[NFL] Championship: le pagelle di 49ers vs Falcons

Le pagelle dell’incontro di Championship NFC tra San Francisco 49ers e Atlanta Falcons

49ers

Colin Kaepernick 7,5
Gioca un match diametralmente opposto a quello con cui aveva shockato la NFL nel Divisional. Non corre praticamente mai. Usa a piene mani Vernon Davis. Magistrale nel scegliere sempre la soluzione migliore in “option”. Lucido in ogni istante della gara. Il panico? E chi è? Parte sotto di 14 faticando a muovere la catena. Ne esce senza affanno, costruisce la rimonta evitando di forzare. È alla seconda stagione nella Lega, ha giocato un mezzo campionato, non male, no?

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Frank Gore 7,5
Nessun home run, ma a forza di singoli e doppi va a segnare due volte. Una goccia perpetua che portata dopo portata rompe gli argini.

Vernon Davis 8
Stavolta l’hanno invitato alla festa. Era stato trascurato nei Divisional. Contro Atlanta si rifà e mette in conto anche gli interessi. I Falcons sette giorni prima non erano riusciti a tenere a bada Zach Miller dei Seahawks. I Niners l’hanno appuntato sui loro taccuini e per Davis il Championship si trasforma in un banchetto ricco di leccornie.

Michael Crabtree e Randy Moss 6
La settimana di Crabtree non è stata delle più tranquille, con le voci di un suo coinvolgimento in una storia di violenza. Lui in campo non sembra risentirne particolarmente anche se i piani di Harbaugh lo vedono coinvolto, sì, ma non perno del gioco. Anche Moss partecipa all’indimenticabile serata e si prepara al suo secondo Super Bowl.

San Francisco offensive line 7
Ennesima prestazione di spessore. Tre touchdown su corsa, un solo sack concesso, in avvio di gara.

San Francisco defense 6,5
Al reparto serve una piccola registrazione prima di ingranare. Patrick Willis (7,5) è quello dei giorni migliori. Le secondarie subiscono nel primo tempo, dopodiché salgono in cattedra.

Coach Jim Harbaugh 8
Strategia completamente diversa rispetto a quella impiegata la settimana precedente per liquidare Green Bay. Kaepernick resta nella tasca ad amministrare l’ovale senza scappare in prima linea. Abbondantissime spruzzate di Vernon Davis, ignorato nei Divisional. Del resto è contro i tight end che Atlanta si è dimostrata vulnerabile. Non perde la calma dopo un avvio molto complicato. Resta fedele sino in fondo al gameplan. Risultato: il Super Bowl, che avrebbe meritato anche lo scorso anno, è realtà. I Niners da quando c’è lui hanno cambiato marcia.

Falcons

Matt Ryan 5,5
I numeri sono stellari: da 8,5. Trecentonovantasei yard lanciate, tre touchdown, 30 completi su 42 tentativi. E se le partite durassero solo mezz’ora in questi playoff probabilmente si sarebbe ritagliato uno spazietto tra i grandissimi del gioco. Purtroppo tende ad evaporare con l’incedere della gara, anche se maneggia con dimestichezza disarmante il two minute offense. Cruciali i due turnover che finiscono per gravare sul risultato. Avrà modo di riprovarci.

Michael Turner 6
Finché gioca dimostra che potrebbe tranquillamente vincere le Olimpiadi dei Tagliaboschi nella categoria “traino di un Tir”. Una forza sovraumana gli muove le gambe. A ballare però è la caviglia, che lo esclude appena dopo le prime battute.

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Atlanta defense 5
Primi drive da incorniciare. Poi pensa troppo a come fermare le corse di Kaepernick senza accorgersi di concedere a Gore e James di bucarla ripetutamente, soprattutto nella red zone. E finisce per dimenticarsi completamente Vernon Davis (così come era accaduto con Zach Miller).

Julio Jones 7,5
L’avevamo invocato dopo la scialba prova nel Divisional. Ha risposto da campione. Una prima parte di gara imbarazzante per facilità nel divorarsi una delle migliori difese della Nfl. Poi pian piano il suo segnale esce dal radar della partita. Ryan non riesce più a trovarlo e Atlanta perde la sua bussola. Quando si ricorda dell’11, lui c’è.

Tony Gonzalez 7,5
Se anziché un casco tradizionale si infilasse un “Revolution” sarebbe davvero uguale. A chi? A un robot dei cartoni animati giapponesi anni 70-80. La rivisitazione americana di Mazinga Z. Guardatelo tornare in huddle dopo una ricezione. Sembra un macchinoso groviglio di cavi e metallo. E invece… Ha mani delicate e sa anche danzare, se serve. Ancora una volta sfodera una partita eccellente. Quando occorrono le ricezioni complicate si va da lui e la risposta è sempre “presente”. Peccato abbia speso tanti anni senza riuscire a lottare per un traguardo, il Super Bowl, che avrebbe meritato. Ah, non crediate che non riesca a volare: quando segna decolla per schiacciare tra i pali. E l’ha fatto anche contro San Francisco. Se smette, lo fa al top. Chapeau.

Roddy White 6
Anche lui a fine serata ha ammassato una “linea statistica” di tutto rispetto. Eppure ripensando alla gara non si ha la sensazione che ci sia la sua impronta.

Atlanta offensive line 6,5
I Falcons non corrono troppo, e nemmeno bene, anche a causa dell’infortunio di Turner. In trincea però la vittoria è loro: Ryan ha ore per scegliere il bersaglio che preferisce.

Coach Mike Smith 5,5
Quel tight end che scorrazza libero dove gli pare è un difetto che andava sistemato per tempo. Impossibile pensare che San Francisco non volesse approfittarne dopo aver studiato il Divisional. In entrambe le partite di playoff agli avvii lanciati sono seguite due rimonte nette e che fanno riflettere. Atlanta ha un’ottima squadra e Smith ha enormi meriti. Se vuole di più però sarà obbligato a lavorare per correggere le sbavature. In gennaio diventano determinanti. Quest’anno più che mai sembra abbia perso un’occasione succulenta. L’afflosciamento dopo l’intervallo non può ricadere solo su Ryan.

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4 Commenti

  1. Kaepernick di anni ne ha 25, si è fatto 5 anni di college (4+redshirt), un anno in panca ai 49ers e quest’anno l’esplosione.

  2. Pardon, errore di lettura nella verifica dei dati. Maldido nottambulismo che mi ha concentrato troppo sui voti! 😉 Grazie per la segnalazione.

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