Il buco nero (Las Vegas Raiders vs New Orleans Saints 0-24)

Al Superdome di New Orleans domenica i padroni di casa Saints, reduci dalla sconfitta contro i Cardinals, ospitavano i Las Vegas Raiders, vittoriosi la settimana prima contro i Texans. Entrambe le squadre arrivavano alla sfida con due sole vittorie all’attivo e con la necessità di vincere per tenere a galla la stagione.

I Saints hanno preparato alla perfezione la sfida. Sapendo di affrontare un attacco sulla carta pericoloso vista la presenza di Davante Adams e del caldissimo Josh Jacobs – 147 yard di media a portata nelle ultime tre partite – e sapendo che non sempre la propria difesa è stata all’altezza (31a in NFL per punti concessi a partita con 28.6, 22a per rushing yard concesse a partita con 123.1) New Orleans ha studiato con attenzione il modo migliore di fermare gli avversari: la pressione sul QB dovrà essere alta, 3-4 sack contro la non eccelsa offensive line nero-argento non sono una scommessa troppo azzardata se la secondaria, pur priva del CB Marshon Lattimore, saprà marcare come attenzione Adams, Hollins e Renfrow. In attacco i Saints non possono avere blackout, il turnover ratio di -10 accumulato fino ad ora non è accettabile e Andy Dalton dovrà evitare intercetti (3 contro i Cardinals, due dei quali riportati in end zone dagli avversari) e distribuire palla senza forzare, sfruttando il fatto che la difesa di Las Vegas concede 262.7 passing yard a partita (27a) e fatica a mettere a segno sack. New Orleans dovrà poi riuscire a sfruttare Alvin Kamara, ancora a secco nel 2022. Coinvolgere Kamara sia nel gioco di corse che in quello aereo sarà fondamentale, e chissà che il RB non si sblocchi e non riesca a mettere a segno due o tre TD.

I Saints hanno preparato bene la sfida, benissimo. Purtroppo non sapremo mai come sarebbe andata la partita perché i Raiders a New Orleans non sono mai arrivati. Gli uomini di Dennis Allen, completamente vestiti di nero, si sono trovati davanti dei fantasmi in bianco, inconsistenti e spaventosi quanto un fantasma in una puntata di Scooby-Doo.

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Il risultato finale è stato 24-0 per i padroni di casa, con la squadra dell’imbarazzante Josh McDaniels capace di superare in attacco la metà campo solo al two-minute warning del quarto periodo, in pieno garbage time e con Jarrett Stidham che aveva ormai sostituito Derek Carr dietro al centro.

“Mi scuso con la Raider Nation per questa prestazione”, ha detto l’head coach dei Raiders. “Sono io il responsabile”. I Saints sono stati bravi a limitare Jacobs, usando safety e linebacker per riempire eventuali buchi aperti dalla linea, ma il numero 28 di Las Vegas – pur impattato spesso dietro la linea di scrimmage – ha comunque corso con una media di 4.3 yard a tentativo. McDaniels ha dimostrato in questo inizio di stagione di piacersi un po’ troppo quando si guarda allo specchio, con chiamate di trick play o di corse di Adams tutt’altro che ben pensati. A cavallo tra primo e secondo quarto McDaniels ha messo il primo chiodo sulla bara nero-argento chiamando una corsa di Adams su un terzo e 1 sulle proprie 46, e il WR oltre a rischiare di essere ammazzato dalla difesa dei Saints è stato fermato con perdita di una iarda. Certo, il fatto che il LT Kolton Miller non sia stato in grado di bloccare il suo uomo in quella azione ha contribuito al risultato finale, ma la chiamata in sé era un azzardo in quella situazione. Subito dopo è stato chiamato il più brutto dei fake punt visti negli ultimi anni, con il S Matthias Farley fermato per una perdita di 3 yard e i Raiders addirittura penalizzati 15 yard per chop block; ripresa palla sulle 27 avversarie i Saints non hanno sfruttato appieno il regalo, ma hanno comunque allungato di 3 punti e non si sono più guardati indietro.

“E’ imbarazzante”, ha aggiunto Carr in conferenza stampa. “Nessuno ti regala nulla in questa lega, e lo stiamo imparando”. Carr, al suo nono anno in NFL, sta imparando che nessuno ti regala nulla? Il QB – 15/26 per 101 yard, 0 TD, 1 INT e 3 sack subiti – ha certamente la scusante del poco tempo concessogli dalla linea, ma ha commesso la sua buona fetta di errori. Davante Adams ha chiuso con una ricezione per 3 yard, Hunter Renfrow con una ricezione per 6 yard.

Dennis Allen è stato cacciato da Oakland, dove è stato head coach dal 2012 a parte del 2014, dopo aver guidato la squadra ad un record di 8-28. Prima della partita ha detto che ormai era passata tanta acqua sotto i ponti, ma certamente aver strapazzato la sua ex squadra gli ha dato una grandissima soddisfazione. Il proprietario dei Raiders Mark Davis ha invece dovuto ingoiare il rospo, e dopo la partita si è trattenuto a lungo per discutere con Josh McDaniels a porte chiuse. E’ la seconda volta che accade in questo inizio di stagione e benché sia forse esagerato pensare a McDaniels come un head coach a rischio licenziamento è possibile che Davis si stia pentendo dell’investimento fatto.

La prossima sfida dei Raiders (2-5) sarà in Florida, contro i Jaguars (2-6). La squadra aveva chiesto alla NFL di fare il possibile per mettere le due partite contro Saints e Jaguars una dietro l’altra in calendario per evitarsi due viaggi nella Eastern Time Zone e la lega li ha accontentati. La squadra non tornerà a Las Vegas, ma si sposterà a Sarasota, in Florida, dove preparerà la sfida contro Jacksonville. I Saints (3-5) saranno impegnati nel Monday Night Football contro i Ravens (5-3).

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Mako Mameli

Appassionato di football americano fin dall'infanzia, gioisce e soprattutto soffre con i suoi Raiders e aspetta pazientemente che la squadra torni a regalargli qualche soddisfazione, convinto che sarà ancora in vita quando Mark Davis solleverà il quarto Lombardi Trophy. Nel tempo libero gioca a flag football e mette in pratica gli insegnamenti di Al Davis lanciando lungo ad ogni down... peccato che abbia una percentuale di completi peggiore di quella di JaMarcus Russell.

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3 Commenti

  1. Carr non è affidabile, una partita la gioca discretamente un’altra ha lo sguardo confuso come se non sapesse dove si trovi. Preferirei veder giocare Stidham.

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