Errori costosi (Baltimore Ravens vs New York Giants 20-24)

I Baltimore Ravens buttano la vittoria nella spazzatura con un clamoroso errore negli ultimi minuti della partita.

Partiamo dalla fine.

Mancano tre minuti alla fine e i Ravens sul 20-17 sono in possesso del football ma, sul terzo e sei, per un probabile errore di comunicazione lo snap del centro coglie impreparato Lamar Jackson che vede la palla passargli sulla destra. Corre indietro e riesce a ricoprire il fumble e, con la difesa avversaria addosso, tenta un passaggio che viene intercettato e riportato per 27 yard fino alle 13 di Balimore da Jordan Love. Da qui partirà poi il drive che permetterà a Saquon Barkley di andare in end zone con una corsa di 1 yard.

I Ravens perdono, quindi, una partita che avevano condotto in vantaggio per tre periodi e mezzo ma che non sono stati capaci di chiudere. Non è stata di sicuro una grande giornata per Lamar Jackson, al di là dell’episodio decisivo. Lamar ha completato poco più del 50% dei tentativi e commesso, diversi errori di misura, specialmente nei passaggi lunghi. Buon per lui aver potuto contare sull’importante contributo di Kenyan Drake, che ha guadagnato 119 yard in 10 portate e, nella giornata in cui i WR sono stati latitanti, nell’ennesima grande partita del TE Mark Andrews con le sue 106 yard conquistate con 7 catches su 11. Buona la partita della linea di difesa, che ha concesso pochissimo al running game dei Giants mentre lo stesso non si può dire del secondario, che ha concesso troppo ai ricevitori d New York.

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In campo avverso, i Giants denunciavano evidenti difficoltà nel gioco di corsa con Barkley limitato nel primo tempo a sole 14 yard. Barkley si rifarà, in parte, solo nell’ultimo periodo chiudendo con 83 yard totali in 22 portate. Chi ha tenuto in partita una mediocre New York fino al rocambolesco finale è stato Daniel Jones. Il QB dei Giants ha giocato un’ottima partita testimoniata dal 70% di completi per 173 yard 2 TD pass e nessun intercetto, nonostante il trattamento non certo di favore ricevuto dalla difesa viola, che lo ha atterrato ben quattro volte e lo ha tenuto sotto costante pressione. Alla prestazione di Jones, nella partita dei tight-end, ha contribuito in maniera determinante Daniel Bellinger con il suo cinque su cinque per 39 yard e un TD, un terminale affidabile per passaggi nel medio raggio.

In conclusione, una partita tra due formazioni che hanno denunciato diversi problemi e alla fine ha visto prevalere la squadra che ha fatto meno errori ed ha avuto il merito di capitalizzare su tutti gli errori degli avversari. I Giants portano il loro record ad un insperato 5-1 che li mantiene in lotta per il titolo della Division più vincente della lega. I Ravens dovranno meditare a lungo su questa sconfitta che è arrivata più per colpe loro che per i meriti degli avversari ma che non pregiudica le possibilità di raggiungere la post season in una Division che, viceversa, vede le contendenti tutte sottotono.

Cronaca essenziale

Primo quarto con i due attacchi improduttivi, in cui si registra solo il field goal d 56 yard fallito dal solitamente infallibile Justin Tucker. Nel primo possesso del secondo periodo vanno in vantaggio i Ravens con una corsa di 30 yard di Kenyan Drake, ma Daniel Jones replica con un bel drive che conclude mandando in end zone Wan’Dale Robinson con un passaggio di 5 yard. Il primo tempo si chiude sul 10-7 per i Ravens grazie ad un FG da 34 yard di Tucker.

Inizia il terzo periodo e, dopo un punt dei Giants, Baltimore allunga grazie ad un altro calcio di Tucker da 23 yard. La replica di New York è un FG da 34 yard realizzato da Graham Gano per il 13-10. Batimore allunga di nuovo all’inizio del quarto periodo grazie ad un TD pass di 12 yard di Jackson per Mark Andrews. I Giants restano attaccati alla partita grazie ad un altro TD pass di 8 yard di Jones per Daniel Bellinger: 20-17 Ravens. Poi, a tre minuti dalla fine, il fattaccio descritto all’inizio, che provoca il turnover di Baltimore e il TD vincente segnato da Sequon Barkley. L’ultimo tentativo dei Ravens si spegne per un fumble provocato da Kayvon Thibodeaux su Jackson che restituisce il football ai Giants.

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Francesco Di Taranto

Nato a Foggia, nel 1953, risiedo a Brescia dal 1987 e in precedenza ho abitato a Bologna, dove mi sono laureato in Ingegneria Elettronica. Ho cominciato a seguire il football dalla notte del Super Bowl 1982 vinto da san Francisco sui Cincinnati Bengals. Terminato il servizio militare, nell'aprile '82 ho cominciato a seguire assiduamente, a Bologna, alle partite dei Doves e dei Warriors. Per alcuni mesi, nel 1984, ho partecipato agli allenamenti di una squadra bolognese in formazione, gli Atoms, che sarebbero poi diventati Phoenix San Lazzaro, che ho poi dovuto lasciare a causa del trasferimento per motivi di lavoro. Da allora non ho più smesso di seguire il football, sia professionistico (NFL e poi USFL, AAF e quest'anno XFL), sia dilettantistico in Italia, ma anche in Germania, grazie ai video in streaming della GFL

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