Secondo tempo difensivo (Cincinnati Bengals vs Pittsburgh Steelers 37-30)

Nell’undicesima giornata di regular season, all’Acrisure Stadium di Pittsburgh, i Cincinnati Bengals si aggiudicano lo scontro divisionale contro i Pittsburgh Steelers per 37 a 30, in una partita molto combattuta che ha visto la franchigia dell’Ohio prevalere grazie al muro difensivo innalzato nel secondo tempo. Cincinnati riesce a vendicare la sconfitta rimediata in week 1 quando gli Steelers erano riusciti a prevalere a Cincinnati con un field goal all’overtime. Entrambe le squadre cercavano conferme dopo le recenti vittorie degli Steelers conto i New Orleans Saints in week 10 e dei Bengals contro i Carolina Panthers in week 9 (prima del bye), in una sfida divisionale caratterizzata da un’eccezionale intensità e da un punteggio molto alto rispetto a quanto mostrato dalle altre sfide di week 11. Partita importante per ambo le squadre: i padroni di casa, con un record di 3-6, non potevano più permettersi altri passi falsi per evitare di chiudere la stagione con un record negativo, l’ultimo nel 2003, gli ospiti per affacciarsi nel gruppo delle squadre che andranno a staccare almeno il biglietto per le wild card.

Alla fine della sfida sono i Bengals a prevalere grazie alla grande prestazione del running back Samaje Perine, di Joe Burrow e della difesa del secondo tempo, nonostante gli sforzi profusi dal trio degli Steelers Pickett-Pickens-Harris e dalla grinta del solito T.J.Watt, l’ultimo, come sempre, ad alzare bandiera bianca. Dopo un primo tempo sostanzialmente equilibrato in cui gli attacchi hanno prevalso sulle difese, nel secondo tempo la difesa dei Cincinnati Bengals è salita in cattedra con l’attacco neroarancio che ha visto Perine eroe di giornata, autore di ben 3 touchdown su passaggio.

Entrambe le squadre hanno indossato divise “unicolor”, completo nero con bordi gialli per gli Steelers e completo bianco con dettagli in nero, cosiddetto “white tiger”, per la franchigia dell’Ohio.

Pubblicità

Nel primo tempo, dopo i primi due drive di rodaggio e di studio, le squadre cominciano subito a mettere i primi punti a referto con continuità. Inizia le danze Cincinnati che conclude il primo field goal dalle 45 yard. Risponde subito Pittsburgh che, nel 4° drive, grazie ai pass su Pickett e Warren, muove la catena poi fermata sulle 25 yard dalla difesa dei Bengals. Field Goal di Wright, kicker di riserva al posto dell’infortunato Boswell, dalle 42 yard e pareggio 3 a 3. Nel drive del primo TD, Mixon, poi vittima di una concussion che lo ha tolto dal campo, riceve su pass due lanci consecutivi di Burrow prima dell’azione finale di Perine che segna il momentaneo 10 a 3 grazie ad una ricezione di 29 yards. Il vantaggio dura pochissimo, giusto il tempo necessario ai padroni di casa di concludere il drive iniziato con un grande ritorno di Sims che permette agli Steelers di ripartire già dalle proprie 44 yards. Ci pensa il RB Najee Harris a segnare il 10 pari con una corsa da 17 yards, conclusasi con un grande balzo felino necessario per superare il vano intervento in extremis dell’accorrente safety Jessie Bates III.

Stesso botta e risposta per i successivi due drive. Nel primo Cincinnati segna ancora grazie a Perine che riceve uno screen e sfrutta i blocchi dei compagni, dopo che Higgins, grazie a 3 ricezioni consecutive, aveva portato la squadra in red zone. Burrow, quasi sempre in shotgun, continua a completare passaggi con facilità anche se con l’andare dei minuti è aumentata la pressione della temibile defensive line degli Steelers.

Nel secondo drive, Pittsburgh fa tesoro di due penalità consecutive per pass-interference concesse da due cornerback di Cincinnati, Hilton e Flowers, che consentono agli uomini in nero di muovere la catena e di segnare il momentaneo pareggio, grazie ad una ricezione di Pickens che in completa libertà festeggia il 17 a 17. Singolare la confusione mostrata in quell’occasione dalla secondaria di Cincinnati: Bates prima si avvicina alla linea di scrimmage, poi ci ripensa salvo poi ritornare ancora sulla sua decisione disorientando il compagno di squadra Apple che si perde la marcatura, consentendo a Pickens di ricevere il pallone indisturbato.

Sul finire del tempo Cincinnati subisce il primo dei due turnover (uno per tempo): il lancio di Burrow è intercettato da Wallace che riceve la palla grazie alla decisiva deviazione di Spillane. Pittsburgh si porta in zona field goal grazie alla ricezione dell’ottimo TE Freiermuth, con il conseguente calcio da tre punti che chiude il primo tempo sul 20 a 17 per i padroni di casa. Pittsburgh mette già a referto ben 212 yards, contro le 267 concesse in tutta la partita di week 1, a dimostrazione della brutta prestazione della difesa Bengals e del buon attacco degli Steelers.

Nella ripresa, invece, la difesa dei ragazzi allenati da coach Zac Taylor, riesce a mettere in campo le giuste contromisure: ridurre fino ad annullare i guadagni del gioco di corsa di Harris, vera spina nel fianco della difesa, e aumentare la pressione sul QB avversario, libero di lanciare con molto tempo nel primo tempo. La cura produce i suoi effetti: sono ben tre i drive consecutivi di Pittsburgh in cui i padroni di casa non riescono a muovere la catena. Anche Cincinnati deve subire la crescita della pressione esercitata dalla linea avversaria, che mette a segno il primo sack di giornata, ma comunque i passaggi veloci su Higgins e Hurst e le due corse consecutive di Perine consentono all’attacco di Cincinnati di arrivare sulle 6 yard avversarie. Burrow si mette in proprio correndo, ma viene placcato a meno di una yard dal touchdown; festa di poco rimandata però, perché nello snap successivo Burrow va in scramble e passa al ricevitore Irwin per il suo primo TD stagionale.

Dopo un drive andato a vuoto per gli Steelers in svantaggio per 24 a 20, e con solo 4 yard guadagnate nel secondo tempo contro le 69 di Cincinnati, ci ha pensato T.J.Watt  a tenere a galla i suoi con un intercetto sulla linea di scrimmage che solo i grandi campioni possono effettuare. Per Burrow, su 8 intercetti di stagione, ben 6 sono stati commessi contro Pittsburgh e 2 di questi sono stati messi a segno proprio da T.J.Watt.

Il conseguente field goal riporta a un solo punto di distanza i nerogialli, ma Burrow non si perde d’animo e dopo un drive di sole 22 yard conclusosi con un field goal dalle 54 yard e un 3&out, ritorna a macinare gioco e conduce un drive dalle proprie 15 yard fino in end zone, con l’ennesima segnatura di Perine che sposta la palla dal braccio sinistro al destro per passare all’interno del piloncino nel suo tuffo finale.

Un altro FG di Mcpherson sembra chiudere i giochi sul 37 a 23 per Cincinnati. Najee Harris segna il touchdown che riporta a una segnatura di distanza gli Steelers, ma con meno di un minuto c’è solo la possibilità di tentare l’onside kick che viene però recuperato da Boyd.

Da evidenziare la prova di Samaje Perine (30 yard di corsa su 11 portate e 52 yard ricevute con 4 target), ma soprattutto il primo running back dei Bengals a segnare 3 touchdowns su passaggio in una singola gara.

Pubblicità

Con questa prestazione Perine non ha fatto rimpiangere l’uscita anzitempo di Mixon, reduce dalla prestazione memorabile di week 9; bene anche Tee Higgins, che, con 9/13 in ricezione per 148 yard, non ha fatto sentire l’assenza di Chase ancora fuori per infortunio.

Burrow 24/39, 4 TD per 355 yard, può festeggiare il superamento delle 10.000 yard lanciate in carriera e il raggiungimento di un record positivo 18-17-1. Il QB dell’Ohio ha giocato una buona partita evitando di disunirsi dopo i 2 turnover e continuando a trovare con una certa continuità i suoi target, sono mancati i big play, ma la catena si muove bene, anche perché la linea offensiva sembra in costante miglioramento: i 4 sack di media nelle prime quattro gare sono diminuiti a 2,75 nelle ultime 4 apparizioni. Buono lo step up della difesa che ha contenuto nel secondo tempo la furia e la voglia dei padroni di casa in questa sfida divisionale; solo 152 yard concesse nella seconda frazione, ma 72 di queste in garbage time. Da segnalare la prestazione del rookie Taylor-Britt, leader dei tackle di Cincinnati con 12 placcaggi, ma soprattutto del LB Pratt, autore della migliore prestazione della stagione. Buona anche la pressione dell’accoppiata Hendrickson e Hubbard. Il recupero completo di D.J. Reader, al rientro, potrà aumentare la pressione sui QB avversari e limitare ancor di più le corse. 

Sul fronte Steelers buona la partita del rookie Pickett 25/42 per 265 yard e 1 TD, che mostra evidenti segni di miglioramento, appoggiandosi principalmente al duo composto dal TE Pat Freiermuth da Penn State, con 8 ricezioni per 80 yard e soprattutto del WR Pickens, rookie da Georgia, con 4 ricezioni per 83 yard e 1TD, con cui dimostra di avere raggiunto in fretta una grande sintonia. Una volta però bloccate le corse di Harris che nel primo tempo avevano dato respiro alla manovra con discrete portate di 4,5 yard di media, l’attacco di Pittsburgh non riesce più a trovare sbocchi con continuità. Le note migliori arrivano però dalle due linee di Pittsburgh: la offensive line concede poco ai rusher Bengals e la defensive line riesce sempre ad incutere timore non solo con sack e hits ma anche con i passaggi deflettati, da cui sono nati i due intercetti di Burrow.

Raggiungendo il record 6-4, Cincinnati, alla quarta vittoria nelle ultime 5 partite, può guardare con più ottimismo alla possibilità di raggiungere i playoff nonostante un calendario molto ostico che l’aspetta: Titans, Chiefs, Browns e Buccaneers nelle prossime quattro partite. Sicuramente i Bengals non potranno permettersi di concedere campo in difesa come successo nel primo tempo di questa partita, continuando al contempo a variare i numerosi target di attacco e confidando nel possibile rientro di Chase magari già dalla prossima partita.

Pittsburgh ha sicuramente mostrato grandi progressi in attacco grazie anche al suo rookie QB Pickett a cui bisogna continuare ad aggiungere talento intorno; infatti, finché la OL è riuscita a garantirgli tempo e una tasca pulita, è sempre riuscito a muovere la catena e trovare le connessioni con i suoi target.

 La difesa, soprattutto nel ruolo dei linebacker e della secondaria, non è riuscita a coprire i diversi ricevitori dei Bengals, e non è bastata la grinta di Watt, al rientro dall’infortunio, per far salire di livello tutti i suoi compagni, nonostante le sue innegabili doti di trascinatore.

La franchigia della Pennsylvania probabilmente non riuscirà a raggiungere un record positivo, ma sembra disporre di alcuni giocatori chiave per poter tornare competitiva in fretta.

Per maggiori approfondimenti sui Bengals vi consigliamo di ascoltare il Podcast o meglio “ROARcast” disponibile su Youtube o Spotify.

Merchandising Merchandising

Articoli collegati

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.

Pulsante per tornare all'inizio
Chiudi

Adblock rilevato

Huddle Magazine si sostiene con gli annunci pubblicitari visualizzati sul sito. Disabilita Ad Block (o suo equivalente) per aiutarci :-)

Ovviamente non sei obbligato a farlo, chiudi pure questo messaggio e continua la lettura.