I Milano Seamen sconfitti per 30-0 dai Tirol Raiders

I Milano Seamen perdono per 30-0 contro i Tirol Raiders nell’ultima trasferta della stagione 2024 della ELF. Con questa sconfitta il record dei milanesi è di 3-8, opposto quello degli austriaci.

Della partita c’è poco da dire, 24-0 all’intervallo con i Seamen incapaci di produrre gioco in attacco, neanche 100 yard di total offense, e che hanno concesso troppo sul gioco aereo ai Raiders. L’unica possibilità di mettere punti per i milanesi è un tentativo di field goal da 32 yard deviato in linea. Abbiamo apprezzato il tentativo di conversione di un quarto down con una finta su un punt, Felli passa sotto mano a Crawford, corto di meno di una yard.

I Raiders erano privi del loro leading rusher, Bonatti, ma Haslwanter lo ha sostituito più che degnamente correndo per 24 volte e 101 yard in totale, spina nel fianco della difesa milanese che non ha mai concesso grandi guadagni, ma allo stesso modo non è stata capace di contenere le sue corse, soprattutto nel primo tempo. Perry ha svolto molto bene il suo compito, diciamo ai limiti della perfezione, con un 18 su 22 per 226 yard e 3 TD, a cui se ne aggiunge un quarto su corsa. Khay e Calbucci non hanno fatto rimpiangere più di tanto l’assente Blair, che speriamo di vedere in campo sabato contro i Dragons, segnaliamo anche il sack di Abera. Nel secondo tempo i tirolesi hanno fatto poco e niente, sotto le 100 yard di total offense e solo un drive a segno.

Pubblicità

In attacco Salum non ha mostrato progressi nel gioco aereo, 13 su 27 per 71 yard con 6 passaggi per Crawford e solo 7 per il resto dei ricevitori, e l’ormai consueto fumble cercando di evitare i difensori avversari. Le 57 yard corse dal QB in 10 tentativi sono una parentesi dolce in una prestazione che non arriva alla sufficienza. Attenzione, Salum ha molte giustificazioni a cominciare dalle difficoltà in linea, sabato con qualche assenza che ha reso tutto più difficile.
Se volessimo trovare un MVP in attacco non solo di questa partita, ma di tutta la stagione il nostro voto è per Jock Crawford. Arrivato come sostituto di un ex NFL ha dimostrato come la voglia di giocare e di dimostrare le proprie capacità possano far superare i 36 anni dichiarati all’anagrafe. Sabato 16 corse per 60 yard (3,75 di media) più 20 yard su passaggio.

Chiuso il veloce resoconto della partita dei Seamen, ci teniamo a vedere il bicchiere mezzo pieno. Ad una partita dalla fine il record è migliore di quello dell’anno scorso e speriamo si possa raddoppiare il numero di vittorie con l’ultima partita della stagione contro i Dragons. Oltre a questo ci sono i rimpianti delle vittorie mancate, qualcosa che l’anno scorso non abbiamo quasi mai provato visto il divario in campo. La capacità è l’onestà intellettuale deve essere anche quella di valutare una stagione nel suo insieme e non solo sul record, cercando di capire quali possano essere i consigli per migliorarsi in futuro.

Anche in questo caso vogliamo essere onesti. La ELF ha preso una brutta china dal punto di vista della competitività, il numero di partite concluse con uno scarto oltre i 25 punti è altissimo ed in aumento, siamo passati dal 27,5% di partite del 2021 al 53% di questa stagione, un numero impressionante è che deve assolutamente far riflettere il board della lega perché meno competizione c’è, meno appeal hanno le partite e di conseguenza diminuisce il numero di spettatori; ad una giornata dalla fine della stagione regolare la media dei presenti allo stadio è inferiore rispetto a quella dell’anno scorso.
L’idea di avere squadre che hanno un nucleo di giocatori del paese di riferimento è vincente, come anche quella del salary cap che dovrebbe contenere le spese. Peccato che poi questa norma che dovrebbe garantire di competere ad armi pari, quantomeno sul profilo economico, sia vanificata dagli extra che molte squadre riescono a riconoscere ai giocatori, come contratti di lavoro (fittizi o meno), rimborsi spese robusti e altre amenità che fanno, giustamente dal loro punto di vista, preferire la società X a quella Y.

Se oltre al divario tecnico e fisico, su quello si può e si deve lavorare e i Seamen hanno mostrato una crescita rispetto all’anno scorso, si aggiunge anche una netta forbice dal punto di vista economico la ELF rischia di diventare nel giro di pochi anni un affare tedesco/austriaco con magari una o due squadre extra che trovano per un Paperon de Paperoni che apre i cordoni della borsa.

Alla luce di tutto questo deve essere elogiato il lavoro di quelle squadre che non possono competere economicamente con le franchigie più ricche, ma non mollano e scendono in campo settimana dopo settimana per portare a casa una vittoria.

T.Shirt e tazze di Huddle Magazine Merchandising

Giovanni Ganci

Sports Editor si direbbe al di la dell'oceano, qui più semplicemente il coordinatore di tutta la baracca. Tifoso accanito dei San Francisco 49ers, amante del college football e al di fuori dello "sferoide prolato"© forza Boston Red Sox.

Articoli collegati

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.

Pulsante per tornare all'inizio
Chiudi

Adblock rilevato

Huddle Magazine si sostiene con gli annunci pubblicitari visualizzati sul sito. Disabilita Ad Block (o suo equivalente) per aiutarci :-)

Ovviamente non sei obbligato a farlo, chiudi pure questo messaggio e continua la lettura.