Super Bowl LVII: Philadelphia Eagles

Nonostante la loro lunga storia, che inizia con la fondazione nel lontano 1933, i Philadelphia Eagles sono ricordati come una squadra storicamente poco vincente. Possono contare su quattro titoli nella loro bacheca, di cui tre però risalgono a prima della fusione tra AFL ed NFL (nel 1948, 1949 e 1960). La prima, e finora unica, vittoria al Super Bowl è arrivata quasi sessant’anni dopo l’ultimo titolo, quando lo sbalorditivo Nick Foles guidò la squadra della Pennsylvania al trionfo nel 2017

Nelle ultime sei stagioni gli Eagles sono arrivati sempre ai Playoff tranne che nel 2019, l’ultimo anno con Doug Pederson come head coach. Dal 2021 è arrivato in panchina un nuovo allenatore, il giovane Nick Sirianni, ex coordinatore offensivo dei Colts che in un paio di stagioni ha cambiato la storia recente della franchigia con l’aquila come simbolo, qualificandosi ai Playoff al primo anno e, in questo, arrivando almeno fino al Super Bowl. 

REGULAR SEASON E PLAYOFF

A inizio stagione, molti addetti ai lavori davano la franchigia della Pennsylvania in ascesa, ma pochi si aspettavano un inizio così travolgente. Grazie alle super prestazioni di tutta la squadra, e grazie anche a un calendario non particolarmente temibile, gli Eagles hanno subito vinto otto partite consecutive, ergendosi in vetta alla NFC e ipotecando già un posto per i Playoff. La striscia si è interrotta in week 9, quando sono inciampati sul campo dei Washington Commanders, ma allora Philadelphia ha dimostrato la sua vera forza.
Quando qualcuno ha iniziato a dubitare, i ragazzi di Nick Sirianni si sono subito ripresi, e hanno raccolto altre cinque vittorie che li hanno portati a un record di 13-1. Le altre due sconfitte sono arrivate nella terzultima e penultima settimana di regular season contro Cowboys e Saints. Le sconfitte non hanno però impedito la conquista del bye per il turno di Wild Card, e così gli Eagles hanno iniziato la Postseason affrontando, al turno di Divisional, i rivali della NFC East: i New York Giants.
Guidata da un fenomenale Jalen Hurts, la compagine di Philadelphia ha liquidato gli avversari in poco più di un quarto, trovandosi già sopra 28-0 prima dell’intervallo. Quella partita ha dimostrato la grande forza degli Eagles, la squadra con il roster più completo della lega e che, guidata da un giovane ma saggio coaching staff, ha confermato di essere la favorita almeno nella NFC. 
E infatti, nel Championship, il copione è andato più o meno allo stesso modo. Complice l’infortunio al gomito di Brock Purdy, che ha irrimediabilmente compromesso il gioco offensivo degli sfortunatissimi 49ers, gli Eagles hanno battuto i 49ers per 31-7. La distanza tra i due attacchi era troppa perché ci potesse essere una vera sfida, ma parliamoci chiaro: in tutta la stagione, i Philadelphia Eagles hanno dimostrato di essere la migliore squadra della NFC, e hanno ampiamente meritato di scendere in campo domenica prossima in Arizona per il Super Bowl LVII.

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IL ROSTER

Nelle 19 partite giocate tra Regular Season e Playoff, gli Eagles hanno dimostrato di poter contare sul roster più completo e profondo della lega. Sono coperti in ogni posizione, e questa è la loro più grande forza. In squadra non c’è un vero fenomeno generazionale come possono essere Patrick Mahomes o Travis Kelce, ma la somma dei singoli giocatori degli Eagles supera, almeno sulla carta, anche i Kansas City Chiefs che dovranno affrontare domenica. 
Il protagonista di questa stagione è però sicuramente il numero 1 di Phila, il quarterback Jalen Hurts. La sua scelta al secondo giro del Draft 2020 dopo un’ottima stagione con gli Oklahoma Sooners – dove è finito anche secondo all’Heisman Trophy, dietro solo Joe Burrow – aveva provocato qualche polemica tra i tifosi della franchigia, che dieci mesi prima aveva garantito un ricchissimo rinnovo a Carson Wentz. 
Dopo una stagione da rookie passata soprattutto in panchina, l’anno scorso il nuovo coach Nick Sirianni lo ha nominato titolare. Nel 2021 aveva soddisfatto le attese, ma aveva anche mostrato diversi limiti che facevano venire dubbi sul suo futuro nella lega. Questi dubbi sono però venuti meno nell’ultima stagione, in cui Jalen Hurts ha dimostrato di poter essere considerato uno dei migliori della lega nel suo ruolo. 

Hurts è pericoloso sia su passaggio sia in uscita dalla tasca, ma come spiega un articolo di The Athletic, è forse più corretto parlare di triple threat. Brian Johnson, allenatore dei quarterback di Philadelphia, in un’intervista ha detto di essere sorpreso che “la cosa di cui non si parla mai è quanto sia intelligente Jalen”. Secondo Johnson, Hurst è una tripla minaccia per le difese avversarie: è in grado di colpire con i suoi lanci, con le sue corse ma anche con la sua intelligenza che gli permette di leggere sempre ottimamente le situazioni che si creano in campo. 
Il merito della costruzione di roster va dato in primis al front office e agli scout della squadra. Nel solo reparto offensivo, dieci degli undici giocatori titolari sono stati scelti al Draft direttamente dalla franchigia della Pennsylvania, che ha quindi ampiamente dimostrato di saper lavorare sia nella selezione dei migliori prospetti, sia nell’aspetto forse più importante e sottovalutato, ovvero il loro sviluppo una volta arrivati in NFL.
L’unica eccezione è rappresentata dal ricevitore A.J. Brown, arrivato nell’ultima offseason dai Titans, il cui impatto è stato però decisivo. Il sito FiveThirtyEight, che raccoglie statistiche e dati di ESPN Analytics e NFL Next Gen Stats, lo considera il miglior wr del 2022, soprattutto per la sua capacità di farsi trovare libero in campo aperto. 

La difesa degli Eagles merita gli stessi complimenti riservati al reparto offensivo. Secondo il sito Football Outsiders, che tiene conto del Defense-adjusted Value Over Average (DVOA), la difesa di Philadelphia è la migliore della lega contro il passing game, mentre è la sesta della lega in totale, se consideriamo quindi anche il running game degli attacchi avversari. 
L’uomo da osservare sarà Haason Reddick, che in regular season ha guidato i suoi compagni mettendo a segno 16 sack, finendo come secondo nell’intera lega in questa speciale classifica. ed è stato anche primo in NFL per fumble forzati a pari merito con Alex Highsmith degli Steelers. In questa postseason Reddick ha già messo a segno due sack nella partita contro i Niners e 1,5 nel divisional ai danni di Daniel Jones, e domenica potrà giocare in uno stadio che conosce bene, avendo vestito la maglia dei Cardinals nelle sue prime quattro stagioni da professionista. 

LE CHIAVI DELLA PARTITA

Per provare a immaginare quello che accadrà domenica, non possiamo che partire da un dato importante: se sommiamo i punteggi delle due partite di Playoff giocate, vediamo che gli Eagles hanno segnato 69 punti e ne hanno incassati solo 14 da Giants e ‘Niners. La difesa di Philadelphia ha concesso solo due touchdown in 120 minuti di postseason, ma domenica dovrà affrontare un attacco ben diverso da quelli finora azzerati con facilità.
Gli Eagles si troveranno contro l’attacco più forte e potenzialmente esplosivo della lega, e devono temere in particolare Patrick Mahomes, che in passato ha già dimostrato innumerevoli volte di saper fare delle magie quando la situazione lo ha richiesto. Negli ultimi giorni, Mahomes ha detto che affronterà una difesa molto forte e molto ben allenata.
In effetti, il matchup decisivo potrebbe proprio essere quello che vede contrapposti l’attacco dei Chiefs e la difesa degli Eagles. Se il reparto difensivo di Phila riuscirà a limitare gli avversari, allora potrà pensare di controllare la partita. Occhio però a sottovalutare Mahomes e compagni, perché altrimenti potrebbe rischiare di ripetere quanto fatto vedere dai 49ers ormai tre anni fa, quando al Super Bowl LIV i californiani difesero molto bene per 45 minuti prima di crollare nell’ultimo quarto.

Le attenzioni di Philadelphia saranno quindi rivolte sul defensive coordinator Jonathan Gannon, che ha sempre dimostrato di sfruttare bene le doti e le caratteristiche dei propri giocatori. Oltre a Reddick, un ruolo fondamentale sarà svolto dalla coppia di cornerback formata da James Bradberry e Darius Slay. Sono due giocatori dotati di grande esperienza e che in questa stagione hanno dimostrato di essere, nonostante l’età che avanza, ancora tra i migliori della lega nel loro ruolo. Domenica saranno al loro primo Super Bowl, ma ci aspettiamo di vederli alla guida del reparto difensivo. 
In attacco, le attenzioni saranno rivolte sulla potenza di fuoco degli Eagles nel running game. Tra regular season e playoff, Philadelphia ha firmato 39 td su corsa, e di questi 15 portano il nome del qb Jalen Hurts, assolutamente temibile in uscita dalla tasca. 
Come spesso accade, il Super Bowl sarà però probabilmente deciso dallo scontro “in trincea” tra le linee delle due compagini. Anche in questo aspetto del gioco Philadelphia sembra prevalere su tutte le altre squadre della NFL. L’offensive line, guidata dal centro Jason Kelce, nelle partite disputate quest’anno ha provveduto sia a proteggere Hurts, sia a facilitare il gioco di corsa aprendo varchi per i running back e per lo stesso qb ex Oklahoma. La linea difensiva si è dimostrata assolutamente temibile per ogni avversario affrontato finora, e Philadelphia ha finito la regular season come prima per sack portati sui qb avversari, mettendone a segno ben 70 in 17 partite. 

Le ultime quotazioni di Las Vegas danno Philadelphia leggermente favorita sui Chiefs, ma lo spread di -1.5 ci fa capire come i bookmakers si aspettino una partita assolutamente combattuta, che ci potremo godere nella notte italiana tra domenica 12 e lunedì 13 febbraio alle nostre 00:30. 

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Carlo Giustozzi

Nato nelle Marche nel 2003, nel tempo libero cerco di unire la passione per lo sport e quella per la scrittura, con la speranza di farlo per vivere, un giorno. Parlo di parecchie cose, soprattutto pallacanestro, football americano e ciclismo.

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