Dominio Miami (Miami Dolphins vs Cleveland Browns 39-17)

Non si fermano più i Miami Dolphins di un Tua Tagovailoa sempre più formato MVP che contro i Browns trovano la settima vittoria stagionale, la quarta consecutiva, che porta la franchigia della Florida in testa alla AFC East dopo dieci settimane di regular season. Sensazioni completamente opposti per i Cleveland Browns che non sembrano ritornati ancora dalla bye week di settimana scorsa ed, escludendo un paio di drive offensivi, non riescono a controbattere al dominio di Miami, sia in attacco che in difesa, con l’attacco dei Dolphins che non calcia nemmeno un punt lungo tutto il corso della partita, esempio lampante dell’incapacità di Cleveland di trovare una soluzione al gameplan perfetto messo in piedi dal coaching staff di MIA.

Eppure Cleveland aveva illuso i propri tifosi, reduci dall’ottima prestazione vista contro i Bengals prima della bye week, che nel primo drive della partita si erano ritrovati avanti 7-0 grazie al TD pass ricevuto da Harrison Bryant su lancio di Jacoby Brissett; l’illusione dura però solo un paio di drive, con Miami che prima segna il pareggio con il TD ricevuto da Ingold, per poi segnare altri dieci punti prima dell’intervallo, con le squadre che vanno negli spogliatoi con i Dolphins avanti 17-7.
I punti consecutivi di Miami diventano poi 24 una volta tornati dall’halftime, con l’attacco di ClE che sembra però riscuotersi con il Field goal segnato da York per il momentaneo 24-10, ma la parola fine sulla partita viene messa dal terzo TD pass lanciato da Tua, questa volta per Hill, che mette in ipoteca la partita, finita poi 37-17 grazie ai due TD arrivati poco dopo, uno per squadra, messi a segno da Chubb per i Browns, e da Wilson per i Dolphins, entrambi su corsa.

Poco da dire sulla partita dei Browns, dominati in lungo ed in largo dai Dolphins, ad esclusione forse degli unici due drive in cui Brissett e soci sono riusciti a segnare un TD, troppo poco però per mettere sotto pressione MIA. Non solo l’attacco però ha delle colpe: la partita della difesa di CLE è praticamente inesistente, con 24 punti consecutivi messi a segno dai Dolphins, mai costretti al punt lungo tutto il corso della partita, e capaci di aprire il campo grazie ad un ottimo parco ricevitori ed un running game pressoché infermabile per la difesa dei Browns. Record di 3 W e 6 L per Cleveland che promette poco bene e, anche se non matematicamente, difficilmente permetterà ai Browns di poter sperare ancora per parecchio nei playoff, con Watson che potrà, forse, tornare in campo solamente dalla prima settimana di Dicembre, quando molto probabilmente il destino di CLE sarà già deciso, senza contare che in quel momento saranno passati oltre 700 giorni dall’ultima volta che Watson è sceso in campo.

Continua il cammino di Miami, alla quarta vittoria consecutiva dopo il ritorno di Tua, vero leader di questa squadra, con le prossime tre partite di campionato che sembrano assolutamente alla portata della franchigia della Florida, che dovrà quindi dimostrare il suo reale valore, prima delle ultime quattro partite di RS più “toste”, con MIA che giocherà contro i rivali divisionali Bills, Patriots e Jets, intervallate dalla sfida contro i Packers.
Intanto però i tifosi di Miami possono godersi un Tua formato MVP, che trova per la terza volta consecutiva tre TD pass, e chiude la quarta partita consecutiva senza lanciare un INT, dimostrando questa volta di credere assolutamente nel suo parco ricevitori, probabilmente il migliore in questo momento in NFL. Otto i giocatori a ricevere almeno un passaggio domenica, con tre TD per tre giocatori diversi a dimostrare ancora una volta le molteplici armi a disposizione del QB ex Alabama, aiutato anche da un running game capace di trovare quasi 200 yard su corsa (195 ndr), guidato dal duo Wilson Jr – Monstert; menzione d’onore anche per la difesa di Miami, per gran parte della partita impenetrabile per l’attacco di Jacoby Brissett, permettendo così al proprio attacco di giocare in assoluta tranquillità.

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Luca Belli

Tifoso "Die Hard" dei Green Bay Packers. Cresciuto nel momento d'oro di Favre e Rodgers, e fiero discepolo della new wave green&gold "All you need is Love". Abituato a vincere poco con la fede calcistica, essendo tifoso della Fiorentina, ha trovato nei Packs la sua svolta, e nei Guelfi Firenze la sua fede in campo italiano. Aspetta con ansia il terzo anello personale, che sia "viola" o "G&G". Go Packs Go!

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