UFL: review di week 9 e preview di week 10

In week 9 della UFL i Birmingham Stallions perdono l’imbattbilità stagionale e in week 10 i Michigan Panthers cercheranno di prendersi il primo posto nella Conference.

Arlington Renegades – St Louis Battlehawks 36-22

I Renegades ormai eliminati ottengono la seconda vittoria stagionale giocando un’ottima partita contro i Battlehawks. La compagine di St Louis, come annunciato, ha dato ancora spazio a Manny Wilkins come starter QB, tenendo il rientrante A.J. McCarron sulla sideline per non rischiare infortuni in vista della finale di conference. Protagonista dell’incontro è stato ancora una volta Luis Perez con il suo 67% di passaggi completati che hanno prodotto 257 yard e 3 TD, ben supportato dal solito Sal Cannella, 70 yard con 5 ricezioni il bottino del TE, ma anche di tutti i ricevitori che sono stati chiamati in causa dal QB. Come al solito i texani hanno privilegiato il gioco aereo ma le corse di DeVeon Smith e Devin Carrington sono state comunque un’importante alternativa nel gioco offensivo.

A St Louis probabilmente è mancata un po’ di determinazione, anche se la vittoria sarebbe stata importante nel duello con San Antonio, ma non si può dire che siano stati rinunciatari, dal momento che fino alla fine del terzo quarto hanno ribattuto colpo su colpo alle segnature di Arlington. L’assenza di McCarron ha influito sul rendimento del gioco aereo, ma Wilkins, che è un buon scrambler, ha contribuito con 51 yard e due TD al bottino di 159 yard guadagnate con le corse. La vittoria di Arlington, oltre che dalla grande partita del reparto offensivo, è stata determinata anche dall’ottima prestazione della difesa, che ha messo a segno tre intercetti e quattro PD.

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La partita è cominciata un po’ in sordina, con le difese che sono riuscite inizialmente ad imbrigliare gli opposti attacchi. L’equilibrio è stato rotto sul finire del primo quarto quando il WR di St Louis Blake Jackson ha perso in seguito all’intervento del CB Miles Dorn. Acquisito il possesso sulle 46 di St Louis, Perez ha pescato sulla linea delle 27 il fido Cannella che ha ricevuto ed è corso in end zone: la conversione da due punti ha portato i texani avanti per 8-0. Nel drive successivo St Louis riesce ad arrivare a ridosso della goal line avversaria ma a due yard dal traguardo, sul quarto tentativo, opta giustamente per i tre punti di Andrè Szmyt. Segue un lungo drive offensivo dei Rinnegati che contrariamente al solito si sviluppa quasi tutto sulle corse di Smith e Darrington e si conclude sulla linea delle 20 di St Louis con un field goal di Jonathan Garibay.

Sul kick-off di Garibay Darrius Shepherd riesce a portare l’ovale fino alla linea di midfield e Jacob Saylors sale alla ribalta prima con una corsa di 38 yard, poi con una ricezione sulle 15 yard e successiva corsa in end zone per il 9-11. Il drive successivo è il capolavoro di Luis Perez che con quattro passaggi integrati da tre corse brevi dei suoi RB, guadagna 76 yard. Il TD pass è per Isaiah Winstead ed è seguito da un’altra conversione da due punti per il 19-9. I Battlehawks però fanno capire che non sono venuti ad Arlington a fare i turisti e nel minuto e mezzo che resta riescono ad andare a loro volta in meta con Manny Wilkins che corre l’ultima yard di un drive in cui piazza anche due passaggi da 18 yard ciascuno. Si va alla pausa sul 19-15 e una partita tutta da giocare.

Inizia il terzo quarto e Wilkins è ancora protagonista con un passaggio a Steven Mitchell per 40 yard di guadagno, preludio all’uscita in scrambling di 7 yard per il TD del vantaggio. I Renegades cominciano a temere l’ennesimo ribaltone nel finale, già subito in troppe occasioni in questa stagione, ma Perez non ci sta e a suon di passaggi conquista altre 77 yard e conclude con un passaggio laterale a Seth green che riceve sulle 5 e varca la goal line per il controsorpasso. Si entra nell’ultimo periodo e i texani aumentano il vantaggio con un calcio di Garibay da 26 yard e, forti dei nove punti di vantaggio, si affidano alla difesa che con due intercetti, il primo di Steven Jones, il secondo di Joe Powell che riporta in end zone per 49 yard. mette la parola fine alla partita. L’ultima emozione arriva con il tentativo di conversione da un punto che, per effetto dell’intercetto riportato nella end zone dei Renegades, regala a St Louis il punto del 22-36.

San Antonio Brahmas – Birmingham Stallions 18-9

L’imbattibilità degli Stallions finisce all’AlamoDome di fronte ad una grande partita della difesa dei Brahmas che è riuscita a fermare il migliore attacco della lega. Per la prima volta Birmingham ha guadagnato meno di 300 yard e segnato meno di 20 punti I Brahmas sono riusciti soprattutto a limitare il running game degli Stallions a sole 78 yard. L’offense yellow-brown, da parte sua, ha bilanciato bene corse e passaggi ottenendo buoni risultati da entrambe le opzioni. Molto bene Chase Garbers al rientro dopo l’infortunio con un 16 su 23 per 139 yard, ma la stella della partita è stato Anthony McFarland con 82 yard corse dalla linea di scrimmage e altre 34 guadagnate su ricezione. Menzione speciale anche per Jontre Kirklin che oltre alle 66 yard su ricezione si è tolto anche la soddisfazione di un TD pass da 36 yard per Justin Smith frutto della fervida immaginazione dell’OC A.J. Smith.

Si potrebbe pensare che Birmingham abbia preso la partita sotto gamba, ma così non è stato: Adrian Martinez ha fatto la sua parte con 211 yard e un TD su passaggio, oltre a 56 yard corse, e molto bene si è comportato il TE Jace Sternberger con 9 ricezioni per 110 yard. La differenza a favore di San Antonio l’ha fatta la difesa contro le corse che ha fermato due tipi come C.J. Marable e Ricky Person. La difesa Brahmas ha fatto 5 tackle for loss per 23 yard di perdite e il buon Person ha chiuso con -1 yard nette su 7 carries.

La cronaca vede San Antonio portarsi in vantaggio con un la summenzionata giocata immaginifica di Kirklin per Justin Smith che ha sorpreso la difesa degli Stalloni. Un po’ di drive senza esito da entrambe le parti, poi nel secondo quarto, Birmingham si avvicina con un calcio da Ramiz Ahmed da 34 yard, ma al cambio di possesso i texani vanno ancora in end zone con una corsa breve di Morgan Ellison a coronamento di un drive da 57 yard. Dopo un punt di Birmingham, l’ultimo possesso di San Antonio si chiude su un tentativo di FG fallito da Ryan Santoso da 53 yard. Al ritorno in campo Martinez sfrutta al meglio il suo turno di possesso con due passaggi per Jace Sternberger, il primo per 46 yarda, il secondo di 15 yard per il TD del 9-12. Da qui alla fine del terzo periodo assistiamo a due punts a testa, ma nel quarto periodo i tori del Texas si impadroniscono dell’ovale e dopo quasi otto minuti e 65 yard violano ancora la goal line della franchigia dell’Alabama con un run di 9 yard di Morgan Ellison. Mancano ancora otto minuti e nove punti da recuperare non sarebbero proibitivi per i campioni USFL, ma la difesa di San Antonio fa buona guardia e nel finale chiude la partita con un intercetto di Teez Tabor.

Memphis Showboats – D.C. Defenders  21-36

Gli Showboats danno finalmente a Darius Victor, troppo a lungo trascurato, la possibilità di confermare il suo talento. Il RB ha corso per 14 volte conquistando 98 yard e segnando un TD. Il running game di Memphis, che produceva in media 3,35 yard/carry, nella partita di domenica ha prodotto 6,30 yard/carry nella prima partita in cui le azioni di corsa sono state il 49% del totale e hanno alleggerito la pressione della difesa avversaria sui QB.

Per ottenere la vittoria i Defenders hanno dovuto giocare la loro miglior partita offensiva della stagione: ben 431 yard guadagnate, di cui 168 su corsa e 263 su passaggio. E’ stata anche la miglior performance stagionale di Jordan Ta’Amu con un bel 20 su 24 per 237 yard e 2 TD, ma anche 2 intercetti a dimostrare che la difesa di Memphis non è stata a guardare.

Il primo quarto è dominato dai capitolini che, nonostante le oltre 150 yard e gli 8 primi down guadagnati, segnano solo sei punti per un passaggio di Ta’Amu per Chris Rowland che riceve e corre in end zone per 35 yard di guadagno. All’inizio del secondo quarto i Defenders segnano ancora con un run di 6 yard di Keke Coutee. Bisogna aspettare la seconda metà del quarto per vedere finalmente un drive vincente di Memphis con Victor che corre per 6 yard in end zone dopo che in una corsa precedente aveva guadagnato 26 yard. Dopo il “two minutes warning” i Defenders trovano il tempo per segnare ancora grazie a un pass di 15 yard di Ta’Amu per Alex Ellis appostato in end zone. Si va al riposo con D.C. in vantaggio 22-7 e nel primo possesso del secondo tempo i Defenders allungano ancora con una corsa di una yard di Ta’Amu a coronamento di un drive impostato quasi tutto sui passaggi.

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Il terzo periodo si chiude sul 30-7 con Memphis che in questa frazione ha conquistato solo 38 yard e 2 primi downs. Nell’ultimo periodo Memphis riesce a segnare con una ricezione di Vinny Papale per un guadagno di 14 yard ma subito dopo i rossi della Capitale passano ancora con una corsa di 4 yard di Jalan McClendon che nel frattempo ha avvicendato Ta’Amu. In chiusura Memphis segna ancora con un drive lampo in cui Josh Love trova prima Jonathan Adams che riceve un passaggio laterale e corre per 48 yard, poi Victor con un passaggio corto, e infine entra in end zone con una QB sneak. La conversione da due punti fissa il punteggio sul 36-21

Houston Roughnecks – Michigan Panthers 22-26

I Panthers conquistano la vittoria indispensabile per continuare a sperare nel primo posto in conference ma devono sudare le proverbiali sette camicie contro gli orgogliosi Roughnecks.

Michigan, dopo quattro partite in cui aveva privilegiato le corse, contro Houston è tornata al gioco aereo con ottimi risultati. Danny Etling e Bryce Perkins, che si sono avvicendati in cabina di regia, hanno totalizzato un ottimo 24 su 33 complessivo per un totale di 231 yard dividendosi la statistica quasi alla pari. Perkins, inoltre, ha anche corso per 6 volte totalizzando 76 yard e due TD. Meno brillante la coppia di QB di Houston: Nolan Henderson e Reid Sinnett hanno fatto complessivamente un mediocre 13 su 29 per 168 yard trovando la miglior collaborazione in Justin Hall che con 6 ricezioni ha guadagnato 109 yard e segnato 2 TD. Se l’attacco di Michigan è stato tanto più prolifico di quello di Houston, i texani hanno risposto con una difesa molto arcigna, che ha messo a segno due intercetti e mantenuto la partita in equilibrio.

Si parte con un punt a testa, poi i Panthers hanno l’occasione di andare in vantaggio con un field goal da 39 yard che il recordman Jeff Bates incredibilmente fallisce. Si riprende con Houston in possesso dalle proprie 29 yard e Mark Thompson in seguito ad un intervento di Jesus Gibbs commette un fumble che restituisce la palla ai Panthers sulle 16 dei Roughnecks. Ci pensa Nate McCrary a segnare con un run di 3 yard dopo che Etling aveva rischiato un intercetto. Si chiude sul 6-0 un primo quarto in cui Houston non è riuscita mai a guadagnare il primo down. Nel secondo periodo finalmente i texani cominciano a muovere la catena ma arrivati nella red zone avversaria devono limitarsi a calciare: J.J. Molson segna da 39 yard per il 3-6. Michigan torna in possesso, ma Danny Etling si fa intercettare ra D’Juan Hines e il possesso torna ai Roughnecks che non ne traggono alcun vantaggio. Si arriva senza scosse alla fine del primo tempo.

Nel secondo tempo Houston parte dalle proprie 37 yard e Nolan Henderson passa a Justin Hall che riceve sulle 45 e corre fino alla end zone per un TD di 63 yard. Le pantere barcollano e nel drive successivo Bryce Perkins subisce un altro intercetto da parte di Markell Roby che riporta la palla fino alle 26 di Michigan. Da questa posizione di partenza in 5 giochi i Roughnecks vanno ancora in touchdown con un passaggio di Henderson a Justin Hall. Con la conversione da un punto Houston si porta avanti per 16-6. Questa volta i Panthers reagiscono bene e, guidati da Perkins, guadagnano 70 yard con sette giochi e realizzano un TD con un passaggio di 4 yard da Perkins a Trey Quinn. E’ il periodo più movimentato dell’incontro, perchè Houston allunga ancora con una corsa di 2 yard di Mark Thompson a conclusione di una sequenza di passaggi di Henderson intervallati da rush di Thompson. Houston ancora avanti di dieci punti e si entra nell’ultima frazione. E’ il turno di Perkins alla guida dell’attacco di Michigan ed è proprio il QB che chiude con una uscita in scrambling di 11 yard dopo tre buoni passaggi per complessive 32 yard. Con la conversione da un punto si va sul 19-22. Houston a questo punto deve segnare ancora perchè manca ancora molto alla fine, ma dopo quattro minuti deve calciare il punt. Il successivo possesso dei Panthers è quello decisivo. Perkins è il protagonista assoluto con passaggi e corse personali ed è ancora lui a portare l’ovale oltre la goal line con una corsa di 5 yard per il 26-22. Restano poco più di tre minuti ma i Roughnecks non riescono ad andare oltre la linea delle 33 yard dei Panthers dove mancano la conversione di un quarto down.

Week 10 Preview

Michigan Panthers (7-2) @ Birmingham Stallions (8-1)

Fino a una settimana fa questa partita sarebbe stata quasi un allenamento in vista della ripetizione una settimana più tardi per il titolo di conference. Invece la sconfitta degli Stallions nobilita questo incontro perché una vittoria dei Panthers con otto o più punti di scarto permetterebbe loro di giocare la semifinale al Ford Field di Detroit. Gli Stallions naturalmente non ci staranno e cercheranno di riguadagnarsi il diritto di giocare in casa .

Sarà un bello scontro tra due attacchi ben bilanciati tra corse e passaggi e due difese grintose. Birmingham resta favorita in virtù delle statistiche, ma questa partita è un play-off anticipato dove conterà molto il mestiere, l’adrenalina e un po’ di partenopea “cazzimma“. Divertimento assicurato.

San Antonio Brahmas (7-2) @ St Louis Battlehawks (6-3)

Anche la XFL Conference prevede una sfida decisiva ai fini della graduatoria finale. I Brahmas vanno nella tana dei Falchi a cercare di evitare una sconfitta che assegnerebbe il primo posto ai padroni di casa. Si prospetta una interessante battaglia aerea se St Louis schiererà A.J. McCarron in cabina di regia, ma i Brahmas sono molto migliorati nel gioco a terra ed hanno una difesa temibile sia contro le corse che contro i passaggi. Interessante il duello a distanza tra i portatori di palla: Jacob Saylors per St Louis e la coppia John Lovett- Anthony McFarland per San Antonio.

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Come nell’altro scontro diretto, però, più che le statistiche conteranno la determinazione, la “cattiveria” sportiva e, particolare da non sottovalutare, il fattore campo con almeno 35000 tifosi Battlehawks che spingeranno per riempire il loro Dome anche nelle due partite successive.

Arlington Renegades (2-7) @ D.C. Defenders (4-5)

Al secondo anno tra XFL e UFL, questa partita si può già considerare un classico. Le due franchigie si incontrano per la quarta volta in due stagioni. I precedenti sono favorevoli ai Defenders ma l’unica vittoria dei Renegades è stata quella che ha dato loro il titolo XFL. Al di là della rivalità, entrambe le squadre sono alla ricerca di una vittoria che riscatti una stagione negativa, e siccome la cifra tecnica dei due roster è molto alta, la partita si preannuncia molto interessante.

Due QB veterani e dotati di grande leadership coadiuvati da personaggi del calibro di Sal Cannella e Tyler Vaughns da una parte e Ty Scott e Kevin Harmon dall’altra garantiscono grande spettacolo ad alta quota anche perchè le due difese sono abbastanza attrezzate per contrastare il gioco aereo. Chi vincerà? Difficile dirlo: forse in questa fase Arlington ha il morale più alto, ma può davvero succedere di tutto

Houston Roughnecks (1-8) @ Memphis Showboats (1-8)

La sfida tra le due “cenerentole” deciderà quale delle due finirà all’ultimo posto. E’ lo scontro tra i due attacchi meno produttivi della lega, entrambi a mio parere colpevoli di non aver dato sufficiente spazio al gioco di corsa nonostante la presenza di Mark Thompson a Houston e Darius Victor a Memphis, due dei RB più potenti della lega. Questa potrebbe essere comunque una partita piacevole, anche per il confronto tra le due difese. Incontro alla pari ma vedo leggermente favorita Houston, che nelle ultime partite è sembrata in crescita.

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Francesco Di Taranto

Nato a Foggia, nel 1953, risiedo a Brescia dal 1987 e in precedenza ho abitato a Bologna, dove mi sono laureato in Ingegneria Elettronica. Ho cominciato a seguire il football dalla notte del Super Bowl 1982 vinto da san Francisco sui Cincinnati Bengals. Terminato il servizio militare, nell'aprile '82 ho cominciato a seguire assiduamente, a Bologna, alle partite dei Doves e dei Warriors. Per alcuni mesi, nel 1984, ho partecipato agli allenamenti di una squadra bolognese in formazione, gli Atoms, che sarebbero poi diventati Phoenix San Lazzaro, che ho poi dovuto lasciare a causa del trasferimento per motivi di lavoro. Da allora non ho più smesso di seguire il football, sia professionistico (NFL e poi USFL, AAF e quest'anno XFL), sia dilettantistico in Italia, ma anche in Germania, grazie ai video in streaming della GFL

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