Radio Bonanza Power Ranking – Week 3

Torna il Power Ranking di Radio Bonanza, quello che contiene più citazioni al mondo! Per ogni squadra è indicato il movimento in classifica rispetto alla scorsa settimana.

  1. Miami Dolphins (+3) ai ‘Fins va il duello divisionale tra 2 delle 3 squadre più sexy del momento. L’attacco non incanta con una pioggia di big plays ma converte tutte le occasioni da redzone; la vera chiave di volta è una difesa solida come il mithril. McDaniel si sta già facendo strada a testate verso lo status di Guru NFL. Continuano spediti:

  1. Philadelphia Eagles (+3) – Sostituite Michael Jordan nel meme “and I took it personal” e metteteci tutta l’organizzazione Eagles che ci teneva particolarmente nella sfida vs Carson Wentz. Jalen continua la sua streak ad altissimi livelli e DeVonta Smith -non solo AJ Brown- ha fatto vedere dei numeri circensi di alta scuola. Imbattuti.
  1. Buffalo Bills (-2) Errori grossolani, insolita imprecisione in redzone, gestione cronometro rivedibile e tablet distrutti. Persino un dio-re può sanguinare, come diceva il buon Leonida in 300. Tornano temporaneamente sulla terra dopo un avvio abbagliante.

  1. Tampa Bay Buccaneers (-1) Questa settimana leggevi il roster – compreso il reparto WR ovviamente – e ti sembrava di aver preso in mano gli 11 Piccoli Indiani di Agatha Christie. A momenti compariva anche Joe Jurevicius per aiutare i Bucs. Arriva lo stop contro i Packers, riprenderanno quota?
  1. Los Angeles Rams (+3) Vincono, ma sono ancora titubanti come un ponte tibetano oscillante per le intemperie. Sono ancora dignitosamente brilli post Super Bowl? Allen Robinson è ancora fuori giri e -ad ora- ci si può giusto far andare bene il 2-1, in attesa del Clasico in salsa californiana contro i 49ers come Monday Night.
  1. Kansas City Chiefs (-4) attacco insolitamente disfunzionale, forse anche un po’ di tracotanza, frizioni tra Bieniemy e Mahomes a fine primo tempo. Sconfitta che è tutta sulle spalle dei Chiefs, servono aggiustamenti repentini anche a livello di attitudine. E il ritorno di un kicker che non sia Ammendola con un refuso all’anagrafe.
  1. Baltimore Ravens (=) Lamarone in modalità contract year continua a sprigionare una potenza degna di una magnetar. La difesa al momento è piuttosto garrula e concede 458 yds a partita (rank: 32), ma l’attacco con il trio Andrews-Bateman-Duvernay è gonfissimo.

lamar PR

  1. Green Bay Packers (+2) Cosa possiamo portarci a casa da questa W? Aaron fa fatica e ci piace la stat curiosa che con 14 a referto punti e lui al timone i Packers avevano vinto solo contro Trubisky, Cutler e Mark Sanchez. Meditiamo insieme a Nicolino Jaar che comunque scrisse questo disco provando gli effetti dell’ayahuasca quindi:

  1. Minnesota Vikings (=) Vichinghi oscillanti quanto dei drakkar che cercano di galleggiare a largo dei faraglioni delle ventose Faroe. Contro Detroit si son visti gli spettri del Monday Night, poi una W rocambolesca che dà un minimo di inerzia a O’Connell.
  1. Denver Broncos (+1) – Ogni commento è superfluo, tutto quello che dovete sapere è nel video qui sotto. Li lasciamo nella metà alta e a chiudere la top-10 della classifica perché comunque sono 2-1 e la difesa tiene come la diga di Hoover, ma l’attacco non era così fuori giri dai tempi del triumvirato Seimian – Osweiler – Lynch (Paxton, non Marshawn).

  1. Jacksonville Jaguars (+9) – Che turnaround. Lawrence fa intravedere sempre più sprazzi del talento trascendentale mostrato al College. Ci è voluto un po’, come quando si scaricavano le foto delle signorine col modem 56k, ma ne è valsa la pena. Anche la difesa è ruggente, top di gamma su corse e 5° per punti concessi.
  1. Los Angeles Chargers (-6)Frame di un film già visto alla Memento, ma che fa male ogni volta come fosse la prima. È il giorno della marmotta dei Chargers: da Allen a Herbert, passando per Linsley, Bosa (4-6 week) e Slater (IR), il mistero JC Jackson: il loop di infortuni getta parecchie ombre sull’hype pre-stagione.

https://twitter.com/Mattyice626/status/1574447171943792645

  1. San Francisco 49ers (-1) – Jimmy hai spodestato Dan Orlovsky dai meme NFL degli ultimi ennemila anni. Non era un’impresa semplice, come semplice non lo era manco fronteggiare la D# dei Broncos che è il reparto sicuramente più in forma. Sembrano intrappolati in un loop labirintico come la prima stagione di Westworld.

  1. Cleveland Browns (+1) è un brivido ogni settimana e siamo on pace per 17 onside kick stagionali, spesso sembrano in balia degli eventi MA! Brissett non è bravo ma si applica, Chubb va come un treno (a volte anche più del dovuto…) e Amari è oltre le 100 yds ricevute in back to back. Poteva andare peggio.
  1. New England Patriots (-2) – equilibrano bene gioco aereo e corse e rimangono in partita fino alla fine. Mac Jones è un rollercoaster di emozioni che vanno dalla sorpresa al disdoro, spiace per l’infortunio ma questo potrebbe voler dire BRIAN HOYER TIME a quasi 2 anni esatti dall’ultima apparizione da titolare. Un sogno, forse una favola.
  1. Pittsburgh Steelers (-2) George Pickens Odelbeckhameggiante è uno dei pochissimi acuti offensivi di giornata (di stagione). L’attacco è in un criosonno da cui pare difficile svegliarsi, e in difesa senza TJ l’effetto domino può essere devastante.

  1. Cincinnati Bengals (+5) – vittoria che rimette un minimo in asse la stagione. Meglio in attacco, rimangono i dubbi su un running game che non decolla. Con Chase appannato ci pensa Boyd Boyd Boyd al ritmo di Sabrina Salerno a togliere un po’ di castagne dal fuoco. Test della verità in arrivo nel TNF.
  1. Detroit Lions (+1) – Dan Campbell ha già vinto il premio di #CoachSimpatia e anche i Lions sono #SquadraSimpatia, soprattutto per questa attitudine 4th&fuck it che sta serpeggiando per la MoTown. Però vorremmo che collezionassero W e contro i Vikings ce l’avevano quasi in pugno: maledetti FG da 50+, go for it Dan! Che Amon-Ra sia con voi. 
  1. Dallas Cowboys (+5) Come si sentono i Cowboys 2-1 dopo le prime 3 Week NFL? La risposta ce la dà immediatamente Patriota da The Boys:

power ranking bonanza

  1. New York Giants (-3) Saquon National Park. Spesso come una sequoia è anche tornato ad essere l’identità offensiva dei Giants – la squadra è una cantiere aperto tutto in costruzione, averlo ritrovato lungo la strada non può altro che far sorridere NY, ma anche tutti i fan dell’ex Penn State.
  1. Atlanta Falcons (+4) Una partita che termina con un intercetto vincente da parte dei Falcons fa riscrivere i manuali di storia contemporanea. Cordarellone è davvero magico ed è l’anima di questa squadra, in più i rampolli London & Pitts sono due fari che si accendono e illuminano Puget Sound. Non come nel film Lighthouse -film consigliato-, però.
  1. Seattle Seahawks (-4) La D# dei Seahawks è reduce da un’uscita back2back agghiacciante. Geno is geno, ma qui il caro, vecchio Pete Carroll deve riflettere sulla sua difesa che al momento si presenta come i Nirvana a Top of the Tops. Almeno loro trollavano. Qui…

  1. New Orleans Saints (-7)Giammai: non scenderemo mai dal carro di Jameeeeis, ma questi Saints sono davvero anonimi e soporiferi, quanto i tranquilizzanti che lanciava il Detective Conan per risolvere i casi: si accendono qua e là grazie ad Olave in particolare, ma per il resto sono tutto un rebus enigmatico da risolvere.
  1. Tennessee Titans (+7) – Si riaccendono i fari del monster truck targato Henry, che pasteggia sulle rovine della difesa Raiders. Back in business? ve lo diremo dopo il matchup divisionale contro gli altri redivivi della AFC South.
  1. Indianapolis Colts (+7) – dopo averli relegati in fondo al PR con annessi funerali di stato in stile Corona inglese, eccoli che sfoderano una prestazione che ci riporta alle Olimpiadi invernali di Salt Lake City, 20 anni fa. Nasceva il mito di Steven Bradbury. Ve lo riproponiamo, per non dimenticare mai.
  1. Arizona Cardinals (-3) – Continuano a essere lenti come un film di Nicolas Winding Refn. Ma non ci sono né vivaci neon né radiosi flash. Qualcosina di Kyler – vero, ma nel deserto appaiono come un quadro sinistro di Georgia O’Keefe con le carcasse di animali passati a miglior vita.

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  1. Las Vegas Raiders (-6) – Il prospetto costi-benefici al momento è impietoso, e partire 0-3 in quella Division (o in AFC) rischia di affossare la stagione prima del tempo. McDaniel – Dolphins e McDaniels-Raiders: incredibile la differenza che possa fare una consonante.

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  1. Chicago Bears (=) Il Roquaniano. Per il resto emozioni mixate per questa W. Offensivamente Justin Fields è ancora tutto da valutare e scoprire, ma attenzione alla breakout performance di Khalil Herbert sopra le 150yd e 2TD, rushing game old school quanto un riff di Tony Iommi.
  1. Carolina Panthers (=) – Papà Castoro raccontaci una storia. Amavo un WR da Colorado: Paul Richardson. Quando i Seahawks lo draftarono ero convinto che fosse lo steal al secondo giro. Non si è verificato nulla. Quindi quando Laviska Shenault venne scelto dai Jaguars ero felicissimo e speravo che si realizzasse quel mio sogno relativo ai WR di Colorado: ho dovuto aspettare domenica per vederlo galoppare per una sessantina yd e dare -di fatto- la prima W ai Panthers.

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  1. New York Jets (-4) – Il carro di Joe Flacco si riempie e si svuota con la stessa frequenza della metropolitana di Tokyo. Dovrebbe tornare Wilson dalla w4. Al momento l’erba dei vicini Giants è ancora più verde, nonostante i lampi di Gardner. Saleh il D# coordinator dei 49ers è pregato di presentarsi a New York, grazie.
  1. Washington Commanders (-4) No comment. Più che Commanders proprio allo sbaraglio. Prestazione che fa strabuzzare gli occhi, ma non per lo splendore, tutt’altro. Wentz così orrorifico -da perderci la testa- che manco la mente oscura di Dylan Dog poteva riuscire a partire simile performance.

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  1. Houston Texans (-2) – le speranze riposte in Davis Mills si riducono ogni settimana che passa, il talento di Pierce è una ben magra consolazione per una squadra che, soprattutto in attacco, è più arida del deserto Namibiano
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