Review delle finali di Conference e preview del Championship UFL

Saranno Birmingham Stallions e San Antonio Brahmas a disputare il Championship della UFL che si giocherà il 16 giugno al The Dome dell’America’s Center di St. Louis, Missouri

Birmingham Stallions vs Michigan Panthers 31-18

I Panthers giocano un gran primo quarto contro gli irriconoscibili Stallions il cui attacco è annichilito dalla difesa di Michigan. Nella prima frazione di gioco la franchigia dell’Alabama riesce a guadagnare solo 23 yard e un solo primo down mentre Danny Etling, con 7 completi su 9 guadagna 75 yard e segna un TD. Il resto lo fa il solito Jeff Bates che mette a segno due field goal, uno da 53 e l’altro da 42 yard. Birmingham è come un pugile alle corde, ma nel secondo quarto si scuote e comincia a rispondere colpo su colpo. La difesa comincia a prendere le misure dell’offense avversaria ma è soprattutto Adrian Martinez a guidare il proprio attacco puntando prevalentemente sul gioco aereo: nel solo secondo quarto il QB di Birmingham completa 8 passaggi per 160 yard e un TD mentre i Panthers rispondono incrementando il running game ma diminuendo molto l’efficacia del gioco aereo. Gli effetti del cambiamento producono subito tre punti messi a segno da Chris Blewitt da 25 yard dopo che Martinez si era addentrato nella red zone dei Panthers, ma Michigan risponde, a sua volta, con il terzo FG di Bates da 39 yard.

L’attacco di Michigan ha perso lo smalto del primo quarto, ma per loro fortuna la difesa è ancora efficacissima e al successivo possesso Martinez subisce un sack da Noah Dawkins che gli fa perdere 9 yard e, soprattutto, la palla che viene ricoperta da Ron’Dell Carter e riportata sulle 14 degli Stallions. L’offense di Michigan però non riesce a convertire l’occasione in una segnatura pesante e si deve ripiegare sul solito Bates che porta i suoi sul 18-3. Gli Stallions però sono ormai tornati al loro standard abituale e nel drive seguente Martinez dalla linea di midfield pesca Jordan Thomas che riceve sulla linea delle 14 yard e corre in end zone. Siamo sul 18-9 ma si capisce che l’inerzia della partita sta cambiando a favore degli Stallions. L’offense Panthers non sfrutta il possesso successivo mentre Birmingham nell’ultimo minuto del quarto segna un altro field goal da 43 yard.

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Il terzo periodo è dominato dalle due difese, che provocano una serie di sei turnover, tre a testa. Cominciano i Panthers con il CB Adonis Alexander che intercetta un tentativo di Martinez e dà il possesso al proprio attacco. L’offense di Michigan però non riesce più ad essere brillante come all’inizio e Danny Etling subisce un sack che gli fa perdere il possesso dell’ovale. Martinez però viene a sua volta atterrato da Walter Palmore che gli forza un fumble recuperato per Michigan da Mike Tafua. Le difese imperversano e i due attacchi fanno un three & out a testa, seguiti da tre cambi di possesso per intercetti, il primo di Ike Brown ai danni di Etling, il secondo, in cui Matt Corrall, che ha sostituito Martinez, si fa intercettare da Jawin White, e il terzo, decisivo, di Daniel Isom che intercetta Etling e riporta l’ovale in end zone per il completamento del come-back di Birmingham. A questo punto l’inerzia è tutta a favore degli Stallions e l’offense dei Panthers è in evidente rottura prolungata: nel quarto periodo il conto delle yard guadagnate è di 173-41 a favore degli Stallions che capitalizzano la loro supremazia prima con il touchdown del sorpasso, arrivato da un pass di 7 yard di Corrall per Amari Rogders, poi con Ricky Person che riceve un altro passaggio di Corrall per 15 yard. Il punto addizionale chiude il conto sul 31-18.

Gli Stallions vincono con merito ma non sembrano il rullo compressore della prima parte del campionato. Contro Michigan hanno vinto più per demerito dell’offense avversaria che per loro merito e hanno sofferto troppo la difesa di Michigan che gli ha inflitto quattro sack, due intercetti e tre fumble.

E in finale sono attesi dalla difesa più feroce della lega…

St Louis Battlehawks vs San Antonio Brahmas 15-25

I Brahmas vincono nettamente vendicando la sconfitta rocambolesca di una settimana fa e conquistano il diritto di tornare ancora a St Louis per la terza settimana consecutiva per giocarsi il titolo UFL.

Rispetto a una settimana fa i texani hanno ripresentato John Lovett e Anthony McFarland che hanno contribuito in modo determinante al successo dell’offense di San Antonio. I due hanno totalizzato 198 delle 213 yard conquistate su corsa, McFarland con 115 yard corse in campo aperto, Lovett con 83 in 18 corse nel traffico. La performance dei due runner ha finito per agevolare anche Chase Garbers che, poco pressato dalla difesa di St Louis, ha chiuso con un bel 15 su 21 per 197 yard e 2 TD pass. Anche A.J. McCarron ha giocato una buona partita, completando il 66% dei passaggi per 179 yard, ma ha subito 4 sack che gli hanno fatto perdere complessivamente 26 yard. Ai Battlehawks, privi di Wes Hills, è mancato il gioco di corsa che è stato ben contrastato dalla difesa di San Antonio, come sempre molto aggressiva: 86 yard nette il bottino dei rusher, quasi tutto di Jakob Saylors con le sue 79.

I Brahmas hanno costruito la loro vittoria, come in tutte le partite precedenti, con una difesa molto aggressiva e una partenza molto forte dell’attacco. Nel solo primo tempo hanno guadagnato 211 yard contro le 82 di St Louis ma, soprattutto, sono andati due volte in touch down creando un vantaggio di 10 punti. In particolare, nel primo quarto, dopo aver fermato due possessi dei Battlehawks senza conceder loro neanche un primo down, sono andati in vantaggio in seguito ad un fumble forzato da Tavante Becket e ricoperto da Teez Tabor sulle 20 di St Louis, posizione dalla quale Chase Garbers con due passaggi, ha mandato in end zone Marquez Stevenson. Il PT da un punto ottenuto da Morgan Ellison ha portato i Brahmas avanti per 7-0. Dopo aver costretto St Louis al punt, a cavallo tra primo e secondo quarto, i texani hanno costruito il loro secondo touchdown realizzato con un passaggio di Garbers dalle proprie 37 per Justin Smith che ha ricevuto sulle 48 ed è volato in end zone per un guadagno di 63 yard. I Battlehawks riescono finalmente a reagire e arrivano fino alla linea delle 28 di San Antonio dove Andrè Szmyt, mette a segno un FG da 46 yard per il 13-3 che chiuderà il primo tempo.

Nel terzo quarto, dopo aver costretto St Louis ad un altro three& out, San Antonio riprende il possesso sulle proprie 31 e al primo gioco Anthony McFarland sorprende la difesa dei Battlehawks, grazie al gran lavoro della sua linea e, una volta in campo aperto sfrutta tutta la sua velocità per volare in end zone per un TD run da 69 yard. Questa volta St Louis riesce a reagire utilizzando anche il gioco di corsa. Protagonista diventa Jacob Saylors che in quattro tentativi guadagna 35 yard; il resto lo fa McCarron con un passaggio di 23 yard per Hakeem Butler e poi con un altro di una yard per il TD di Jake Sutherland. Qui arriva l’evento che può cambiare le sorti della partita: Garbers perde il possesso dell’ovale che viene subito ricoperto sulle 10 e riportato in end zone da Pita Taumoepenu. Nel giro di pochi secondi il punteggio è passato da 19-3 a 19-15 e la partita è riaperta, ma San Antonio con un drive tutto incentrato sui due RB, Lovett e McFarland, fa passare quasi cinque minuti e si porta in raggio field goal. Santoso questa volta non sbaglia da 31 yard e riporta i Brahmas a +7. Intanto si entra nel quarto periodo e la difesa Brahmas costringe due volte al punt l’attacco avversari prima che Santoso metta a segno un altro FG da 45 yard al termine di un altro drive da più di quattro minuti. Con dieci punti di vantaggio e meno di due minuti da giocare ancora, tocca alla difesa di San Antonio controllare gli ultimi tentativi dell’offense di St Louis e il risultato non cambia più.

Grande delusione per i tifosi di St Louis, ma San Antonio non ha rubato niente e andrà a giocarsi il Championship con la speranza di ripetere l’impresa di due settimane fa, quando tolse a Birmingham l’imbattibilità stagionale

Championship Preview

Birmingham Stallions (10-1) vs San Antonio Brahmas (8-3)

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Alla finale della UFL sono arrivate le squadre con i migliori dati statistici. Gli Stallions sono di gran lunga il migliore attacco per yard guadagnate, sia con le corse che con il gioco aereo. Birmingham ha chiuso la regular season con 3487 yard alla media di 6,03 yard/play contro le 5,09 yard/play dei texani. Il confronto delle yard concesse dalle difese vede invece in leggero vantaggio San Antonio, specialmente per le yard concesse contro i passaggi: 1682 contro le 1822 concesse da Birmingham che però ha un maggior numero di intercetti e di Pass Defenses rispetto ai Brahmas. In definitiva si prospetta una partita dall’esito molto incerto dove conteranno la determinazione, la saldezza di nervi e naturalmente le decisioni dei due coaching- staff.

Vediamo ora quali potrebbero essere i protagonisti da tener d’occhio.

Quarterback

Gli Stallions schiereranno probabilmente Adrian Martinez n°9, buon passatore con il 58,5% di completi e 7,6 yard/att, ma soprattutto ottimo scrambler con 528 yard alla media di 9,8 yds/carry. E’ possibile però che l’HC Skip Holz lo faccia avvicendare con Matt Corral n°2 più portato al gioco aereo con una media di 8 ysrds/att.

I Brahmas dovrebbero partire con Chase Garbers, n°14 quarterback di grande affidabilità che in 5 partite di regular season ha passato per il 68,6% di completi alla media di 5,5 yds/att. L’alternativa è l’altrettanto affidabile n°12 Quinten Dormady con 7,0 yds/att e il 59,5% di completi

Running back

Birmingham, oltre che su Martinez, può contare sul n°23 Ricky Person, 297 yard e 6 TD e sul n°11 C.J. Marable 293 yard e 4 TD I Brahmas hanno una notevole scelta di portatori di palla : il n°7 John Lovett ha corso per 422 yard e 5 TD, il n°41 Anthony McFarland, molto veloce in campo aperto con 192 yard in sole 5 partite, oltre al n°27 Morgan Ellison che in 7 partite ha corso per 46 volte per 206 yard.

Receiver

Gli Stallions hanno nel TE Jace Sternberger n°12, il miglior ricevitore per yard guadagnate, ben 454 con 25 catches alla media di 18,2 yds/Catch. Segue Deon Cain, n°8 con 436 yardalla media di 13,2yds/catch. Da tener d’occhio anche il n°17 Marlon Williams con 313 yard in 26 ricezioni.

I Brahmas rispondono con Jontre Kirklin, n°13 che con 614 yard in 56 ricezioni occupa il secondo posto nella specifica graduatoria. Seguono, con 265 yard a testa il n°10 Justin Smith e il n°5 Marquez Stevenson e non si sa ancora se sarà in campo il TE n°3 Cody Latimer che ha saltato le ultime due partite per infortunio ma vanta 391 yard guadagnate con 36 ricezioni su 45 targets.

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Difesa Stallions

Il giocatore più in vista é il LB Kyahva Tezino, n°31 con 70 tackles e 5 PD al suo attivo. Tra i DB spiccano il n°32 A.J. Thomas con 34 tackle, 3 intercetti e 4 PD, e il n° 24 Kenny Robinson con un intercetto, 6 PD un Fumble forzato e ricoverato oltre a 34 tackle. Infine merita menzione il DE n°99 Dondrea Tillmann con 4 sack, 6 tackle for loss, un fumble forzato e 2 PD.

Difesa Brahmas

Tra i giocatori del defense team texano, tutti molto validi, spicca certamente il versatile Jordan Mosley al suo attivo 75 tackles un intercetto, un PD un fumble forzato e due tackle for loss. Tra i LB merita attenzione Tavante Beckett n° 11 che ha fatto registrare 72 tackle di cui 9 per 27 yard di perdite inflitte e 2 fumble forzati, giocatore di grande aggressività. Con lui il n°15 Jordan Williams, 61 tackles 2 sack e 5 TfL. Infine, tra i DB, occhio al n°22 Teez Tabor, autore di 2 intercetti e 3 PD oltre che 27 tackle.

Gli Head Coach

Skip Holtz ha vinto con gli Stallions due titoli USFL dimostrando di essere un ottimo gestore dei giocatori a disposizione. Notevole il modo in cui ha avvicendato i due QB molto diversi ma complementari per adattare il gioco d’attacco alle situazioni sul campo

Dall’altra parte un mostro sacro come Wade Phillips, figlio del mitico Bum. Phillips è soprattutto esperto della difesa ma per il gioco offensivo delega molto il giovane e talentuoso A.J. Smith che non disdegna giocate a sorpresa molto ardite ma efficacissime.

Sarà certamente una bella finale che ci auguriamo veda la solita cornice di pubblico del Dome di St Louis anche se gli amati Battlehawks non saranno della partita.

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Francesco Di Taranto

Nato a Foggia, nel 1953, risiedo a Brescia dal 1987 e in precedenza ho abitato a Bologna, dove mi sono laureato in Ingegneria Elettronica. Ho cominciato a seguire il football dalla notte del Super Bowl 1982 vinto da san Francisco sui Cincinnati Bengals. Terminato il servizio militare, nell'aprile '82 ho cominciato a seguire assiduamente, a Bologna, alle partite dei Doves e dei Warriors. Per alcuni mesi, nel 1984, ho partecipato agli allenamenti di una squadra bolognese in formazione, gli Atoms, che sarebbero poi diventati Phoenix San Lazzaro, che ho poi dovuto lasciare a causa del trasferimento per motivi di lavoro. Da allora non ho più smesso di seguire il football, sia professionistico (NFL e poi USFL, AAF e quest'anno XFL), sia dilettantistico in Italia, ma anche in Germania, grazie ai video in streaming della GFL

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