I Tennesse Titans schiantano i Cincinnati Bengals per 27 a 3 in week 4. Dopo tre sconfitte consecutive negli scontri diretti con la franchigia dell’Ohio, i Titans superano Cincinnati con un punteggio che non lascia spazio ad alcuna replica. Il match è stato equilibrato solo nel primo quarto: nel secondo, infatti, i padroni di casa mettono a segno ben 3 touchdown in 3 drive consecutivi, portandosi sul 24 a 3 e mettendo di fatto fine alla partita con trenta minuti ancora da giocare.
Parte subito bene Cincinnati. Burrow, che almeno all’inizio sembrava meno limitato fisicamente rispetto alle precedenti occasioni, torna a fare il Joe Cool nel primo drive: partendo dalle 25, grazie a un bel mix di passaggi e corse del solito Mixon, l’attacco ospite percorre 72 yard, fermandosi a sole 3 yard dalla goal line e non riuscendo a convertire il primo terzo down della partita. Taylor, conoscendo la forza della difesa dei Titans in queste situazioni, decide di andare sul sicuro calciando; un gioco da ragazzi la realizzazione del field goal ad opera del kicker McPherson. Saranno gli unici punti messi a segno da Cincinnati in questa partita! Risponde subito Tennessee che dopo 14 play viene fermata da un sack del duo Hendrickson e BJ Hill sulle 35 yard. Anche per il kicker di casa, non ci sono problemi a calciare tra i pali per il pareggio. Ma da questo momento in poi, l’attacco guidato da Burrow non riesce più a muovere la catena collezionando un 1 su 8 nei terzi down (2/9 complessivi), guadagnando 139 yard complessive su 7 drive effettivi (non considerando l’inginocchiamento a fine primo tempo), per una media di meno 20 yard per drive: numeri davvero impietosi.
Tennessee, invece, spadroneggia in lungo e in largo. Henry sfianca la difesa ospite con costanti guadagni, saranno alla fine 22 portate per 122 yard, 5,5 yard a portata, mentre il QB Tannehill pesca con facilità i propri ricevitori anche nel medio-lungo raggio, in particolar modo nei terzi down (61% di completi in queste situazioni). Giornataccia per la secondaria di Cincinnati che non riesce a supportare il grande sforzo profuso dai compagni di reparto nel contenere le corse avversarie. Per la prima volta in stagione, la difesa di Cincinnati non riesce a produrre turnover (eccezion fatta per un intercetto sul finire della gara) o a fermare con sistematicità i guadagni avversari. La ciliegina sulla torta per i padroni di casa è il touchdown segnato a ridosso della fine del secondo quarto. I Titans si dispongono in campo con l’intento di giocare un trick play. Tannehill è largo sulla destra, in posizione di wide receiver, sostituito da Henry in wildcat formation che si prepara a ricevere palla dallo snap. Accortisi delle intenzioni avversarie, il coaching staff di Cincinnati chiama un time out per risistemare la difesa (a uomo). Al rientro Tennesse prova lo stesso la giocata, Henry riceve lo snap, finta di correre nel mezzo, si ferma e lancia lo sferoide prolato al compagno Whyle che, dopo aver iniziato l’azione bloccando in linea, solo soletto, riceve indisturbato. La difesa di Cincinnati si è fatta cogliere impreparata nonostante abbia avuto tempo di organizzarsi per un gioco annunciato durante il time out.
Come se non bastasse, il dominio dei locali continua imperterrito nel terzo quarto; i Titans tengono palla per 10 primi e venti secondi nel primo drive della ripresa, stroncando sul nascere qualsiasi ipotesi di reazione avversaria. La partita, ormai definitivamente indirizzata, termina con Tennesse che si inginocchia in red zone.
Numeri importanti per l’attacco guidato dal quarterback di casa. Tannehill completa 18 passaggi su 25 per 240 yard. Da notare come domenica sia riuscito a completare molti passaggi nel medio lungo (53% delle yard totali guadagnate), vero tallone d’Achille della secondaria di Cincinnati in questo inizio di stagione. Hopkins 38 yard, Moore 44 yard, Westbrook-Ikhine per 22 yard e Whyle per 24 yard sono le ricezioni più lunghe realizzate nella partita dai tre wide receiver e dal tight end, per un totale di 128 yard. Henry inarrestabile: oltre alle 122 yard messe a segno, un touchdown su corsa ed uno su pass allo scadere del secondo quarto. La difesa dei Titans ha messo tanta pressione a Burrow con 3 sack e ben 9 QB Hits. La squadra del Tennesee ha fatto una partita perfetta e seppure la offensive line abbia lasciato mettere un po’ troppa pressione sul suo QB, Tannehill è riuscito a cavarsela egregiamente e le corse hanno fatto il resto.
Sul fronte opposto Burrow, che in settimana si era allenato, è ancora lontanissimo da una condizione accettabile. Le statistiche di squadra sono impietose. Solo 165 yard su passaggio, 4,2 yard per completo a cui si aggiungono 72 yard di corsa. Gli avversari ormai sono preparati e aumentano la pressione nella tasca specialmente nei terzi down. Chase riceve per 73 yard con 7 ricezioni quasi esclusivamente sul medio corto. Mixon è riuscito a garantire 67 yard con una media di 4,8 yard a portata, ma la maggior parte è arrivata nella prima parte di partita. In difesa, se la partita con i Rams aveva mostrato una linea e una secondaria in forma, con i Titans tutto il reparto non ha brillato, dando un senso di arrendevolezza che non si vedeva da molto tempo a Cincinnati. Inoltre, sono state commesse anche molte penalità (5/40), fatto davvero insolito per il team dell’Ohio.
Che cosa sta succedendo a Joe Burrow? Seppur abbia iniziato la partita con maggiore incisività e un’apparente migliore mobilità, si è spento subito: non corre, non riesce a lanciare nel medio lungo, completa con percentuali al di sotto della sua abituale media (70%), non riesce a leggere i blitz e a trovarne le contromisure, cosa in cui eccelle da sempre. Quel che è peggio, gli avversari hanno ormai compreso le difficoltà del quarterback dell’Ohio e portano molta pressione nella tasca riempiendo il box e rendendo difficile lo sviluppo di qualsiasi gioco. La linea offensiva, infatti, seppur abbia ridotto drasticamente i sack, non riesce a proteggere Burrow adeguatamente e soprattutto non sembra adattarsi alla scarsa mobilità del suo QB. Urge un cambio di passo in casa neroarancio. Siccome piove sempre sul bagnato, il WR Tee Higgins si è rotto una costola, rendendo dubbia così la sua presenza per le prossime partite contro Cardinals e Seahawks che sembrano già decisive per non compromettere definitivamente la corsa per agguantare un posto ai playoff.
Tennesse, invece, riscatta la prova opaca offerta in week 3 contro Cleveland con una prestazione di altissimo livello. Questa vittoria così convincente apre prospettive rosee per contendere la leadership della division ai Jacksonville Jaguars.