Non è stata sicuramente la partita che si aspettavano gli appassionati dello sferoide prolato a tinte tricolori quella andata in scena a Ravenna e valevole per il 43° Italian Bowl, con i Panthers Parma che conquistano il loro settimo titolo, il secondo consecutivo, annichilendo e dominando dal kickoff iniziale, al fischio finale, i Guelfi Firenze, completamente inermi contro la formazione emiliana.
Il risultato finale recita 38-26, ma la realtà dei fatti è ben diversa, e vede risultato, e statistiche, gonfiate da più di due quarti di gioco di garbage time, con la partita ampiamente nelle mani di Parma già nel secondo quarto, e con il tabellone che recitava 31-0 all’halftime.
Secondo titolo consecutivo per i Panthers che dopo aver dominato la finale dello scorso anno a Toledo sempre contro i Guelfi, dominano anche il rematch giocato in terra italiana, trovando così il più classico dei back to back grazie ad un gameplan eccezionale messo in atto da Michitti, e ad una prestazione di squadra sostanzialmente senza errori da parte di Patterson, MVP della partita e soci; seconda sconfitta consecutiva in finale per i Guelfi Firenze invece che ancora una volta dopo un’ottima stagione, nel momento più importante del campionato falliscono l’appuntamento, perdendo sostanzialmente l’incontro in meno di due quarti, complice soprattutto il fatto di non essere entrati in campo pronti come l’avversario, che aveva invece preparato la partita nel migliore dei modi.
La partita era iniziata nel peggiore dei modi per i Guelfi, con l’attacco dei fiorentini che nel primo drive subisce fumble, favorendo così il primo TD dei Panthers, con Finadri che riceve il pass di Patterson per il 7-0 iniziale, bissato poco dopo dalla corsa perdonale del QB USA che apre il secondo quarto con Parma avanti 14-0. La partita subisce il colpo definitivo però qualche minuto dopo quando la difesa di Parma, aggiustandosi su un audible di Fimiani, propizia il pick six proprio ai danni del QB fiorentino, con Alemanno che si fa trovare al posto giusto e riporta il pallone direttamente in endzone per il 21-0 con ancora tutto il secondo quarto da giocare.
Nemmeno il terzo TD subito scuote i fiorentini, che anzi prima dell’halftime subiscono il FG di Bitondi ed un altro touchdown, messo a segno da Zatti, che manda le squadre negli spogliatoi sul 31-0.
Tornati dall’intervallo sono ancora i Panthers a segnare per primi ed a mettere, come se ce ne fosse bisogno, la parola fine alla partita, con Parnell che si invola da solo su corsa in endzone per il 38-0; è Casati che prova a suonare la carica dei suoi, con un kickoff return da oltre 80 yard e che si ferma ad una sola yard dall’endzone, trovata poco dopo da Fimiani per il primo TD della partita dei fiorentini, che falliscono poi la conversione da due punti e provano a dare il via ad una improbabile rimonta, che infatti si conclude sul 38-26 dopo il secondo TD di Fimiani, la ricezione in endzone di Mibelli, ed il TD finale di De Luca, arrivati però con la partita ormai già ampiamente decisa e che non bastano a scalfire il settimo titolo dei Panthers Parma.
Poco da dire sul fronte Guelfi, con giocatori e coaching staff che dividono equamente le colpe di una debacle assolutamente non pronosticabile; è sembrato di rivedere l’Italian Bowl giocato l’anno scorso a Toledo, con i Panthers avanti subito, e Guelfi mai realmente in partita; un dominio sia in campo che soprattutto sulle sideline quello visto sabato a Ravenna, con l’attacco dei Guelfi incapace di muovere la catena fino al terzo quarto e tanto, troppo dipendente forse dalle corse di Fimiani e Casati, con una DLine Panthers in grande spolvero che concedeva poco e nulla agli avversari.
La difesa dei Guelfi ha provato a tenere botta, ma il pick-six del 21-0 sembra aver tranciato le gambe anche a loro, che da quel momento non sono più riusciti a limitare nè le corse di Parnell e Minniti, nè il gioco aereo di Patterson; ultimi ad arrendersi e meritevoli di menzione d’onore sono Casati, che prova a suonare la carica con la specialità della casa, il kickoff return da oltre 80 yard arrivato alla prima occasione possibile, visti i calci bassi e irricevibili provati dai Panthers fino a quel momento, e Mibelli, autore dell’ultimo TD della partita e alla prima esperienza in IFL ed all’Italian Bowl.
Masterclass dei Panthers Parma, che preparano la partita nel migliore dei modi, con i Guelfi che finiscono per essere “outcoached – outplayed – outtutto” dai Panthers, che trovano così il back-to-back dopo il titolo dello scorso anno a Toledo; Michitti prepara la partita alla perfezione, con il proprio coaching staff che riesce a sfruttare ogni minima indecisione e difetto degli avversari, con la difesa che arriva addirittura ad aggiustarsi una volta captato l’audible del QB dei Guelfi, grazie al meticoloso studio ed alla preparazione messa in atto dal coaching staff guidato dall’Head Coach del Blue Team FIDAF; l’attacco gioca una partita a dir poco perfetta, con Patterson che, ben difeso dalla propria OL, riesce a chiudere con oltre 220 yard totali fra pass e run e tre TD totali, che gli valgono il premio di MVP della partita. Menzione d’onore per Bilcari, DE dei Panthers Parma, votato dai giornalisti come miglior DLineman della partita, dopo aver chiuso con 1 sack, 4,5 tackle totali, un fumble forzato e recuperato, che ha dato il via al dominio dei Panthers Parma.
Foto di Giulio Busi