Siamo tornati in California e, nonostante non giocassimo in casa, l’atmosfera che si respirava al SoFi Stadium era proprio quella di un match casalingo. Dal campo era facile distinguere le numerose maglie rosso acceso da quelle dei tifosi rivali dei Rams. Del resto, per i tifosi Niners, questa è considerata una “home-away-from-home”, tanto da guadagnarsi l’appellativo di “Levi’s south”; come fosse un distaccamento dello stadio di San Francisco, ma in southern California.
Il SoFi stadium è stato inaugurato nel 2020 appena e il 13 febbraio 2022 ha ospitato il Super Bowl LVI vinto proprio dalla squadra di casa dei Los Angeles Rams. Appena si entra in questo stadio ci si accorge subito di quanto l’impianto sia nuovo e all’avanguardia e, personalmente, sono rimasto a bocca aperta nel vedere il famoso Oculus (ora noto come Infinity Screen by Samsung) che sovrasta il campo e che, però, mi ha creato qualche difficoltà nel controllare il tempo a disposizione in diversi momenti della partita (come si può vedere dal video del match disponibile su YouTube).
Rispetto alla partita d’esordio a Pittsburgh, i coach mi hanno richiesto di giocare meno conservativo e, se necessario, di prendere qualche rischio in più contro i nostri rivali divisionali. Difatti, in settimana, si è lavorato molto sull’approccio al match di Los Angeles e in QB room abbiamo avuto modo di rivedere e discutere degli errori fatti contro gli Steelers, nonché studiare la difesa dei Rams, dimostratasi abbastanza solida contro Seattle in week 1.
Vinto il lancio della monetina, questa volta decidiamo di ricevere in modo da avere subito la palla a disposizione in fase offensiva.
Il drive inizia sulle nostre 17 yard e lancio subito tre completi, rispettivamente a Kittle, Aiyuk e Samuel, che permettono alla nostra offense di arrivare subito sulle 8 yard avversarie.
Abbiamo preso alla sprovvista la difesa dei Rams, proprio come voleva coach Shanahan.
Ci apprestiamo a giocare il 1st goal, chiamo l’huddle e do lo schema: WR comebacks; una giocata che ho provato più volte durante il training camp, ma che mi risulta ancora difficile da eseguire con il giusto timing.
Snap! Ricevo il pallone, guardo i ricevitori correre le proprie tracce, mentre indietreggio in attesa di trovarne uno libero, ma mi ritrovo contro un giocatore avversario e sono costretto a scagliare il pallone a terra per non subire un sack. Ci riproviamo, stessa giocata, non chiamo nemmeno l’huddle per provare a sorprendere la difesa dei Rams, ma va anche peggio di prima e questa volta il sack lo subisco veramente, per una perdita di 8 yard buone.
Ci rimettiamo in linea per giocare un 3rd & 16, ma sono ancora frastornato dal colpo subito e, al momento dello snap, non riesco a trattenere il pallone che cade a terra. Lo recupero e cerco di rialzare subito lo sguardo, ma è troppo tardi, è nuovamente sack.
Il drive si conclude con un field goal realizzato da Jake Moody e passiamo in vantaggio 0-3.
Nel drive successivo i Rams conquisteranno due primi down, ma la difesa di San Francisco sarà molto efficace nel contenerli entro le loro 40 yard e restituire il possesso all’attacco.
Ecco, quindi, che si torna in campo con 2.18 minuti ancora da giocare prima della fine del secondo quarto. Si riparte dalle nostre 3 yard, una zona pericolosa del campo da cui è meglio allontanarsi il prima possibile e, infatti, provo subito a cercare un ricevitore che corre una post, ma il primo lancio termina incompleto. 2nd & 10, questa volta va meglio, trovo Kittle che conquista il primo down.
Il drive va avanti fin quasi a consumare tutto il secondo quarto e culmina con quello che, in gergo tecnico, è definito un “bombolone” per Aiyuk che va in touchdown. Moody converte da 1 ed è 0-10 per San Francisco.
La restante parte del match sarà caratterizzata da un touchdown di Kittle (con conversione da 1 dell’affidabile kicker da Michigan University) e dalla solida difesa dei 49ers che riuscirà a tenere a 0 punti l’attacco guidato da Stafford, nonostante i tentativi di quest’ultimo di rimettere la propria squadra in partita.
Durante l’ultimo drive offensivo, rimedio pure un infortunio alla mano. Difatti, nel tentativo di consumare quanto più possibile il cronometro, provo ad affidare il pallone a McCaffrey e ne tengo il possesso ben oltre il dovuto, subendo così altri due sack, da uomini spessi come il muro (e infatti proprio di muro si tratta! Ebbene sì, mi sono sfracellato la mano contro il muro mentre giocavo, ma, per lo meno, ora ho anche io una VR fail da raccontare).
Si conclude così la seconda partita della stagione con una vittoria (risultato finale 0-17) che posiziona San Francisco a capo della NFC West. Tuttavia, non sono mancati gli errori, in un match in cui gran parte del merito è da attribuirsi alla difesa. Pertanto, bisognerà lavorare ancora più sodo per prepararsi al debutto in casa contro i New York Giants nello splendido scenario del Thursday Night Football, infortunio permettendo.
La partita è disponibile in versione integrale sul canale YouTube di Huddle Magazine e, se ve lo steste chiedendo, è possibile vederla in contemporanea su più dispositivi, anche su reti wi-fi diverse 😉