La fuga dei cervelli (Las Vegas Raiders vs Jacksonville Jaguars 20-27)

Dopo una umiliante trasferta a New Orleans i Raiders sono rimasti nella costa est, allenandosi per l’intera settimana in Florida in preparazione alla sfida contro i Jaguars. Una sfida tra due squadre che tante delusioni hanno regalato ai propri tifosi, una sfida che definire ultima spiaggia non era una esagerazione.

Il WR dei Raiders Davante Adams ha chiuso il primo tempo con 9 ricezioni su 9 target, 146 yard e 2 TD, una testimonianza della pochezza della difesa sui passaggi della squadra di Jacksonville. Las Vegas, dopo essere stata costretta al punt nel primo drive offensivo, è andata velocemente in vantaggio per 17-0 ed ha messo punti sul tabellone in tutti gli altri drive offensivi dei primi due quarti, due touchdown e due field goal. Certo, la difesa nero-argento ha i suoi limiti e concede comunque tanto agli avversari, ma i primi tre drive offensivi dei Jaguars si sono chiusi con un fumble perso e due three-and-out… questa partita i Raiders non la possono proprio perdere.

Un touchdown dei Jaguars a 4:50 dalla fine del primo tempo fa arrabbiare i tifosi, ma i Raiders sono comunque in grado di marciare velocemente verso la red zone avversaria grazie ai passaggi di Carr per Adams e le corse di Josh Jacobs. I Jaguars sembrano ben preparati a fermare le corse, ma il numero 28 nero-argento riesce comunque a fare ben due corse da 12 yard in questo drive. Arrivati sulle 20 i Raiders, ancora una volta, mancano il bersaglio grosso, con Carr a lanciare cortissimo verso un Ameer Abdullah che sembrava aver battuto il suo uomo in end zone. Peccato, ma comunque il precisissimo Daniel Carlson col suo field goal porta il risultato sul 20-7 a soli 45 secondi dall’intervallo.

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La difesa dei Raiders costringe Trevor Lawrence a giocare un terzo e 3, ma poi gli permette di correre per 24 yard e non solo chiudere il down, ma anche superare la metà campo. Un altro paio di passaggi ed i Jaguars possono calciare il field goal che accorcia le distanze; 10-20. Jacksonville avrà palla ad inizio del secondo tempo, questa difesa molle dei Raiders un po’ inizia a preoccupare la Raider Nation, ma con l’attacco aereo visto nel primo tempo e qualche correzione in difesa questa partita la si porta a casa.

Kickoff corto di Carlson e ritorno di Jamal Agnew per 52 yard; i Jaguars inizieranno il secondo tempo già nella metà campo avversaria… Benvenuti alla festa Special Teams. Lawrence ringrazia trovando Christian Kirk, lasciato solo dalla difesa nero-argento, per il TD del 17-20. Mentre i Raiders si danno alla festa del punt (tre drive consecutivi conclusi con un calcio di AJ Cole) i Jaguars ribaltano il risultato con il TD del RB Travis Etienne.

Ma i Jaguars, in vantaggio 24-20, ci vogliono provare a regalare ai Raiders la chance di riprendere la partita per i capelli. Il K Riley Patterson sbaglia un field goal da 41 yard, restituendo palla a Carr sulle 31 di Las Vegas con 3 minuti da giocare. Non c’è fretta, ma i Raiders dopo aver guadagnato 8 yard sul primo down con un passaggio per Hunter Renfrow lanciano lungo due volte per Adams anziché costruire qualcosa di più sicuro per convertire il down. Siamo ovviamente in una situazione in cui non puoi che provare il quarto down alla mano, ma anche il successivo passaggio cade incompleto: turnover on downs sulle 39 nero-argento.

I Jaguars hanno un’altra occasione per il colpo del KO, ma nonostante il campo corto si devono accontentare del field goal, che Patterson converte da 48 yard. In svantaggio di 7 punti gli uomini di Josh McDaniels hanno ancora un minuto per segnare il TD che se convertito può portarli all’overtime. Non avverrà; due incompleti, un sack di Dawuane Smoot su Carr e poi un fumble sull’ultimo snap della disperazione chiudono l’ennesima débâcle nero-argento.

Davante Adams ha ricevuto un solo passaggio per zero yard nel secondo tempo, e a fine partita non ha nascosto la sua frustrazione dicendo ai giornalisti che per lui non aveva senso l’aver cambiato strategia nel secondo tempo visto che quello che avevano fatto nel primo tempo aveva funzionato così bene. Il WR ci ha tenuto a sottolineare che non era un attacco al suo head coach e play caller Josh McDaniels, ma le sue parole fanno riflettere.

McDaniels in conferenza stampa non ha certo fatto una buona impressione, apparendo ancora una volta sperduto ed incapace di capire cosa stia andando storto. “Dal kickoff di apertura del terzo quarto è sembrato che loro ne avessero un po’ più di noi, ha detto l’head coach. “I ragazzi ce l’hanno messa tutta, ma dobbiamo imparare a giocare l’intera partita… tutti e quattro i quarti”. Che una squadra NFL debba imparare a metà stagione che non puoi regalare quarti agli avversari sarebbe piuttosto grave, ma sono le solite frasi fatte.

Per la terza volta in stagione i Raiders hanno perso dopo essere stati in vantaggio di almeno 17 punti. In week 2, in casa contro i Cardinals, erano andati a riposo sul 20-0 per poi perdere 29-23 in overtime, in week 5 erano andati in vantaggio 17-0 a Kansas City prima di cedere 30-29 contro i Chiefs. Secondo alcune fonti era successo solo cinque volte nelle precedenti 62 stagioni della squadra.

https://twitter.com/NFLonCBS/status/1589365037747273728

“We have to coach better, and we have to avoid feeling like the situation is OK” [Josh McDaniels]

Secondo diversi insider McDaniels non è a rischio licenziamento al momento, anche se una fetta di tifoseria grida animatamente chiedendo la sua testa su un piatto d’argento… o su un piatto nero-argento. A tanti l’invasione Patriots permessa da Mark Davis non è andata giù, e questi risultati non aiutano certo a far apprezzare la scelta.

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McDaniels sarà magari al sicuro, ma è possibile che qualche suo assistente sia a rischio viste le ultime prestazioni? La difesa non copre e non mette pressione al QB avversario, l’attacco troppo spesso viene influenzato dalla pressione subita da Carr, negli Special Teams a parte le certezze Carlson e Cole ci sono evidentemente aggiustamenti importanti da fare.

I Silver & Black in week 10 ospiteranno i Colts, anch’essi in crisi e reduci da una bruciante sconfitta 26-3 contro i Patriots che è costata il posto all’head coach Frank Reich. Stupendo tutti il proprietario Jim Irsay ha assegnato il ruolo di interim head coach all’ex C Jeff Saturday, leggenda della squadra ma senza esperienza da coach né in NFL né in NCAA.

Nel mentre a Las Vegas è stato tagliato il S Johnathan Abram, scelto al primo round 27° assoluto nel Draft 2019. Abram non ha mai convinto, mostrando evidenti limiti in copertura e saltando tante partite per infortunio. Lo scorso anno l’ex defensive coordinator Gus Bradley – guarda le coincidenze ora ai Colts – gli aveva ritagliato un ruolo più vicino alla linea di scrimmage, permettendogli di sfruttare meglio le sue caratteristiche. Era evidente che il S non fosse però nei progetti del nuovo coaching staff, che dopo aver scelto di non sfruttare l’opzione del quinto anno del suo contratto da rookie ha cercato attivamente di scambiarlo durante la offseason. Secondo quanto riportano diversi insider, la squadra ha provato a scambiarlo fino alla chiusura della finestra dei trade, senza successo.

Il taglio di Abram è l’ennesima testimonianza dell’inettitudine della coppia Gruden-Mayock, che ha sprecato un capitale in scelte alte al Draft dal 2019 al 2021.

https://twitter.com/RaidersITALIA/status/1590078152445132800

Escludendo Henry Ruggs, che stava iniziando a dimostrare il suo valore prima che una decisione sbagliata fuori dal campo portasse alla morte di una ragazza a seguito di un incidente stradale, la lista di fallimenti non lascia dubbi: Alex Leatherwood lo scorso anno era considerato un reach al primo round, e le sue prestazioni negative avevano portato i Raiders a spostarlo nel ruolo di guardia nel suo anno da rookie e il nuovo coaching staff a tagliarlo senza troppi pensieri dopo una preseason imbarazzante. Damon Arnette è stato tagliato per un mix tra prestazioni deludenti in campo e comportamenti deprecabili fuori dal campo. Ora il taglio di Abram, e nel roster restano per il momento Jacobs e Ferrell per i quali i Raiders hanno scelto di non usare l’opzione del quinto anno. Jacobs sta giocando molto bene e i Raiders potrebbero provare ad offrirgli un nuovo contratto mentre Ferrell è ormai un backup. Potenzialmente nel 2023 nessuna delle prime scelte fatte dai nero-argento tra il 2019 e il 2021 sarà nel roster.

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Mako Mameli

Appassionato di football americano fin dall'infanzia, gioisce e soprattutto soffre con i suoi Raiders e aspetta pazientemente che la squadra torni a regalargli qualche soddisfazione, convinto che sarà ancora in vita quando Mark Davis solleverà il quarto Lombardi Trophy. Nel tempo libero gioca a flag football e mette in pratica gli insegnamenti di Al Davis lanciando lungo ad ogni down... peccato che abbia una percentuale di completi peggiore di quella di JaMarcus Russell.

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3 Commenti

  1. A suo tempo Delrio ci portò ai playoff dopo decenni (ed io l’avrei confermato) ma il ramato decise che era meglio dare le chiavi a gruden,smantellare tutto,o quasi, e togliersi lo sfizio di una vita.
    (E Sappiamo com’è finita).
    Subentra Bisaccia, avviene il miracolo, ( ed anche lui avrei confermato) ed invece a fine stagione il ramato colpisce ancora.
    Toglietegli la squadra.

    1. Jon Gruden era ed e’ molto meglio di macdaniels. Continuate ad attaccarlo, mi raccomando. Vedremo, poi, come andrà a finire la storia delle emails, in tribunale. Il giudice, se non erro, ha dato ragione a Gru contro l’arbitrato con la nfl. Salvo errori, Suoi ex giocatori come Sapp lo difendono. Brooks per lui stravedeva. Non proprio due sostenitori del kkk.
      I raiders sono sempre stati una squadra dura, tosta ed allenata da gente piuttosto rude, non da yankees della east coast. Flores e Madden non erano proprio delle educande.
      Leggo che qualcuno vorrebbe mandare via anche Carr. Certo, e chi prendiamo ?! Rodgers? richiamiamo Stabler, Gannon e plunkett dalla pensione?

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