Perchè i Chiefs sono sempre davanti a tutti

Partiamo con un dato: i Kansas City Chiefs 2022 hanno il miglior attacco della NFL. Da qualunque lato la si voglia vedere – statistico, tecnico o tattico – c’è davvero poco da discutere sul dominio espresso dal reparto guidato da Patrick Mahomes e diretto da Andy Reid. Non una grande novità, direte voi, che i Chiefs abbiano residenza nell’élite offensiva della lega. In effetti, il dato con cui abbiamo aperto sarebbe stato valido, con margini di discussione più o meno ampi ma comunque risicatissimi, anche per le versioni 2021, 2020, 2019, 2018, persino 2017 di Kansas City. Vero, ci mancherebbe altro, ma nella corsa verso il dominio offensivo i Chiefs di quest’anno partivano in salita e partivano senza il loro miglior sprinter. Insieme a Tyreek Hill i Chiefs avevano del resto salutato il più spaventoso speedster della lega, nonché un componente integrale dello storico successo di Mahomes in NFL. Persino i pochi che avevano previsto che l’attacco dei Chiefs sarebbe rimasto il migliore anche nel 2022 lo facevano più per atto di fede verso San Patrizio del Texas e il suo braccio/reliquia che per una convinzione razionale e ragionata nelle potenzialità di un attacco così modificato e, almeno sulla carta, indebolito dall’addio del Ceetah.

Eppure siamo di nuovo qui a commentare un’altra stagione memorabile, dovuta sì in parte al fatto che i Chiefs schierano un marziano come quarterback, ma anche alla capacità di Andy Reid di reinventarsi costantemente e restare un passo avanti rispetto all’evoluzione schematica del gioco. Ci sarebbe tanto da scrivere a questo proposito, e molto probabilmente nelle prossime settimane Huddle Magazine vi offrirà un resoconto generale su quello che i Chiefs hanno combinato sul lato offensivo del pallone. In questo pezzo vorrei invece limitarmi ad un singolo gioco, una singola freccia nella faretra tattica di Reid, in grado però di spiegare almeno in parte come diavolo sia possibile che i Chiefs siano di nuovo in cima alla catena alimentare della lega.

Partiamo da questo lancio che tutti abbiamo visto e rivisto.

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La prima reazione di fronte a tutto ciò è quella di strabuzzare gli occhi per l’ennesima volta davanti alle capacità balistiche di Patrick Mahomes, il cui arcobaleno casca dritto dritto tra le mani di Joe Fortson, terzo tight end dei Chiefs. Fortson non aveva mai completato un catch di quella lunghezza nei suoi due anni in NFL, e dobbiamo fare parecchi complimenti ad un giocatore di rotazione capace di farsi trovare pronto quando il suo numero viene chiamato. L’aspetto meno appariscente ma verso cui dobbiamo assolutamente indirizzare la nostra attenzione è lo schema che ha portato Fortson a sprintare lungo la sideline di destra e mettersi in posizione per il catch fino ad ora più importante della sua carriera.

Facciamo un passo indietro e partiamo da ciò che avviene prima dello snap. I Chiefs sono schierati in una singleback formation, con Mahomes sotto il centro e un runningback alle sue spalle. A completare l’undici offensivo ci sono un ricevitore, Christian Watson, e ben tre tight end, Gray e Kelce oltre al già citato Fortson. Questa formazione e questo personale urlano alla difesa “corsa in arrivo”: ci sono infatti corpi pesanti (dei tight end) pronti a bloccare per un runningback che riceverebbe l’handoff in una posizione ottimale – quella garantita dalla formazione singleback – per attaccare a tutta velocità la linea di scrimmage. Come ben sappiamo, però, i Chiefs andranno al passaggio, ma lo faranno fingendo prima di correre attraverso una playaction pensata per influenzare la difesa.

chiefs

In estate avevamo ipotizzato che i Chiefs potessero fare ricorso a questi strumenti – playaction da sotto il centro e personali pesanti – per trovarsi a lanciare in situazioni più favorevoli (date da difese meno ossessionate dalla difesa dei passaggi profondi proprio a causa di quegli accorgimenti), e questa dinamica sembra confermare l’impressione estiva di una Kansas City più muscolare ma comunque esplosiva sul profondo.

Passiamo al ruolo di Fortson, che parte dalla sinistra dello schieramento ma viene chiamato in motion da Mahomes. Questo movimento lo porta a spostarsi sulla destra dello schieramento e a trovarsi in una posizione dinamica al momento dello snap.

fortson

Se avete seguito i contenuti tattici di Huddle questa stagione probabilmente i vostri sensi di ragno si saranno attivati. Abbiamo visto come già da Week 1 la moda più diffusa tra gli attacchi NFL sia quella di effettuare questo tipo di motion per poi chiamare la famigerata combinazione Post-Wheel.

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post chiefs

Questa combinazione unisce una traccia post e una traccia wheel, con quest’ultima corsa da un giocatore già in movimento prima dello snap. Difendere questa combo è un bel grattacapo per le difese avversarie, tanto più se la post wheel non viene identificata subito. In questo caso Fortson è libero anche perché il giocatore deputato a correre la wheel, il ricevitore Watson, è molto bravo a intersecare la traiettoria del difensore chiamato a contenere Fortson (Chris Harris), facendogli perdere un passo in copertura.

kelce chiefs

Un altro elemento da considerare è la traccia di Travis Kelce, che parte da un allineamento interno e corre una corner route verso l’esterno. Dalla disposizione delle tracce vediamo che i Chargers hanno risposto con una marcatura zone-match nelle quali le tracce sulla destra vengono prese a uomo, mentre quella di Kelce si imbatte in una marcatura a zona.

Lo schema post wheel  ha dimostrato la sua efficacia nel corso di quest’anno, ma Andy Reid ne ha aumentato la pericolosità mettendoci un po’ di pepe in più, ovvero chiamandolo da una formazione e da un personale insolito. Solitamente il giocatore in motion che poi correrà la Wheel route è un ricevitore (pensate a Tyreek Hill nei Dolphins), mentre i Chiefs hanno mandato un tight end come Fortson. Volete sapere quanti tight end hanno ricevuto un pallone dopo essere stati mandati a correre una traccia wheel preceduta da una motion in tutto il 2022? Tre. Fortson è uno di questi ed è l’unico per cui il pallone ha viaggiato più di 13 yard per aria (32 nel caso di Fortson). In sostanza, i Chiefs si dimostrano unici ed efficaci in molto di quello che propongono a livello offensivo. Lo schema, la minaccia di corsa e la coordinazione tra i ricevitori hanno permesso ad un tight end come Fortson di rappresentare comunque una minaccia a fondocampo, e questo è un aspetto fondamentale per una squadra che ha perso con Tyreek Hill gran parte del potenziale che aveva per far male sul profondo. In generale, i Chiefs 2022 stanno passando con molta più frequenza da personali pesanti, sfruttando ovviamente la natura ibrida di Travis Kelce, metà ricevitore metà tight end.

A proposito di Kelce, nella settimana successiva al Sunday Night contro i Chargers abbiamo visto il numero 87 recitare il ruolo da protagonista in uno schema molto simile a quello che ha portato alla big play di Fortson.

Partiamo dalle somiglianze con il catch di Fortson. Indubbiamente i Chiefs corrono lo schema post wheel che abbiamo visto in precedenza, con la traccia wheel sempre corsa da Fortson in seguito ad una motion. Sebbene i tight end siano in questo caso due e non tre, i Chiefs utilizzano sicuramente una formazione “pesante”. L’altra somiglianza è l’esito dell’azione, di nuovo una giocata esplosiva, questa volta addirittura terminata in endzone grazie allo sforzo dopo il catch di Travis Kelce. Anche qui abbiamo visto i Chiefs lanciare sul profondo da un personale pesante con un tight end a ricevere il passaggio decisivo.

Il motivo per cui la Wheel non viene trovata libera in questa seconda azione è che la difesa dei Rams reagisce in modo diverso alla motion di Fortson. Vediamo infatti che un defensive back dei Rams segue il movimento del tight end da un lato all’altro del campo, certificando una marcatura a uomo.

fortson

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Fortson non ha il passo per battere una marcatura a uomo giocata con un cuscino così profondo, quindi Mahomes progredisce nella lettura del concetto fino ad arrivare a Travis Kelce, che è marcato a uomo da Jalen Ramsey (non uno qualunque) ma ha a disposizione praticamente tutto il centro del campo per liberarsi dalla morsa di Ramsey e ricevere.

Chiaramente ci sono delle differenze tra le due azioni – Mahomes è in shotgun e non sotto il centro, a ricevere non è il tight end che corre la wheel route ma quello che corre al centro del campo – tuttavia il filo rosso tra le due partite è dato dalla capacita di Kansas City di sfruttare il proprio personale da un lato e i trend schematici della lega dall’altro per costruire un passing game esplosivo. Se ricordate le discussioni di dodici mesi fa, quando ci interrogavamo su dove fosse finito il gioco sul profondo di una Kansas City con Tyreek Hill, vedere la squadra di Mahomes e Reid tornare ad attaccare lungo senza Tyreek Hill è un qualcosa che non dovremmo dare per scontato.

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Alberto Cantù

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