Corsa in salita (Seattle Seahawks vs Pittsburgh Steelers 23-30)

I Seattle Seahawks escono sconfitti dall’ultimo match casalingo contro i Pittsburgh Steelers, perdendo così la possibilità di controllare il proprio destino nella corsa ai playoff.

Per la prima volta dall’ottobre del 1983, gli Steelers hanno meritatamente espugnato Seattle per 30-23.

Seattle chiude il 2023 con una sconfitta casalinga evitabile, causata da una pessima difesa, da un attacco monodimensionale e, infine, da un turnover in un momento decisivo.

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Problemi sulle corse, sia in difesa…

Ad inizio stagione, per qualche settimana avevamo avuto l’impressione che i Seattle Seahawks avessero finalmente risolto il problema della difesa sulle corse, principale difetto della squadra per tutto lo scorso anno.

Pete Carroll ha trascorso la primavera e l’estate a lavorare per trovare una soluzione, cambiando quasi totalmente il front seven e affidando nuovamente la gestione degli schemi difensivi al rientrante Bobby Wagner.

Dopo un inizio incoraggiante, tuttavia, i Seattle Seahawks sono tornati al desolante punto in cui erano l’anno scorso.

Da week 11 in poi, i Seahawks hanno avuto la peggior difesa sulle corse dell’intera lega e, anche se in questo periodo hanno affrontato San Francisco, Philadelphia e Tennessee, nelle ultime settimane i problemi di placcaggio sono diventati evidenti.

Probabilmente una parte del problema può essere stato l’infortunio di Uchenna Nwosu unito al calo fisico del leader Bobby Wagner, ma certamente la responsabilità più grande è da attribuire al coaching staff, che non sembra in grado di aggiustare la situazione.

Gli Steelers hanno abilmente sfruttato questo difetto, ormai endemico, totalizzando ben 202 yards su 46 tentativi, conditi da tre touchdown e da una continuità di rendimento da parte sia di Najee Harris che di Jaylen Warren lungo tutto l’arco del match.

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Anche nel finale, quando era praticamente ovvio che gli Steelers si sarebbero affidati prevalentemente al gioco a terra, i Seattle Seahawks non sono stati in grado di arginare gli avversari, che hanno suggellato la vittoria proprio con una corsa di Najee Harris, che è penetrato nella difesa avversaria praticamente indisturbato per 12 yard, per poi scivolare sulle 5 yard dei Seahawks, rinunciando così a firmare il suo terzo TD personale.

… che in attacco!

Se è ormai constatato che la run defense di Seattle non sta assolutamente funzionando, le cose non vanno meglio neanche dal lato offensivo del gioco.

Sempre da week 11, i Seahawks non sono riusciti a correre per più di 100 yard totali di squadra ben sei volte su sette. L’unica partita a fare eccezione è stata la vittoria contro Philadelphia, quando Seattle ha corso per 100 yard, 85 delle quali per merito di Kenneth Walker III.

A proposito di Walker, pur avendo segnato un touchdown, contro gli Steelers non ha fatto molto altro, in quanto è dovuto uscire per un infortunio alla spalla, concludendo la partita con 10 corse totali per 53 yard; non è stato purtroppo d’aiuto neanche Zach Charbonnet, che ha avuto solo due portate per due misere yard totali.

Certamente le aspettative su entrambi ad inizio stagione erano ben diverse, ma questo reparto non ha quasi mai funzionato a dovere; i Seattle Seahawks hanno una media di 90 yard per partita, Ken Walker III ha superato una sola volta le 100 yard e per ben 5 volte il running back principale non ha superato le 50 yard in partita.

Numeri come questi sono certamente inaccettabili per la cultura di Pete Carroll, che nel corso della sua carriera ha sempre privilegiato il gioco a terra, e la partita di ieri è solo l’ultima di una serie di prestazioni non brillanti, sia da parte degli interpreti sul campo che in sideline.

Mike Tomlin fa ancora la storia

Dopo le tre sconfitte consecutive delle scorse settimane, alcuni insider si erano chiesti se gli Steelers dovessero prendere in considerazione la possibilità di salutare l’allenatore Mike Tomlin.

La società tuttavia non ha mai lontanamente pensato ad un cambio in panchina e le ultime due settimane hanno dimostrato il perché. La vittoria contro i Cincinnati Bengals ha rilanciato Pittsburgh nella corsa ai playoff e quella di ieri l’ha rafforzata, ufficializzando tra l’altro la diciassettesima stagione vincente consecutiva per Tomlin.

https://twitter.com/NFL/status/1741644403167621506

Come detto in precedenza, la trasferta a Seattle non è mai stata semplice per le squadre della East Coast, eppure Tomlin ha preparato al meglio la sua squadra per questo importante match.

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Gli Steelers hanno segnato per primi, sono stati raramente in svantaggio e nel secondo tempo hanno preso subito il comando per poi stringere le maglie in difesa, concedendo ai Seahawks solo tre field goal dopo l’intervallo.

I playoff non sono ancora garantiti, ma considerando i problemi avuti durante la stagione nel reparto quarterback, la scelta coraggiosa di licenziare poche settimane fa il coordinatore offensivo (e amico) Matt Canada e l’alto livello della competizione nella AFC North, questo testimonia ulteriormente la capacità di Mike Tomlin di mantenere la sua squadra sempre ad alto livello.

Fattore infortuni

Certamente, gli infortuni sono stati un fattore caratterizzante per la stagione dei Seattle Seahawks. Fin dall’inizio, dopo pochi minuti di week 1, si sono infortunati i due offensive tackles, Abe Lucas e Charles Cross, per diverse settimane e Pete Carroll ha ritrovato la sua Offensive Line titolare al completo solamente poche settimane fa.

Purtroppo, in week 17 Abe Lucas è uscito di nuovo a fine secondo quarto per un infortunio al ginocchio e anche il centro titolare Evan Brown ha subito una concussion.

Geno Smith si è comunque comportato discretamente bene sotto pressione, ma alla fine la rimaneggiata linea offensiva è collassata; è quindi arrivato il fumble sul 27-20 nel corso del quarto periodo che ha portato gli Steelers a segnare il field goal che, di fatto, ha chiuso il match.

Dopo una stagione da rookie eccezionale, i due OT Cross e Lucas non sono praticamente mai riusciti a trovare continuità di prestazioni, costringendo Carroll a studiare soluzioni provvisorie al limite della disperazione, come nel caso del ritorno dal “pensionamento” di Jason Peters, a 41 anni suonati.

Mason Rudolph sorprendente

Tornando per un attimo alla bravura di Tomlin, è da attribuire a lui anche il merito di schierare Mason Rudolph, anche se il quarterback titolare Kenny Pickett era probabilmente abbastanza in salute per riprendere il suo posto.

La scelta si è rivelata giusta, in quanto dopo l’infortunio alla caviglia di Pickett, l’attacco è stato decisamente poco produttivo con Mitch Trubisky dietro al centro e gli Steelers sono stati spesso in grado di vincere, pur con un gioco offensivo conservativo, esclusivamente grazie alla loro difesa.

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Rudolph è riuscito a risollevare il gioco aereo, aiutando ovviamente di conseguenza anche lo sviluppo di un buon running game. La scorsa settimana ha lanciato per 290 yard e due touchdown contro i Bengals, mentre contro Seattle ha totalizzato 18 completi su 24 tentativi per 274 yard.

Non ci sarebbe da sorprendersi se Mason Rudolph fosse nuovamente schierato titolare la prossima settimana o nella postseason, se gli Steelers dovessero riuscire a qualificarsi.

Difesa dei Seahawks da rifondare… di nuovo.

Visto che siamo ormai nel 2024, un buon proposito per il nuovo anno dei Seattle Seahawks dovrebbe essere sicuramente quello di fare tutto il necessario per sistemare la difesa. I Pittsburgh Steelers, seppur in difficoltà offensiva, hanno registrato il loro massimo stagionale di 468 yard.

Negli ultimi due anni, abbiamo assistito al peggior gioco difensivo dei Seattle Seahawks da oltre un decennio a questa parte. Alzi la mano chi avrebbe mai pensato che la gestione di Clint Hurtt avrebbe fatto rimpiangere Ken Norton Jr. (si, forse questa è una overreaction, ma vorrete concedercela!).

Trovare il colpevole per queste prestazioni insufficienti è davvero difficile, in quanto potrebbe essere certamente una responsabilità del coaching staff, degli schemi, così come dei giocatori in campo, che sono, alla fine dei conti, quelli che mancano i tackles o le coperture.

Qualunque cosa sia, la difesa dei Seattle Seahawks non funziona, e non funziona da ormai due stagioni. Quando la stagione 2023-24 sarà conclusa, e probabilmente questo potrebbe succedere ben prima del previsto, dovremo aspettarci dei mesi difficili per Pete Carroll e per tutto lo staff in sideline, in quanto Jodie Allen ha già dato dimostrazione di non aver timori nel prendere decisioni difficili e impopolari per il bene della franchigia, come avvenuto in occasione della trade di Russell Wilson.

Siamo al dunque!

Week 18 sarà decisiva per entrambe le squadre; Steelers e Seahawks dovranno infatti non solo necessariamente vincere, ma saranno costrette anche ad aspettare i risultati dagli altri campi per capire il loro destino.

Per Pittsburgh la vittoria al Lumen Field è stata fondamentale per tenere vive le speranze, ma i giallo-neri dovranno, loro malgrado, tifare per Dolphins e Titans, in quanto la loro qualificazione ai playoff passa dalle sconfitte di Bills e/o Jaguars.

Scenario che ovviamente richiederà innanzitutto una vittoria contro i lanciatissimi Baltimore Ravens, i quali, essendosi già aggiudicati matematicamente il primo seed in AFC, potrebbero far riposare gran parte dei titolari.

Stessa situazione, ma con meno alternative, per i Seahawks. In week 18 Seattle sarà obbligata a vincere in trasferta contro i Cardinals, reduci da un clamoroso upset contro i Philadelphia Eagles, in uno scontro divisionale che non sarà sicuramente facile.

Ma anche in caso di vittoria, Pete Carroll e compagnia dovranno attendere l’esito di un altro scontro divisionale che si preannuncia molto acceso, vista la rivalità storica tra Chicago Bears e Green Bay Packers.

Negli ultimi anni questa sfida è stata a senso unico: i Bears infatti non vincono al Lambeau Field dal lontano 2015, dal 2009 ad oggi hanno avuto la meglio sui Packers solamente 4 volte e sono reduci da ben nove sconfitte consecutive.

In ogni caso, anche in caso di una eventuale qualificazione, è abbastanza evidente che entrambe le squadre non sarebbero abbastanza attrezzate per impensierire le naturali favorite delle rispettive Conference, salvo miracoli sportivi al momento difficili da prevedere.

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Seahawks Nest Italia

Tre amici e una grande passione per i Seattle Seahawks. Simone Faccini, Marco Bernardi e Marco Cherubini sono gli autori di Seahawks Nest Italia, il primo podcast in italiano sui Seahawks ma anche una comunità e un punto di ritrovo per tutti i 12s in Italia.

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