Thursday Night Monsters (Buffalo Bills vs New England Patriots 24-10)

I Buffalo Bills, reduci da un mese di novembre a dir poco complicato, centrano la terza vittoria consecutiva in un lasso temporale di appena 12 giorni, superando per 24-10 la sempre ostica banda di Bill Belichick, uscita sconfitta dal manto verde del Gillette Stadium al termine di una partita a senso unico, saldamente nelle mani di Josh Allen & Soci dal 1° all’ultimo istante di gioco, vogliosi di porre finalmente fine al digiuno di successi nelle sfide intradivisionali. I Bills, ormai specialisti del settore, conquistano il 3° successo in altrettanti “Thurday Night” disputati in questa stagione, stabilendo così un nuovo record a livello NFL.

Dopo il rapidissimo ed 3&Out inaugurale ad opera dei padroni di casa e l’ennesimo Field Goal trasformato dal kicker Tyler Bass (eletto poco prima come “AFC Special Teams Player of the Month”), il velocissimo CB e Returner Marcus Jones, in campo per il primo snap offensivo della propria carriera, ha prima ricevuto e poi riportato in endzone, dopo una corsa da 48 yard, un “quick screen” lanciatogli dal QB Mac Jones, valevole del momentaneo 7-3 e rivelatosi l’unico highlight della non certo entusismanete partita dei Patriots.

Sotto nel punteggio, con gli incubi delle ultime traballanti apparizioni nella mente, Josh Allen ha prontamente capitalizzato nei successivi due possessi, prima guidando i suoi in un magistrale drive da 82 yard, suggellato dal TD ricevuto dal fido compagno Stefon Diggs in occasione della giocata inaugurale del 2° quarto, poi concludendone un altro interminabile, 14 giochi, 7 minuti e 56 yard dopo, con un perfetto lancio da 8 yard ricevuto in endzone dal WR Gabe Davis per il momentaneo 17-7. Prima dell’intervallo, con oltre 5 minuti restanti sul cronometro, c’è stato ancora il tempo per assistere a 3 punt, allo strip sack messo a segno dell’incontenibile edge rusher Josh Uche ed al seguente FG da 48 yard fallito dal Kicker Nick Folk, sfortunato nel centrare in pieno il palo di sostegno.  

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Al rientro dagli spogliatoi, dopo gli ennesimi due punt di giornata, gli ospiti hanno deciso di azzannare definitivamente la partita, conducendo un ulteriore drive impeccabile, incentrato sul “mangiare” il cronometro ed evitare i rischi inutili, concluso (94 yard, 15 giochi e 8.55 minuti dopo) con il TD del 24-7 siglato dal RB Devin Singletary proprio agli albori dell’ultimo quarto di gioco. Nonostante i 14.31 minuti ancora restanti sul cronometro, il match poteva ormai considerarsi a dir poco concluso, riservando una serie di drive sostanzialmente in garbage time, costellati da un 3&Out per parte e dal FG trasformato da Folk per il 24-10 finale.

Con questa vittoria di importanza capitale, tanto per la classifica quanto per il modo in cui è maturata, i Bills centrano il 3° successo consecutivo lontano dall’Highmark Stadium, portandosi momentaneamente in testa alla AFC East con mezza partita di vantaggio sui Miami Dolphins, attesi domenica al Levi’s Stadium di Santa Clara, la tana dei lanciatissimi San Francisco 49ers.

Al contrario i Patriots, autori dell’ennesima prestazione zoppicante a livello offensivo, sono incappati nella seconda sconfitta consecutiva in poco meno di una settimana, dicendo forse addio alle ultime possibilità di centrare la postseason per il 2° anno consecutivo.

Josh Allen, “protetto” da una linea offensiva per l’ennesima volta a dir poco rivedibile, è nuovamente parso in totale controllo della propria offense, finendo per disputare una partita pulita, precisa e priva di forzature inutili, terminata con 22/33 passaggi completati, 223 yard, 2 TD e la casella degli intercetti immacolata, impreziosendo il tutto con 20 rushing yard in appena 8 portate. Il fortissimo n° 17, al 5° anno nella lega, è così diventato il primo giocatore nella storia della NFL a lanciare almeno 25 TD e a correrne almeno 5 in 3 stagioni.

A dir poco decisivo l’apporto del compagno di merende Stefon Diggs, autore di una partita sontuosa (inusuale drop a parte), conclusa con 7 ricezioni 92 yard ed 1 TD. Con quest’ultima segnatura, la 10° della sua fin qui strepitosa Regular Season, il WR originario del Maryland è così diventato il primo giocatore nella storia della franchigia a segnare 10+ receiving TD in almeno due stagioni.

Dal lato opposto della barricata, appena una settimana dopo aver forse disputato la miglior partita della propria stagione, il QB Mac Jones, apparso frettoloso ed impreciso per gran parte della nottata, ha messo in vetrina una performance da 22/36 passaggi completati, 195 passing yard ed 1 TD. A livello offensivo, come accaduto spesso finora, i Patriots hanno faticato parecchio a muovere il pallone, riuscendo a convertire solamente 3 dei 12 terzi down giocati, di cui 0/1 all’interno dell redzone.  L’unico baluardo e l’ultimo ad arrendersi è stato il RB Rhamondre Stevenson, costretto agli straordinari a casa dell’assenza del compagno Damien Harris, finendo per ammassare 78 yard totali nei soli 16 palloni toccati, confermandosi davvero difficile da atterrare ma per la prima volta poco sicuro con la palla tra le mani (2 fumble).

Nonostante l’assenza della star Von Miller, inserito nella Injury Reserve poche ore prima del match e di conseguenza out nelle prossime 4 settimane, la difesa dei Bills, bucata solamente in apertura di match dal rookie Marcus Jones, si è dimostrata abilissima nel limitare l’attacco avversario a soli 3 punti negli ultimi 3 quarti di gioco.

La difesa dei Patriots, indubbiamente uno dei reparti più solidi e meglio organizzati dell’intero panorama NFL, ha tutto sommato disputato una partita ordinata e priva di gravi errori, riuscendo a mettere sotto costante pressione il QB Josh Allen, merito di un Josh Uche stellare, sagace nell’approfittare dell’assenza del LT titolare Dion Dawkins, accumulando 2.0 sack, 1 fumble forzato (prontamente recuperato dal compagno Matt Judon), 3 QB hit ed un numero spropositato di pressioni.

Nel complesso l’O-Line dei Bills, orfana come già detto del LT Dion Dawkins, ha disputato una partita pressappoco orribile in pass protection (David Quessenberry in primis), riuscendo tuttavia a lasciare a bocca asciutta (per la seconda settimana consecutiva) il sack leader della lega Matt Judon. Gli ormai perduranti difetti della linea offensiva sono stati in parte camuffati dalle innate doti da scrambler dello stesso Josh Allen, sempre pronto ad evadere dalla tasca al fine di eludere l’incombente pressione. Decisamente migliore la prestazione in run blocking, tanto da aver consentito ai RB alternatisi dietro di essa di macinare costantemente yard e “rosicchiare” il cronometro: 38 minuti di possesso (dato più alto dell’intera stagione), 72 play e 355 yard totali, 9/15 terzi down convertiti. Un plauso va indubbiamente fatto al rookie James Cook, spesso criticato a causa dello scarso rendimento, artefice di una prova assolutamente convincente, merito di 105 yard accumulate complessivamente nei 17 palloni recapitatigli.

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I Buffalo Bills, reduci da 3 partite negli ultimi 12 giorni, avranno ora 10 giorni per ricaricare le batterie e recuperare dai vari acciacchi, prima che i New York Jets, usciti vincitori dal 1° scontro stagionale, faranno capolino all’Highmark Stadium, vogliosi di interrompere la striscia aperta di 3 successi consecutivi.

I New England Patriots invece, arenati sul fondo della AFC East con un record di 6-6, faranno visita ai derelitti Arizona Cardinals in quel di Glendale, con l’unico intento di ritrovare quel successo che manterrebbe quantomeno accesa una flebile speranza di Playoff.

A cura di Luca Poglio

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