ELF: review di week 14 – 2024

L’ultima giornata della ELF ha dato gli ultimi verdetti promuovendo alla post season i Munich Ravens e i Madrid Bravos. Deludente lo spareggio tra Ravens e Raiders con i tirolesi mai in partita.

Fehervar Enthroners – Cologne Centurions 28-51

I magiari giocano un bel primo tempo portandosi in vantaggio con un TD di Nathan Robitaille su pass di 5 yard di John Mangel poi, dopo aver subito il touchdown del pareggio segnato dal RB Emil Fuchs all’inizio del secondo quarto, vengono travolti dall’offense dei tedeschi che tra secondo e terzo quarto chiudono la partita. Nel secondo quarto i Centurions segnano altri due touchdown, grazie a un’altra corsa di Fuchs per 12 yard, una ricezione di Carlos Hill su un pass di 5 yard di Isaiah Weed e un FG chiudendo il primo tempo sul 23-7 In tutto il secondo periodo l’offense degli Enthroners non riesce a conquistare neanche un primo down.

Il terzo periodo comincia sulla stessa falsariga del secondo e i renani vanno ancora due volte in endzone con due TD pass di Weed per Hill per 65 e 38 yard, con la difesa ungherese colta di sorpresa. Poco dopo Bijon Harris riporta con irrisoria facilità un punt in touchdown per il 44-7. Cominciamo a prepararci ad una grandinata di segnature, ma sul 44-7 la furia dei Centurions si placa e gli ungheresi tornano a farsi vedere con un bel passaggio di 27 yard di Mangel per il WR britannico Leonard Sophoclis appostato in endzone. Da questo momento in poi si entra in pieno “garbage time” con le due difese alquanto rilassate. Arriva così il TD del 51-14 ancora con Carlos Hill che riceve il pass di Weed e corre per 65 yard, ma nel drive successivo i magiari rispondono con un TD rush di 7 yard di Kende Rathony. Gli ungheresi insistono e costruiscono un altro drive vincente con Robitaille che riceve in endzone un pass di Mangel per il 51-28.

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Helvetic Mercenaries – Stuttgart Surge 7-61

Che i Surge avrebbero vinto contro gi svizzeri era abbastanza scontato. Non altrettanto scontato era che i Mercenaries, di solito molto combattivi, si rassegnassero così presto alla sconfitta. Chiave del deludente comportamento dell’offense elvetica, tradizionalmente votata al gioco aereo, é stata la grande partita del secondario di difesa dei Surge che ha fatto quattro intercetti e sei pass defense.

Terminato il primo periodo sul 10-0, gli svevi hanno segnato cinque touchdowns nel secondo quarto mettendo fine all’incontro. Nel secondo tempo gli svizzeri sono riusciti a fare qualcosa di più, approfittando dell’entrata in campo per i Surge di diversi rincalzi e di un comprensibile calo di concentrazione. Così é arrivato il touchdown di Terryon Robinson e si sono viste un paio di belle ricezioni del WR di casa Milan Spiller, primo WR europeo a superare le 1000 yard in questa stagione. Ora i Surge, conquistato il seed 2, osserveranno il turno di bye in attesa di conoscere l’avversaria della semifinale.

Hamburg Sea Devils – Madrid Bravos 13-63

I Bravos avevano la necessità di vincere con una differenza punti importante per raggiungere la quota 8-4 e aspettare l’esito di Ravens- Raiders che avrebbe deciso il passaggio alla post season. Di fronte alla determinazione e alla maggiore cifra tecnica degli spagnoli, i Sea Devis hanno provato, senza successo, a resistere ma non sono mai stati in partita. I madrileni hanno puntato forte sul gioco di corsa, potendo contare sulla coppia di RB Dwayne Obi e Eduardo Molina che hanno corso rispettivamente 142 e 136 yard contro il quale la difesa rossoblu non é riuscita mai a trovare efficaci contromisure.

D’altra parte gli anseatici hanno tentato di impensierire la difesa madrilena con il gioco aereo dove D’Angelo Fulford, ha cercato, e trovato spesso i suoi ricevitori Torin Justice, Jakob Neugebauer e Tobias Nill, ma non é quasi mai riuscito a concludere con successo i drives offensivi fermandosi spesso prima di raggiungere la red zone avversaria, al contrario dei Bravos che nella red zone ci sono arrivati dieci volte otto delle quali coronate da segnature. In definitiva, nonostante la buona volontà dei tedeschi, i Bravos hanno condotto la partita fin dall’inizio assicurandosi un vantaggio che permettesse loro di incrementare la differenza punti in caso di tie-breack.

La vittoria di Ravens il giorno dopo ha assicurato ai Bravos l’accesso al seed 6 dei play-offs e alla terza sfida stagionale contro i Rhein Fire. Per i Sea Devils un arrivederci all’anno prossimo con un complesso che farà tesoro dell’esperienza accumulata in questa difficile stagione.

Milano Seamen – Barcelona Dragons 57-36

I Seamen vincono secondo pronostico contro i Dragons, ma soffrono più del previsto il gioco aereo dei catalani che restano in partita per tre quarti.

Contrariamente alle aspettative di un incontro a senso unico, la partita del Vigorelli é risultata la più divertente di tutto il week-end con le due squadre che si sono sfidate a viso aperto approfittando anche del fatto che le due difese non siano state particolarmente agguerrite

Il commento approfondito a QUESTO link.

Frankfurt Galaxy – Paris Musketeers 10-44

I Musketeers, già sicuri dell’accesso ai play-off, con questa vittoria si assicurano il seed 4 e quindi la possibilità di giocare in casa la partita di wild-card. Come suggerisce il risultato, la vittoria dei parigini é stata netta e mai in discussione. I Galaxy, privi del QB americano Matthew McKay, si sono affidati a Moritz Maack, QB tedesco con una discreta esperienza maturata negli anni scorsi con i Sea Devils. I Musketeers hanno esercitato la loro superiorità offensiva con il solito Zach Edwards che con il 67% di completi ha fatto 264 yard nette e quattro TD passes oltre alle ormai consuete yard guadagnate uscendo in scrambling, 63 questa volta. Il target preferito é stato il connazionale Austin Mitchell con 132 yard , ma anche Hugo Tekedam e Chekwou Sow hanno fatto la loro parte.

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La superiorità dei moschettieri si é manifestata già nel primo quarto con due touchdown di Mitchell che hanno prodotto i 14 punti di vantaggio conservati anche alla fine del primo tempo dopo un parziale 10-10 del secondo quarto. Il break definitivo é arrivato nel terzo quarto con i touchdown dell’OT Olivier Bordin e il pick six del cornerback Maxine Rogers che ha riportato in end zone un intercetto. Due FG di Dupont nel quarto periodo hanno fissato il punteggio sul 44-10. Ora i Musketeers attendono la visita dei Munich Ravens per un incontro inedito che aprirà a una delle due le porte della semifinale

Prague Lions – Wroclaw Panthers 7-17

I Lions accarezzano per tutto il primo tempo il sogno di battere un’avversaria di rango come i Panthers, poi nel terzo quarto incassano l’uno-due dei polacchi che alla fine consolidano il vantaggio con un field goal di Jakub Aldas che fissa il punteggio sul 17-7. Pronostico rispettato, quindi, i Panthers alla vigilia erano candidati all’accesso ai play-off con un organico di tutto rispetto ma sono incappati in una stagione negativa soprattutto aver cambiato ben quattro QB nel corso della stagione.

I Lions chiudono con lo stesso record 1-11 dell’anno scorso m, a parte il fatto che l’unica vittoria di quest’anno é arrivata sul campo e non a tavolino, hanno certamente dimostrato un buon tasso di crescita rispetto all’anno scorso e soprattutto hanno messo in evidenza dei giocatori cechi interessanti come i WR Radim Kalous e Lukas Kadlec e i DL Jakub Smuthy e Jan Stary. L’anno prossimo certamente i Lions faranno ulteriori progressi, specialmente se potranno ingaggiare giocatori locali da squadre con esperienze di livello più alto, come i Black Panthers Praga che da anni militano nella Lega austriaca e quest’anno se la sono aggiudicata.

Munich Ravens – Tirol Raiders 30-3

Il “game of the week” a conclusione dell’ultima giornata di regular season é stato una grande delusione: ci si aspettava una partita giocata testa a testa da “do or die” e invece i Raiders, dopo il primo quarto chiuso in vantaggio per un field goal di Derragh Leader nel secondo periodo hanno subito due touchdown mentre due loro drive offensivi finivano con turnover per fumble di Cinque Sweeting. Nel secondo tempo, con undici punti da rimontare, impresa non impossibile, dopo aver incassato il terzo touchdown per il 21-3 sono sembrati rassegnati all’ineluttabile sconfitta e hanno praticamente smesso di lottare. Sembra impossibile che questa fosse la stessa squadra che solo due settimane fa aveva inflitto 45 punti e l’unica sconfitta stagionale ai Surge.

Le cifre dell’offense sono scoraggianti: 116 yard totali di cui 38 su passaggi e solo 78 nel gioco a terra solo 10 primi down conquistati. Ai Ravens sono bastati il minimo sindacale di Chad Jeffries e una partita eccellente di Justin Rodney, 163 yard in 22 portate, per portare a casa la vittoria e il seed 5 che li vedrà a Parigi a giocarsi l’accesso alla semifinale con i Musketeers.

Considerazione alla fine della Regular Season

Questa stagione ha dimostrato, qualora ce ne fosse bisogno, che i valori all’interno della Lega, sono ancora poco livellati.

Si individuano tre fasce: la prima formata da franchigie che hanno, oltre che il livello tecnico, anche un’organizzazione superiore. Penso ai Rhein Fire che hanno una fan base numerosa, ma anche un bel gruppo di cheerleader che hanno anche portato in trasferta a Madrid, ma anche ai Surge e ai Vikings, che godono anche loro di un pubblico abbastanza numeroso. I Musketeers non sono più una sorpresa hanno un’offense spumeggiante e hanno riportato a casa i migliori talenti francesi che negli anni precedenti militavano in altre franchigie.

Segue un secondo gruppo comprendente le altre franchigie tedesche, anche i Sea Devils che di sicuro l’anno prossimo torneranno competitivi, i Tirol Raiders, espressione del buonissimo e ricchissimo di talenti football austriaco. I Bravos sono invece la prova che il football iberico non é ancora pronto per alimentare due franchigie, giacché le fortune dei Bravos sono state costruite con un gran numero di ex Dragons. La speranza é che i Dragons possano continuare accontentandosi di attingere ai club catalani della lega spagnola, un po’ come devono fare cechi, ungheresi e svizzeri che hanno a disposizione bacini molto meno ricchi dello sterminato bacino tedesco. Lo stesso vale per i Seamen, destinati a restare per qualche anno l’unica espressione del football del Bel Paese, sperando che riescano in futuro ad attirare un pubblico più numeroso al Vigorelli.

Per ora questa disparità di valori ha prodotto un numero troppo alto di partite terminate con scarti di oltre trenta punti, ma é un prezzo che si deve pagare per avere la più ampia copertura possibile a livello europeo. Il tempo probabilmente aiuterà ad equalizzare l livello tecnico. Espansioni? Al momento credo che solo Finlandia, Olanda e una delle capitali scandinave possano ambire ad una nuova franchigia. Gli Inglesi sembrano invece voler praticare anche nel football il loro “splendido isolamento” anche se la UKFL annunciata due anni fa non ha più dato notizie da diversi mesi.

Foto di copertina: Maxime Le Pihif – ELF

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Francesco Di Taranto

Nato a Foggia, nel 1953, risiedo a Brescia dal 1987 e in precedenza ho abitato a Bologna, dove mi sono laureato in Ingegneria Elettronica. Ho cominciato a seguire il football dalla notte del Super Bowl 1982 vinto da san Francisco sui Cincinnati Bengals. Terminato il servizio militare, nell'aprile '82 ho cominciato a seguire assiduamente, a Bologna, alle partite dei Doves e dei Warriors. Per alcuni mesi, nel 1984, ho partecipato agli allenamenti di una squadra bolognese in formazione, gli Atoms, che sarebbero poi diventati Phoenix San Lazzaro, che ho poi dovuto lasciare a causa del trasferimento per motivi di lavoro. Da allora non ho più smesso di seguire il football, sia professionistico (NFL e poi USFL, AAF e quest'anno XFL), sia dilettantistico in Italia, ma anche in Germania, grazie ai video in streaming della GFL

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