[NFL] Week 1: Dominio indiscusso (Pittsburgh Steelers vs New England Patriots 3-33)

In controtendenza con la tradizione, che vuole la squadra vincitrice del Super Bowl aprire le danze della stagione, la rincorsa alla riconferma dei campioni in carica dei New England Patriots comincia nel Sunday Night della prima giornata. Dopo aver lasciato spazio alla rivalità più antica e sentita della lega (Packers e Bears) in occasione dei cento anni della NFL, i Patriots si apprestano ad affrontare una stagione iniziata in modo decisamente insolito. Se il ritiro di Rob Gronkowski, afflitto da continui problemi fisici, era quantomeno preventivabile, la giostra di partenze ed arrivi nel parco ricevitori è atipica per una squadra ed un coach che amano avere la rosa a disposizione per tutto il training camp e le partite di preseason.

Julian Edelman ha subito la rottura del pollice che lo ha tenuto fuori per buona parte del training camp, Josh Gordon è tornato a disposizione dopo l’ennesima squalifica della lega solo prima dell’ultima giornata di preseason, la prima scelta al draft N’Keal Harry è stato messo nella lista infortunati ad una settimana dall’esordio e non potrà tornare a gocare prima di Week 9 e, a coronare il tutto, lo scioccante arrivo di Antonio Brown, firmato alla viglia del primo match stagionale, poche ore dopo il suo rilascio da parte dei Raiders. L’unico punto fermo su cui New England può sempre contare è l’inossidabile Tom Brady. Il quarantaduenne nativo di San Mateo, CA, è reduce dal suo sesto anello ma sembra non aver alcuna voglia di appendere il casco al chiodo.

Il primo ostacolo sul difficile cammino che porta alla riconferma sono i Pittsburgh Steelers. E’ un anno di rinnovamento per gli Steelers che hanno deciso di tagliare i ponti con i loro giocatori più talentuosi (Le’Veon Bell e lo stesso Antonio Brown) nella speranza di allontanare tutto il “drama” che li ha contraddistinti negli ultimi anni e ritrovare un po’ di serenità, oltre che i playoff sfuggiti l’anno scorso all’ultima giornata. L’esplosione di JuJu Smith-Schuster e di James Conner ha sicuramente facilitato la decisione della proprietà di cedere Bell e Brown, ma i due giovani playmaker dovranno dimostrare di essere all’altezza ora che sono gli indiscutibili numeri uno rispettivamente fra i WR e i RB giallo-neri. A sorvegliare questo nuovo corso sono rimasti sia Ben Roethlisberger che Mike Tomlin, assolutamente decisi a cambiare la statistica che li vede uscire sempre sconfitti da Foxborough. In cinque partite disputate al Gillette Stadium da quando sono QB e coach della franchigia della Pennsylvania, fra regular e post season, Pittsburgh ha infatti rimediato cinque sconfitte.

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Dopo la rituale cerimonia per la targa di campioni del Super Bowl LIII, la partita comincia con il kick-off affidato al confermato seppur criticato kicker degli Steelers Chris Boswell. Sin dai primi drive la ruggine da prima partita dell’anno è evidente: sia Brady che Roethlisberger sbagliano qualche lancio e non si intendono con i ricevitori, facilitando il lavoro delle due difese. Già dal secondo possesso, però, New England torna ad essere quella macchina oliata capace di vincere sei Super Bowl in diciassette anni. Brady comincia a trovare con regolarità i suoi ricevitori, sfruttando come di consueto i RB accoppiati ai LB in uscita dal backfield. Poi McDaniel tira fuori dal cilindro una giocata che spiazza completamente la difesa ospite: Brady lancia all’indietro per Edelman che riceve e, dopo aver fintato il passaggio in profondità, serve James White circondato da uomini di linea che lo scortano fino alla red zone avversaria. Un double pass screen pass – così potremmo definirlo – da 32 yard che fa da preludio alla prima segnatura stagionale dei Patriots. Gli Steelers mandano un blitz verso Brady ma si dimenticano la marcatura di Josh Gordon che corre una drag route e riceve completamente solo. Dopo aver eluso il placcaggio non perfetto di Haden, Gordon porta la palla fino alla endzone per il touchdown che, unito all’extra-point di Gostkowski, vale il 7-0 per i padroni di casa.

Se Brady e i suoi riescono a risvegliarsi dal torpore del primo drive, lo stesso non si può dire per Roethlisberger e compagni. Pittsburgh accumula la miseria di 77 yard durante il primo tempo, con appena quattro primi down e una mancata conversione di quarto down. I Patriots, invece, metteranno a segno altre tre marcature nel corso del secondo quarto: due volte grazie al piede di Gostkowski e una sull’asse Brady-Dorsett. E’ la play-action, giocata chiave per l’attacco di casa, a funzionare alla perfezione; prima libera Julian Edelman per due guadagni importanti e poi permette a Dorsett di ricevere il perfetto lancio da 25 yard di Brady per il touchdown. All’intervallo il punteggio recita un impietoso 20-0 per New England.

Ben Roethlisberger steelers patriots

Gli ospiti provano a scuotersi ad inizio terzo quarto con il primo drive degno di nota di giornata. Sull’unica sbavatura di una secondaria praticamente perfetta, Roethlisberger connette con Washington su un lancio profondo da 45 yard che porta gli Steelers in red zone per la prima volta. L’attacco non riesce a chiudere il possesso con il touchdown ma trova comunque i primi punti della partita con il piede di Boswell. Il kicker non sbaglia dalle 19 yard e mette sul tabellone i suoi con il field goal del 20-3. La reazione dei padroni di casa è immediata e da colpo del KO. Brady mostra come il suo braccio sia tutt’altro che deteriorato centrando perfettamente sulla corsa con una bomba da 58 yard un Dorsett che aveva staccato in velocità il suo marcatore. Ricezione e touchdown che vale il 27-3 e la bandiera bianca degli ospiti. Brady e compagni allungano ancora sul possesso successivo grazie ad un’altra ricezione da più di 40 yard, questa volta di Josh Gordon, e al piede di Gostkowksi che realizza il terzo field goal della sua partita.

Il quarto periodo serve solo per aggiornare le statistiche, con l’intercetto di Devin McCourty ai danni di Roethlisberger, e il punteggio finale, con un altro field goal di Gostkowski. Finisce dunque 33-3 una partita molto più a senso unico del previsto. Prova maiuscola dei campioni in carica, che si candidano prepotentemente ad un ruolo da protagonisti, e decisamente sottotono per gli Steelers che sembrano aver bisogno di altro tempo per metabolizzare le partenze di Bell e Brown. Impressionante prestazione della difesa di Belichick che lascia Roethlisberger a secco di touchdown per la prima volta dal 2017. L’attacco guidato da Brady spaventa già l’intera lega e con Antonio Brown, che sarà a disposizione da Week 2, rischia di diventare inarrestabile.

Tom Brady chiude la sua prestazione con 341 yard e 3 TD, dando l’impressione di essere ancora tra i migliori QB della lega nonostante l’età. Il ritrovato Josh Gordon, Julian Edelman e Phillip Dorsett combinano per 13 ricezioni, 251 yard e 3 TD, mentre James White conferma la sua importanza nel game plan dei Patriots con 82 scrimmage yard. Dall’altra parte match da dimenticare in fretta per Roethlisberger che chiude con 276 yard e un intercetto. JuJu Smith-Schuster conquista 78 yard ma da lui ci si aspetta molto di più in questa stagione.

La prossima settimana i Patriots faranno visita ai Miami Dolphins per il primo scontro divisionale del campionato, mentre gli Steelers inaugureranno per la stagione Heinz Field ospitando i Seattle Seahawks.

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