[NFL] Week 8: La battaglia delle imbattute (Green Bay Packers vs Denver Broncos 10-29)

Il Sunday Night della ottava settimana NFL promette di essere una delle partite più emozionanti della stagione. I Packers di Aaron Rodgers volano allo Sports Authority Field at Mile High di Denver per affrontare Peyton Manning ed i suoi Broncos, in una sfida che contrappone due delle cinque squadre imbattute rimanenti.

Entrambe le squadre tornano in campo dopo aver beneficiato della Bye Week lo scorso weekend che ha permesso ai due coach di rivolgere l’attenzione ai problemi fin qui palesati; perché nonostante l’avvio di stagione da 6-0, tanto nel Wisconsin quanto nel Colorado le critiche di pubblico ed esperti sono ricadute sui due attacchi, incapaci di stare al passo con le rispettive difese, tra le migliori della lega.

A Denver le maggiori accuse vengono rivolte verso Peyton Manning. Tra chi lo dà per finito e chi sostiene che sia inadatto allo stile di gioco del nuovo Head Coach Gary Kubiak, sembra che la pazienza verso il QB che appena due stagioni fa aveva portato i Broncos al Super Bowl sia finita. I numeri di Manning, in effetti, sono tra i più modesti della sua illustre carriera. Appena oltre le 1500 yard lanciate, 7 passaggi da touchdown a fronte di ben 10 intercetti e la sensazione che il braccio non sia più quello di una volta.

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Tutto Manning contro i Packers

break

A Green Bay, invece, si tratta di ritrovare quel ritmo offensivo che ha contraddistinto le prime partite della stagione, portando molti analisti a definire inarrestabile il loro attacco. Lacy non è più il giocatore esplosivo in grado di reggere da solo il running game, il parco ricevitori si assottiglia di partita in partita e non si può chiedere a Rodgers di fare sempre tutto da solo. A tutto ciò va aggiunto il fatto che fuori casa i Packers sembrano completamente un’altra squadra rispetto a quella che si vede a Lambeau Field. Insomma, le due franchigie hanno molto da dimostrare, il che rende la partita ancora più interessante.

I Broncos scendono in campo decisissimi a rendersi subito pericolosi. Nelle prime due giocate Manning lancia subito in profondità verso Demaryius Thomas, prima per una presa da 18 yard e poi per un’infrazione da 25 contro la difesa ospite. Sulla stessa azione però una penalità comminata alla linea offensiva dei padroni di casa annulla il guadagno e ferma l’abbrivio di Denver, costringendola al punt. Ma è già un segnale di aggressività da parte di Manning che non si vedeva dall’anno scorso. Ed infatti dopo un velocissimo stop della difesa, l’attacco dei Broncos torna in campo e trova la prima segnatura dell’incontro affidandosi alle ricezioni dello scatenato Thomas e alle corse di un ispirato Ronnie Hillman. E’ proprio il RB uscito da San Diego State a siglare il primo touchdown del match. McManus trasforma l’extra point del 7-0.

Per tutto l’arco del primo tempo Aaron Rodgers subisce la pressione dell’incredibile linea difensiva di casa e sembra l’ombra di se stesso. Non riesce mai a trovare un ricevitore libero e la sua leggendaria abilità ad eludere la pass rush avversaria viene meno. Ne approfitta un Peyton Manning che, al contrario, sembra in ottima giornata. Denver si porta addirittura sul 17-0 grazie ad un’altra bellissima corsa di Hillman da 15 yard e ad un field goal di McManus dalle 50. L’attacco di Green Bay continua a faticare e riesce a spostare il pallone solo grazie alle penalità commesse dalla difesa. Proprio una di queste, apre la strada alla prima segnatura degli ospiti. Eddie Lacy trova finalmente un varco nel front seven avversario e realizza per il 17-7 che porta le due squadre all’intervallo.

Denver Broncos wide receiver Emmanuel Sanders

La marcatura di fine secondo quarto dona agli ospiti un po’ di tranquillità ed entusiasmo che permettono ai ragazzi di coach McCarthy di aprire il terzo quarto con un drive che, seppur con estrema fatica, porta alla causa altri tre punti grazie al piede di Mason Crosby. La reazione dei padroni di casa non si fa certo attendere: la secondaria ospite continua a lasciare varchi enormi al centro del campo, preoccupandosi troppo dei ricevitori lungo le sideline e permettendo così a Manning di ottenere con facilità grandi guadagni. Ed infatti il drive dura pochissimo.
In otto giocate i Broncos sono in end zone per la terza volta con una corsa centrale da 28 yard di CJ Anderson. La piccola scintilla che si era accesa per i Packers torna inesorabilmente a spegnersi. Saranno solo 140 le yard conquistate da Aaron Rodgers e compagni a fine partita, di cui appena 51 in un secondo tempo da dimenticare al più presto.

Dopo un altro field goal di McManus, ad inizio quarto periodo la difesa dei Broncos torna a fare la voce grossa. Strip sack di Demarcus Ware ai danni di Rodgers, palla che viene ricoperta nella propria end zone da un giocatore dei Packers e safety assegnata ai padroni di casa: 29-10 e partita chiusa. Manning sporca la sua ottima prestazione lanciando un intercetto sul possesso successivo, confermando in tal modo come il QB da Tennessee sia ancora un po’ in difficoltà con questo nuovo schema offensivo. Ma i segnali restano decisamente incoraggianti. Chiuderà infatti la partita con 340 yard lanciate ma soprattutto un paio di grandi passaggi in profondità che fino ad ora erano stati un grave problema.

Rodgers Ware Packers Broncos

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Ottima la partita dei due RB CJ Anderson (101 yard su 14 portate e 1 TD) e Ronnie Hillman (2 touchdown) e grande prova di Demaryius Thomas inarrestabile con 168 yard su 8 ricezioni. Partita da dimenticare per tutta la squadra del Wisconsin ma soprattutto per Aaron Rodgers che lancia il suo minimo in carriera (77 yard) e che è sembrato fin troppo disturbato dalla pressione della comunque ottima difesa dei Broncos.

Neanche il tempo di riprendersi per i Packers che la prossima settimana dovranno volare in casa dei Panthers per sfidare un’altra imbattuta. Per Manning invece, partita dall’alto contenuto emotivo: tornerà infatti ad Indianapolis per affrontare quei Colts che ha guidato nei primi quattordici anni della sua carriera.

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