USFL: review di week 4

La quarta giornata della USFL vede i Breakers consolidare il primato della South Division, seguiti dagli Stallions mentre gli Showboats conquistano la prima vittoria e la North Division vede le quattro squadre vicinissime.

Philadelphia Stars vs Houston Gamblers 16-41

Alla terza, e rovinosa, sconfitta consecutiva gli Stars entrano ufficialmente in crisi confermando tutte le lacune manifestate nelle partite precedenti. Sotto accusa, oltre alla ormai cronica assenza di qualsiasi tipo di gioco a terra, 11 corse per 44  yard, é soprattutto la OL che non é riuscita a contrastare la pass rush avversaria con la conseguenza di esporre il povero Case Cookus a ben sei sack e alla costante pressione dei difensori texani. Nonostante l’inesistente pass protection, Cookus é riuscito a completare il 67% dei passaggi ma il guadagno netto é stato di sole 155 yard grazie all’efficace copertura del secondario di difesa di Houston. I Gamblers hanno seguito un piano di gioco che ha privilegiato le corse, specialità in cui ha imperversato Mark Thompson con 134 yard e 3 TD in 13 azioni di corsa che la difesa di Philadelphia, notoriamente morbida contro il running game, non é riuscita ad arginare.

I Gamblers passano in vantaggio al loro primo turno d’attacco con un run di 33 yard di Mark Thompson a conclusione di un buon mix di corse e passaggi di un Kenjii Bahar sempre più convincente che guida l’attacco da veterano e chiude con un ottimo 15 su 21 per 230 yard e due TD pass. Phila replica il suo possesso d’apertura e neanche stavolta riesce a conquistare il primo down ma riesce a riconquistare l’ovale perché Bahar commette un fumble che viene ricoperto da Joey Alfieri. Cookus per una volta, e sarà l’unica, si affida alle corse di Matt Colburn oltre che al proprio braccio e i sette giochi e sarà proprio Colburn a correre in end zone per coprire le ultime cinque yard.

Pubblicità

Da questo momento inizia l’incubo per gli Stars che, senza riuscire a conquistare neanche un primo down, vedono i texani violare per tre volte la loro end zone, la prima da un infermabile Thompson che corre per 10 yard, la seconda per un TD pass di 5 yard di Bahr per Anthony Ratliff-Williams, la terza con un passaggio corto di Bahr per Keke Chism che riceve sula linea di midfield e vola indisturbato in touchdown con la difesa di Phiadelphia paralizzata dalla sorpresa. Gli Stars sono come un pugile suonato e Cookus si prende anche un intercetto di Eliah Jones che per fortuna é senza conseguenze perché il tentativo di field gol di Nick Vogel non riesce.

Il primo possesso del secondo tempo ma la musica non cambia. I Gamblers segnano altre due volte, prima con il terzo TD rush di Thompson per 15 yard al termine di un drive da 61 yard totali, poi, dopo l’ennesimo three & out dei giallorossi, con una incredibile recupero di fumble. Succede che Terry Wilson, il backup di Bahar, mentre corre verso la meta, commetta fumble per un intervento del CB degli Stars Stanford Samuels, ma l’ovale schizza in avanti e finisce in end zone dove viene ricoperto da Chism, che segna così il suo secondo touchdown personale. Sul 41-7 Houston tira i remi in barca e concede agli Stars prima un field goal di Luis Aquilar e poi a Cookus un drive dioltre 80 yard con TD pass da 7 yard per Dexter Williams.

Michigan Panthers vs Memphis Showboats 10-29

Gli Showboats conquistano la prima vittoria della stagione in virtù di una bella prestazione della difesa che ha forzato ben quattro turnovers dei Panthers. I due fumble e i due intercetti sono risultati determinanti ai fini del risultato finale perché in tre dei quattro casi Memphis ha segnato dei punti dopo aver conquistato il possesso.

Il primo possesso é di Memphis che sfrutta un gran ritorno di kick-off di Kerrith Whyte che guadagna cinquantasette yard e arriva in territorio di Michigan. Da qui però i gialloblù non riescono ad avanzare ulteriormente e devono tentare un difficile field goal da 54 yard che Alex Kessman realizza. Seguono dei drive senza esito, poi gli Showboats si affidano ancora al piede di Kessman che realizza ancora da 53 yard. Qui arriva il primo turnover di Michigan: Josh Love gestisce un buon drive e con una sequenza di passaggi corti arriva nella red zone avversaria, ma si fa intercettare da Anthony Butler che dalle proprie 6 riporta per 26 yard consegnando la palla al proprio offense sulle 32.

Cole Kelley gestisce un buon mix di passaggi e corse e piazza il big play, un passaggio di 32 yard ce Vinnie Papale riceve a due yard dalla end zone. Sarà poi lo stesso QB a segnare con una corsa breve. Con l’extra point di Kessman si va sul 13-0. I Panthers riescono finalmente a segnare i loro primi punti grazie a un field goal di Cole Murphy che calcia da 24 yard al termine di un drive durato quasi nove minuti portato avanti quasi esclusivamente da corse brevi dei due RB Stevie Scott e Reggie Corbin e da un paio di passaggi corti di Carson Strong che ha avvicendato Josh Love nel ruolo di QB. Prima del termine del primo tempo i Panthers gestiscono un altro discreto possesso ma, Strong si fa intercettare in end zone da Jermaine Kelly. Questa volta Memphis non monetizza il cambio di possesso perché arriva la fine del tempo.

Il terzo periodo vede un possesso improduttivo di Michigan seguito da uno di Memphis che si conclude con il terzo field goal di Kessman. Segue un altro drive di Michigan impostato tutto su runs di Reggie Corbin che arriva fino alla linea delle tre yard di Memphis. Love conclude con un passaggio a Joe Walker. I Panthers si riavvicinano, ma Memphis ristabilisce le distanze con un touch down di Kelley che corre le ultime sei yard di un drive che ha visto protagonista il RB Kerrith Whyte che alla fine totalizzerà 54 yard in 15 portate più altre 27 dopo ricezione, che vanno ad aggiungersi alle 107 guadagnate nel ritorno di tre kick-off. Un bottino che lo rende protagonista assoluto della partita. L’ovale torna ai Panthers, ma Love perde il possesso della palla in seguito a un sack del DE Jeff McCulloch che ricovera il fumble e lo riporta in touch down per 34 yard. Kessman fallisce il calcio addizionale e si va sul 29-10 che non cambierà più.

New Jersey Generals vs New Orleans Breakers 17-20

I Breakers continuano a loro striscia vincente superando di misura i Generals in una partita che si é mantenuta in grande equilibrio soprattutto per merito delle due difese, che sono riuscite a limitare due tra i più temibili offense team della lega. Ci aspettavamo una partita ad alto punteggio e abbiamo invece visto un confronto in cui le difese sono state protagoniste.

I Generals hanno, come sempre, privilegiato il loro collaudato running game affidato oltre che al solito Darius Victor, 9 corse per 69 yard, anche al rientrante Trey Williams, che ne ha coperte 70 segnando anche un TD. DeAndre Johnson ha passato poche volte facendo un 7 su 14 per 113 yard, ma ha contribuito al gioco a terra co 38 yard i cinque corse. Da parte dei Breakers prestazione di grande sostanza del QB Bethel-Thompson che ha gestito in modo equilibrato il gioco d’attacco. Le sue statistiche parlano di un ottimo 70% di completi per 279 yard, ma senza TD pass perché per chiudere i due drives in touchdown si é affidato ai rush di Wes Hills. Alla fine ha prevalso New Orleans per un field goal in più e per la sagacia con cui l’esperto QB dei Breakers ha gestito gli ultimi minuti della partita.

New Orleans ha il primo turno offensivo e lo gestisce al meglio andando subito in touch down con un rush di 9 yard di Wes Hills dopo che lo stesso Hills con altre tre corse e il TE Surratt con una ricezione da 33 yard di guadagno avevano coperto le prime 53 yard. La risposta di NJ non é fortunata giacché Darius Victor perde l’ovale subito dopo l’hand-off: il fumble viene ricoverato per New Orleans da Shaheed Salmon. Nel seguito le due difese costringeranno gli opposti attacchi al calcio di allontanamento, poi MBT si fa intercettare dal safety Shalom Luani, ottima partita la sua, ma i Generals non riescono a capitalizzare il cambio di possesso.

Pubblicità

Seguono una serie di possessi alternati in cui nessuna delle due squadre riesce a conquistare neanche il primo down, poi finalmente arriva il pareggio di New Jersey quando DeAndre Johnson dalle proprie 38 passa a Cam Echols-Luper che riceve sulle 45 dei Breakers e vola in end zone correndo lungo la sideline. La risposta di New Orleans arriva nel possesso successivo in cui, partiti dalle proprie 44 per il buon ritorno di Eli Stove, i Breakers coprono le prime 40 a suon di passaggi per Lee Morris e Wes Hills e corse dello stesso Hills che poi copre anche l’ultima yard per entrare in end zone. Prima della fine del periodo i Generals, con una buona sequenza di azioni, arrivano fino alle 20 di Nola, ma due incompleti di Johnson li costringono ad accontentarsi del field goal di Nick Sciba da 38 yard per il 14-10 a favore dei Breakers.

Il terzo periodo, dopo un punt di New Jersey, vede un lunghissimo drive dei Breakers che vede protagonisti il solito Hills con le sue corse e MBT che completa sette passaggi verso Dee Anderson, Jonathan Adams e… Wes Hills, abile anche in versione ricevitore. Purtroppo, complice una penalità per holding, arriva sulle 7 di New Jersey con un quarto e 7 e si deve accontentare di tre punti che Matt Coghlin mette a segno da 25 yard. I Generals rispondono con un drive completamente impostato sulle corse con Victor che guadagna 41 yard, coadiuvato dallo stesso Johnson e infine da Trey Williams che ne corre prima cinque e poi le restanti 19 per entrare in end zone.

Si entra nell’ultimo periodo in parità e i due attacchi sono costretti al punt, poi i Breakers, dopo un altro drive in cui Hills fa la parte del boia e dell’impiccato con corse brevi e una ricezione, sono ancora costretti ad accontentarsi di calciare per portarsi sul 20-17. La palla torna ai rossi, ma la difesa di NO fa buona guardia e restituisce il possesso a Bethel-Thompson che, affidandosi ancora alle corse di Hills, riesce a mantenere il possesso per quasi sei minuti prima di calciare il punt che restituisce l’ovale ai Generals sulle loro otto yard a trentacinque secondi dal termine. Il tentativo di “Hail Mary pass” abortisce sul nascere perché Johnson perde la palla che torna ai Breakers quando restano solo sei secondi.

Per concludere, una menzione speciale per Wes Hills, mio personale MVP, che ha corso per 88 yard e ricevuto sette volte su otto per altre 71 yard, contribuendo in modo determinante al ball control finale che ha dato la vittoria ai suoi.

Pittsburgh Maulers vs Birmingham Stallions 20-24

Vittoria prevista, ma soffertissima degli Stallions contro i Maulers che sempre molto forti in difesa, sono parecchio migliorati anche nel gioco d’attacco. Buonissima la partita del QB Troy Williams che ha fatto un bel 21 su 33 per 217 yard, non male per uno che nelle tre partite precedenti aveva messo insieme complessivamente 159 yard con un 25 su 46. Contro gli Stallions Williams è stato anche il migliore ball carrier con 63 yard e un TD in sette corse. Quello che manca ancora é la capacità di concretizzare nelle ultime yard. Anche in questa partita Pittsburgh é stata per tre volte in red zone, due delle quali entro le cinque yard, e tutte le volte ha dovuto ripiegare sui calci dell’infallibile Chris Blewitt.

La difesa ha dato il suo solito contributo, nonostante l’assenza di Reuben Foster, mettendo in seria difficoltà Alex McGough, fino a ieri il miglior QB in termini di yard e di TD pass e limitando il running game di Birmingham a sole 99 yard, 48 delle quali corse in scrambler da McGough. Così una partita che sembrava dal pronostico scontato é diventata un emozionante testa a testa nella quale hanno vinto i campioni in carica.

Il primo drive é di Pittsburgh che grazie a un buon ritorno di kick-off di Josh Simmons può partire dalle 45 degli Stallions. Troy Williams completa una serie di passaggi nel corto-medio raggio, ma poi, arrivata sulle 7 di Birmingham non riesce a varcare a linea di meta e ripiega sul field goal di Chris Blewitt. Gli Stallions son in difficoltà contro la difesa giallonera e non vanno oltre il punt, imitati oi dai Maulers, che però nel successivo turno offensivo di Birmigham, riescono a riconquistare l’ovale per effetto di un Mark Gilbert a un tentativo di passaggio di McGough. Partito nel territorio avversario Williams, con un passaggio per Gaither, arriva facilmente sulle tre degli Stallions ma, anche questa volta, dopo tre tentativi infruttuosi, deve cedere a Blewitt il compito di calciare per i tre punti.

Ritornato in campo, McGough si fa intercettare di nuovo, questa volta da Keith Gipson, ma anche questa volta i Maulers, arrivati entro la linea delle dieci, non riescono a violare la end zone e Blewitt mette a segno il terzo field goal. A questo punto McGough decide di affidarsi ai runner e attiva Zaquandre Whyte, che con quattro corse brevi guadagna una ventina di yard per arrivare in red zone, dove però Mc Gough fa due incompleti e deve ripiegare sul calcio che Brandon Aubrey realizza da 37 yard. Dopo un punt di Pittsburgh che Davion Davis riporta fino quasi alla linea di metà campo, McGough riesce finalmente a completare quattro buoni passaggi per C.J. Marable, Davion Davis e Adrian Hardy per un totale di 47 yard, per poi correre le cinque yard rimaste e segnare il touchdown del sorpasso.

Il terzo periodo vede solo un possesso Stallion che non va oltre il punt e successivamente il quarto field goal di Blewitt da 48 yard a conclusione di un drive quasi tutto di corse. Siamo alle fine del terzo periodo e da questo momento succede di tutto. Prima arriva il touch down del nuovo sorpasso Stallions al termine di un drive lunghissimo in cui Zaquandre Whyte e lo stesso McGough corrono spesso per arrivare all’interno delle dieci yard, poi il QB lancia il passaggio da touch down per Davion Davis. La replica dei Maulers stavolta arriva fino in fondo grazie a Troy Williams che corre per 34 yard fino alla end zone e riporta i Maulers avanti per 20-17 dopo la trasformazione da due punti. Neanche il tempo di esultare e sul kick-off di Blewitt, Deon Cain raccoglie sulle proprie nove e parte per un ritorno in end zone di 91 yard che riporta definitivamente avanti gli Stallions. Manca ancora parecchio, ma Pittsburgh non va oltre il three & out e gli Stallions giocano l’ultimo possesso sulle corse riuscendo a realizzare il chiaro intento di portare il cronometro a zero.

La classifica della USFL

usfl classifica week 4

Pubblicità
T.Shirt e tazze di Huddle Magazine Merchandising

Francesco Di Taranto

Nato a Foggia, nel 1953, risiedo a Brescia dal 1987 e in precedenza ho abitato a Bologna, dove mi sono laureato in Ingegneria Elettronica. Ho cominciato a seguire il football dalla notte del Super Bowl 1982 vinto da san Francisco sui Cincinnati Bengals. Terminato il servizio militare, nell'aprile '82 ho cominciato a seguire assiduamente, a Bologna, alle partite dei Doves e dei Warriors. Per alcuni mesi, nel 1984, ho partecipato agli allenamenti di una squadra bolognese in formazione, gli Atoms, che sarebbero poi diventati Phoenix San Lazzaro, che ho poi dovuto lasciare a causa del trasferimento per motivi di lavoro. Da allora non ho più smesso di seguire il football, sia professionistico (NFL e poi USFL, AAF e quest'anno XFL), sia dilettantistico in Italia, ma anche in Germania, grazie ai video in streaming della GFL

Articoli collegati

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Questo sito utilizza Akismet per ridurre lo spam. Scopri come vengono elaborati i dati derivati dai commenti.

Pulsante per tornare all'inizio
Chiudi

Adblock rilevato

Huddle Magazine si sostiene con gli annunci pubblicitari visualizzati sul sito. Disabilita Ad Block (o suo equivalente) per aiutarci :-)

Ovviamente non sei obbligato a farlo, chiudi pure questo messaggio e continua la lettura.