NFL Preview 2024: Indianapolis Colts

Il giudizio sull’annata 2023 dei Colts e della prima stagione del capo allenatore Shane Steichen non può essere completo e definitivo, perché la prima scelta, il QB Anthony Richardson, l’uomo a cui la franchigia si è affidata dopo una lunga serie di veterani a fine carriera, si è fatto male nella quinta partita e ha dovuto saltare tutta la stagione. Quando cambia così drasticamente uno scenario, si può certamente valutare come una squadra reagisce e come l’allenatore sia in grado di gestire una situazione che già al primo mese cambia i connotati rispetto a tutto quello fatto, soprattutto dal lato offensivo, nella offseason.

Si direbbe che la reazione ci sia stata, la squadra comunque si è comportata discretamente, chiudendo con un onorevole record di 9-8 nonostante il loro miglior giocatore, Jonathan Taylor, abbia saltato 7 partite per due infortuni, oltre ad avere avuto problemi di natura contrattuale all’inizio della stagione. Con la completa  guarigione di Richardson e Taylor, una squadra dall’età media piuttosto bassa e un anno in più di esperienza del coaching staff, le aspettative sono ottimistiche per la continuazione di una crescita che si vorrebbe tale da tentare l’accesso ai playoff, anche se la division, con Texans e Jaguars molto agguerrite e migliorate, non è certamente ai bassi livelli degli anni scorsi e quindi molto difficile da conquistare

Vediamo come Indianapolis si presenta ai nastri di partenza per la stagione 2024

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OFFENSE

I Colts dovranno giocare questa stagione con sostanzialmente un QB rookie al posto di guida, l’infortunio precoce dello scorso anno di Richardson ha interrotto quel percorso di apprendimento sul campo, che ormai è nella norma per i giovani QB della NFL, che potrà continuare quindi solo adesso. Nelle poche apparizioni dello scorso anno, Richardson ha fatto intravvedere delle potenzialità, soprattutto per quello che riguarda le corse, ma anche una evidente mancanza di esperienza (ricordiamo che al college ha giocato solo 13 partite) nel gioco di passaggio. Ovviamente non avere avuto Taylor al suo fianco in quel frangente ha contribuito ad aumentare la pressione ed anche le attenzioni delle difese avversarie. Il suo backup è quel Joe Flacco che l’anno scorso è stato strappato dal divano di caso per guidare i Browns ai playoff e che ha deciso di continuare la sua carriera in NFL

Il running back Zach Moss l’anno scorso si è fatto onore subentrando da titolare quando è servito, però si è trasferito a Cincinnati e quest’anno chi dovrà contribuire ad alleggerire il carico di lavoro di Taylor saranno Trey Sermon ed Evan Hull, sulla carta non proprio all’altezza di Moss. La linea offensiva a Indianapolis è sempre stata un punto di forza e l’anno scorso fortunatamente ha migliorato il proprio rendimento rispetto a un 2022 disastroso (ad esempio 41 sack concessi nel 2023 contro i 60 dell’anno prima). Al terzo e quarto giro i Colts hanno scelto l’OT Matt Goncalves da Pitt e la guardia Tanor Bortolini da Wisconsin, che saranno di supporto ai titolari

Michael Pittman ha giocato una stagione positiva, anche se avere Minshew come QB non ti garantisce carriolate di palloni da ricevere e yard da accumulare, ma se non altro è stato continuo e non si è “nascosto” come spesso è capitato in precedenza. Bene anche la crescita di Josh Downs, giocatore esplosivo e di Alec Pierce a completare il reparto WR, anche se ci si aspetta un contributo immediato da parte sia della seconda scelta Adonai Mitchell da Texas che della quinta Anthony Gould da Oregon State. Da tenere d’occhio il TE Kylen Granson che ha soppiantato Mo Alie-Cox dallo slot di titolare e che potrebbe una buona valvola di sicurezza per Richardson

DEFENSE

La linea difensiva titolare può contare ancora su Kwity Paye e DeForrest Buckner, solida ed esperta colonna del front four biancoblu, però Samson Ebukam, che nella scorsa stagione ha messo a segno 9,5 sack, si è rotto il tendine di Achille in questi giorni e purtroppo salterà tutta la stagione. Questo dovrà accelerare il processo per integrare la prima scelta, il DE Laiatu Latu, nella rotazione in linea, ma il rookie negli ultimi allenamenti e soprattutto quando finalmente i giocatori hanno potuto indossare le loro armature, si è fatto valere e notare e questo lascia ben sperare per il reparto.

I linebacker hanno avuto lo scorso anno un enorme contributo da Zaire Franklin (179 tackle combinati e 107 in solitaria) e EJ Speed (102 e 78). Al reparto si è aggiunto il rookie Jaylon Carlies, ma di questi tempi già avere un paio di ottimi giocatori in questo ruolo, che non è così pieno di talento come in passato in tutta la lega, vuol dire partire con un buon vantaggio.

La secondaria può contare su un buonissimo interprete, come la safety Julian Blackmon, che ha solo 25 anni, ma è uno dei migliori nel suo ruolo e il CB Kenny Moore. Entrambi hanno avuto 5 o più “Tackle for loss”, segno dell’aggressività di questo reparto e degli schemi difensivi che portano cornerback e safety a penetrare nel backfield avversario.

SPECIAL TEAM

Indianapolis schiera gli stessi titolari dello scorso anno, ovvero il K Matt Gay che ha disputato un’ottima stagione, con l’80% dei FG realizzati e il 97% dei calci di trasformazione. Il punter Rigoberto Sanchez ha tenuto una discreta media con 48,3 yard per punt, senza alcun touchback.

COACHING STAFF

Il bilancio della prima stagione di Shane Steichen si può definire positivo perché ha portato una nuova energia e filosofia e soprattutto un radicale cambiamento rispetto alle ultime stagioni dei Colts a guida Reich, ottimo coach, ma che ormai non aveva più la personalità e la forza di rimettere in carreggiata la franchigia. Da un punto di vista tecnico il suo compito di far crescere Richardson in partita è stato rimandato a questa stagione, certamente una offseason in più ha sicuramente fatto progredire entrambi e ci si aspettano sensibili miglioramenti, attenzione perché l’attacco dei Colts potrebbe essere una delle rivelazioni dell’anno.

I coordinatori offensivi e difensivi sono anch’essi rimasti i medesimi della scorsa stagione, con Jim Cooter e Gus Bradley, un segno di continuità che sicuramente non può che fare bene a franchigia e spogliatoio.

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Record previsto: 9-8

I nostri voti

Offense - 7
Defense - 7
Coaching Staff - 7.5

7.2

Con la completa  guarigione di Richardson e Taylor, una squadra dall’età media piuttosto bassa e un anno in più di esperienza del coaching staff, le aspettative sono ottimistiche per la continuazione di una crescita che si vorrebbe tale da tentare l’accesso ai playoff.

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