Dominio difensivo (Atlanta Falcons – Pittsburgh Steelers 10-18)

In una partita dominata dalle difese, un kicker, Chris Boswell diventa l’eroe del giorno con sei field goal messi a segno. Steelers e Falcons sono due squadre ancora alla ricerca del migliore assetto offensivo e hanno giocato una partita che é rimasta in equilibrio fin quasi al termine per le difficoltà di entrambe nell’avanzare sul campo.

I Falcons si presentavano con il rientrante Kirk Cousins che, alla prima partita dopo dieci mesi di inattività dovuta all’infortunio e all’intervento chirurgico, non é apparso nella sua forma migliore: dopo un discreto primo tempo in cui aveva conquistato 136 yard e passato la palla per l’unico touchdown della partita, é stato disastroso nel secondo tempo in cui, sottoposto alla pressione della difesa giallo-nera, ha completato solo 3 passaggi su 8 portando a casa la miseria di 16 yard. È andato certamente meglio il gioco di corsa con un buon Bijon Robinson che ha corso per 68 yard supportato da Tyler Allgeier che ne ha guadagnate altre 21 con tre portate Non che gli Steelers abbiano combinato granché di più, ma hanno avuto il merito di fare all’attacco la cosa che riesce loro meglio, cioé correre: Justin Fields ha fatto un discreto 17 su 23 per 156 yard, ma ha anche corso per 57 yard, contribuendo insieme a Najee Harris che ne ha corse altre 70, al bottino di 137 yard.

La differenza tra le due squadre é arrivata in parte dalla prestazione di un infallibile Chris Boswell che ha firmato tutti i diciotto punti dei suoi mettendo a segno i sei tentativi di field goal, tre dei quali da oltre 50 yard, ma soprattutto dalla difesa di Pittsburgh che con due intercetti e cinque pass breakup, oltre che con le incursioni nel backfield di T.J. Watt, ha azzerato il gioco aereo dei Falcons e provocato tre turnovers all’offense di Atlanta. È probabile, e sperabile, che riprendendo a giocare con continuità Cousins ritorni ai suoi livelli abituali ma al momento sembra ancora poco mobile per sfuggire alle pressioni ed anche abbastanza impreciso, come dimostrano i due intercetti subiti. Quello che preoccupa di più é il crollo verticale di Atlanta da un discreto primo tempo ad una disastrosa seconda parte, nel corso della quale l’attacco é riuscito a conquistare soltanto tre “first down” e 51 yard nette in totale. Un calo più mentale che fisico che non si può attribuire solo alla lunga assenza di Cousins dal campo.

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Se Sparta piange, Atene non ride: l’offense dei Pittsburgh Steelers é ancora poco incisiva e forse dovrebbe dare a Fields più occasioni per usare il braccio, anche perché: riservare al passing game solo il 36% delle azioni d’attacco finisce per rendere prevedibili anche le corse.

Il primo quarto vede le difese in cattedra e i due attacchi non vanno oltre un FG a testa, il primo di Yong Koo da 24 yard seguito dal pareggio di Boswell da 57 yard. Il kicker giallonero si ripete in apertura del secondo quarto con un altro FG da 51 yard per il 6-3, poi, dopo un punt a testa, arriva il migliore, anzi l’unico drive positivo di Atlanta, con Cousins che risale il campo per 90 yard anche con buoni passaggi intorno alle 15-20 yard e conclude con un pass di 12 yard per Kyle Pitts. Nei 32 secondi che restano prima dell’intervallo però Justin Fields serve un passaggio da 45 yard di guadagno a George Pickens che arriva sulle 25 di Atlanta: per Boswell é un gioco da ragazzi segnare il suo terzo FG da “sole” 44 yard.

Si riparte con Atlanta in vantaggio per 10-9 ma nel secondo tempo le due difese immobilizzano gli opposti attacchi. I Falcons, collezionano three & out mentre gli Steelers hanno almeno il merito di affacciarsi più avanti nel territorio avversario procurandosi altri tre tentativi di field goal rispettivamente da 56, da 40 e 25 yard, nell’ultimo periodo che sono quello che basta per portare a casa la vittoria.

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Francesco Di Taranto

Nato a Foggia, nel 1953, risiedo a Brescia dal 1987 e in precedenza ho abitato a Bologna, dove mi sono laureato in Ingegneria Elettronica. Ho cominciato a seguire il football dalla notte del Super Bowl 1982 vinto da san Francisco sui Cincinnati Bengals. Terminato il servizio militare, nell'aprile '82 ho cominciato a seguire assiduamente, a Bologna, alle partite dei Doves e dei Warriors. Per alcuni mesi, nel 1984, ho partecipato agli allenamenti di una squadra bolognese in formazione, gli Atoms, che sarebbero poi diventati Phoenix San Lazzaro, che ho poi dovuto lasciare a causa del trasferimento per motivi di lavoro. Da allora non ho più smesso di seguire il football, sia professionistico (NFL e poi USFL, AAF e quest'anno XFL), sia dilettantistico in Italia, ma anche in Germania, grazie ai video in streaming della GFL

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