per vedere se i Lions avevano colmato quelle lacune che erano costate il Championship contro i 49ers, dall’altra per vedere i Rams all’opera senza Aaron Donald e con una difesa piuttosto rivoluzionata rispetto a quella della scorsa stagione. Tutti gli interrogativi hanno trovato una risposta, almeno parziale essendo ancora alla prima giornata, ma se il buongiorno si vede dal mattino, queste due squadre potranno dare parecchie soddisfazioni ai propri tifosi, una volta aggiustate le ovvie e piccole problematiche di inizio stagione. Piu facile, forse, per i Lions perchè si tratta solo di affinare l’intesa in attacco ed aggiustare quelle piccole sbavature che stavano per costare la partita per una squadra altrimenti già altamente competitiva che ha trovato anche in Jameson Williams un’arma letale per la sua velocità e dun ricevitore in gradodi sopperire alle giornate meno prolifiche di Amon Ra St.Brown, mentre la coppia Gibbs-Montgomery sembra già essere a buon punto per dominare il gioco di terra di Detroit.

Per quanto riguarda Los Angeles, oltre al rammarico per una sconfitta arrivata proprio quando la rimonta ed il sorpasso sembravano essere andati in porto in maniera definitiva, c’è molta preoccupazione per le notizie che arrivano dall’infermeria. Presentatisi a Detroit con una linea d’attacco raffazzonata per l’infortunio di Havenstein e la sospensione di Jackson, hanno dovuto nuovamente rivoluzionare l’assetto almeno due volte durante la partita, prima quando Joe Noteboom ha dovuto lasciare il campo, sostituito da AJ Arcuri, che ha faticato molto (per usare un eufemismo) contro un Hutchinson incontenibile, e poi ha dovuto dar esordire Beaux Limmer come centro spostando Jonah Jackson a guardia per l’infortunio a Steve Avila, che sembra essere abbastanza serio da tenerlo fuori qualche settimana. Insomma: in tre quarti di partita si è già dovuti ricorrere al terzo left tackle (peraltro preso dalla practice squad) ed a rivoluzionare i ruoli interni, e siamo solo alla prima giornata. Qualche flashback della stagione 2022 è sicuramente venuto a tutti, e la sensazione non è certo di quelle incoraggianti. Aggiungiamo anche l’infortunio a Puka Nacua ed un paio di volte in cui Stafford si è girato la caviglia ed abbiamo un quadro completo di quello contr cui dovranno combattere i Rams in questa stagione prima ancora di preoccuparsi degli avversari.

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Avvio contratto per gli ospiti, che confermano il cronico problema di andare a punti una volta arrivati in red zone, tanto da far optare per un quarto down giocato alla mano per sbloccare un po’ la situazione, soprattutto mentale. Peccato che la conversione non vada a buon fine e, alla resa dei conti, quei tre punti avrebbero fatto altro che comodo. Così come avrebbe fatto comodo un touchdown a fine primo tempo anzichè un intercetto in end zone oppure il touchdown annullato a Whittington per uno stupido face mask di chi se non di Arcuri, che ha portato la palla dalla 1 yard alle 11. Le penalità sono state un problema per entrambe le squadre. Inizialmente più per Detroit, ma nella parte finale, complice anche il solito Arcuri che ne ha commesse a raffica, i Rams si sono adeguati al trend della partita.

I Rams riuscivano comunque a portarsi avanti a 4:30 dalla fine e la difesa provocava un three and out che poteva chiudere la partita, ma l’attacco ospite non riusciva a chiudere un primo down cruciale, lasciando la palla ai padroni di casa con ancora abbastanza tempo per Goff per condurre il drive del pareggio. Il sorteggio dell’overtime favoriva i Lions, che marciavano per 70 yard per andare a segnare il touchdown della vittoria con Montgomery travolgendo letteralmente la linea di difesa dei Rams, ormai giunta al limite dopo una partita comunque di ottimo livello.

Rams da rivedere la prossima settimana, dunque, sperando in buone notizie dal reparto medico, mentre i Lions hanno già fatto capire a tutti che quest’anno l’obiettivo è arrivare fino in fondo.

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Massimo Foglio

Segue il football dal 1980 e non pensa nemmeno lontanamente a smettere di farlo. Che sia giocato, guardato, parlato o raccontato poco importa: non c'è mai abbastanza football per soddisfare la sua sete. Se poi parliamo di storia e statistiche, possiamo fare nottata. Siete avvertiti.

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