Che bella partita! (Cincinnati Bengals vs Kansas City Chiefs 25-26)

Che partita all’Arrowhead Stadium! Avvincente, emozionante e piena di colpi di scena. Sono i Kansas City Chiefs a prevalere sui Cincinnati Bengals per 26 a 25 con un solo punto di scarto, a riprova del fatto che è stata davvero battaglia senza esclusione di colpi, fino alla fine.

Solo conferme per Kansas City in questo inizio di regular season, visto che, dopo aver sconfitto i Baltimore Ravens, si portano sul record di 2-0 battendo un’altra temibile rivale della AFC. Per i Bengals invece seconda sconfitta consecutiva, mostrando però notevoli miglioramenti rispetto alla sbiadita prestazione della partita di debutto stagionale.  Con il rientro del WR Higgins e di alcuni dei defensive tackle infortunati, Cincinnati potrà dire la sua in AFC. 

Primo drive di Cincinnati che fin dall’inizio mostra un gioco mai visto fino ad ora sulle sponde dell’Ohio River: l’uso del tight end.  È di Gesicki infatti il primo big play della gara, che riceve per 37 yard su un 4&3 uscendo dal campo sulla linea delle 6 yard. Il kicker McPherson porta in avanti gli ospiti calciando dalla linea delle 22 yard dopo che la difesa dei padroni di casa riesce a fermare l’attacco ospite. Stessa sorte, ma a parti invertite, nel successivo drive: Mahomes e compagni si debbono accontentare di calciare il Field goal delle 19 yard grazie al sempre preciso Butker. I padroni di casa giocano un football che si appoggia sul running game, con Pacheco che macina yard su yard e sfianca la difesa avversaria costretta sempre a contenere con le safety che debbono accorciare velocemente. Oltre a Pacheco si mette in luce il rookie Caron Steele da Ucla. Burrow invece, complice la non perfetta capacità della linea di aprire dei varchi utili per il running back, sviluppa il proprio gioco essenzialmente attraverso il passing game.

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Il primo tempo scorre via veloce con solo due punt, uno per parte. Al termine del primo quarto Mahomes si fa intercettare grazie ad una bella lettura del linebacker Davis-Gaither che cattura il pallone destinato a Kelce. Cincinnati segna il suo primo touchdown di giornata grazie ad una spettacolare catch del WR Iosivas che riesce a distendersi poggiando le punte dei piedi in campo per il primo dei due touchdown messi a segno dal giocatore quinta scelta nello scorso draft. Sul fronte opposto, Mahomes rimette subito le cose in chiaro grazie ad un deep pass lungo la side line verso Rice che, complice il ritardo del CB Cam Taylor-Britt, giratosi ingenuamente verso la palla, perde quel tanto che basta a concedere la cavalcata del WR verso l’end zone per il 10 pari. Cincinnati si riporta in avanti sul 16 a 10 con due field goal consecutivi del Kicker McPherson in virtù del turnover provocato da un fumble recuperato dal linebacker ospite Pratt sulla linea delle 46 yard. 

Anche nel secondo tempo non mancano i colpi di scena. Dopo un touchdown per parte, segnato prima da Kansas City con l’offensive tackle Morris, grazie a un trick play che lascia di stucco la difesa ospite e poi dai Bengals con il secondo touchdown di giornata di Iosivas, la partita sembra indirizzarsi a vantaggio degli ospiti visto che Mahomes si fa intercettare per la seconda volta dal CB Cam Taylor-Britt. La presa ad una mano del corner è talmente spettacolare che la CBS rispolvera le immagini della famosa catch di Odell Beckam Jr al rientro dallo stacco pubblicitario. Da questo punto in avanti, invece, inizia la rimonta dei padroni di casa. Burrow, dopo un curioso incompleto frutto di un’errata lettura della pressione della tasca, nello snap successivo viene placcato perdendo il pallone poco prima di cadere a terra; lo sferoide prolato è raccolto dalla safety cornerback Conner, eroe di giornata, che si invola in end zone indisturbato. Cincinnati tenta di riiprendersi, ma riesce soltanto a segnare un altro field goal dalle 33 yard.  Fondamentale si rivelerà l’ultimo sack di Conner con un blitz, stranamente non letto da Burrow, che non lascia scampo al numero 9. Nel drive finale Kansas City, in un disperato tentativo sul 4&16, si salva grazie ad una defensive pass interference fischiata al rookie Anthony. Butker non sbaglia dalle 51 yard per il 26 a 25 finale.                  

Brutta prova di Mahomes con 18 su 25 per 151 yard, due touchdown e due intercetti, più un altro annullato da una flag e soli 6 passaggi completati oltre la linea di scrimmage. Rice e Watson sono i suoi target preferiti, mentre Kelce riceve solo un pallone. Deve spesso appoggiarsi sul RB Pacheco che riceve 5 volte per 17 yard. Non bene neanche la Oline e, in special modo il rookie tackle di sinistra Sumataia che ha patito il defensive end Hendrickson al punto da essere sanzionato più volte per holding fino alla sostituzione con Morris, che non ha avuto miglior fortuna. Straordinario, invece, è stato il running game, vera spina nel fianco della difesa ospite con Pacheco che ha corso per ben 90 yard grazie a 19 portate. Anche il rookie Steele ha contribuito con 24 yard, per un totale complessivo di 149 yard su corsa e addirittura una media di oltre 5 yard a portata nel primo tempo e 4,7 finali. Inspiegabile come Andy Reid non abbia insistito maggiormente sul gioco di corsa, specie nel secondo tempo, quando si sono infortunati i due defensive tackle dei Bengals e il ruolo è stato ricoperto da Tufele, elevato dalla practice squad a causa delle assenze dei compagni di reparto, e da un defensive end adattato al ruolo.

Burtta tegola l’infortunio finale di Pacheco, che starà fuori un paio di mesi per la frattura del perone e che verrà sostituito dall’ex Bengals Perine e dal cavallo di ritorno Kareem Hunt. Anche la difesa offre una straordinaria prova mettendo molte volte Burrow in difficoltà. Bolton è leader di giornata con 7 tackle, ma è la safety Conner il vero protagonista con un touchdown, un sack decisivo ed altri 6 tackle di cui uno con perdita di terreno.

Sul fronte opposto, Burrow mostra segnali di ripresa dopo la brutta prova offerta in week 1, anche se non è ancora in condizione al 100%. Ancora lento nelle letture, che sono sempre state il suo punto di forza, troppo preoccupato della pressione avversaria, nonostante l’offensive line abbia tenuto discretamente, subisce ben due fumble, di cui, quello decisivo, su una corsa inutile che non aveva nessuna chance di portare alla chiusura del terzo down. Meglio in fase di passaggio, fugando le preoccupazioni per il suo polso: lancia per ben 258 yard e due touchdown. I suoi target preferiti non sono come al solito i wide receiver, ma eccezionalmente i tight end; relegati in tutti questi anni di gestione Taylor al ruolo di comprimari sono stati i protagonisti del passing game di Cincinnati con 164 yard totali (oltre il 50%), sorprendendo Spagnuolo che non è riuscito a trovare una contromossa efficace. Chase, ben marcato, mette a referto solo 4 ricezioni e si rende protagonista in negativo con una protesta reiterata ed eccessiva, a seguito di un tackle subito, che lo porta a prendere una penalità di 15 yard in un momento decisivo. Difficile non pensare che il mancato rinnovo del contratto non sia una delle cause che lo hanno portato a questo eccessivo nervosismo in campo.  

Chiaroscuri per la difesa dei Cincinnati Bengals che non riesce ad essere efficace contro il running game dei padroni di casa, ma si rivela efficace contro il passing game. Si sente eccome l’assenza di un run-stopper come l’ex D.J. Reader, anche perché i DT titolari sono usciti anzitempo dal campo alle prese con infortuni muscolari. Della defensive line si salva come al solito Hendrikson con ben 2 sack, capace da solo di mettere scompiglio nella Oline avversaria che non riesce a contenerlo. Se però i Bengals non troveranno dal rientro degli infortunati un aiuto sia in pass rush che nel fermare le corse, la difesa rimarrà con un punto debole troppo evidente per non essere sfruttato dagli avversari. Ottimi invece sia il reparto LB, con Pratt autore di ben 17 tackle, che la secondaria.

Kansas City si conferma la squadra da battere e non solo perché sono i campioni in carica da due anni consecutivi, ma perché hanno giocato notevolmente sotto al loro standard abituale e sono comunque riusciti a vincere. Anche il coaching staff non è riuscito a fare la differenza come al solito, ma sappiamo che quando arriva gennaio questa squadra sale di livello e diventa implacabile, a maggior ragione quest’anno in cui è evidentemente più attrezzata a roster rispetto allo scorso anno.

Sul fronte opposto, la sconfitta è sempre dura da accettare; soprattutto per l’incapacità di concretizzare tutte le possibilità avute. Come già avvenuto in passato contro i Chiefs in casa Bengals ci sono state molte polemiche riguardo all’arbitraggio, in particolar modo per il cambio di metro di giudizio di tutte le chiamate, sia a favore che contro, dell’ultima metà del quarto quarto. Burrow in conferenza stampa ha glissato su alcune risposte, con lunghi silenzi prima di rispondere, per evitare di esprimere la sua delusione su come è maturata la sconfitta, ma paradossalmente può essere la scossa che serve a lui e a tutta la squadra per giocare il resto della stagione con più determinazione, sapendo di aver dimostrato di poter tener testa ai campioni NFL anche non disputando una partita perfetta.

Da quanto abbiamo potuto vedere ci sono concrete possibilità che le due squadre si rincontrino ai playoff con un livello qualitativo superiore rispetto a quello ancora in fase di rodaggio di week 2. Se così sarà di sicuro sarà un bello spettacolo.

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Un Commento

  1. Il discorso non è se era o meno fallo sul pass interference, il discorso è… Se era a parti invertite, l’avrebbero segnalato? Il succo della partita è tutta qui… Ricordiamo anche come ha vinto kc il sb contro phila! Avrebbero segnalato il fallo finale di phila se fosse stato a parti invertite? Aspettiamo il terzo indizio per farne una prova o ci basta così per capire?

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