Vittoria all’insegna del running game (Cleveland Browns vs Cincinnati Bengals 32-13)

Nella notte di Halloween i Bengals, in quel di Cleveland, vedono le streghe sotto le sembianze di Myles Garrett e soci della defense dei Browns.

La partita comincia con entrambe le difese molto aggressive e per tutto il primo quarto prendono il sopravvento sugli attacchi avversari. In questa situazione soffre molto di più Cincinnati che, sottoposta all’asfissiante pass-rush di Cleveland, vede il suo formidabile passing game fortemente limitato, senza affidarsi all’alternativa del gioco sulla terra. Cleveland, al contrario, sviluppa un game plan offensivo molto più bilanciato e nel secondo periodo riesce a mettere punti sul tabellone proprio in virtù di un sapiente mix di corse e passaggi. Le statistiche del primo tempo dicono che Cleveland ha corso 13 volte per 54 yard e passato 16 volte, con 11 completi, per 153 yard mentre Cincinnati ha corso solo sei volte a fronte di 20 tentativi di passaggio che hanno prodotto solo 103 yard.

E’ successo che mentre Joe Burrow accusava la pressione della difesa Browns e veniva atterrato tre volte, Brissett, dall’altra parte, ha potuto alleggerire la pressione della pur buona pass rush di Cincinnati, affidandosi alle portate di Nick Chubb , che hanno sostenuto il drive che ha portato al primo touchdown di Chubb con una corsa di tre yard, drive comunque impreziosito da un paio di belle ricezioni di Amari Cooper, una per 29 e l’altra per 18 yard. Prima della chiusura del tempo é arrivato il FG da 54 yard del kicker rookie Cade York.

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Forti del vantaggio di 11-0, i Browns hanno gestito il primo possesso del secondo tempo privilegiando il gioco a terra e, grazie alle portate di Chubb, ma anche di Kareem Hunt e dello stesso Brissett, sono arrivati in end zone dove Brissett é entrato con una corsa di 3 yard. 18-0 e, soprattutto, sei minuti consumati. Dopo un “three & out” di Cincinnati nel corso del quale Burrow ha subito un altro sack, Brissett imbastisce il terzo drive vincente consecutivo ancora impostato sulle corse, ma chiuso con un TD pass di 4 yard per un Amari Cooper in serata di grazia. Sul 25-0 la furia dei difensori Browns si placa un po’ e Joe Burrow riesce finalmente a condurre uno dei suoi drive pass oriented concludendolo con un TD pass di 13 yard per Tyler Boyd. Un irriconoscibile Evan McPherson fallisce il calcio addizionale e si resta sul 25-6, ma nel possesso successivo assistiamo ancora al gioco a terra dei Browns, che i Bengals non riescono ad arginare e Cleveland segna ancora con un rush di 11 yard di Chubb. Prima della chiusura Burrow conduce un altro buon drive concludendolo con uno spettacolare passaggio per Tee Higgins per un TD da 41 yard.

Nel secondo tempo, come abbiamo visto, i Browns hanno dato maggiore impulso al gioco a terra, soprattutto per erodere tempo prezioso sul cronometro di gara, ma anche perché la difesa di Cincinnati non é riuscita a trovare le armi efficaci per fermare le corse nel mezzo di Chubb, molto ben coadiuvato dall’ efficientissima linea d’attacco. Le due chiavi della vittoria dei Browns sono state la versatilità dell’offense e la grande efficienza della difesa, che ha giocato una partita pressoché perfetta. Limitare Joe Burrow a sole 232 yard é già di per se un risultato eclatante, soprattutto se si considera che il QB dei Bengals ha comunque realizzato un buon 71,4% di completi.

Tra gli artefici del successo Jackobi Brissett con un bel 17 su 22 per 278 yard, Nick Chubb, con 101 yard in 23 portate e 2 TD e un ottimo Amari Cooper con 5 catches su 7 targets 131 yard e un TD. In difesa, la pass-rush che ha prodotto 5 sack per 39 yard perse e ben 7 QB Hits, guidata dal solito Myles Garrett. Il resto lo ha fatto il secondario con un intercetto e 6 Pass BreakUp.

Per i Bengals ha pesato in maniera determinante l’assenza di un valido gioco a terra per rimediare alle difficoltà incontrate dal passing game. La difesa ha fatto la sua parte, almeno per arginare il gioco aereo, ma contro le corse ha mostrato non poco imbarazzo.

Il risultato finale alza le quotazioni di Cleveland dopo un inizio di stagione altalenante riportandola in corsa per il titolo di una division che non ha ancora una franchigia dominatrice. Per i Bengals il segnale che, per ottenere la continuità dei risultati, non basta un passing game stellare se non supportato da un running game almeno convincente.

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Francesco Di Taranto

Nato a Foggia, nel 1953, risiedo a Brescia dal 1987 e in precedenza ho abitato a Bologna, dove mi sono laureato in Ingegneria Elettronica. Ho cominciato a seguire il football dalla notte del Super Bowl 1982 vinto da san Francisco sui Cincinnati Bengals. Terminato il servizio militare, nell'aprile '82 ho cominciato a seguire assiduamente, a Bologna, alle partite dei Doves e dei Warriors. Per alcuni mesi, nel 1984, ho partecipato agli allenamenti di una squadra bolognese in formazione, gli Atoms, che sarebbero poi diventati Phoenix San Lazzaro, che ho poi dovuto lasciare a causa del trasferimento per motivi di lavoro. Da allora non ho più smesso di seguire il football, sia professionistico (NFL e poi USFL, AAF e quest'anno XFL), sia dilettantistico in Italia, ma anche in Germania, grazie ai video in streaming della GFL

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