Il riassunto della prima settimana di Bowl NCAA 2022

La settimana che precede Natale è quella con la quale la bowl season NCAA scalda i motori, con una serie di partite dalle combinazioni totalmente randomiche e dagli esiti quantomai incerti. Ne scaturiscono match spesso e volentieri interessanti e, anche questo 2022 non è stato da meno.

La stagione dei bowl si è aperta venerdì 17 con il solito Bahamas Bowl, una partita che ha due grandi motivi di interesse: 1) è la prima della post-season, 2) è spesso l’unica (quest’anno la seconda di due) partita che si gioca al di fuori dei confini della nazione a stelle e strisce. Di solito qua ci fermiamo. E infatti anche quest’anno le premesse non erano molto migliori, con UAB super favorita della vigilia – il Bowl della prima settimana con lo spread più ampio tra le due contender – fresca di cambio in panchina, contro una Miami (Ohio) che definire ondivaga significa farle un grosso piacere. E come sempre accade nella bowl season, se le premesse sono le peggiori, ne esce una partita molto godibile, decisa da un touchdown della stella di UAB Jermaine Brown Jr. a meno di due minuti dal termine, a fissare il 24-20 finale per i Blazers.

Più tardi venerdì è stata l’ora del Cure Bowl, che aveva premesse ben diverse rispetto alla sopradescritta partita: il match tra UTSA e Troy risultava infatti l’unico bowl di questo 2022 tra due campioni di conference (la C-USA e la Sun Belt rispettivamente). Il match ha stentato però a decollare e UTSA alla fine ha dovuto cedere per 12-18, complici ben 5 turnover che hanno demolito il “gioco” dei Roadrunners, i quali hanno guadagnato quasi 200 total yards in più dei loro avversari senza sfruttarle. Complici sono state anche le condizioni non eccelse del QB Frank Harris, uscito nel primo tempo per infortunio e poi rientrato a metà servizio.

Il sabato prevedeva una miriade di partite e, per confermare una delle regole della bowl season, le uniche considerabili “di cartello” rispetto alle altre sono state le peggiori: il Las Vegas Bowl tra Oregon State e Florida e il L.A. Bowl tra Fresno State e Washington State, entrambe trasformatesi ben presto in autentiche non-competitive. 30-3 il finale della prima in favore dei Beavers, che chiudono una stagione straordinaria toccando la doppia cifra di vittorie e obbligando Florida alla seconda stagione consecutiva con record negativo: il field goal a 37 secondi dallo scadere non salva probabilmente l’onore dei Gators, ma conserva una striscia di 483 partite “a punti” per la squadra di Gainsville. Leggermente meno pesante il passivo subito da Washington State, sconfitta 29-6 e schiacciata sotto ogni punto di vista da una Fresno State guidata sul terreno da un Jordan Mims da 209 yard corse e 2 TD.

La partita della settimana è stata quella tra Jackson State e North Carolina Central, chiamata Celebration Bowl e che altro non è che il titolo nazionale degli atenei HBCU. Una partita che vedeva un pronostico ampiamente in favore dei primi e che si è conclusa con una insperata vittoria del secondi, al supplementare, dopo match giocato punto a punto e portato al supplementare da una pazzesca ricezione allo scadere del recruit 5 stelle Travis Hunter, pescato nell’angolo sinistro dell’endzone dal QB Shedeur Sanders – i quali seguiranno coach Prime a Colorado. La giocata resta, ma non basta a portare a casa il titolo, che va ai rivali.

In contemporanea si è giocato anche il Fenway Bowl, ribatezzato quest’anno Satterfield Bowl, in quanto a sfidarsi erano Cincinnati, nuova squadra di coach Satterfield, e Louisville, squadra che il coach ha appena lasciato. Non era presente su nessuna delle due panchina, ma è stato intervistato da ESPN durante la partita, che, va detto, non è stata entusiasmante. A deciderla sono state le due giocate del RB Jawhar Jordan che ha seminato il panico nella secondaria di Cincy e ha regalato i due touchdown di scarto che hanno consegnato il 24-7 ai Cardinals.

Un altro runningback è stato protagonista anche nel Lending Tree Bowl: si tratta del figlio d’arte Frank Gore Jr, autore di una prova da 329 yard (!) e 2TD, a cui ha aggiunto un TD-pass – l’ottavo passaggio in TD della carriera – che ha ampiamente contribuito al 38-24 con il quale Southern Miss si è liberata di Rice.

BYU ha vinto il New Mexico Bowl contro SMU 24-23: fondamentale la decisione di coach di Rhett Lashlee di tentare di risolverla nei regolamentari tentanto la conversione da 2 punti sul touchdown del potenziale pareggio a 8 secondi dal termine, fallita dai Mustangs. L’altra giocata decisiva della partita è stata messa a referto dall’edge di BYU Alden Tofa, autore del sack sul QB di SMU Tanner Mordecai su un 4° down e 2 yard a 5 minuti minuti dal termine.

Inaspettatamente combattuta è stata anche la sfida tra Boise State e North Texas nel Frisco Bowl, match che è stato vinto dai favoriti Broncos, sì, ma solo per 35-32. Encomiabile la prova del QB ventinovenne dei Mean Green Austin Aune, che non è comunque bastata ad evitare ai suoi la sesta sconfitta consecutiva nella bowl season – UNT è arrivata al bowl in 6 delle ultime 7 stagioni, ma l’ultimo trionfo risale ad 8 anni fa, vittoria contro UNLV nell’ormai defunto Heart of Dallas Bowl.

Lunedì è stata la volta del grande ritorno di UConn in un bowl: niente finale da sogno però per la squadra di Jim Mora, sconfitta sul campo turchese di Conway per 28-14 da Marshall. La partita è stata sempre saldamente nelle mani dei Thundering Herd, avanti 28-0 nel terzo quarti e rimontati solo parzialmente nel finale, quando l’attenzione è un po’ scemata. Resta la grande stagione di UConn, che dopo aver vinto 7 partite negli ultimi 5 anni è arrivata ad un passo dal chiudere il primo anno del Mora 2.0 con un record positivo. Per Marshall quinta vittoria consecutiva in questo finale di stagione estremamente positivo, ma la nota più lieta è stata il ritorno in campo del RB superstar Rasheen Ali, costretto ai box per tutta la stagione a causa di un infortunio in estate, ma che ha voluto fortemente rientrare e dare il suo contributo (con 92 yard e 1TD) in questa vittoria.

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È di Eastern Michigan l’Idaho Potato Bowl 2022, vittoriosa su San José State per 41-27 al termine di una partita abbastanza pazza apertasi con un parziale di 13-0 per gli Spartans, poi sconfitti.

Il Boca Raton Bowl va invece a Toledo, che batte Liberty 21-19 dopo un match estremamente tirato e difensivo, deciso da un extra point sbagliato dall’holder – più che dal kicker – di Liberty, che ha poi costretto i Flames a tentare una 2-pt conversion sul touchdown finale per mandare la partita al supplementare, che è fallita. Menzione d’onore al DE di Liberty Durrell Johnson, autore di 1 sack e 5 TFL: fanno 27,5 TFL in stagione per lui, il migliore della FBS per questa categoria statistica.

Il New Orleans Bowl si è deciso nel momento esatto in cui il QB di Western Kentucky Austin Reed ha tolto il proprio nome dal transfer portal e ha comunicato che avrebbe giocato. Con lui in campo gli Hilltoppers sono una squadra offensivamente difficile da fermare: 36/55 per 497 yard e 4 TD e 1 INT il tabellino statistico del ragazzo, senza il quale segnare 44 punti alla difesa di South Alabama non sarebbe stato altrettanto semplice (44-23 il finale).

Air Force si aggiudica l’Armed Forces Bowl, dominando sul piano fisico Baylor e vincendo 30-15. Stagione da 10 vittorie per i Falcons, trofeo del bowl in bacheca e Commander-in-chief Trophy pure: meglio di così era davvero difficile chiedere all’accademia di Colorado Springs. Prova maiuscola del QB Haaziq Daniels – l’unico tra i quarterback delle accademie ad essere anche un passatore – e del suo fido compagno di backfield Brad Roberts. Il front-7 di Baylor è stato schiantato dalla linea offensiva di Air Force – soprannominata The Diesel – dietro alla quale i due sopracitati hanno corso per 197 yard e 3 TD.

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Per la prima settimana è tutto, appuntamento a tra sette giorni con un altro riassunto!

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