Il Preview di week 3 NFL 2022

Nel football tutto può cambiare in un battito di ciglia. Un attimo la tua squadra sta dominando la partita, la tua sete di emozioni quindi ti fa cambiare canale per guardare le partite ancora in bilico su NFL Redzone, un attimo dopo stessa squadra rischia di perdere la partita. La rimonta dei Jets sui Browns, dei Dolphins sui Ravens, di Arizona su Las Vegas e la quasi-impresa dei Falcons sui Rams hanno reso la scorsa settimana speciale. In questa domenica così particolare abbiamo sostanzialmente visto ogni tipo di giocata emozionante, dal touchdown su kick-off di apertura per 103 yard di Duvernay, all’onside kick recuperato dei Jets che ha propiziato la vittoria di New York, al blocked punt che ha rischiato di far cadere Los Angeles sul tentativo di rimonta di Atlanta, al primo shutout della stagione ai danni di Indianapolis e al scrumble di 20 secondi di Kyler Murray per una conversione da due punti.

La speranza è di rivivere simili emozioni anche questa domenica. In una lega così equilibrata, le sei squadre rimaste imbattute hanno di che temere.

Le partite della settimana

Buffalo Bills @ Miami Dolphins

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Buffalo Bills (2-0)
Juggernaut

Tra tutte le 32 squadre della NFL, Buffalo nelle prime due settimana è decisamente sembrata la più convincente. Travolgenti le vittorie prima contro i campioni in carica e poi contro i seed 1 della AFC dello scorso anno. Con 72 punti segnati in due settimane sono l’attacco più efficace della lega. Non male anche la difesa, prima nel ranking PFF. Dopo due partite non facili, i Bills scendono la costa per affrontare il principale rivale di divisione nella Fish Tank, anch’esso imbattuto, e con il morale alle stelle dopo l’impresa contro i Ravens. Miami, nonostante il talento difensivo, non ha brillato in coverage sui passaggi, e qui può trarne vantaggio Stefon Diggs, già a quattro TD in stagione (primo in NFL). Miami è infatti ultima per yard concesse per giocata e trentesima per passer rating concesso.

Miami Dolphins (2-0)
Bad-to-great

Tua ha chiuso lo scorso anno al 22° posto su 31 per offensive grade di PFF tra i QB che hanno giocato almeno il 300 dropback, con un 1.6 TD/INT ratio. In questo momento il quarterback di Miami guida la classifica dei TD segnati, con la compagnia di Josh Allen, Mahomes e Wentz, con un ratio di 3.5 TD/INT. Grande merito va al talento dei ricevitori che lo accompagnano. Sarà sicuramente una partita nella partita la competizione di WR. A contrastare la qualità di Diggs, primo per TD, secondo per ricezioni e yard, la coppia “The Cheetah and the Penguin”. L’intesa di Hill con il nuovo quarterback non si è fatta attendere, infatti il ghepardo è primo in NFL per yard in ricezione (284) mentre il pinguino ha iniziato a lasciare la sua impronta con tre touchdown e 240 yard.

Detroit Lions @ Minnesota Vikings

Detroit Lions (1-1)
Primo ruggito

La vittoria contro Washington è stata il primo successo stagionale di coach Dan Campbell, ma è anche stato il primo ruggito del suo cucciolo di leone Aidan Hutchinson. Dopo un esordio non eccellente, il defensive end di Detroit ha trovato i suoi primi tre sack ai danni di Wentz. Certo, non sono tutti totalmente merito suo e alcune opportunità potrebbe averle lasciate sul tavolo, ma è stata comunque una prestazione che fa ben sperare. Un altro aspetto su cui Detroit può sentirsi ottimista è il gioco di corse. D’Andre Swift ha collezionato 200 yard su 20 tentativi, generando quindi la miglior media di yard per corsa della lega tra i RB che abbiano svolto più di un tentativo. Sfida titanica per Jeff Okudah che affronterà l’imprendibile Justin Jefferson. Il cornerback dei Lions nativo del New Jersey è stato la terza scelta al draft 2020, ma ancora non è riuscito ad emergere anche a causa di pesanti infortuni. Questa settimana è sua l’occasione per un primo ruggito.

Minnesota Vikings (1-1)
Back to the comfort zone

Le difficoltà di Kirk Cousins in prime time non sembrano più essere un caso. Due vittorie e 10 sconfitte il suo bilancio in carriera nel Monday Night. Nessuno peggio di lui nella storia. Sarà dunque risollevato nel tornare a giocare alla una di domenica nella sua comfort zone. Iniziata la stagione con una partita quasi perfetta ha già sporcato le sue prestazioni con i tre intercetti di lunedì, lo scorso anno in 17 partite ne aveva lanciati 7, mai più di due a partita. In ogni caso qualche passo falso al primo anno dopo un cambio di head coach è assolutamente naturale, non tutte le colpe quindi devono ricadere su Cousins, che ,suo malgrado, sarà per sempre capro espiatorio in ogni sconfitta in prime time. A tentare di risollevare il proprio QB, il trio Jefferson, Thielen e Cook è pronto a bersagliare la difesa avversaria non stracolma di talento.

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Las Vegas Raiders @ Tennessee Titans

Las Vegas Raiders (0-2)
Unanswered questions

La partita di domenica scorsa ha lasciato tante domande e poche risposte. La prima è come far fruttare l’investimento più importante della offseason. Contro Arizona Davante Adams è riuscito a mettere mani sulla palla solo due volte su sei target, comunque produttive (un TD e una ricezione da 12 yard). L’ultima volta che Adams ha ricevuto così pochi palloni è stato nel 2017 contro New Orleans, in una partita dove era assente Rodgers. La tanto pubblicizzata intesa fra il ricevitore e il quarterback cresciuti a Fresno State è venuta meno nella scorsa uscita dei Raiders. Il mancato utilizzo di Adams ha riportato al centro dell’attacco la safety-blanket di Carr, Hunter Renfrow. La difesa dei Titans potrebbe essere un buon punto dove riportare con successo Adams al centro degli sforzi offensivi.

Tennessee Titans (0-2)
Sull’orlo

I Titans rischiano una pesante caduta dopo gli ottimi risultati dello scorso anno. Il timore principale è che questa squadra sia, con la partenza di A.J. Brown, diventata monodimensionale. Con un passing game privo di eccellenze, un quarterback non stellare, e una difesa mediocre, le sorti di questa franchigia restano su un running back ventottenne che, per quanto talentuoso, rientra da un pesante infortunio. Derrick Henry sembra ancora esplosivo, ma non può essere l’unica risposta di Tennessee ad ogni sfida. I primi numeri parziali indicano una flessione nella produzione del runningback: 105 yard finora contro le 240 dello scorso anno dopo week 2 e le 200 del 2020. Non ho dubbi che coach Vrabel possa far tornare Henry a macinare yard, ma senza un vero gioco alternativo il rischio di protrarre la striscia di sconfitte è concreto.

Green Bay Packers @ Tampa Bay Buccaneers

Green Bay Packers (1-1)
Dejavu

Come lo scorso anno, i Packers passano da un esordio disastroso a una vittoria convincente, dal peggiore pessimismo ai sogni di gloria. Un altro ritorno al passato l’ennesima vittoria contro Chicago, che trema ogni volta che Rodgers sbarca con le valigie. Proprio come nel 2021, in week 3 non abbiamo un’idea chiara di chi possano essere i Green Bay Packers di questa stagione. Che cosa possiamo dedurre dunque da queste prime uscite della squadra di LaFleur? Il passing game ha perso un pezzo importante, ma non è diventato di certo un punto di debolezza. Watkins è parso essere un solido ricevitore con le 93 yard ricevute, così come Romeo Doubs ha dato segnali interessanti. Vero punto di forza di questi Packers è però il gioco di corse che con il duo Jones/Dillon è risultato essere in queste due settimane il migliore della lega. Vedremo come si comporterà contro la linea difensiva di Todd Bowles.

Tampa Bay Buccaneers (2-0)
Born ready

La tanto sofferta vittoria contro i rivali di New Orleans della scorsa settimana non è stata senza vittime. La vivace discussione tra Evans e Lattimore su una flag non lanciata per pass interference ha determinato la sospensione del ricevitore di Tampa Bay per una partita. La perdita di Evans contro una squadra con cornerback del valore di Jaire Alexander spaventerebbe qualsiasi squadra, ma non i Buccaneers, che con il tipico sangue freddo e attenzione sul mercato, ripescano dal mare aperto Cole Beasley, che nonostante un’età non freschissima fino allo scorso anno ha dato una grande mano a Josh Allen e i Bills. Sarà interessante capire se e con che velocità si adatterà al gioco di Bowles. Nonostante tutto il contorno, qualsiasi partita, in qualsiasi contesto, tra due hall of famer come Rodgers e Brady vale la pena di essere guardata.

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Le altre partite

Philadelphia Eagles @ Washington Commanders

Philadelphia Eagles (2-0)
Superbowl vibes

A Philadelphia si sogna. Dopo la vittoria contro i Vikings in prime time, tutti hanno gli occhi puntati sugli Eagles. Una squadra talentuosa e completa che compete in una divisione non eccessivamente competitiva che ha appena perso per qualche settimana un quarterback da top-10. E’ lecito alzare le aspettative. Questa settimana incontrano per la prima volta da avversario il quarterback che, seppure non fino in fondo, ha accompagnato Philadelphia al primo Superbowl. Che sia di buon auspicio?

Washington Commanders (1-1)
Where it all started

Carson Wentz per la prima volta ospiterà la squadra che l’ha scelto al primo giro e, con l’aiuto di Foles, gli ha regalato la gioia di un Superbowl. Dopo alcuni anni difficili, Carson sembra essere partito bene. Nel 2017, la sua stagione di maggior successo con Philadelphia, nelle prime due giornate aveva ottenuto 4 touchdown e due intercetti. Oggi, dopo due giornate, siamo a 7 touchdown passati (massimo in NFL a pari merito con altri) e tre intercetti. Domenica sarà un’altra buona occasione per dimostrare che è ancora in grado di comandare un reparto offensivo.

Baltimore Ravens @ New England Patriots

Baltimore Ravens (1-1)
All around the AFC East

Baltimore si appresta ad affrontare la terza squadra di AFC East, prima di concludere la divisione con i Buffalo Bills in week 4. La rimonta subita contro i Dolphins brucia, ma porta sia aspetti positivi che negativi. L’attacco è decisamente incisivo. Un touchdown corso e tre lanciati da Jackson con 11 yard di media di passaggio e un passer rating di 142. Positivo. La secondaria ha mostrato invece grandi lacune lasciando ala coppia Hill e Waddle 469 yard di ricezione. Negativo. In questa partita le positività prevalgono sulle negatività. Il parco ricevitori di New England non metterà infatti la stessa pressione di Miami sui lanci lunghi.

New England Patriots (1-1)
Contain

Inutile dire che l’attacco dei Patriots certamente non è esplosivo. Le possibilità della squadra di New England domenica stanno dunque tutte nella capacità di contenere Lamar Jackson. Limitarlo significa innanzitutto contenerlo nella tasca e chiudere eventuali big play su lanci lunghi. La squadra di coach Belichick ha dimostrato in week 1 di limitare le big play a talenti ben più pericolosi (Tyreek Hill e Jalen Waddle) che i ricevitori di Baltimore.

Cincinnati Bengals @ New York Jets

Cincinnati Bengals (0-2)
Caduta libera

E’ dura vedere i Bengals, campioni dell’AFC, cadere vittima di una falsa partenza. Soprattutto stupisce la difficoltà di questa franchigia di proteggere il proprio quarterback. Già tredici sono i sack subiti da Burrow nelle due sconfitte delle scorse settimane. La prima scelta 2020 ha dimostrato lo scorso anno di poter sorpassare le difficoltà della linea offensiva con il proprio talento, ma quest’anno non sembra essere partito con il piede giusto. Il rapporto tra TD e intercetti è a favore dei turnover (3-4). La migliorata difesa dei Jets può metterlo ancora in difficoltà, ma sono fiducioso del fatto che questa possa essere la partita in cui riportare i Bengals al loro posto, nella colonna delle vittorie.

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New York Jets (1-1)
Il decollo dei giovani

L’entusiasmante successo della scorsa settimana contro i Browns ha galvanizzato l’ambiente a New York, ma ciò che fa davvero ben sperare non è tanto la vittoria portata a casa ma il futuro dei ragazzi che scendono in campo. Si merita una menzione speciale Garrett Wilson, decima scelta allo scorso draft, che alla seconda partita e per la prima volta in carriera ha sfondato il muro delle 100 yard in ricezione e segnato i suoi primi due TD. Domenica ci sarà un bel test per il primo rookie scelto da Saleh, Sauce Gardner, che avrà l’arduo compito di marcare Chase. Buone sensazioni anche dal sophomore Michael Carter.

Jacksonville Jaguars @ Los Angeles Chargers

Jacksonville Jaguars (1-1)
Bad luck

Jacksonville arriva da una delle vittorie e prestazioni convincenti degli ultimi tempi. La squadra che per due anni consecutivi ha avuto la prima scelta assoluta al draft, ha ottenuto il primo shutout della stagione NFL. Trevor Lawrence ha anche condotto una delle partite più solide della sua carriera tra i professionisti. Dopo un momento di questo tipo sarebbe ottimo continuare con una striscia di vittorie per imporsi nel campionato, ma il calendario pone di fronte ai Jags due ostacoli difficili da sormontare, Chargers e Eagles, che potrebbero rompere l’entusiasmo di Jacksonville.

Los Angeles Chargers (1-1)
Charge back

Los Angeles, dopo aver perso contro quelli che potrebbero essere i diretti rivali di divisione (e forse pure di conference), devono risollevarsi e riottenere un record positivo. Per riuscire nell’impresa ci sono alcune variabili da considerare. La prima sicuramente è con che stato di salute Herbert arriverà a domenica, dopo la frattura subita nell’ultimo quarto della partita con KC. Un’altra variabile che desta preoccupazione è la produzione di Austin Ekeler, che ha finora all’attivo solo 75 yard di corsa.

Kansas City Chiefs @ Indianapolis Colts

Kansas City Chiefs (2-0)
Costanza

La costanza è la tendenza a conservare invariate determinate caratteristiche fondamentali al variare di altri parametri. Incredibile come i Chiefs cambino, e la capacità di Mahomes di generare TD e vittorie resti sempre la stessa. 52 vittorie su 65 partite in carriera (.800), 22-3 il bilancio contro le rivali di AFC West. Ha lanciato almeno tre touchdown in quasi metà delle partite giocate (45%). Se coltiva questa costanza, abbiamo ancora molto da apprezzare da questo ventisettenne.

Indianapolis Colts (0-1-1)
Problemi in trincea

La sconfitta contro i Jags ha fatto riemergere i fantasmi delle delusioni dello scorso anno, ma Indianapolis deve lavorare a testa bassa. Deve lavorare principalmente sulla linea, sia di difesa che di attacco. La difficoltà a proteggere Matt Ryan è chiara, con 7 sack concessi in due settimane. Questo non deve essere comunque un alibi per le prestazioni di Ryan e alcuni brutti intercetti che ha lanciato. Anche la linea di difesa sembra essere incapace di mettere pressione al quarterback avversario. Lawrence è parso eccessivamente a suo agio nella tasca. Difficile mettere in difficoltà Mahomes in queste condizioni.

New Orleans Saints @ Carolina Panthers

New Orleans Saints (1-1)
Shake it off

Jameis Winston domenica ha affrontato il proprio passato, e sembra essere regredito di qualche anno. Gli intercetti sono sempre stati un problema del Winston di Tampa Bay, che tanto generava tanto regalava all’avversario. I tre intercetti contro i Bucs sono stati un brutto tuffo nel passato. La difesa di Carolina senza dubbio è meno strutturata ed è l’occasione giusta per Jameis di scrollarsi di dosso i fantasmi del passato. Buona occasione anche per la difesa di mettere in campo una prestazione positiva contro uno degli attacchi in maggiore difficoltà.

Carolina Panthers (0-2)
Animale ferito

Carolina affronterà il primo match all’interno della propria division in casa, dopo le prime due partite decisamente non entusiasmanti. I Panthers cercheranno di reagire con aggressività. A portare fisicità e grinta Derrick Brown, che contro i Giants ha dimostrato di poter contenere le corse, e Brian Burns, pronto a mettere un bersaglio su Winston. La difesa di Carolina ha disperatamente bisogno di generare turnover: in due settimane nessun possesso rubato agli avversari.

Los Angeles Rams @ Arizona Cardinals

Los Angeles Rams (1-1)
Jenga

L’addio del veterano Andrew Whitworth sembra aver fatto crollare il muro della linea offensiva dei Rams. La protezione nei confronti di Stafford e, soprattutto, del gioco di corse sembra nulla. Los Angeles è ultima per media di yard per corsa, penultima per yard corse totali e sempre penultima per yard guadagnate prima del contatto. La squadra di McVay certamente non eccelle per talento tra i running back, ma quest’ultimo dato dimostra che l’aiuto nel fronte offensivo scarseggia. Contro Arizona lo scorso anno i Rams hanno corso bene, vedremo se sapranno ripetersi.

Arizona Cardinals (1-1)
Oltre Murray?

Kyler Murray si è decisamente preso la scena dell’ultima vittoria in overtime contro i Raiders. E’ lecito esaltarsi di fronte all’imprevedibilità che la gamba di Kyler riesce a dare all’attacco dei Cardinals. Ma tolto il quarterback, quali sono le prospettive di questa squadra? La lente di ingrandimento dovrebbe focalizzarsi sulla difesa. Secondo Football Outsider Arizona è al penultimo posto per DVOA Difensiva, mentre per PFF sono la peggior difesa di queste prime due giornate, con un coverage grade pesantemente insufficiente. La prospettiva di affrontare Stafford, Kupp e Robinson con queste premesse, mitiga l’entusiasmo per quella vittoria strappata a Las Vegas

Atlanta Falcons @ Seattle Seahawks

Atlanta Falcons (0-2)
Never die mentality

Gli Atlanta Falcons sono ancora senza vittorie, ma le sensazioni sono positive. La mancata rimonta contro i campioni in carica ha dimostrato che delle qualità all’interno della franchigia esistono, e che questa squadra non muore mai. Oltre all’imprevedibilità di Mariota, si è aggiunto quest’anno anche il talento di Drake London, scelto al primo giro, che ha segnato il suo primo TD e sta già mostrando ottime prestazioni. In questi nuovi Falcons sta però soffrendo Kyle Pitts, che ha all’attivo solamente 4 ricezioni per 38 yard totali. Sarebbe un peccato sotto-utilizzare un talento come Pitts anche questa settimana.

Seattle Seahawks (1-1)
Digiuno

L’attacco dei Seahawks, dopo una buona prima metà di tempo nella partita di apertura, è entrato a digiuno. Zero i punti fatti da Geno Smith e compagni dall’halftime di week 1. I numeri del QB di Seattle però non sono pessimi, ma un quarterback che in due partite ha l’81% di completi o è un fenomeno o sta giocando in maniera troppo conservativa.  Carroll stesso ammette di essere stato eccessivamente conservativo e aver contato troppo sul gioco di corse. Contro la difesa di Atlanta potrebbe essere l’occasione giusta per lasciare spazio a Geno di giocare in maniera più aggressiva.

San Francisco 49ers @ Denver Broncos

San Francisco 49ers (1-1)
See you soon

L’infortunio di Trey Lance è davvero un brutto colpo per tutti. Il primo pensiero va al ragazzo, che proprio nel momento in cui ha avuto la chance di guidare l’attacco che una volta era guidato da leggende come Joe Montana e Steve Young, ha visto la sua stagione finire in un nanosecondo. Passare da Garoppolo a Lance ha richiesto comunque una trasformazione della squadra guidata dal coaching staff, che ora deve fare passi indietro. La squadra invece che tanto ha investito in questo ragazzo vede allontanarsi il ritorno dell’investimento, ma allo stesso tempo complimenti a questa franchigia che è riuscita e ha scelto di trattenere Jimmy G, che ora si rivela essere preziosissimo per le ambizioni dei Niners.

Denver Broncos (1-1)
Efficacia

Denver ancora non ha convertito nessuna occasione dalla red zone in touchdown. Il bilancio è zero su sei. E’ normale che un rookie HC e un quarterback che ha appena lasciato l’ambiente che lo ha ospitato per tanti anni abbiano bisogno di tempo per limare dettagli ed adattarsi. Questo aspetto deve essere però la priorità. Anche la gestione del tempo e le penalità sono un problema importante. Denver è prima per penalità con 25 flag che sono costate 206 yard. Sono convinto che tutti questi aspetti si risolveranno in casa Broncos, la vera incognita è quando. La NFL non aspetta nessuno.

Dallas Cowboys @ New York Giants

Dallas Cowboys (1-1)
Calma

E’ bastata una vittoria con Cooper Rush al centro della tasca a scaldare l’ambiente e ipotizzare anche una possibile competizione tra lui e Dak Prescott al rientro del QB1. Certo, Rush ha fatto il suo dovere e portato a casa la prima vittoria stagionale dei Cowboys, ma la strada è ancora lunga. Non smette mai di stupire Micah Parsons che continua a dominare dovunque venga piazzato. Daniel Jones tremerà al pensiero di doverselo trovare contro.

New York Giants (2-0)
Bella sorpresa

Devo ammettere che l’inizio perfetto dei Giants è stata una bella sorpresa. Brian Daboll ha dato nuova vita ed entusiasmo a questa nuova franchigia. L’attacco non è stato certo dominante, la difesa non è stata impenetrabile, ma New York è finora sempre riuscita a superare l’avversario. Il differenziale dei punti è minimo, ma saper vincere le partite combattute è determinante nella NFL di oggi così equilibrata. La bella sorpresa può continuare, infatti le prossime due partite sono certamente abbordabili, contro Dallas orfana di Dak e successivamente contro i Bears.

Houston Texans @ Chicago Bears

Houston Texans (0-1-1)
Red zone

I Texans in difesa hanno dimostrato di lasciare ampio spazio di manovra agli avversari in mezzo al campo salvo poi chiudere tutte le porte quando il nemico si avvicina alla red zone. Infatti Houston ha concesso un TD solo al 29% dei tentativi avversari dalla red zone. Se incrociato con il fatto che i Texans hanno concesso il maggior numero di primi down agli avversari, questo rafforza l’interpretazione che la squadra di Lovie Smith cerchi di concedere dei lunghi drive e di giocarsela nell’ultimo miglio. La poca efficienza in red zone concessa agli avversari rispecchia la poca efficienza dello stesso attacco dei Texans che ha segnato solo 2 TD su 7 tentativi dalla red zone.

Chicago Bears (1-1)
Lost passing game

Il passing game di Chicago nel 2022 ancora non è pervenuto. Dopo due partite il gioco di passaggi dei Bears è risultato essere il peggiore della lega con una media di 76.5 yard a partita. Le corse di Montgomery e Herbert sembrano funzionare, e anche l’efficienza in redzone (75%), ma Fields deve trovare un modo di bilanciare l’attacco rendendo il gioco aereo più incisivo. Oltre al QB, gli occhi sono puntati su Darnell Mooney, chiamato a fare un salto di prestazioni importante, e sul TE Cole Kmet, ancora non è riuscito a compiere una ricezione in due partite.  

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