Error 303 (Seattle Seahawks vs Las Vegas Raiders 34-40)

In una partita rocambolesca e piena di emozioni, i Seattle Seahawks perdono all’overtime contro i Las Vegas Raiders per 34-40, abbandonando probabilmente le speranze di vittoria della NFC West. Andiamo ad analizzare le motivazioni di questa inaspettata, ma meritata, sconfitta casalinga.

Running Game

303 (trecentotre) yard di cui 229 (duecentoventinove) su corsa. E’ già difficile vincere un match in NFL quando numeri del genere vengono concessi ad un intero attacco avversario, è utopistico pensare di vincere quando queste yard vengono concesse ad un solo giocatore, Josh Jacobs.

Il numero 28 dei Raiders ha fatto il bello e il cattivo tempo lungo tutto l’arco del match, sancendo infine la vittoria con un TD da 86 yard nel secondo possesso di Las Vegas durante l’overtime.

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La Defensive Line dei Seahawks non è riuscita in alcun modo ad arginarlo e questa è la seconda partita consecutiva, dopo quella di Monaco contro i Tampa Bay Buccaneers, in cui il front 7 dei Seattle Seahawks viene maltrattato dal gioco di corsa avversario.

Sembra che la situazione sia ritornata quella delle prime 5 giornate, in cui questo problema era costato le sconfitte contro Falcons e Saints, con relativi record personali di Cordarrelle Patterson e Taysom Hill.

Viceversa, il gioco di corsa dei padroni di casa è stato praticamente annullato dalla difesa di Las Vegas, con Ken Walker III autore di una prestazione pessima, nonostante i due TD messi a segno. Se si tolgono infatti le due corse che hanno portato, appunto, ai Touchdown, il numero 9 dei Seahawks ha sempre sbattuto contro il muro difensivo eretto dai corsari.

Missed Tackles

Una causa della debacle della Run Defense è anche il ritorno dei missed tackles, che erano diminuiti molto durante il “filotto” di 4 vittorie consecutive. Questo problema è ritornato prepotentemente e pesantemente a condizionare la prestazione della squadra di Pete Carroll, con numerosi e gravissimi tackle mancati, anche grazie alle abilità di Josh Jacobs e Davante Adams nel “forzare” la giocata. I Raiders al contrario hanno giocato con carattere e una giusta furia agonistica, portando tackle molto più decisi e restando sempre attenti e concentrati durante le fasi decisive del match.

Pass Rush

Potremmo tranquillamente fare un “copia-incolla” di quanto detto nel paragrafo precedente, in quanto la D-Line dei Seattle Seahawks è stata praticamente un fantasma nel backfield dei Raiders.
Derek Carr ha potuto prendersi quasi sempre tutto il tempo necessario per lanciare, attendendo lo sviluppo delle tracce dei suoi WR e riuscendo a convertire una percentuale importante di terzi down.

Lato Raiders, Crosby è stato uno degli elementi decisivi per la vittoria, in quanto ha causato costante pressione sulla Offensive Line di Seattle ed ha inoltre messo il punto esclamativo sul match con il sack su Geno Smith durante l’overtime, in quello che avrebbe potuto essere il drive della vittoria per i padroni di casa.

3rd Down

La percentuale di 3rd down convertiti è stata, insieme al running game, uno dei fattori che più hanno indirizzato il match a favore dei Las Vegas Raiders.
La differenza tra le due squadre è impressionante, con gli ospiti capaci di arrivare al 57% di conversioni contro il misero 33% dei Seattle Seahawks, che per la seconda partita consecutiva compiono un passo indietro pesante anche su questo aspetto del gioco.

A causare questa forbice tra le due prestazioni è stato ovviamente anche e soprattutto il gioco di corsa, in quanto per tutta la durata del match Geno Smith ha dovuto affidarsi alle sue doti di lanciatore per sopperire alla totale mancanza di produzione da parte di Ken Walker, così come della scarsa vena della Offensive Line in run blocking. Josh Jacobs, come già detto in precedenza, ha corso invece in maniera eccellente generando una media per portata di quasi 7 yard.

“Cazzimma”

Utilizziamo questo termine evidentemente di origine americana (…) per evidenziare l’aspetto che più ha contraddistinto la stagione dei Seattle Seahawks.

Molto spesso, infatti, i ragazzi di Pete Carroll hanno dimostrato di saper reagire in maniera eccellente alle difficoltà ed agli errori, grazie ad uno spirito di gruppo che non sempre avevamo visto negli anni precedenti.
Allo stesso tempo, in alcune occasioni, la squadra evidenzia in questo aspetto uno dei suoi più grossi limiti, in quanto quando le partite si sono decise nell’arco di pochi punti, solo contro i Denver Broncos è uscito fuori un risultato positivo.

Tutte le altre sconfitte, ad eccezione di quella contro i rivali divisionali dei 49ers, nella quale i giocatori della baia hanno dominato, sono arrivate in partite decise da meno di un possesso, nelle quali i Seahawks hanno sempre avuto l’occasione di portare a casa il match ma sono incappati in errori banali o in improvvisi black-out.

Questo è un aspetto sul quale il coaching staff dovrà lavorare pesantemente in vista della prossima stagione, cercando di stimolare i più giovani ma anche i più esperti ad una maggiore “cazzimma” anche e soprattutto quando arriva il momento di conquistare quel centimetro in più che fa la differenza tra una vittoria ed una sconfitta (cit.).

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Ultimo ma non ultimo…

Concludiamo questa analisi con un breve accenno alla crew arbitrale.
Premesso che i Raiders, come detto in apertura, hanno meritato la vittoria e che non è intenzione di chi scrive attaccarsi all’alibi arbitrale per motivare le ragioni di una sconfitta, è però oggettivo dire che due decisioni arbitrali durante l’ultimo quarto hanno, di fatto, inciso sull’esito del match.

Se il primo episodio, nello specifico il fumble di Josh Jacobs, è stato rapidamente archiviato in quanto il gioco era stato fermato poco prima per “massimo avanzamento”, merita molta più attenzione la decisione presa in merito alla diving catch di DK Metcalf. Non andremo a descrivere l’episodio, chiunque lo può ritrovare in qualsiasi highlight, ma ci permettiamo di manifestare un pizzico di amarezza per come è stato gestito il review dell’azione da parte degli arbitri. Sono stati necessari più di 5 minuti di replay prima di decidere che non si trattava di una catch ma di un incompleto in quanto il giocatore non aveva il pieno possesso dello sferoide prolato.

A prescindere da come possa essere giudicata l’azione, resta il fatto che, solitamente, quando la crew in campo prende una decisione e il replay non dimostra in maniera inequivocabile che la decisione presa è sbagliata, si tende a confermare quanto deciso al termine dell’azione. Questa volta è andata diversamente, ma sono serviti minuti e minuti e questo ha costretto l’attacco a restare fermo, perdendo ritmo e concentrazione.

Chiusa questa piccola polemica, facciamo i complimenti ai Raiders per la vittoria e guardiamo al futuro con fiducia, in quanto entrambe queste squadre hanno dimostrato di avere margini di crescita importanti

Piccola nota che farà molto piacere a tutti i tifosi Seahawks: durante la partita è arrivato l’annuncio ufficiale, nel 2023 arriveranno le divise Throwback!!!

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Seahawks Nest Italia

Tre amici e una grande passione per i Seattle Seahawks. Simone Faccini, Marco Bernardi e Marco Cherubini sono gli autori di Seahawks Nest Italia, il primo podcast in italiano sui Seahawks ma anche una comunità e un punto di ritrovo per tutti i 12s in Italia.

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4 Commenti

  1. jacobs è stato spaventoso,a volte mi ricorda trattore lynch.
    vedere che stagione stanno facendo lui,adams,crosby e poi la classifica ,li fa girare ancora di più .
    vincerle tutte impossibile ,che poi devono anche combinarsi i risultati delle dirette rivali.
    più facile il 6 al superenalotto.

    1. Giusta critica che accettiamo. A nostra parziale discolpa, abbiamo scritto il pezzo di lunedì mattina e ancora il video di Taylor che entra in campo non era uscito
      In ogni caso vittoria meritata, gli arbitri non devono essere una scusante.

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