Il riassunto di week 5 della NCAA 2022

I risultati di week 5 NCAA mostrano tante conferme in positivo e in negativo per diverse squadre, ma c’è anche stato qualche upset inaspettato in una settimana caratterizzata da diversi incontri di cartello.

GLI UPSET DELLA SETTIMANA

QUATTRO BOOM!

UPSET #1: Sonny Dikes ha guidato TCU a una roboante vittoria contro #18 Oklahoma per 55(!) a 24. Le Horned Frogs non erano sembrate al meglio nell’Iron Skillet (comunque vinto) contro SMU a Dallas per 42-34, e invece hanno tirato uno scherzo mica male ai Sooners, che ad inizio stagione avevano ambizioni di titolo, ormai svanite. Oklahoma non è mai stata in partita, e il QB Dillon Gabriel è anche uscito per infortunio a metà tempo, lasciando la squadra di Brett Venables in balia della difesa di TCU. La squadra di Sonny Dikes irrompe prepotentemente nel ranking al #17. Grande prestazione anche nel reparto offensivo per le Horned Frogs, con Max Duggan che lanciato per 300 yards e 3 TD.

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UPSET #2: L’altro rumoroso upset della settimana ha visto i Boilermakers di Purdue rovinare la stagione fin qui perfetta di Minnesota, che era ranked al #21 e sognava in grande visto l’inizio stagione da imbattuta. Purdue si conferma ‘ammazzagrandi’, mantenendo la sua reputazione di squadra da metà classifica che però mette a segno upset clamorosi (l’anno scorso contro Michigan State, ad esempio). La partita è terminata con la sconfitta di Minnesota per 20-10. I QB non hanno dato grande spettacolo, ma ai due intercetti di Aidan O’Connell per Purdue, Tanner Morgan ha risposto con ben 3 intercetti, complice una ottima difesa dei Boilermakers. Questa sconfitta brucia tantissimo per i Gophers, e rende di fatto chiusa la stagione in chiave playoff, in una conference che comunque è sbagliato considerare già chiusa nonostante le ottime stagioni di Ohio State e Michigan.

UPSET #3: Georgia Tech upsets #21 Pittsburgh. I Yellow Jackets, reduci da un cambio di panchina (esonerato Geoff Collins dopo una orribile prestazione contro UCF, incarico assegnato ad interim a Brent Key) sono andati a vincere a Pittsburgh (#24) per 26-21, con la maggior parte dei punti della partita segnati nell’ultimo quarto (vinto 17 a 14 da Georgia Tech). Il risultato rende ancora più aperta la ACC, che al netto di Clemson ci sta facendo divertire con molte squadre (per esempio Wake Forest e Syracuse). Ottima prova in particolare del RB di Georgia Tech, Hassan Hall, con 20 corse per 157 yards.

UPSET #4: La maledizione delle squadre elogiate nel podcast di ‘Scusate il College Football colpisce la PAC-12 e specificamente gli Huskies di Washington, che da imbattuti e al #15 del ranking, hanno perso per 40-32 contro i Bruins di UCLA (ancora imbattuta, 5-0, e ora entrata al #18 nel ranking). Una prestazione maiuscola di Dorian Thompson-Robinson (315 yds, 3TD) ha portato i Bruins sul 40-16(!) alla fine del terzo quarto. A nulla è servito l’encomiabile sforzo degli Huskies, che hanno messo a segno 16 punti non risposti nell’ultimo quarto. I turnover (2 intercetti di Michael Penix Jr.) sono stati la svolta della partita essendo entrambi arrivati nelle fasi iniziali.

I PROBLEMI DELLE GRANDI

Per motivi diversi non è stato un weekend facile per la coppia di testa nel ranking dell’AP. #1 Georgia scivola in realtà in seconda posizione dopo aver sudato sette camicie per avere la meglio di Missouri nella SEC, in una partita che ha visto Mizzou terminare il secondo quarto in vantaggio per 16-6. I Bulldogs sono riusciti a recuperare nella seconda metà di partita e a portare a casa la vittoria per 26-22, con il TD vincente arrivato solo a 4 minuti dalla fine. Questa prestazione segue quella altrettanto opaca contro Kent, dove Georgia aveva vinto per 39-22, regalando molto a una squadra nettamente inferiore. In entrambe la partite è mancata quella cattiveria difensiva che nell’ultimo anno ha visto i Bulldogs letteralmente divorare gli avversari, mentre l’attacco è rimasto il solito attacco che fa il suo ma senza giocate spettacolari (Bennett ha comunque lanciato per più di 300 yards). Senza una difesa in grado di fermare gli avversari sempre e comunque ci sarà da faticare nel resto del calendario della SEC per la squadra di Kirby Smart.

#2 Alabama invece si è ripresa la posizione #1 nel ranking dell’AP dopo una vittoria contro #20 Arkansas per 49-26, anche se il risultato può ingannare perché’ a tratti i Razorbacks hanno messo in seria difficoltà Nick Saban e compagni, complice anche l’infortunio del miglior QB della nazione, Bryce Young, che è uscito prima dell’intervallo per un infortunio alla spalla di cui si sta ancora valutando l’entità. Jalen Milroy, QB #2, se l’è comunque cavata egregiamente (65 yds, 1TD) ma la play call di Saban ha dovuto sfruttare molto di più le corse. Il terzo quarto si è chiuso sul 28-23 per i Crimson Tide, ma la difesa dei Razorbacks ha infine risentito dello sforzo fisico nell’ultimo quarto, dove Alabama ha potuto dilagare. Ottima prestazione di Rahmyl Jibbs, con 206 yds e 2 rushing TD.

IL CAROUSEL NON SI FERMA MAI

Karl Dorrell è stato esonerato dall’incarico di head coach dei Colorado Buffaloes dopo una catastrofica partenza con cinque sconfitte consecutive, incluso un roboante 41-10 contro Air Force. La squadra ‘cuscinetto’ della PAC-12 non avrà vita facile nel resto del calendario, dato che deve ancora incontrare USC e Oregon. La goccia che ha fatto traboccare il vaso per il board di Colorado è stata la sconfitta per 43-20 nella trasferta contro Arizona, ma gli anni di Dorrell sono stati abbastanza complicati (8-15 record complessivo).

Questa non è stata l’unica panchina a saltare in questo weekend. Nella Big Ten ha fatto molto rumore il licenziamento di Paul Chryst, che lascia vuota la panchina di Wisconsin. I Badgers sono passati nel giro di qualche anno da una realtà con speranze di titolo a stagioni mediocri e disastrose. In particolare, la prestazione contro Illinois in una partita persa per 34-10 è stata la pietra tombale per Chryst, che ha faticato in tutte le partite competitive giocate finora (record di 2-3).

LE ALTRE

Poteva stare anche lei negli upset di giornata, ma è difficile continuare a mettere Texas A&M tra gli upset dopo il clamoroso capitombolo contro App State di due settimane fa. La migliore recruiting class del paese ce la sta mettendo tutta però per candidarsi come squadra con il maggiore gap tre le ambizioni della pre-season e la realtà del campo, gap ampliato significativamente dalla sconfitta nella SEC per 24-42 contro Mississippi State (secondo quarto terminato sullo 0-14). Nell’eccezionale recruiting a 5 stelle, gli Aggies hanno dimenticato di coprire la casella ‘QB’, in particolare Haynes King è stato ancora una volta autore di una prestazione disastrosa, con due intercetti su 13 passaggi che hanno causato la sua sostituzione con un più dignitoso Max Johnson (200 yards, 1TD). In tutti i reparti però Texas A&M si è svegliata più tardi del dovuto, con la partita (e anche la stagione) ormai compromessa.

Un’altra squadra che nonostante grande premesse non riesce a portare a casa il risultato negli impegni che contano è Baylor, che perde contro il ‘Gundone’, head coach di #9 Oklahoma State, per 39-25 con i Cowboys che si prendono la rivincita dopo il championship game della Big-12 perso l’anno scorso in maniera clamorosa. Non c’e’ mai stata partita, e soprattutto i due intercetti di Blake Shapen si sono rivelati sanguinosi.

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L’altro idolo di Scusate il College Football, il super offensive-minded head coach di Ole Miss (Lane Kiffin detto il ‘Kiffone’), porta a casa una grande vittoria contro #7 Kentucky in una battaglia all’ultimo sangue vinta dai Rebels per 22-19 (Ole Miss entra ora nella top 10 al numero #9). La squadra di Kiffin nella SEC sembra l’unica  in grado di impensierire Georgia e Alabama, anche se incontrerà solo i Crimson Tide nella regular season. L’ultimo quarto si è chiuso con uno 0-0. Finale thriller: con 58 secondi sul cronometro, Kenutcky era sulle 12 yards dei Rebels e con 4 tentativi a disposizione, ma un fumble di Will Levis dopo un contrasto ruvido con Jared Ivey ha ridato palla a Ole Miss mettendo fine all’incontro. È stata proprio, per una volta, la solidità difensiva dei Rebels che ha deciso la partita. Sempre nella SEC, nello scontro tra le due grandi decadute, LSU batte Auburn per 21-17 ed entra nel ranking al #25. Con 9:38 da giocare nell’ultimo quarto Auburn stava vincendo per 17-0 prima di decidere di buttare via il risultato con due intercetti e un Fumble ritornato fino al TD.

Nella Big Ten #4 Michigan fatica un po’ più del previsto contro Iowa, peggiore attacco della nazione, ma riesce a venire a capo della partita per 27-14, confermando le forze e debolezze degli Hawkeyes nei due reparti. Comunque il terzo quarto si era chiuso sul 20-0 per i Wolverines, con Blake Corum che ha corso per 130 yds e 1TD. Penn State continua a vincere, battendo Northwestern per 7-17 in una partita decisamente poco entusiasmante e con molti errori da parte di entrambi i QB. Alla fine è Sean Clifford (10/20, 140 Yds, 1TD e 1 intercetto) ad uscire meglio dal confronto. Per chiudere con la Big Ten, gli Spartans continuano la serie di sconfitte consecutive, giunta a 3 partite, perdendo contro Maryland per 27-13. La squadra di Mel Tucker non ritrova più la solidità difensiva dell’anno scorso, e senza Kenneth Walker in attacco le cose si complicano di molto. Non è bastato un discreto Payton Thorne a rimettere a posto le cose (220 yds e 1 TD).

Spostandoci nella conference che finora ha a mio modesto parere mostrato il miglior football andiamo nella ACC, dove era previsto l’incontro di cartello tra #22 Wake Forest e #23 Florida State in casa dei Seminoles. Nonostante il passaggio recente dell’uragano Ian in Florida, lo stadio era stracolmo e l’ambiente caldissimo come non si vedeva da tempo, essendo entrambe le squadre imbattute. Florida State non ha però potuto nulla contro l’attacco dei Demon Deacons, e in particolare Sam Hartman, autore di una ottima prestazione con 234 yds e 2TD. Jordan Travis ha messo a segno un TD in più per i Seminoles, ma un fumble e due missed field goals sono costati cari alla squadra di Mike Norvell. #5 Clemson ha avuto la meglio su #10 NC State per 30-20. Dj Uiagalelei ha confermato la grandissima prestazione contro Wake Forest anche contro i Wolfpacks, soprattutto nel rushing con 73 yds e due rushing TD che hanno fatto prendere il largo ai Tigers nel secondo tempo. Boston College sempre nella ACC vince su Louisville al cardiopalma per 34-33, con due turnover on downs nell’ultimo quarto per i Cardinals. Prestazione monstre di Phil Jurkovec invece per le Eagles: 304 yds, 3 TD e 1 intercetto nelle fasi iniziali della partita. Sempre in ACC silenziosamente Syracuse si sta costruendo una stagione fantastica: sin qui record di 5-0 anche se l’allenamento contro Wagner (59-0) non è stato un test probante ma e’ bastato per far entrare gli Orange al #22 del ranking.

Nella Pac-12 da segnalare la vittoria di #12 Utah su Oregon State per 42-16, la stagione si mette bene per gli Utes specialmente nella conference, visto che la sconfitta contro Florida non conta per la PAC-12.

NEL GROUP OF 5

Houston partiva con i favori del pronostico nella AAC come l’anti-Cincinnati, ma i Cougars stanno patendo molto in questo inizio di stagione. Clayton Tune e compagni sono arrivati per la quarta volta in cinque partite all’overtime, e sono una squadra divertente da vedere (per chi non ha problemi con le coronarie). La sconfitta contro Tulane per 27-24 però pesa tanto perché’ è una sconfitta di conference, e contro una squadra nettamente inferiore. Kai Horton, terzo qb di Tulane, ha giocato una partita fantastica con 132 yds e 3 TD ma la difesa dei Cougars ha concesso troppo in momenti chiave, non un buon viatico per le partite contro Memphis e SMU (Houston non affronta né UCF né Cincinnati in conference play).

La Sun Belt sta prepotentemente candidandosi come una conference almeno alla pari della AAC, e in questo senso gli Chantecleers di Coastal Carolina sono partiti con il piede giusto e sono ancora imbattuti dopo 5 partite, avendo vinto per 34-30 contro Georgia Southern segnando il TD della vittoria a 38 secondi dalla fine. Grayson McCall è uno dei QB in miglior forma della nazione, come confermano le 335 yds e 3TD. Ci sarà da divertirsi nello scontro vs App State nella conference. In Mountain West, i Broncos di Boise State escono vittoriosi dal big match contro San Diego State per 35-13 in una partita mai stata veramente in discussione.

NON SIAMO PIU’ NEL KANSAS

Dulcis in fundo, abbiamo I Jayhawks. Nel “Il mago di Oz”, quando Dorotea entra nel magico mondo di Oz, si rivolge al cane Toto con sguardo sorpreso e meravigliato dicendo: “I have a feeling we are not in Kansas anymore!”. Ecco, quest anno Kansas, la basketball school per eccellenza, ha lasciato il noioso regno di partite perse e sconfitte umilianti ed ha lasciato la solita Kansas per il fantastico mondo di Oz, un mondo dove i Jayhawks sono rankati al #19 con un record di 5-0 e sono al centro del dibattito sportivo nazionale.

Lance Leipold sta compiendo un vero e proprio miracolo con risorse limitate. L’ultima impresa è una clamorosa vittoria contro Iowa State per 14-11, in una partita che se non fosse stato per queste implicazioni sarebbe stata quasi soporifera. La difesa di Kansas non ha concesso nulla nell’ultimo quarto, terminato 0-0. Il kicker di Iowa State, Gilbert, ha sbagliato un field goal da 37 yards con pochi secondi rimasti sul cronometro, dando il via all’invasione di campo dei tifosi. Arriveranno impegni tosti contro TCU, Baylor, Oklahoma State, ma per ora nel magico regno di Oz Kansas è imbattuta. No, non siamo piu’ nel Kansas.

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