Il preview del Cotton Bowl 2022

È iniziata la stagione dei Bowl NCAA (qui il calendario completo) e come tradizione pubblicheremo preview e review delle partite accorpandole visto l’alto numero in programma 🙂 Il preview del Cotton Bowl tra Tulane Green Waves e USC Trojans. Le partite trasmesse da ESPN o ABC sono visibili su ESPN Player.

INFO

Data: 2 gennaio, ore 19:00 italiane
Luogo: Arlington, Texas
Stadio: AT&T Stadium
Dal: 1937
Edizione 2022: #16 Tulane Green Waves (11-2) vs #10 USC Trojans (11-2)
Conference coinvolte nel 2022: At-large (group of 5) vs at-large (power 5)
TV: ESPN

ULTIME EDIZIONI

29 Dicembre 2017> #5 Ohio State vs  #8 USC 24-7 / 67.510 spettatori
29 Dicembre 2018> Semifinale Playoff, #2 Clemson vs #3 Notre Dame 30-3 / 72.183 spettatori
28 Dicembre 2019> #15 Memphis vs  #13 Penn State 39-53 / 54.828 spettatori
30 Dicembre 2020> #8 Oklahoma vs #10 Florida 55-20 / 17.323 spettatori (capienza limitata per covid)
31 Dicembre 2021> Semifinale Playoff, #1 Alabama vs #4 Cincinnati 27-6 76.313 spettatori

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STORIA

Fondato a Dallas nel 1937, l’odierno Cotton Bowl fa parte della cerchia ristretta dei Bowl che, a rotazione, ospitano i playoff di college football. Nella sfida inaugurale TCU vinse contro Marquette per 16-6 davanti a 17.000 spettatori stipati nel Texas State Fair Grounds. Già alla fine di quel decennio il numero di spettatori medio era raddoppiato. Nel 1940 Clemson ebbe la meglio su Boston College in quella che è stata la prima e ultima apparizione in questo bowl per Frank Howard, leggendario allenatore dei Tigers (quello del “sasso” per i più esperti). Nel 1947 LSU e Arkansas furono protagonisti di un rocambolesco 0-0 in quello che passerà alla storia come “Ice Bowl”. Nel 1960 Syracuse sconfisse Texas per 23-14, tale vittoria garantì agli Orangemen il titolo nazionale. MVP di quell’incontro fu il runningback Ernie Davis. La storia bellissima di Davis è stata immortalata nel film “The Express”. Il Cotton Bowl del 1970 vide protagonista Notre Dame: fu infatti il primo bowl giocato dagli Irish dopo una sanzione autoimposta di 45 anni. La vittoria di quell’incontro andò però a Texas. Notre Dame si rifece nel 1979 quando un giovanissimo Joe Montana regalò la vittoria agli irish su Houston per 35 a 34.

Dal 1983 al 1987, tre dei quattro vincitori dell’Heisman Trophy presero parte al Cotton Bowl: Doug Flutie (Boston College 1985); Bo Jackson (Auburn 1986); Tim Brown (Notre Dame 1988). Il prestigio del Cotton Bowl ebbe un duro colpo a fine anni 80 in contemporanea alla crescita del Fiesta Bowl che dalla sua aveva un clima molto più mite rispetto al Texas di inizio gennaio. Tale situazione cambiò nel 1999 quando la Big 12 prese il controllo del Bowl, lasciato solo nel 2014. Dal 2000 al 2008, il Cotton Bowl fu sempre giocato durante il primo giorno del nuovo anno. Da ricordare la sfida del 2003, quando Texas guidata da Ricky Williams vinse contro LSU 35 a 20 dopo essere stata in svantaggio per 17-7 all’intervallo. Il Cotton Bowl del 2009 fu l’ultimo giocato al Cotton Bowl Stadium (dove oggi si tiene l’annuale “Red River Showdown” ovvero Texas vs Oklahoma), dal 2010 infatti viene giocato nell’AT&T Stadium, la casa dei Dallas Cowboys. Nella sfida inaugurale del nuovo stadio Ole Miss vinse contro Oklahoma State per 21-7 grazie ad una grande prova difensiva. Il ritorno tra i major bowl avvenne nel 2014 in concomitanza con l’inizio della formula dei playoff. Il Cotton Bowl del 2018 è stato vinto da Clemson per 30 a 3 su Notre Dame in una delle due semifinali per il titolo nazionale che sarà poi vinto dai Tigers. Nel 2022 per la prima volta il Cotton Bowl ha ospitato una semifinalista dei playoff appartenente al Group of 5: i Cincinnati Bearcats di Luke Fickell che avevano vinto l’AAC in una stagione da imbattuti guidati dall’ottimo QB Desmond Ridder: Alabama però si è dimostrata un ostacolo troppo grande e i Crimson Tides hanno dominato (seppure non azzerato) la squadra di Fickell in una partita terminata per 27-6 in favore della squadra di Nick Saban.

CURIOSITÀ

Nel 1989 UCLA vinse il Cotton Bowl guidata da Troy Aikman. Con Dallas in possesso della prima scelta ci furono molte polemiche in quanto Tom Landry, allenatore dei Cowboys, fu libero di poter scrutinare Aikman per tutto il periodo di avvicinamento al Cotton Bowl. Ironicamente Aikman fu sì scelto dai Cowboys ma non da Landry, licenziato qualche mese dopo in favore di Jimmy Johnson. Lo stadio è anche noto come “The House that Doak built” e fa riferimento alle gesta del running back di SMU, Doak Walker, nella seconda metà degli anni 40. Il Cotton Bowl fu inoltre usato anche per i mondiali di calcio del 1994 per ben 6 incontri.

EDIZIONE 2022

L’edizione di quest anno vedrà affrontarsi due squadre che hanno avuto una stagione di successo. In particolare, i Green Waves di Tulane hanno stupito tutti andandosi a prendere il titolo di AAC contro UCF in un Championship game ospitato in casa a New Orleans e vinto per 45-28 in una partita senza storia. La squadra dell’head coach Willie Fritz ha portato a casa risultati impressionanti, terminando con un record di 11-2 (uniche due sconfitte contro UCF nella regular season per 38-31 e un inaspettato upset per 27-24 contro Southern Miss nella schedule out of conference). La vittoria di maggiore peso è stata quello contro un’ottima Kansas State (vincitrice della Big XII) per 17-10, ma nella AAC i Green Waves hanno avuto la meglio su quasi tutte le big, con vittorie contro Houston (27-24), Memphis (38-28), SMU (59-24) e Cincinnati (27-24). Protagonista principale della stagione è stato il QB Michael Pratt (2776 yards, 25 TD e 5 intercetti), ma il coaching staff ha messo a punto una squadra veramente solida in tutti i reparti, e certamente in grado di impensierire chiunque. La vittoria della AAC ha fatto approdare la squadra di New Orleans meritatamente a questo bowl in quanto squadra con il ranking più alto tra le conference del group of 5. Sicuramente Tulane parte molto sfavorita, ma ha le capacità per ribaltare il pronostico.

Anche il primo anno di Lincoln Riley sulla panchina di USC ha riservato grandi soddisfazioni, sia per la squadra che per il QB, Caleb Williams, fresco vincitore dell’Heisman Trophy e autore di una stagione leggendaria (4075 yards, 37 TD e 4 intercetti). I pochi opt-out per questo bowl lasciano intendere che i Trojans ci tengono eccome alla vittoria. Per buona parte della stagione in realtà USC poteva ambire anche ai playoff, ma un paio di incidenti di percorso in una stagione comunque ottima hanno impedito il raggiungimento del risultato più ambito: il riferimento è alle due sconfitte contro Utah. Nella regular season una sconfitta per 43-42 ha posto fine alla stagione perfetta della squadra di Los Angeles: Sul 42-41 Utah a 48 secondi dalla fine ha messo a segno una two-point conversion portandosi in vantaggio e nel drive successivo una serie di passaggi lunghi incompleti non è riuscita a portare USC in field goal range. Il championship game della Big XII invece è stato letteralmente dominato dagli Utes per 47-24. I Trojans però hanno messo a segno molti risultati positivi, le vittorie contro Notre Dame (38-27) e contro UCLA in una partita combattutissima (48-45) spiccano tra i risultati più prestigiosi. Anche se la squadra di Lincoln Riley non è riuscita a vincere la PAC-12 perché ha trovato una tostissima Utah sulla sua strada, è una squadra piena di talento in tutti i reparti (da tenere d’occhio il running back Travis Dye e il wide receiver Jordan Addison), ma Tulane avrà veramente tanta voglia di mettere a segno una statement win per proiettarsi nella prossima stagione come big del Group of 5 per il secondo anno di fila (in una AAC senza Memphis, Houston, UCF e Cincinnati).

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