
Playoff a 12 squadre nel college football
Nel weekend è arrivata la notizia che il Board del College Football Playoff ha deciso di espandere a 12 squadre la struttura dei playoff che al momento vede partecipare 4 College. Da quest’anno? Assolutamente no, si parla a partire dalla stagione 2026.
Nella riunione del Board, a cui hanno partecipato i Presidenti delle 10 Conference FBS e quello di Notre Dame, la proposta è passata all’unanimità ed il voto è arrivato dopo mesi di discussioni, anche aspre, su come rendere più appetibile la fase finale della stagione del college football.
Chi potrà entrare nelle 12 squadre che si giocheranno il titolo nazionale? Sei posti andranno alle sei vincitrici di Conference meglio piazzate nel ranking, gli altri sei alle squadre meglio piazzate sempre nel ranking escluse ovviamente quelle già scelte. Le migliori quattro avranno il bye week le altre otto si affronteranno con la formula miglior ranking vs peggior ranking ed il primo turno dovrebbe disputarsi nel secondo o terzo weekend di dicembre. Così come per le semifinali odierne le sei partite di qualificazione alla finale saranno dei Bowl scelti a rotazione. Con questa formula il Board di CFP spera di includere nella fase finale più Conference (ultimi 8 anni il 78% dei posti in semifinale è stato diviso tra solo sei College) e aumentare l’importanza delle partite di fine stagione.
Prendendo ad esempio il ranking finale del 2021 il tabellone dei playoff avrebbe visto Alabama, Michigan, Georgia e Cincinnati saltare il primo turno e i quarti di finale con Notre Dame vs Pittsburgh, Ohio State vs Utah, Baylor vs Michigan State e Ole Miss vs Oklahoma State.
Perché partire dal 2026 e non, ad esempio da subito o dall’anno prossimo? Perché l’attuale contratto televisivo con ESPN scadrà nel 2025 e quindi CFP avrà tutto il tempo per negoziarne uno nuovo che magari includa anche altri network nella trasmissione dei sei Bowl massimizzando il profitto. Ovviamente una eventuale offerta di ESPN per anticipare questa nuova formula potrebbe cambiare la carte in tavola.
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