Preview Buffalo Bills vs Miami Dolphins

Quello in programma sabato (agli albori della domenica per il pubblico europeo), in un tanto inusuale quanto elettrizzante “Saturday Night”, sarà addirittura il 117esimo incontro tra le due franchigie rivali della AFC East, con gli ospiti a guidare una serie parecchio equilibrata, forti di 62 vittorie a fronte di “sole” 54 sconfitte ed 1 pareggio, quello risalente al 12 ottobre del 1968 (14-14 il punteggio finale).  I Bills, precedentemente reduci da 7 successi consecutivi (3 gli “sweep” inflitti: 2019, 2020 e 2021), hanno visto interrotta la propria striscia proprio in occasione dell’ultimo match, quello disputato in week 3 sotto il sole cocente della Florida, dove i padroni di casa, forti di un tanto dibattuto “vantaggio del fattore campo”, ebbero la meglio degli storici rivali con il punteggio di 21-19 al termine di un match tanto emozionante quanto costellato di errori.  Josh Allen, uscito dal campo letteralmente senza fiato, fu costretto a gestire in prima persona la bellezza di 71 giochi offensivi, 63 i passaggi e 8 le corse tentate, finendo per concludere la sfida con 42 lanci completati, 400 passing yard, 2 TD ed un QB rating di 95.7, condendo il tutto con 8 corse per 47 yard di guadagno.

Gli ospiti, presentatisi all’Hard Rock Stadium con 6 starter ai box, perdettero per infortunio altri 5 giocatori durante il corso del match, riuscendo ugualmente a dominare gli avversari: minuti di possesso 41 Vs 19, 1st down conquistati 31 Vs 15, giocate offensive 90 Vs 39, Yard totali 497 a 212, uscendo tuttavia sconfitti, ad ennesima riprova di quanto sia imprevedibile questo fantastico sport.  Dall’avvento di Sean McDermott in panchina il bottino recita 9 vittorie e appena 2 sconfitte per il team di Buffalo.

Come arrivano i Buffalo Bills

I padroni di casa, oggettivamente non spumeggianti ma ugualmente reduci da 4 successi consecutivi, si affacciano a questo importantissimo match intradivisionale con l’unico intento di confermare il primato in quella giungla che è ormai divenuta la AFC East, blindandola dall’assalto delle agguerritissime rivali.

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La Offense, sicuramente non spettacolare ma decisamente meno propensa a forzature e rischi inutili nelle ultime settimane, è issata al 4° posto per Point/Game (27.2), al 2° per total Yard/Game (397.1) alle spalle dei Chiefs, al 6° per passing Yard/Game (263.4) ed infine all’8° posto per rushing Yard/Game (133.7). Il reparto difensivo, decisamente migliorato nel corso dell’ultime uscite, è posizionato al 2° posto per punti concessi a partita (17.0 alle spalle degli appena 15.2 subiti dai 49ers), al 9° per Total Yard/Game (319.3), al 4° per rushing Yard/Game (99.8) ma solamente al 19° passing Yard/Game (219.5).

Passando al capitolo infortunati in vista del match, sarà nuovamente assente il DT Jordan Phillips (costretto ai box a causa di un problema alla spalla), al quale è andato ad aggiungersi la RG Ryan Bates, infortunatosi nella seconda frazione del match di domenica scorsa, venendo sostituito da un tutto sommato positivo Greg Van Roten.

Come arrivano i Miami Dolphins

Gli ospiti, partiti a spron battuto ma apparentemente arenatisi nelle ultime settimane, sono reduci da 2 sconfitte in altrettante gare disputate nella breve trasferta ad Ovest, essendo usciti con le ossa rotte dalle sfide tenutesi sui campi di 49ers e Chargers, rispettivamente vittoriosi con il punteggio di 33-17 e 23-17.

In particolare, l’offense, apparsa pressappoco indomabile nelle prime 10 uscite stagionali, è stata egregiamente limitata non solo dalla difesa più forte e feroce dell’intera lega, quella dei Niners, ma anche da quella dei Chargers, imbottita di riserve ma sagace nel copiare pedissequamente quanto fatto dalla banda di DeMeco Ryans appena 7 giorni prima. Il reparto offensivo dei Dolphins, trainato innegabilmente dal gioco aereo, è posizionato nella top 10 in tutte principali statistiche di reparto, eccenzion fatta per le per rushing Yard/Game (appena 89.8 – 29° posto nella lega). La squadra di McDaniel è infatti issata al 9° posto per point/Game (24.9), al 7° per total Yard/Game (367.8) e addirittura al 2° per passing Yard/Game (277.9).

Diametralmente opposto il rendimento della difesa, a maggior ragione per quella sui passaggi, al punto da essere arenata nella 2° metà della classifica in quasi tutti i più importanti dati statistici di reparto: Point/Game (24.0 – 23° posto), total Yard/Game (350.8 – 20° posto) e passing Yard/Game (242.5 – 23° posto). Diverso il discorso riguardante le rushing Yard/Game concesse, essendo posizionati addirittura al 7° posto, merito delle sole 108.3 Y/Game guadagnate via terra dagli avversari.

I Dolphins si presenteranno a questa sfida sostanzialmente a ranghi completi (escludendo dal computo i lungodegenti Byron Jones, Brandon Jones, Emmanuel Ogbah), ad eccezione della safety Eric Rowe, essendo i vari Armstead e Wilson listati come “Questionable” ma con tutta probabilità regolarmente in campo data l’importanza della posta in palio.  

Matchup chiave

Stefon Diggs vs Xavien Howard

Il fortissimo WR originario del Maryland, autentico trascinatore del gioco aereo dei Bills, è fin qui riuscito ad accumulare 94 ricezioni, 1.239 receiving yard e 10 segnature (già pareggiato il proprio career high stabilito nella passata stagione), sebbene non abbia mai sfondato il muro delle 100 Y/G in nessuna delle ultime 4 partite, sintomo di come le difese avversarie stiano iniziando a prendere le corrette contromisure alla temibilissima connection “Allen-to-DIggs”. Il carismatico n°14 si troverà nuovamente di fronte quello Xavien Howard con cui ha battagliato ardentemente sin dal suo arrivo in quel di Buffalo.  

Nei due scontri divisionali della passata stagione, le due star avevano dato vita ad un 1vs1 avvincente e senza esclusioni di colpi, nel quale Diggs riuscì a catturare 7 dei 12 palloni a lui diretti, ammassando solamente 82 yard e trovando la endzone in 2 occasioni a fronte di un intercetto. Stesso dicasi per il più recente match, quello svoltosi in week 3, nel quale Diggs, quando marcato dallo stesso Howard, riuscì ad accumulare 3 ricezioni (tutte valevoli della conquista del 1st down) per 47 yard di guadagno, vedendosi inoltre deviare in faccia 2 ulteriori palloni. Nei 5 incontri tra le due squadre in cui è potuto figurare regolarmente in campo, Il cornerback ex Baylor, giunto alla settima stagione in maglia Dolphins, è stato responsabile di ben 4 intercetti e 9 palloni deviati.

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Howard, responsabile di 15 intercetti nelle passate 2 stagioni, è apparso decisamente meno in palla in questo 2022, tanto da aver concesso la bellezza di 669 receiving yard e 6 TD a fronte di appena 8 palloni deviati ed un misero intercetto. Nell’ultimo incontro, quello perso sul campo dei Chargers, il n°25 è stato letteralmente fatto a fette dal rientrante Mike Williams, finendo per concedere 3 ricezioni in altrettanti target, 3 1st down e 97 yard di guadagno.  

Jaylen Waddle & Tyreek Hill vs Buffalo Bills Secondary

Inutile negarlo, non c’è nessun giocatore della secondaria dei Bills (preso singolarmente) in grado di marcare in 1 Vs 1 l’esplosivo duo di ricevitori avversario, quello composto da Tyreek Hill e Jaylen Waddle, responsabili sin qui di 159 ricezioni, 2.463 yard e 12 TD. La pass defense dei Bills, arenata solamente al 19° posto nella lega con 219.5 passing Y/G concesse, dovrà necessariamente lavorare di squadra per quanto meno limitare il gioco aereo dei Dolphins, l’indiscusso motore trainante del loro attacco, sostanzialmente privo di un gioco di corse credibile (29° posto nella lega con appena 89.8 yard corse a partita) e di conseguenza monodimensionale. Frazier & compagnia dovranno necessariamente provare a replicare il Game Plan utilizzato appena due settimane fa dal DC dei Niners DeMeco Ryans (e ricalcato pedissequamente da Staley), dimostratosi il primo in grado di inceppare il fino a quel momento inarrestabile attacco aereo dei Dolphins.

L’obiettivo principale della difesa dei Bills sarà quello di esasperare le progressioni del QB Tua Tagovailoa, confondendolo con aggiustamenti post snap ed “allagando” tutte le possibili linee di passaggio, in particolar modo quelle comprese tra le hash marks, dove il n°1 è solito sguazzare a meraviglia (69.1% di completi, 1.026 yard, 5 TD, 1 intercetto ed un QB rating di 127.2). Tua è un QB pressochè automatico quando gli viene consentito di rilasciare il pallone in meno di 2.5 secondi, affidandosi sostanzialmente alla prima lettura. Diverso è invece il rendimento quando viene costretto a dilatare le progressioni, finendo per commettere una miriade di errori, come comprovato dall’ultimo match disputato, quello poi perso sul campo dei Chargers, nel quale ha completato solamente 1 degli 11 passaggi tentati (zero le yard guadagnate) quando costretto a tenere il pallone oltre alla fatidica soglia dei 2.5 secondi.

Occorrerà invece evitare qualsivoglia sorta di blitz, essendo Tagovailoa un QB particolarmente efficace contro questo tipo di chiamate (63.9% di completi, 5 TD, 0 intercetti ed un passer rating di 117.6), dato che tipicamente il blitz tende a sguarnire le zone da lui stesso predilette.

Christian Wilkins Vs Roger Saffold

Nella D-Line dei Dolphins, tipicamente schierati con un “bear front”, ovvero con i tre defensive lineamen disposti rispettivamente davanti al centro ed alle due guardie avversarie, ed i due defensive end schierati oltre la spalla più esterna dei tackle, occorrerà dedicare parecchie attenzioni a Christian Wilkins, reduce da una stagione 2021 monstre (89 tackle e 4.5 sack) ed ulteriormente migliorato in questi primi 2/3 di Regular Season, tanto da aver già ammassato 75 tackle, 43 stop, 14.0 TFL, 2.5 sack e 23 pressure. L’ex Clemson Tigers, famoso per essere saltato in braccio a Roger Goodell la notte del draft (scelto con la 13esima pick assoluta al draft 2019), ha mostrato notevoli miglioramenti come rusher interno, riuscendo a portare scompiglio nel backfiled avversario con molta più costanza rispetto al recente passato.   

Il compito di arginare il mastodontico n°94 (6’4” per 310lb) spetterà verosimilmente a Roger Saffold, reduce da una performance a dir poco disastrosa nel match di domenica scorsa, quando il fortissimo DT dei Jets Quinnen Williams riuscì ad accumulare 2.0 sack, 3 pressioni ed un pressure rate del 27.3% in appena 20 minuti di gioco, prima di essere costretto ad uscire dal campo a causa di un problema al polpaccio. L’impatto di Christian Wilkins non è minimamente paragonabile a quello di Quinnen Williams (scherzo del destino scelti entrambi al 1° giro del draft 2019), tuttavia, complici le prestazioni a dir poco zoppicanti dell’ex Titans, potrebbe prospettarsi una giornata parecchio dura per il QB Josh Allen.

Greg Rousseau Vs Brandon Shell

Dopo aver saltato 3 partite a causa di un infortunio, quello rimediato durante la prima frazione del match perso al Matlife Stadium in week 9, l’ex Hurricanes, rientrato in campo nel “Thursday Night” disputato in quel di Foxborough, si è dimostrato pressappoco dominante nelle ultime due uscite, tanto da aver ammassato 3 stop, 2.0 sack, 1 QB hit, 8 pressioni, 2 palloni deviati ed 1 fumble forzato. Complice l’infortunio “season ending” occorso al compagno Von Miller, l’indiscussa star del pass rushing corp, il livello di performance di Rousseau e compagnia è cresciuto in maniera esponenziale nell’ultimo turno, facendo passare una giornata parecchio complicata ai vari Mike White e Joe Flacco, terminando la contesa con 4.0 sack, 4 QB hit e 10 pressure complessive.

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A causa della prolungata assenza del RT titolare Austin Jackson, continuamente falcidiato dagli infortuni in questa stagione, l’incombenza di proteggere il lato cieco del QB Tagovailoa (uno dei rarissimi passatori mancini) graverà verosimilmente sulle spalle di Brandon Shell, veterano ex Jets e Seahawks firmato in fretta e furia a settembre in seguito all’infortunio patito proprio dallo stesso Austin Jackson in week 1. Nelle 9 partite in cui è stato impiegato, il 30enne formatosi ai Gamecooks ha concesso solamente 1.0 sack (a quella furia di Nick Bosa) ma ulteriori 6 QB hit e 26 pressioni totali.

Jaelan Phillips Vs Spencer Brown

L’ex Hurricanes, scelto con la 18° pick assoluta al draft 2021, sta disputando una seconda stagione pressappoco sensazionale, tanto da aver accumulato 6.0 sack, 10 QB hit e ben 55 pressioni, appena 4 in meno di un certo Micah Parsons (59) e 3 di Myles Garrett (58). Phillips, dotato di uno perfetto mix di fisicità ed atletismo, è apparso pressappoco incontenibile nelle ultime 3 settimane, tanto da aver ammassato 2.5 sack, 3 QB hit e 15 pressioni nelle sfide contro Texans, 49ers e Chargers.

Il compito di vigilare sulla spalla destra del n°17 spetterà al RT Spencer Brown, disastroso in questi primi 2/3 di stagione e responsabile di addirittura 7 pressioni concesse (dato peggiore dell’intero reparto) in occasione dell’ultima vittoria ai danni dei Jets.

A cura di Luca Poglio

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Buffalo Bills Backers Italy

Una sola ed unica penna che scrive, portavoce di una piccola grande famiglia accomunata da una scriteriata passione per i Buffalo Bills.

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