Quello in programma domenica, nuovamente (e fortunatamente, aggiungerei) alle 19.00 ora italiana, sarà solamente il 17° confronto tra le due franchigie, con gli ospiti a guidare la serie forti di 10 vittorie a fronte di appena 6 sconfitte.
Si tratterà inoltre del primo match dal momento in cui i padroni di casa hanno cambiato nome, essendo l’ultimo precedente risalente alla Regular Season del 2021, la 2° in cui erano provvisoriamente passati dall’appellativo “Redskins” a quello di “Football Team”.
In quel match, disputatosi il 26 settembre sempre alle ore 19.00, i Buffalo Bills si imposero con il punteggio di 43-21 dinnanzi ad un festante Highmark Stadium, in un match dominato dal 1° all’ultimo secondo gioco, merito di un Josh Allen in versione “Superman” capace di completare il 77% dei passaggi tentati, tramutati in 358 passing yard e 4 TD; numeri valevoli di un QB rating rasente ai 130.0 punti. I WR Beasley e Sanders flirtarono con quota 100 receiving yard, arenandosi rispettivamente a 98 e 94 yard, con il primo anche marcatore di 2 TD. Diametralmente opposto il rendimento del QB Taylor Heinicke, responsabile di appena 212 passing yard e reo di essersi fatto intercettare in ben 2 occasioni, da Hyde prima e da Poyer poi.
Come arrivano i Buffalo Bills
Gli ospiti, reduci da una prestazione sostanzialmente perfetta valevole della vittoria ai danni dei Raiders, si affacciano a questo match con un solo ed unico obiettivo: la vittoria, di importanza capitale per tenere il passo degli acerrimi rivali dei Dolphins, apparentemente inarrestabili e ormai prossimi a far capolino in quel di Buffalo appena una settimana più tardi.
Dopo un esordio stagionale semplicemente disastroso, nel quale ha forse toccato il punto più basso della propria carriera NFL, nel match con i Raiders Josh Allen è finalmente tornato ai fasti di un tempo, apparentemente smarriti a partire dalla 2° metà della passata stagione, tanto da essersi meritato il premio di AFC Player of the Week, riconoscimento ottenuto per l’11° volta in carriera.
Josh Allen ha così, non solo superato Jim Kelly (fermatosi a quota 10) ai vertici della speciale classifica di franchigia, ma anche allungato sui diretti rivali Mahomes (9) e Lamar Jackson (8) in quella riservata ai giocatori entrati nella lega a partire dal 2018, l’anno in cui Allen e Lamar sono stati draftati, nonché quello in cui Patrick Mahomes è stato di fatto nominato come starting QB ai Chiefs.
I Bills si presentano a questo match decisamente più acciaccati rispetto alla scorsa settimana, essendo stati i vari Bernard, Hyde, Floyd, Brown e Phillips limitati durante la settimana.
Il dubbio più grande è legato allo “status” del TE Dawson Knox, la cui presenza appare seriamente in dubbio a causa di un fastidio alla schiena.
Come arrivano i Washington Commanders
I padroni di casa, sorprendentemente a quota 2 vittorie in altrettante partite (sebbene gli avversari non fossero proprio irresistibili), sono attesi da un doppio confronto che dirà tanto sul loro reale valore, essendo che dopo il match casalingo con i Bills saranno attesi dalla trasferta in quel di Philadephia, con lo spettro di ritrovarsi nuovamente con un record perfettamente in parità, vanificando quanto di buono fatto intravedere sinora.
La più grande sorpresa di questo inizio di stagione è ovviamente rappresentata dal QB Sam Howell, avendo l’ex Tar Heels mostrato notevoli passi avanti, evitando forzature e cercando di coinvolgere tutte le armi a sua disposizione. Il n°14, reduce da una prestazione sostanzialmente perfetta nella sfida con i Broncos, ha sinora completato il 66% dei passaggi tentati, tramutati in 501 passing yard (7.2 Y/A), 3 TD ed un solo intercetto, il tutto impreziosito da 24 rushing yard ed 1 ulteriore TD segnato personalmente su corsa.
I Commanders si presenteranno alla sfida sostanzialmente a ranghi completi, con l’unico dubbio legato alle condizioni del TE Logan Thomas, nella giornata di giovedì ancora nel bel mezzo del “concussion protocol”.
Dovrebbe invece essere regolarmente della partita il fortissimo DT Daron Payne, limitato durante la settimana da un fastidio alla caviglia ma apparentemente ristabilito.
Matchup chiave
Buffalo Bills O-Line Vs Washington Commanders D-Line
Gran parte dell’esito del match dipenderà da come l’O-Line degli ospiti riuscirà a contenere (o meglio, limitare per quanto possibile) lo strapotere fisico, tecnico e atletico del Front-4 degli avversari, indubbiamente uno dei più dominanti dell’intera lega.
La D-Line dei Commanders è infatti composta per 4/4 da giocatori selezionati al 1° Round del Draft, a partire dal 2017, l’anno in cui Jonathan Allen fu scelto con la 17th Overall Pick, fino ad arrivare al 2020, ovvero al Draft in cui Chase Young venne selezionato con la 2nd Overall Pick alle spalle del solo Joe Burrow, precedendo i vari Tagovailoa e Herbert.
Nel biennio 2018-19 sono stati invece aggiunti Daron Payne prima e Montez Sweat poi, rispettivamente selezionati con le pick n°13 e n°26 assolute.
Dopo le prime 2 partite disputate, il sopracitato “poker d’assi” è già arrivato a quota 10.0 TFL, 6.5 sack, 7 ulteriori QB hit e 32 pressioni complessive, a cui vanno aggiunti la bellezza di 16 “stop” in run defense.
Attenzione anche all’impatto del rusher rotazionale James Smith-Williams, a sua volta responsabile di 1.0 sack, 1 QB hit e 5 pressioni.
Ora, credo sia ancora più chiaro quale sarà il livello di competizione con cui dovranno misurarsi gli O-Lineman dei Bills, sostanzialmente perfetti nella sfida con i Raiders (dove c’è da dire che dovevano focalizzarsi essenzialmente sul limitare Crosby) ma letteralmente dominati nemmeno una settimana prima dal fronte difensivo dei Jets, capace di produrre 5.0 sack, 4 ulteriori QB hit e 26 pressioni complessive ai danni del malcapitato Josh Allen, diversamente pressappoco letale quando protetto a dovere dai suoi compagni.
Buffalo Bills D-Line Vs Washington Commanders O-Line
Altrettanto decisivo sarà il rovescio della medaglia, ovvero la sfida nella sfida tra il Front-4 dei Bills e la finora altalenante O-Line dei Commanders, a maggior ragione vista la presenza dietro al centro di un QB sì talentuoso ma altrettanto giovane e inesperto, particolarmente sensibile alla pressione avversaria.
Howell è infatti un QB particolarmente letale quando può beneficiare di una tasca pulita, come comprovato dai numeri sinora prodotti in queste situazioni: 70.4% di completi, 389 passing yard, 2 TD, 0 intercetti ed un passer rating di oltre 103 punti.
Complice una brutta tendenza a tenere troppo in mano il pallone (quasi 3 secondi), dilatando le progressioni alla ricerca del target maggiormente congeniale, l’ex Tar Heels ha già subito addirittura 10 sack durante le prime 2 uscite stagionali, tanto che addirittura il 35% delle pressioni subite si sono tramutate in un sack (dato peggiore dell’intera lega).
La linea dei Commanders, particolarmente solida negli spot di OG, dovrà vedersela come una D-Line che, sebbene non abbia per ora “intasato” il tabellino delle statistiche, è ugualmente stata in grado di rendere la vita parecchio difficile ai QB (e ai RB) precedentemente affrontati.
Il reparto è trainato da un Ed Oliver, fresco di maxi-estensione contrattuale, apparso sin qui letteralmente incontenibile da parte degli avversari, tanto da aver prodotto 0.5 sack, 2 ulteriori QB hit e 8 pressioni totali negli appena 34 passing snap a cui ha preso parte.
Un altro importantissimo compito, un po’ come avvenuto la scorsa settimana con Josh Jacobs (sostanzialmente annullato) sarà quello di limitare il RB Brian Robinson, uno dei catalizzatori dell’attacco dei Commanders.
L’ex Bama, corridore estremamente fisico, potente e difficilissimo da atterrare (9 “missed tackle” forzati), ha infatti già prodotto 195 yard di total offense e 3 TD (2 su corsa e uno su ricezione), risultando fondamentale nello sviluppo del Game Plan offensivo di Bienemy.
Dalton Kincaid Vs Washington Commanders LB
Il Tallone d’Achille dell’ottimo reparto difensivo dei padroni di casa è sicuramente rappresentato dal duo di LB costantemente schierato in campo, essendo tanto Barton quanto altrettanto Davis parecchio deficitari in pass coverage, come comprovato dall’aver sin qui concesso l’86% delle ricezioni, oltre 100 yard e 1 TD ai pass catcher fronteggiati, TE in primis.
L’ex Seahawks Cody Barton avrà sicuramente un bersaglio enorme posto sulla propria testa, avendo sin qui permesso ai QB avversari di generare un QB rating di oltre 126 punti quando “colpito”.
Se dopo la coppia Ertz-McBride in week 1, risultata capace di metterlo in serissima difficoltà, aveva incontrato dei Broncos sostanzialmente privi di un TE quantomeno credibile, domenica sarà atteso forse dal matchup più ostico di questo suo inizio di stagione, essendo il Rookie Dalton Kincaid un vero e proprio incubo per i LB e gli Slot CB chiamati a fronteggiarlo.
L’ex Utes, sinora autore di 9 ricezioni (10 i target) x 69 receiving yard, non solo è dotato di un route running rifinitissimo e mani che definire “sicure” suona quasi come un eufemismo, ma è soprattutto un assoluto maestro nel punire le cosiddette “soft zone” venutesi a creare nelle difese avversarie.
Sebbene il campione di partite sia per il momento veramente limitato, il neo n°86 è attualmente posizionato al 6° posto assoluto (3° tra i TE) nella speciale classifica dedicata alle yard di separazione generate per ogni traccia corsa (4.1).
Kincaid è inoltre, come si suol dire, “on pace” per finire la stagione con addirittura 77 ricezioni, un dato che lo posizionerebbe direttamente al 2° posto della classica “all-time” per numero di recezioni catturate da un Rookie TE.
A maggior ragione vista la probabile assenza di Dawson Knox, come già anticipato costretto ai box a causa di un infortunio alla schiena, l’apporto del giovane TE sarà ancora più vitale nell’economia dell’attacco dei Bills.