HUddle’n Music: I Chargers del ’94 e la serenata di Tom Waits

I San Diego Chargers sono una franchigia della NFL che ha giocato a San Diego dal 1961 al 2016 per poi trasferirsi a Los Angeles, dove la squadra aveva già giocato la sua prima stagione nella AFL, nel 1960.

I Chargers giocano in 4 dei primi cinque AFL Championship games dopo l’arrivo a San Diego (1961, 1963, 1964 e 1965), vincendo il titolo nel 1963. Quella del 1965 sarà l’ultima apparizione ai playoff per i Chargers nella AFL, poichè raggiungeranno nuovamente la postseason soltanto nel 1979, decima stagione nella NFL. Sono gli anni del QB Dan Fouts, ma San Diego, pur vincendo l’AFC West tre stagioni di seguito e raggiungendo i Playoff  anche nel 1982, non riesce mai ad andare oltre il secondo turno. Un nuovo periodo di assenza dura ben nove stagioni (1983-1991). Nel 1992 i Bolts, guidati dal nuovo Head Coach Bobby Ross  tornano a giocare nei playoff, e nel 1994 giocano la stagione di maggior successo delle 56 giocate nel sud della California (soltanto 27 km dal confine col Messico) tra Balboa Stadium (1961-1966) e Qualcomm (già San Diego e Jack Murphy) Stadium (1967-2016).

san diego chargers

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La stagione 1994 arriva dopo un 1993 abbastanza grigio (8-8 il record finale). La squadra decide di cambiare pelle e nella offseason lascia partire via trade i leader in rushing (Marion Butts) e receiving (Anthony Miller) della stagione precedente.

Natrone Means, al secondo anno di NFL, diventa il RB titolare mentre il QB Stan Humphries da Northeast Louisiana, arrivato in una trade da Washington due anni prima può contare sul trio di WR Tony Martin, Shawn Jefferson e Mark Seay. La difesa è ancorata dall’Hall of Fame LB Junior Seau e dal 3 volte All-Pro DE Leslie O’Neal.

La stagione parte molto bene, con i Chargers in grado di vincere le prime sei partite di regular season. Le cose si complicano nelle successive otto partite, dove anche a causa di una serie di infortuni e problemi fisici patiti da Humphries, San Diego perde 5 delle 8 partite successive, inclusa una sonora sconfitta casalinga per 38 a 15 contro i 49ers. I Chargers riescono a vincere le ultime due partite chiudendo la stagione 11-5 e portando a casa il titolo di Campioni della AFC West e il bye al primo turno di playoff come testa di serie numero 2 della AFC dietro Pittsburgh.

humphries chargers

Dopo essere andati in svantaggio per 21 a 6 all’intervallo, i Chargers sopravvivono 22-21 nel turno divisionale contro i Dolphins grazie a una maiuscola prestazione della difesa nel secondo tempo. Per la prima volta nella loro storia, i Chargers giocheranno l’AFC Championship game e lo faranno il 15 gennaio 1995 al Three Rivers Stadium di Pittsburgh contro gli Steelers.

Al termine del match Pittsburgh avrà giocato più azioni offensive (80–47), guadagnato più yard in attacco  (415–226), e tenuto per più tempo la palla (37:13–22:47), ma è San Diego a realizzare le giocate che contano.

Gli Steelers si portano avanti 13-3 all’intervallo grazie a un TD pass del QB Neil O’Donnell‘s per il fullback John Williams e 2 field goal. A metà del terzo quarto l’attacco di San Diego inizia a macinare, con Humphries che finta un handoff che confonde i defensive backs degli Steelers e trova il tight end Alfred Pupunu completamente libero per un touchdown da 43 yard.

Con 5:13 da giocare nell’ultimo quarto Humphries lancia un altro TD pass da 43 yard, questa volta per il WR Tony Martin, che salta più in alto del defensive back Tim McKyer e regala ai Chargers il vantaggio sul 17–13.

Pittsburgh riesce nell’ultimo drive della partita a marciare dalle proprie 17 yard fino alle 3 di San Diego, e il pubblico di casa sente già il profumo del potenziale touchdown della vittoria. Ma l’attacco si ferma e sul 4° down, il linebacker dei Chargers Dennis Gibson blinda la vittoria deviando un passaggio di O’Donnell per il running back Barry Foster.

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chargers

I Chargers completano così il secondo comeback consecutivo, questa volta segnando 14 punti consecutivi nel secondo tempo per battere i favoritissimi Steelers (+6 Pittsburgh l’ultima line di Vegas) e approdare al primo Super Bowl della propria storia. Al rientro a San Diego la squadra verrà accolta da 70mila tifosi in festa al Jack Murphy Stadium. Questa però è una favola senza happy ending, poiché due settimane dopo al Joe Robbie Stadium di Miami i Chargers saranno sconfitti 49 a 26 dai San Francisco 49ers nel Super Bowl XXIX.

La scena musicale della città è molto interessante e varia. La città ha potuto contare negli anni sulla presenza di molti musicisti e gruppi di spessore come i Blink 182, gli Iron Butterfly, la voce dei Pearl Jam, Eddie Vedder, i P.O.D e gli Stone Temple Pilots. Ma il musicista che più di tutti ha lasciato il segno è sicuramente Tom Waits.

tom waits

Thomas Alan Waits, detto Tom è nato a Pomona, vicino Los Angeles nel 1949. Cresciuto a San Diego, è universalmente noto per la sua voce molto particolare e per il suo talento nel suonare molteplici strumenti, che hanno influenzato molti cantautori delle generazioni successive. Molto apprezzato dalla critica musicale che lo considera uno dei massimi cantautori del Novecento, Waits ha messo a frutto il suo talento poliedrico lavorando con successo anche nel teatro e nel cinema. Nella sua lunga carriera, che l’anno prossimo festeggerà il mezzo secolo, Tom Waits ha realizzato ben 20 album in studio, vincendo due Grammy, e ottenendo, nel 2011, l’ingresso nella Rock and Roll Hall of Fame.

tom waits

Come molti appassionati di football di una certa età provo tremenda nostalgia per gli anni ’80, quando la parola Chargers era sinonimo di gioco aereo spettacolare grazie agli schemi di Coach Don “Air” Coryell, con un roster pieno di talenti offensivi come Dan Fouts, Charlie Joyner, Wes Chadler e Kellen Wislow. Epoi, tutti invidiavamo un po’ le loro splendide divise powder blue e sunshine gold. Per questi motivi, la mia scelta per la canzone da abbinare a questo articolo è stata molto facile. Dal bellissimo secondo album dell’artista, The Heart of Saturday Night, pubblicato nel 1974, eccovi la splendida San Diego Serenade.

Stay Classy, San Diego (dal film Anchorman).

Enjoy!

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Francesco Porciello

Co-host di Purple Valhalla, il podcast italiano dei Minnesota Vikings e tifoso di tutte le squadre (college e pro) della terra dei 10,000 laghi. Da quasi quarant'anni a soffrire in attesa dell'anello... Skol!!!

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