Milano Seamen sconfitti in casa dai Stuttgart Surge

I Milano Seamen perdono per 51 a 18 contro i Stuttgart Surge in quella che è stata la penultima partita al Vigorelli-Maspes di questa stagione.

Da dove vogliamo partire? Dal bicchiere mezzo pieno o da quello quasi vuoto?

Partiamo dal secondo, cioè da un primo tempo orribile dei Seamen che incassano 45 punti senza essere mai pericolosi in attacco. I Surge, certo più forti dei milanesi, fanno veramente quello che vogliono approfittando anche dell’assenza per infortunio di Zach Blair (dovrebbe rientrare per l’ultima in casa contro Barcelona) e di quella di Cavallini che si infortuna nel primo quarto, ma è proprio tutto il reparto, che qualche bella soddisfazione l’aveva data nel corso della stagione, a non riuscire a far nulla per fermare i tedeschi. Nonostante un inizio a mille con un sack di Calbucci la difesa dei Seamen non è riuscita a trovare nessuna contromisura alle abilità di Hennessey e dei suoi ricevitori. Il QB dei Surge, prima di uscire per infortunio, ha collezionato una partita ai limiti della perfezione, 11 su 15 e 154 di rating.

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Quattro touchdown pass di Hennessy, alcuni a ricevitori soli o comunque in vantaggio rispetto al proprio marcatore, più un field goal e il touchdown su corsa del QB di 37 yard su un 4° e 16. Proprio quest’ultima segnatura è la fotografia di un primo tempo che faceva presagire una grandinata di punti come poche volte visti dai milanesi.

L’attacco è come se non ci fosse stato, 9 drive, zero punti, 120 yard di total offense e 3 fumble di Salum (saranno 4 in totale) di cui 2 costano touchdown. Ecco, forse il più grande problema del nuovo quarterback dei milanesi è proprio questo, poca protezione del pallone in un contesto leggermente più competitivo della IFL. Il secondo problema è che ancora non ci siamo con il gioco su passaggio, vero che si è lanciato poco, ma troppa imprecisione nell’esecuzione del pass che rendono impossibile la ricezione, o almeno un tentativo di.

seamen surge milano

Poi arriva il secondo tempo e per onestà intellettuale dobbiamo scrivere che i Surge sono senza Hennessy e dopo il primo drive anche del secondo QB, infortunati, e con un ricevitore a smistare palloni e a far passare il tempo. Scritto questo i Seamen entrano in campo con una voglia di giocare nettamente diversa rispetto a quella del primo tempo. Primo drive da 70 yard concluso da Salum in end zone dopo 2 passaggi completi (sui 5 totali della partita), le corse di Crawford e quella finale da 14 yard per il primo touchdown della giornata. Extra point? Snap altissimo e per fortuna i Surge vengono fermati a poche yard dallo segnare 2 punti con il ritorno. 

Drive successivo dei tedeschi e altri 6 punti per i milanesi con Bomiya che ricopre in endzone un fumble a seguito di un brutto snap per un teorico punt, extra point sbagliato… Dopo 2 field goal dei Surge arriva il terzo TD di giornata per i Seamen con una corsa di Crawford dopo un altro drive da 70 yard e la partita scivola via verso il 51-18 finale.

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Paradossalmente questa sconfitta è migliore rispetto a quella dell’andata (finita 55 a 9), ma la domanda vera è quali Seamen dobbiamo aspettarci per le due partite rimanenti (Raiders e Dragons)? Vi confessiamo che dopo il primo quarto credevamo che i giocatori avessero mollato il colpo e pensassero solo a finire il prima possibile la stagione, ma il secondo tempo ci ha un po’ rincuorato e mostrato che seppure con assenze e infortuni i ragazzi ancora vogliono dimostrare di valere la lega nella quale giocano.

Il record di 3-7 non aiuta di certo, inutile continuare a citare le sconfitte contro Mercenaries ed Enthroners, ma la quarta vittoria, contro i Dragons, è possibile così come una buona prestazione contro gli austriaci il 17 agosto, che nella prima stagionale avevano si vinto, ma senza impressionare e contro una squadra, anzi un attacco, completamente diverso.

Foto di Monica Audoglio

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Giovanni Ganci

Sports Editor si direbbe al di la dell'oceano, qui più semplicemente il coordinatore di tutta la baracca. Tifoso accanito dei San Francisco 49ers, amante del college football e al di fuori dello "sferoide prolato"© forza Boston Red Sox.

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