Goodbye Division (Seattle Seahawks vs Carolina Panthers 24-30)

I Seattle Seahawks perdono per 30-24 contro i Carolina Panthers e, con la seconda sconfitta consecutiva al Lumen Field, salutano le residue possibilità di contendere la leadership della NFC West ai San Francisco 49ers.

Il risultato è addirittura bugiardo, in quanto i Panthers sono stati in completo controllo per gran parte dell’incontro. Andiamo ad analizzare le ragioni della sconfitta.

Running game

Se errare è umano, perseverare è diabolico. Eppure, nonostante i problemi fossero ben evidenti, tanto che ne avevamo già parlato più di una volta in passato, per l’ennesima partita consecutiva i Seattle Seahawks concedono più di 200 yard nel solo gioco di corsa agli avversari, lasciando ben poche speranze ai colleghi del reparto offensivo di poter restare nel match.

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I Carolina Panthers, che dopo l’addio di Christan Mc Caffrey sono diventati paradossalmente uno dei migliori team in NFL proprio nel gioco a terra, macinano yard a ripetizione con tutti i Running Backs a roster, con Chuba Hubbard che corre in faccia alla disastrata linea difensiva dei padroni di casa per tutta la partita.

Clint Hurtt e Pete Carroll non stanno minimamente riuscendo a limitare i danni e, dopo il filotto di 4 vittorie consecutive in cui il problema sembrava risolto, nelle ultime giornate i numeri dicono che la difesa è addirittura peggiorata rispetto all’inizio di stagione.

I problemi sono da ricercare sia nel poco talento a roster, ma anche nella totale incapacità del Coaching Staff di proporre aggiustamenti durante il match.

Se a questo si aggiunge la totale incapacità di mettere in campo un gioco di corsa credibile in attacco, soprattutto dopo l’infortunio di Kenneth Walker III, la frittata è fatta.

Panthers are underrated

La squadra di coach Steve Wilks, subentrato ad interim dopo il licenziamento di Matt Rhule, è probabilmente una delle più sottovalutate nell’intera NFL.

Dal lato offensivo l’addio di Mc Caffrey non ha avuto l’impatto negativo che sarebbe stato facile ipotizzare e, anzi, ha liberato le power run di D’onta Foreman, che fino a quel momento era stato ovviamente poco utilizzato; i problemi avuti durante la stagione dai Panthers provengono piuttosto dalla confusione nel reparto QB, con Darnold, Walker e il già ex Mayfield che si sono alternati con risultati altalenanti.

Sam Darnold nelle ultime partite sembra tuttavia più “confident” e nella partita contro i Seahawks ha sfruttato benissimo sia i checkdown che gli screen pass, riuscendo a muovere le catene con buona costanza senza rischiare praticamente nulla.

Ma è il reparto difensivo il vero fiore all’occhiello del roster, con nomi che hanno scaldato i sogni dei tifosi di molte altre squadre fino alla trade deadline. Brian Burns, Derrick Brown, Frankie Luvu (autore di una partita sontuosa), la safety Jeremy Chinn sono solo alcuni dei componenti di un reparto che ha gran parte del merito dei risultati delle ultime giornate.

La difesa dei Panthers è riuscita a limitare l’attacco dei Seattle Seahawks per buona parte del match, fatta eccezione per un secondo quarto in cui Geno Smith si è parzialmente ripreso dopo un avvio che definire terribile è riduttivo. Nel secondo tempo la squadra di casa è stata capace di segnare solo tre punti, fino al TD in garbage time di Marquise Goodwin che, di fatto, non ha dato nessuna speranza di riuscire a ribaltare il match ma ha reso solamente meno pesante la sconfitta.

Charles Cross è riuscito a limitare le scorribande di Brian Burns, ma i blitz sono arrivati da ogni posizione del campo e sono stati tutti molto efficaci, garantendo pressione costante sul QB numero 7, anche grazie alla consapevolezza che l’attacco dei Seahawks era monodimensionale, a causa della totale inefficacia del gioco di corsa.

Uno sguardo al futuro

Dal lato Seattle, come detto, la sconfitta pesa pesantemente non solo sulle speranze di vittoria della division, in quanto i 49ers dopo la vittoria di ieri hanno due partite di vantaggio sugli uomini di Pete Carroll e lo scontro diretto a favore, ma potrebbe essere decisiva anche per la qualificazione ai Playoff, in quanto sia Giants che Commanders hanno scavalcato i Seahawks forti del pareggio maturato nel loro scontro diretto.

Visto il calendario non agevole che attende gli uomini di Pete Carroll, con i Niners in visita al Lumen Field, trasferta a Kansas City, per chiudere sempre in casa contro Jets e Rams, l’obiettivo di 10 vittorie è probabilmente un miraggio, soprattutto se non dovesse essere trovato un rimedio contro la pochezza dell’attuale difesa.

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Probabilmente hanno più speranze proprio i Panthers, che potrebbero puntare alla vittoria della division, visto il calendario non proibitivo (in casa contro Pittsburgh e Detroit, Tampa Bay e infine New Orleans) e le prestazioni non certo entusiasmanti degli attuali leader Tampa Bay Buccaneers. Tom Brady e compagnia possono contare su una partita di vantaggio, ma hanno lo scontro diretto a sfavore, vista la sconfitta per 21-3 nel primo match.

Per entrambe le squadre approdare ai Playoff potrebbe in ogni caso essere un punto di arrivo, in quanto sarebbe difficoltoso riuscire ad andare oltre al Wildcard game, tuttavia si può affermare che entrambi i roster avrebbero le basi da cui partire per costruire un team competitivo per la prossima stagione.

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Seahawks Nest Italia

Tre amici e una grande passione per i Seattle Seahawks. Simone Faccini, Marco Bernardi e Marco Cherubini sono gli autori di Seahawks Nest Italia, il primo podcast in italiano sui Seahawks ma anche una comunità e un punto di ritrovo per tutti i 12s in Italia.

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