Il Preview di Buffalo Bills vs Cincinnati Bengals

Quello in programma nella notte italiana tra lunedì e martedì, più precisamente alle 2.30, non solo sarà il 1° MNF di questo 2023, ma sarà anche il 33° confronto tra queste due franchigie, con gli ospiti a guidare una serie equilibratissima, forti di 17 vittorie e 15 sconfitte sconfitte, ultima delle quali risalente all’8 ottobre del 2017, quando i Buffalo Bills, allenati da un “rookie” Sean McDermott e guidati in cabina di regia dal QB Tyrod Taylor, vennero sconfitti per 20-16 dai Cincinnati Bengals dello storico HC Marvin Lewis, merito di una prestazione stellare del WR A.J. Green, autore quel pomeriggio di 7 ricezioni, 189 yard ed 1 TD. Da rimarcare in casa Bills l’ottima prestazione del formidabile duo di Safety Hyde-Poyer, al primo anno con la nuova maglia e responsabili di un intercetto ciascuno.

L’ultima occasione in cui le due squadre si sono trovate a fronteggiarsi risale alla Regular Season 2019, più precisamente al match di week 3, quando i Buffalo Bills di Josh Allen ebbero la meglio dei “Tigrotti” al termine di un match equilibrato, combattuto e costellato di errori, terminato con il punteggio di 21-17 grazie al TD segnato dal RB Frank Gore quando il cronometro recitava implacabile 1.50 minuti al termine della sfida.
Con un Josh Allen parecchio sottotono, autore del 64% di completi, 243 passing yard, 1 TD, 1 intercetto ed un QB rating di appena 81, fu il CB Tre’Davious White l’indiscusso mattatore di serata, merito di 2 palloni deviati, 1 fumble forzato e addirittura 2 intercetti.
Al termine di quella stagione, l’ex Tigers fu convocato al Pro Bowl per la prima volta in carriera ed eletto nel 1st Team All Pro, posizionandosi inoltre al 5° posto nella corsa all’ambito premio di DPOY, a coronamento di una stagione da 17 palloni deviati, 6 intercetti e 2 fumble forzati.
Dall’avvento di Sean McDermott in panchina il record tra le due squadre è perfettamente in equilibrio, 1-1.  

Come arrivano i Buffalo Bills

Gli ospiti, reduci dalla vittoria ottenuta a domicilio ai danni dei malcapitati Bears, sconfitti con il punteggio di 35-13 nonostante un Josh Allen altamente impreciso, si affacciano a questo importantissimo match con l’unico intento di tornare in quel di Buffalo con il 7° successo consecutivo, blindando quantomeno il 2° posto nell’intera Conference, in attesa dell’ultimo impegno casalingo contro i New England Patriots.
La Offense, a dir poco altalenante nell’ultimo periodo, è issata al 4° posto per Point/Game (28.0), al 2° per total Yard/Game (402.3) alle spalle dei Chiefs, al 7° per passing Yard/Game (259.5) ed infine all’8° posto per rushing Yard/Game (142.8).
Il reparto difensivo, decisamente migliorato in occasione delle ultime uscite, è ancora posizionato al 2° posto per punti concessi a partita (17.5 alle spalle degli appena 15.3 subiti dalla fenomenale difesa dei 49ers), al 7° per Total Yard/Game (317.7), al 4° per rushing Yard/Game (104.4) ma solamente al 15° per passing Yard/Game concesse (213.3).
Passando al capitolo infortunati in vista del match, il forte Centro Mitch Morse, indiscussa pietra angolare dell’O-Line, ha superato il “concussion protocol” e sarà regolarmente in campo, così come i vari Milano, Basham e Phillips, limitati durante la settimana ma prontamente recuperati in vista dell’importantissimo match. L’unico giocatore designato come “questionable” è la safety Jordan Poyer, limitato da un problema al ginocchio ma con tutta probabilità regolarmente in campo vista l’importanza capitale dell’incontro.

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Come arrivano i Cincinnati Bengals

I padroni di casa, reduci dalla vittoria conquistata sul filo di lana in quel di Foxborough, sono imbattuti da 7 partite partite consecutive, essendo l’ultima sconfitta risalente addirittura al 31 ottobre, quando i Cleveland Browns si imposero davanti al proprio pubblico con l’inequivocabile punteggio di 32-13.
Il reparto offensivo dei Bengals, innegabilmente trainato dal gioco aereo più esplosivo dell’intera lega, è posizionato al 6° posto per point/Game (26.1), al 7° per total Yard/Game (367.4), al 5° per passing Yard/Game (269.2) ma solamente al 26° per rushing Yard/Game (98.2).
Decisamente più zoppicante il rendimento della difesa, posizionata in 9° posizione per Point/Game (20.4), in 13° per total Yard/Game (332.3), in 21° per passing Yard/Game (225.9) e per finire in 7° rushing Yard/Game (106.4). 
I Bengals, privi del CB n°1 Chidobe Amuzie e del RT La’el Collins (“out for season”), dovrebbero verosimilmente recuperare tanto il TE Hayden Hurst, quanto il DE Sam Hubbard (l’unico listato come “questionable”), presentandosi così a ranghi sostanzialmente completi.

Matchup chiave

Cincinnati Bengals WR Vs Buffalo Bills CB

Inutile negarlo, gran parte dell’esito finale del match dipenderà da come la secondaria dei Bills riuscirà a limitare l’esplosivo passing game dei Bengals, orchestrato da un Joe Burrow in grandissimo spolvero e coadiuvato da un formidabile trio di ricevitori, quello formato da Chase, Higgins e Boyd, il più forte e meglio assortito dell’intera lega.
Sebbene Chase rimanga sicuramente il più chiacchierato dei tre, merito di una stagione d’esordio mostruosa (1.455 yard, 18.0 Y/R, 13 TD), Tee Higgins sta disputando una stagione a dir poco sensazionale, tanto da aver ammassato la bellezza di 1.022 receiving yard e 7 TD, a fronte di soli 4 palloni lasciati cadere a terra.
L’ex Tigers, dotato di una fisicità importante, è un autentico maestro nelle “contested catch”, come comprovato dalle 16 ricezioni completate in 25 occasioni.
A completare il terribile terzetto troviamo quel Tyler Boyd, da sempre criminalmente sottovalutato, che è solito creare scompiglio nello slot, merito di un route running rifinitissimo e mani altrettanto educate (1 solo drop commesso in questa stagione, altrettanti in quella passata e solamente 2 nel 2020).

Come sicuramente avremo tutti potuto costatare, difficilmente i ricevitori dei Bengals lasceranno cadere un pallone a terra, motivo per cui il compito che attenderà i CB dei Bills sarà a dir poco arduo.
I Bills, complice l’assenza prolungata della “Center Field” Safety Micah Hyde, stanno faticando più del solito nel contenere gli attacchi aerei avversari, complice una comprovata difficoltà nel vincere le contested catch (chiedere a Dane Jackson) e soprattutto nel limitare i cosiddetti “Alpha dog” receiver (Justin Jefferson, Amari Cooper, Cooper Kupp e Jaylen Waddle solo per citarne alcuni).
La difesa dei Bills, issata al 2° posto per punti concessi a partita (17.5), si trova solamente in 15° posizione passing yard concesse a partita (213.3), sintomo di quanto ci sarà da soffrire nell’ormai imminente sfida.

Stefon Diggs Vs Eli Apple

Il fortissimo n°14, nonostante abbia già superato lo scoglio delle 100 ricezioni stagionali (traguardo raggiunto nelle ultime 3 Regular Season consecutive), avendo al momento catturato 101 palloni, tramutati in 1.325 receiving yard e 10 segnature (già pareggiato il proprio career high stabilito nella passata stagione, rimanendo tuttavia a bocca asciutta nelle ultime 3 apparizioni), non è riuscito a sfondare il muro delle 100 Y/G in nessuna delle ultime 6 partite, arrivandoci vicino solamente con le 92 ricevute sul campo dei Patriots.
L’arduo compito di limitare il go-to-guy del QB Josh Allen graverà verosimilmente sulle spalle dell’ex 1st Rounder Eli Apple, scelto dai Giants con la 10° pick assoluta al draft 2016 ma ben presto rivelatosi un “bust” clamoroso.
L’ex Buckeyes, al 2° anno in quel di Cincinnati dopo aver girovagato tra New York, Carolina e New Orleans, si sta riconfermando parecchio altalenante, tanto da aver sin qui concesso 528 receiving yard (158 YAC), 3 TD ed un passer rating di 101.8, a fronte di 8 palloni deviati e ancora nessun intercetto.
Oltre alle già citate amnesie in coverage, il n°20 denota evidenti lacune nel “tackling”, avendo mancato il 18.9% dei placcaggi tentati, dato ancora peggiorato rispetto al 14.3% della passata stagione.

Greg Rousseau Vs Hakeem Adeniji

In seguito al gravissimo infortunio occorso al RT La’el Collins, uscito anzitempo dal campo in occasione dell’ultima vittoria ai danni dei Patriots, il Coaching Staff sarà costretto (per la prima volta in questa stagione) a dover cambiare l’assetto dell’O-Line, schierando in campo il 25 Akeem Adeniji proprio in sostituzione dell’ex Cowboys.
Dopo essere stato scelto al 6° round del draft 2020, l’ex Jayhawks, utilizzato nella passata stagione come RG, è stato catapultato in campo nell’ultimo match disputato in quel di Foxborough, disputando 64 snap e concedendo la bellezza di 5 pressure ai rusher fronteggiati, finendo per mettere in seria difficoltà il proprio QB.
Dopo aver “duellato” con Matt Judon, finendo per essere battuto a ripetizione, questa volta sarà verosimilmente Greg Rousseau a transitare nella propria zona di competenza, dando vita ad uno “scontro” potenzialmente decisivo per l’esito finale del match.
L’ex Hurricanes, nonostante abbia saltato quasi 4 partite, è ugualmente riuscito a produrre 9.0 TFL, 12 QB hit, 7.0 sack (career high) e 37 pressioni totali, risultando pressochè incontenibile una volta ristabilitosi dall’infortunio.

Ed Oliver Vs Cordell Volson

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Dopo un inizio di stagione difficile, costellato da svariati problemi fisici, il fortissimo 3-tech ex Cougars ha decisamente alzato i giri del motore, a maggior ragione in seguito all’infortunio “season ending” patito dalla star Von Miller, contribuendo da quel momento in poi con 10 stop, 5.0 TFL, 2.0 sack, 9 pressioni, un fumble forzato ed una safety, risultando a dir poco immarcabile per i lineamen fronteggiati.
Il compito di arginare il decisamente atletico n°91, interior rusher dotato di un rarissimo mix di fisicità ed atletismo, graverà con tutta probabilità sulle spalle del rookie Cordell Volson, reduce da un inizio di stagione pressappoco zoppicante, ma decisamente migliorato con il progredire delle settimane.
L’ex Bison, scelto al 4° giro dell’ultimo draft, sebbene abbia sin qui concesso 4.0 sack, 10 QB hit e 34 pressioni complessive, viene da 5 partite nelle quali ha limito i rusher fronteggiati a sole 2 QB hit e 9 pressioni, mantenendo inoltre immacolata la casella dei sack.
Merita sicuramente una menzione la prova messa in vetrina sul campo dei Titans, nella quale era stato stato in grado di arginare egregiamente il fortissimo DT Jeffery Simmons, limitato ad una misera pressure.

Sam Hubbard Vs Spencer Brown

Oltre a Saffold, costantemente nell’occhio del ciclone a causa delle perduranti inefficienze in pass protection, è Spencer Brown a rappresentare il vero tallone d’Achille dell’intero reparto, complici una serie di performance a dir poco insufficienti.
L’ex Northern Iowa, flagellato da continui fastidi fisici sin dagli albori del Training Camp, è apparso parecchio in difficoltà nella quasi totalità delle 13 partite disputate, a tal punto da aver concesso 4.0 sack, 9 QB hit e 39 pressure ai pass rusher fronteggiati.
Dopo un match tutto sommato tranquillo, complici le ormai note carenze della D-Line dei Bears, nell’ormai imminente MNF si dovrà verosimilmente occupare del DE Sam Hubbard, costretto ai box nell’ultimo match disputato in quel di Foxborough (in seguito all’infortunio patito la settimana precedente sul campo dei Bucs) ma con tutta probabilità recuperabile.
L’ex Buckeyes, conosciuto essenzialmente per le sue abilità come run defender, sta disputando una stagione a dir poco positiva anche in pass rush, tanto da aver ammassato 6.5 sack, 21 QB hit e 50 pressioni totali.
Negli snap in cui sarà chiamato a rifiatare, complice una condizione fisica sicuramente non al top, sarà sostituto dal giovane Cameron Sample, scelto al 4° giro del draft 2021 e reduce dalla miglior prestazione della sua sin qui brevissima carriera: 1.0 sack, 1 QB hit e 3 pressioni totali sono i numeri ammassati nell’ultima vittoria sul campo dei Patriots.

A cura di Luca Poglio

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Buffalo Bills Backers Italy

Una sola ed unica penna che scrive, portavoce di una piccola grande famiglia accomunata da una scriteriata passione per i Buffalo Bills.

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