Il preview di Week 14 NCAA

Dopo le emozioni della rivalry week arrivano i primi verdetti ufficiali nella NCAA, poche gare (rispetto al solito) ma tutte significative: in palio ci sono i titoli di conference.

SE DEVE ESSERE UNA…

C’è poco da girarci intorno: le finali di Pac-12 e Big XII saranno decisive per assegnare, o meglio consolidare, due posti per la partecipazione ai playoff.

Nella finale della Pac-12 la sfida è tra USC (numero 4 del ranking) e Utah all’Allegiant Stadium di Las Vegas (notte tra venerdì e sabato notte ore 2). Chiaramente una vittoria, oltre a garantire un titolo di conference che manca ormai da un po’, permetterebbe ai Trojans di staccare il biglietto per la semifinale nazionale. Dall’altra parte ci sono gli Utes che hanno già battuto la squadra di Riley (43-42 in Week 7) e che mettono sul tavolo tanta fisicità su entrambe le linee, cosa che si è dimostrata indigesta a USC in svariate occasioni. Se i Trojans saranno in grado di alternare al fioretto (l’attacco stellare guidato da Caleb Williams) anche la sciabola potrebbero davvero prendersi la rivincita su Utah e raggiungere un traguardo abbastanza insperato a inizio stagione. I ragazzi di Whittingham sono stati infallibili in casa, ma molto meno in trasferta (tutte le 3 sconfitte stagionali sono arrivate lontano da Salt Lake City) dove il quarterback Cameron Rising ha giocato le sue peggiori partite: 1 touchdown e ben 5 intercetti totali.

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La finale della Big XII (sabato ore 18) vede come protagonista la squadra del destino di questa stagione, TCU (imbattuti e numero 3 del ranking), in una partita ugualmente complicata contro Kansas State. Come per la Pac-12 anche in questo caso si sfidano due filosofie opposte ma gli Horned Frogs hanno già dimostrato di poter superare molti ostacoli e partite complicate. I Wildcats sono una squadra ostica che ha vinto 9 partite “bullizzando” gli avversari, sono convinto che daranno filo da torcere a TCU regalandoci una finale equilibratissima dall’epilogo non scontato.

LE ALTRE

Cominciamo di venerdì sera ad un orario “potabile” anche per noi al di qua della pozza: ore 19 per il titolo della Conference USA si sfidano UTSA e North Texas con i Road Runners che appaiono i grandi favoriti. Con un record di 10-2 la squadra di Jeff Traylor è rimasta imbattuta nella conference (8-0) al contrario dei rivali di North Texas che, pur risultando la seconda migliore squadra, ha chiuso con un record di 6 vittorie e 2 sconfitte. Nel precedente incontro in nella stagione regolare solo un touchdown pass di Frank Harris allo scadere ha permesso a UTSA di avere la meglio su Seth Litrell e i suoi. Questa partita rimane comunque un buon antipasto prima della finale della Pac-12.

Passiamo direttamente al sabato pomeriggio (dalle 18) per un giro sulle altre finali. Per la MAC, conference da noi amata, scendono in campo Toledo e Ohio con i Bobcats che hanno un record migliore ma che sono sfavoriti dai bookmakers di 1,5 punti. Tim Albin, alla seconda stagione in Ohio, ha portato la sua squadra dal record di 3-9 a quello di 9-3 dimostrando di essere un allenatore capace anche di fronte alle difficoltà come l’infortunio del QB titolare Nathan Rourke.

Alle ore 21.30 è previsto l’inizio della finale della Sun Belt Conference che vedrà come protagonisti Coastal Carolina e Troy. La squadra di Jamey Chadwell, che potrebbe presto lasciare Myrtle Beach e i campi color verde acqua per lidi migliori, arriva a questa partita con numerose e importantissime assenze. Tutto questo renderà, forse, la vita più facile a Troy reduce da un eccellente cammino in regular season chiuso con il bel traguardo delle 10 vittorie (2 sole sconfitte) ma soprattuttto una difesa formidabile: ottava migliore squadra per quanto riguarda la scoring defense.

Fresno State e Boise State si daranno battaglia per il titolo della Mountain West (ore 22) all’Albertson Stadium di Boise, Idaho. I Broncos sono i favoriti e non solo per il fattore campo ma attenzione alla voglia dei Bulldogs, squadra temibile soprattutto in attacco, di rivalsa dopo la batosta ricevuta sullo stesso campo in Week 5 (40-20 il risultato finale). Entrambe queste squadre hanno chiuso la regular season in crescendo per motivi diversi, per Fresno State è stato decisivo il rientro di Jake Haener, quarterback e anima della squadra, per Boise State invece il cambio cruciale è avvenuto in panchina dove l’esperto Dirk Koetter ha preso le redini dell’attacco nel ruolo di offensive coordinator.

La finale della SEC (ore 22) si giocherà tra Georgia (imbattuta e numero 1 del ranking) e LSU uscita vittoriosa, anche sorprendentemente, dalla massacrante West Division. Sebbene in ottica playoff questa partita non dovrebbe essere decisiva sarà comunque interessante osservare l’approccio dei Bulldogs. Georgia ha già il posto garantito tra le prime 4 e neanche una sconfitta potrà impedire loro di difendere il titolo nazionale, ma attenzione a sottovalutare un avversario come la squadra di Brian Kelly che in stagione regolare ha dimostrato di essere molto temibile nella serata giusta.

Sempre alle 22 appuntamento con la interessantissima finale della AAC tra UCF e Tulane. Anche queste due squadre si sono già affrontate in regular season in una partita molto godibile che ha visto trionfare i Knights per 38-31. Abbiamo parlato troppo poco della stagione di Tulane, Willie Fritz e del suo fidato quarterback Michael Pratt i quali sono stati capaci di arrivare primi in una conference molto complicata che vedeva squadre molto più quotate della Green Wave a inizio stagione (penso a Houston, Cincinnati e SMU).

Clemson e North Carolina, entrambe sconfitte la scorsa settimana, si giocheranno la ACC (ore 2). I Tigers hanno ormai perso l’occasione di ritornare ai playoff ma tenteranno di reclamare nuovamente il titolo di conference. I Tar Heels invece sono la classica squadra capace di qualsiasi cosa, dalle più esaltanti alle più nefaste. Decisivo per Mack Brown sarà la prestazione del golden boy Drake Maye, uno dei migliori quarterback dell’intero panorama collegiale purtroppo non aiutato dalla difesa dimostratasi un vero e proprio colabrodo.

In contemporanea inizierà anche la finale della Big Ten tra Purdue e Michigan. I Wolverines (imbattuti e numero 2 del ranking) hanno ormai certificato il loro status con la prepotente vittoria della settimana scorsa contro Ohio State (la vera finale della Big Ten, se vogliamo). I Boilermakers tenteranno con tutte le forze di compiere uno di quegli upset che ha reso famosa la squadra di Jeff Brohm in questi anni. Per Michigan peserà tantissimo l’assenza di Blake Corum e non solo per questa partita ma, come per la finale della SEC, difficilmente l’esito della stessa andrà ad influenzare la partecipazione ai playoff per Jim Harbaugh e i suoi.

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UPSET ALERT

Fresno State su Boise State. L’assenza di Jake Haener all’inizio dell’anno ha tarpato un po’ le ali ai Bulldogs che partivano tra le favorite nelle Mountain West e, in generale, sembravano una delle squadre delle Group of 5 più in grado di fare rumore. Si prenderanno la loro rivincita portando a casa un titolo di conference che manca dal 2018 e vinto dallo stesso Jeff Tedford tornato quest’anno a Fresno State.

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Guido Semplici

College Football - Co-Host di Scusate il CFB, mi trovate anche su Podcast Verso il Draft e su Twitter.

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